Der Einzige - Il fronte intellettuale
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Chi lascia il canale sarà bannato

NO VAX RAZZISTI contro il Marxismo (woke e rossobruni), lo stato di diritto, la democrazia e il socialismo.

Sostenitori dell'egoismo anarchico.

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LE CURE DOMICILIARI RIDUCONO LE OSPEDALIZZAZIONI DELL'86% IN COLORO GIÀ A RISCHIO DI ESSERE OSPEDALIZZATI Avete letto bene, 86% e non 90%. Il 90% è frutto di analfabetismo dei giornalisti, ma è comunque un numero molto importante, leggi questo post per scoprire…
PERCHÉ PROPRIO ORA IL MAINSTREAM AMMETTE LE CURE?

Due commenti al post sulle cure domiciliari.

Lo studio di Lancet non è un articolo empirico, ma una review. Cioè presenta gli studi che sono stati già fatti e li riassume. Gli studi citati sono innumerevoli, alcuni di questi risalenti addirittura al 2020. Io ne avevo già portati diversi sul canale.

I vari giornali mainstream avrebbero potuto in qualsiasi momento prendere uno di questi studi e dire che le cure domiciliari bastavano da sé, in assenza di terrorismo vaccinale, discriminazioni, lasciapassare e continue dosi, a fermare un virus che è come un comune raffreddore. Open che è il più avanguardista, è arrivato a negare l'esistenza del protocollo di tachipirina e vigile attesa.

La domanda che ci dobbiamo porre è "perché proprio adesso?"

La mia ipotesi è che vogliano usare questo studio per giustificare un ultimo mese di campagna elettorale dove faranno la parte, almeno momentaneamente, dei pentiti. Così possono giustificare davanti all'elettorato covidiota il fatto che chiedano il nostro voto dopo averci fatto vivere in condizioni disumane.

Un Salvini qualunque potrebbe anche arrivare a "chiedere scusa" ai non vaccinati. Ormai sanno che il centrosinistra è finito, e vogliono puntare sul centrodestra.

Tutto questo, sia chiaro, per i voti. È dal referendum sulla giustizia che sanno che siamo noi a fare la differenza.

Continuano a sottovalutarci. Credono che abbiamo la memoria corta come i covidioti, ma noi non dimenticheremo, soprattutto perché siamo stati noi in prima persona a subire. Se avessero provato quello che abbiamo provato noi capirebbero che certe cose non si dimenticheranno mai, e che le porteremo con noi per tutta la vita.


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RENZI: PD FILOSOVIETICO

Quando il vostro governo limitava la libertà di circolazione degli italiani coi lockdown non era filosovietico?

Quando impedisce agli italiani di decidere del proprio corpo violando l'autonomia terapeutica imponendo le museruole negli ospedali e il lasciapassare nelle RSA non è filosovietico?

Quando ti dicono quanto contante puoi prelevare e stabiliscono un tetto massimo per il pagamento in contante non è filosovietico?

Quando dicono cosa è politicamente corretto mangiare non è filosovietico?

Quando pretendono che tu usi le fonti di energia che stabiliscono loro dai fornitori che stabiliscono loro non è filosovietico?

La politica distrugge e limita la proprietà privata da anni. La tassazione (che è un furto) è lo strumento principale col quale all'individuo vengono sottratti i frutti del proprio lavoro in cambio di un "welfare" scadente.

Filosovietico non ha nulla a che vedere con Putin, ma con la Russia sovietica ai tempi di Stalin.

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L'INDIPENDENZA SI RAGGIUNGE CON L'AUTOPRODUZIONE

L'essere umano non è un animale sociale perché i suoi ruoli sociali non sono definiti dalla biologia. A differenza dalle api e dalle formiche non è il corredo genetico che ti fa nascere regina piuttosto che operaia, non esiste una necessità né biologica né psicologica alla vita in società, ma solo di tipo materialistico. Viviamo in società solo perché ci garantisce delle comodità materiali. (Spinoza 1, 2)

In tutta la nostra vita non conosceremo nemmeno una minima parte di coloro che abitano il nostro stesso Stato e ci relazioneremo solo con poche persone.

La struttura della società è superflua, l'autoproduzione ci offre le comodità che ci servono.

Come autoprodurre?
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Con l'autoproduzione si evitano battibecchi sui prodotti commerciali: ognuno usa ciò che produce, ognuno è consapevole degli strumenti che utilizza e ritorna responsabile della propria vita.
Diventa Unico.

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L'USO DELLE RIVISTE PREDATORIE PER DELEGITTIMARE CHI È CONTRO IL MAINSTREAM

Quando si pubblica uno studio scientifico che smonta la narrazione della pandemenza, i provax esordiscono dicendo che lo studio non ha alcun valore perché la rivista è "predatoria". In questo post mostrerò che si tratta solo di un attacco ad hominem per non accettare la verità.

1) CHE COS'È UNA RIVISTA PREDATORIA?

Una rivista che è dotata delle seguenti caratteristiche (1, 2, 3):

a) processo di peer review poco stringente o totalmente assente. Se un articolo viene accettato appena viene inviato è un campanello d'allarme.

b) comitato di redazione non definito, se definito è composto da scienziati non esperti, alcune riviste più fraudolente inseriscono nel proprio comitato di redazione alcuni scienziati senza che questi lo sappiano

c) non seguono gli standard di pubblicazione internazionalmente riconosciuti e possono non essere indicizzati su web of science o MEDLINE.

d) non sono trasparenti sul prezzo di pubblicazione degli articoli, potrebbero richiedere una tassa di pubblicazione in modo inaspettato.

e) richiedono in modo compulsivo agli scienziati di scrivere paper per loro di argomenti molto specifici fuori dal loro settore di expertise.

2) SONO UN PROBLEMA RILEVANTE PER LA SCIENZA?

Attualmente no. In questo studio sulle pubblicazioni italiane è stato visto che le pubblicazioni su riviste predatorie riguardano circa il 5% di quelle in circolazione, e le pubblicazioni su queste riviste hanno poco impatto: solo il 38% di questi giornali ha pubblicato almeno 5 articoli che ricevono almeno 5 citazioni. A livello internazionale invece hanno in media 2.6 citazioni e il 56% non viene più citato dopo 5 anni. I giornali nella top 8 presi insieme hanno un numero di citazioni paragonabili a una delle peggiori riviste non predatorie, il che indica un'elevata variabilità nelle citazioni. I ricercatori, soprattutto quelli giovani, pubblicano in queste riviste o per inesperienza, oppure perché garantiscono una pubblicazione facile. Alcune di queste riviste sono indicizzate su scopus, quindi a volte si approfittano di ignari scienziati che vogliono pubblicare un lavoro fatto bene.

3) L'ABUSO DEL CONCETTO DI RIVISTA PREDATORIA PER DENIGRARE CIÒ CHE NON È MAINSTREAM

Le riviste predatore sono indicizzate nella lista di Beall.
In questo studio si dice (senza citare nemmeno un esempio) che le riviste predatorie vengono usate dai non vaccinati e dai negazionisti del cambiamento climatico per scrivere falsi articoli (non mi meraviglio che questo paper sia stato citato solo 2 volte). Alcuni si spingono ancora più avanti, sostenendo l'esistenza di una occulta lobby antivax che ha l'obiettivo di distruggere la scienza e guadagnare denigrando i vaccini. La tesi è che l'articolo che espone i rischi dei vaccini di cui ho parlato in questo post sarebbe fake perché pubblicato su una rivista predatoria. Peccato che la rivista in cui è stato pubblicato è legittima e non è inserita nella lista di Beall.

Questo è complottismo vile e spicciolo, poiché da un lato dicono che siamo ignoranti con la terza media, dall'altro però ammettono che siamo perfettamente capaci di ricercare su pubmed l'unico studio contro i vaccini tra il mare di merda che gli va a favore. Inoltre, come potrebbe questa lobby antivax guadagnare se siamo una sparuta minoranza a loro dire? Non è più probabile che ricercatori incompetenti sfruttino la moda del momento (elogiare i vaccini) per scrivere articoli spazzatura pro-vax ed essere pubblicati solo come atto di fedeltà verso il regime?

CONCLUSIONI

Dire che tutto ciò che va contro i vaccini proviene da riviste predatorie è un ottimo modo per promuovere una squalifica della persona che scrive in merito ad un particolare argomento. Le riviste predatorie contano praticamente 0 nel dibattito pubblico e vengono usate prettamente dai giovani ricercatori per fare pubblicazioni quando subiscono pressioni dalle proprie università e che questi articoli non hanno quasi mai notorietà.

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COME IL MAINSTREAM HA NEGATO LE CURE DOMICILIARI

In puro stile orwelliano la stampa è diventata l'organo del partito unico che riscrive la storia in base a come conviene al potere. Buona pace per Puente, le virostar, l'AIFA e compagnia negavano per davvero le cure.

FASE 1: LE CURE NON ESISTONO

Dal 2020 fino quasi alla fine del 2021 il regime ha negato categoricamente l'esistenza di qualsiasi cura contro il covid. Noi lo sappiamo benissimo che la scienzah si fa su Twitter, quindi la Repubblica nel 2020 sconsigliò gli antinfiammatori perché lo scrisse il ministro della salute francese su Twitter. Dopodiché anche AIFA appresso al dr. Magrini scrisse che la cosa migliore da fare durante la fase domiciliare era quella di non prendere farmaci e trattare solo i sintomi febbrili, in questo protocollo dichiara che nessun farmaco può prevenire l'insorgenza dei sintomi. Dello stesso avviso anche il ministero della salute il 30/11/2020 che definisce i FANS una mera terapia di supporto da prendere per abbassare la febbre o calmare i dolori.

9 Giugno 2021 Burioni: Non esistono cure domiciliari per il covid.

11 Settembre 2021 TGR Bolzano: le terapie domiciliari non sono riconosciute dalla comunità scientifica mondiale.

14 Settembre 2021 Open Ilaria Capua: Non esistono cure domiciliari, il merdaccino è l'unica salvezza.

Repubblica 17 Settembre 2021: la cura per il covid non c'è, gli antinfiammatori solo in caso di febbre.

22 Settembre 2021: mediaset annuncia che la puntata di Zona bianca smentirà tutti i nostri complotti con particolare focus sulle cure domiciliari.

Il 29 Settembre 2021 Giletti offende Stramezzi dicendogli che le sue prescrizioni sono demenziali assieme a Pregliasco.

Gennaio 2022 Galli: i farmaci non sono efficaci contro il covid e l'unica salvezza è il merdaccino (1, 2, 3).

FASE 2: SPOSTARE L'ATTENZIONE SULL'IVERMECTINA

Le cure domiciliari continuano ad essere negate con una strategia ancora più subdola, poiché i media mainstream iniziano a sostenere che i non vaccinati usano solo l'ivermectina e l'idrossiclorochina (1, 2, 3, 4, 5). Questa è la fallacia logica dello spaventapasseri, cioè costruire un argomento non sostenuto dai non vaccinati facilmente criticabile per ottenere una falsa ragione. È vero che alcuni medici hanno prescritto questi farmaci (che hanno una loro ragione scientifica), ma è anche vero che i non vaccinati richiedevano che gli antinfiammatori venissero considerati curativi e assunti subito, non solo per trattare i sintomi, e per sostituire completamente il paracetamolo perché quest'ultimo aumenta il rischio di ospedalizzazione.

FASE 3: RISCRIVERE LA STORIA

La terza fase prevede l'ennesima fallacia dello spaventapasseri: dire che i non vaccinati sostenevano che la prescrizione di antinfiammatori fosse vietata e che ci siamo inventati la narrazione delle cure negate (1, 2). Quello che i non vaccinati contestano al regime è il mancato riconoscimento dello status curativo degli antinfiammatori. Il regime ha presentato gli antinfiammatori come un'alternativa antipiretica al paracetamolo, ignorando le capacità curative dei farmaci sia la loro capacità di ridurre le ospedalizzazioni che erano note già da parecchio. Ho dedicato questi post vecchi di mesi (1, 2, 3) alla teoria e la pratica delle cure domiciliari.

CONCLUSIONI

Le cure domiciliari sono state ostacolate e non reputate cure. Anche se il regime non vietava espressamente i FANS:

1) l'opzione di default era il paracetamolo (1, 2, 3, 4, 5)

2) chi voleva spostarsi dall'opzione di default doveva sopportare elevati costi psicologici.

3) il framing della questione era sulla riduzione dei sintomi e non sulla cura.

Un'architettura delle scelte volta a disincentivare i FANS attraverso dei nudge che portassero i medici ad un managment dei sintomi piuttosto che la cura della patologia. Questo di per sé può spiegare la distribuzione dei decessi nel 2020 e spiegare la riduzione di questi mano a mano che i FANS iniziavano ad essere considerati dai medici come una cura vera e propria.

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5 VERITÀ SULLA SCIENZA

1) Il fondamento non è l'osservazione, ma la costruzione di modelli, ipotesi e teorie.

Anche il sapere non scientifico si può basare sull'osservazione. Come spiega Feyerabend in "Contro il Metodo", le religioni si basano sull'osservazione di segni, prodigi, miracoli e cicli naturali per formulare le proprie fedi.

2) Se la maggioranza della comunità scientifica sostiene una cosa, non è per forza vera.

L'appello alla moltitudine è infatti una fallacia logica. Deve esistere evidenza indipendente al numero dei consensi affinché una teoria sia considerata come vera. Se ci si basasse solo sul consenso, la scienza diventerebbe politica e potremmo sostituire agli esperimenti scientifici dei referendum.

3) La scienza viene utilizzata per descrivere il mondo e spiegarlo e non ha alcun legame con la morale.

Non può essere usata per prescrivere doveri, obblighi, diritti, virtù e valori. Se ci fossero dei valori o doveri dimostrabili scientificamente, questi poi potrebbero guidare la ricerca scientifica. Ma ciò è assurdo, perché come spiega Spinoza il mondo esiste ed ha le sue leggi indipendentemente da noi. Non è che siccome noi consideriamo negativa qualcosa, allora quella non esiste, e nemmeno il contrario!

4) Non c'è alcuna distinzione tra scienze esatte e scienze meno esatte.

Ogni scienza utilizza la stessa metodologia, quella della statistica, con diverse variazioni e gradi di precisione. Ma in linea di massima si possono adottare criteri di significatività statistica equivalenti a quelli della fisica quantistica anche in altre discipline, come ad esempio in genetica delle popolazioni. Tutte le scienze che praticano la verifica/falsificazione delle ipotesi hanno lo stesso statuto epistemologico. Se questo metodo non viene applicato, non possiamo parlare di scienza.

5) La scienza funziona con gli stessi principi del nostro cervello

Questo può sembrare banale perché la scienza l'abbiamo creata noi, ma in realtà non lo è: il nostro cervello non percepisce direttamente il mondo, ma le previsioni che esso ha del mondo. I dati sensoriali sono utilizzati per scegliere tra ipotesi percettive già proposte dal cervello, proprio come succede quando con un esperimento si fanno scontrare teorie rivali. Questo vale anche per le emozioni, che sono una previsione a breve termine di quello che sarà lo stato fisiologico del proprio corpo.

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DAL CREDITO SOCIALE A CODOGNO AL LASCIAPASSARE PER VISITARE VENEZIA

In questi post (1, 2), avevo già iniziato evidenziare le forme di sorveglianza totalitaria post-green pass.

1) CODOGNO: IL CREDITO SOCIALE È GIÀ REALTÀ

La ridente cittadina Lombarda, già salita agli onori di cronaca per motivi ben noti a tutti, lancia a partire dal prossimo settembre l’app EcoAttivi. Un vero e proprio sistema di credito sociale (per ora su base volontaria), che si propone di promuovere con degli sconti, spendibili nelle attività convenzionate ma sovvenzionati con i soldi pubblici dei contribuenti, volti a promuovere le attività considerate virtuose secondo un regolamento stilato dal comune stesso.

I cittadini dovranno pagare un quantitativo di soldi (tramite le tasse, che sono un furto) per riaverne indietro uno minore, sottoforma di sconto in un ventaglio ristretto di attività commerciali, il tutto per meraviglioso unico vantaggio di avere qualcuno a controllare che si comportino bene. A livello pragmatico, l’applicazione funzionerà con un sistema di GeoTag e di torrette con lo scanner di QR code, posizionate in zone strategiche come le biblioteche, l’ingresso a “eventi green” e tutto ciò che più che piacere a voi deve piacere all’amministrazione, dopo di tutto, chi siete voi per decidere cosa è cultura?

Praticamente è come scegliere di imbrigliarsi nello script di una brutta simulazione, il cui unico scopo è quello di circoscrivere il comportamento dei suoi utenti in un’area di azione predeterminata.
Ciò che inizialmente è percepito come un vantaggio, inoltre, diventa ben presto una catena, dato che concedere al cittadino di avere un flusso economico in uscita più basso serve a mitigare gli effetti dell’inflazione e, senza che se ne accorga, quel bonus dato se ci si comporta “bene” diventa un malus se ci si comporta “male”.

Non manca la violenza privata sulle generazioni più giovani già nel mirino dei cannibali istituzionali dediti in questi giorni a incensare prostitute che vorrebbero vedere i giovani carne dello stato fin dalla più tenera età in piena linea con le proposte del PD: in questo articolo viene stressato che si avrà un occhio di riguardo nell’educarli all’uso del nuovo strumento aumentando la pressione ideologica sui giovani.

2) VENEZIA: LASCIAPASSARE TOTALITARIO PER VISITARE LA CITTÀ

A Venezia sarà possibile entrare solo su prenotazione e i rincari dei prezzi di trasporti e parcheggi pubblici subiranno degli aumenti volti ad obbligare i visitatori a prenotare i propri itinerari in anticipo, informando in tal modo l’amministrazione pubblica circa chi siete, dove andate e che cosa visiterete. La norma si applica anche a chi visiterà case private di amici e parenti e agli stessi residenti di Venezia in caso di sovraffollamento della città.

I vicini potranno denunciare chi farà entrare nella propria casa amici e parenti senza pagare il pizzo, in puro stile orwelliano.

Un’orda di parassiti in divisa deputati allo scopo si occuperà di stanare chi proverà ad eludere il sistema, i cosiddetti “furbetti”: i visitatori, dopo essere costretti a subire la frode fiscale legale più comunemente chiamata “tassazione”, sono appellati in questo modo se solo osano mettere piede su suolo pubblico senza mettere prima mano al portafoglio.

Venezia potrà essere visitata solo da chi pagherà il pizzo (ovviamente virtuale e tracciabile) variabile dai 3 ai 10 euro alla mafia di Stato, con la differenza che questa mafia che è lo Stato, oltre che ai vostri soldi è interessata ai vostri dati per invadere la vostra privacy e profilarvi a fini di sorveglianza e di mercato.

CONCLUSIONE

Le due città sono l’emblema di quello che ci attende. Sia la vicenda di Codogno che quella di Venezia sono arrivate fino all'estero, la CNN sottolinea che Venezia è la prima città al mondo a richiedere il pizzo per l'ingresso. Del resto il Washington post ha definito più volte (1, 2) l'Italia un laboratorio di esperimenti sociali a cielo aperto per spingere l'umanità sempre più verso un totalitarismo dispotico.

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Abbiamo aperto questo canale

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Per collezionare tutte le offese che riceviamo ai nostri post e per blastare tutte le presunte "critiche".

Inoltre saranno salvati i messaggi migliori del nostro gruppo di discussione e piccoli extra.

Purtroppo nel gruppo i messaggi scompaiono dopo una settimana, qui invece rimarranno in eterno. Se volete vi potete iscrivere.
I VACCINI AGGIORNATI PFIZER SARANNO INUTILI

La scienza si è trasformata in una setta nella quale bisogna credere al sommo pontefice Pfizer sulla parola e farsi iniettare tutto ciò che proviene da quella discarica senza battere ciglio. Qui siamo ben oltre il limite della decenza e questi di Pfizer fanno apparire la frode finanziaria del 2008 della Lehman Brothers come un lavoro da dilettanti.

1) STANDARD SCIENTIFICI ANDATI COMPLETAMENTE A FARSI BENEDIRE

I vaccini "aggiornati" di Pfizer e Moderna sono in fase di approvazione senza nemmeno aver presentato i dati di fase 3. Di moderna ho già parlato qui in questo post ci concentreremo invece su Pfizer. Se per i vaccini originali almeno facevano lo sforzo di inscenare una farsa di un trial clinico di fase 3, adesso a loro basta contare il numero degli anticorpi prodotti dai vaccini senza analizzare minimamente l'impatto epidemiologico che questi possono avere. Ma Pfizer va oltre. Per analizzare il suo vaccino non abbiamo manco a disposizione un articolo peer reviewed, ma ci dobbiamo basare su delle slide fornite da loro che sono queste qui. Vediamo quanto puzzano.

2) STANDARD STATISTICI ANDATI COMPLETAMENTE A FARSI BENEDIRE

Le slide presentano sia l'effetto di questi vaccini su chi prima non ne aveva ricevuti, sia su chi ha già fatto le tre dosi, mi concentrerò su questi ultimi per ovvi motivi. A livello generale i vaccini aggiornati Pfizer monovalenti hanno il 75% di anticorpi in più verso omicron (OR: 1,75 CI [1.39, 2.22]). Il disegno sperimentale è di superiorità, quindi quello che si analizza è il limite inferiore dell'intervallo di confidenza che è il primo numero tra parentesi quadre.

Gli autori hanno condotto dei confronti multipli in cui hanno confrontato il vaccino aggiornano monovalente con quello base, il vaccino bivalente con quello base sia a 30 μg che a 60 μg per un totale di 4 confronti. Il risultato del vaccino bivalente non è statisticamente significativo per 1,5 come limite inferiore, mentre il vaccino monovalente sì. Hanno giustificato questa procedura perché hanno pianificato i confronti multipli, tuttavia recentemente gli scienziati hanno abbandonato completamente l'uso dei confronti pianificati e praticano una correzione per confronti multipli per evitare falsi positivi che qui manca, come manca anche il p value, una qualsiasi considerazione sulla potenza statistica sollevando gravi problemi metodologici. Un serio dubbio sulla reale efficacia di questi vaccini arriva da questo preprint: nella migliore delle ipotesi il vaccino aumenterebbe la sua efficacia verso omicron solo del 9,7% rispetto al vaccino base sulla forma sintomatica, a dimostrare che non vi è un legame lineare e perfetto tra aumento degli anticorpi e protezione.

3) RICHIESTA APPROVAZIONE VACCINI OMICRON 5 CON SOLI STUDI SUI TOPI

I vaccini analizzati fin ora erano per omicron 1 che già non c'è più, rendendo di fatto inutile questo vaccino. Per questa ragione Pfizer ha chiesto di far approvare il vaccino aggiornato per omicron 5 basandosi esclusivamente sugli studi preclinici. Gli studi preclinici non sono condotti su esseri umani. Sono stati condotti sui topi. Arriveremo al punto che i prossimi vaccini per la prossima variante verranno approvati sulla fiducia.
Persino i covidioti di Science si sono preoccupati che l'assenza di studi clinici potrebbe aumentare il rifiuto del vaccino.

CONCLUSIONI

Se tutto questo non vi sembra abbastanza assurdo, aspettate di leggere il plot twist finale. Ho spiegato che solo i vaccini monovalenti hanno ottenuto un risultato positivo minimo e molto dubbio per le falle metodologiche. L'FDA e L'EMA hanno approvato i solo i bivalenti, quelli che Pfizer stessa riconosce come inutili. Non ho potuto parlare del profilo di sicurezza di questi vaccini perché a noi comuni mortali non è concesso di conoscere i dati sulle reazioni avverse, perché non sono stati pubblicati. Ci dicono solo che sono simili a quelle del vaccino originale, e già questo ci dovrebbe bastare per rinnovare il nostro No.

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SVENTATA LA DITTATURA FEMMINISTA IN CILE

Le forze globaliste che operano tramite i partiti politici più progressisti usano le minoranze come strumenti di enforcement per raggiungere l'abolizione dell'individualità. Il Cile, laboratorio politico, ha rischiato di finire nella distopia femminista di Aristofane in cui in un colpo solo si ha la trasformazione dei maschi in schiavi, la perdita della proprietà privata, l'istruzione dei figli solo da parte dello Stato e il delirio green.

1) LA BOZZA DELLA COSTITUZIONE

Nello stato sudamericano è stata presentata e fortunatamente bocciata a larghissima maggioranza la bozza costituzionale più socialista finora mai pensata.

Andando a leggere il testo, ci si rende conto di essere davanti al blueprint della società del WEF fatta realtà: basta guardare l'art 1 per veder sancito che “È dovere dello Stato creare le condizioni necessarie e fornire i beni e i servizi per assicurare il pari godimento dei diritti” ed è sempre nel primo articolo che trovano spazio l’ecologismo, l’inclusività e la parità.

Troviamo diritti per le cose più assurde, come quello ad una alimentazione “culturalmente pertinente” (Art. 56) o il principio che tutti gli organi statali debbano essere occupati almeno al 50% da donne (art 6 c2).
Notare la parola "almeno". Non fissano un 50% per una presunta eguaglianza di genere, ma se a loro le donne al potere sono il 90% sta bene lo stesso. L'importante è che i maschi non superino il 50%. Per questa ragione si può parlare di dittatura femminista. Se non vi basta questo, l'art 27 sancisce il divieto di violenza di genere per le donne e gli lgbt e l'instaurazione di mezzi per prevenirla e sanzionarla, ma non per gli uomini etero.

Art 37: L’istruzione sarà totale appannaggio dello Stato, in quanto è costituzionalmente proibita ogni attività lucrativa in questo settore: vietando l'istruzione privata si impedisce all'individuo di sottrarsi al lavaggio del cervello della propaganda statale.

Art. 40: “Ogni persona ha diritto a ricevere un'educazione sessuale completa che promuova il pieno e libero godimento della sessualità; responsabilità sessuale-affettiva; autonomia, cura di sé e consenso; riconoscimento delle diverse identità ed espressioni di genere e sessualità; sradicare gli stereotipi di genere e prevenire la violenza di genere e sessuale", modo pieno di eufemismi per sdoganare la pedofilia.

Gli art. dal 50 al 52 invece aboliscono la proprietà privata.

2) IL POPOLO CILENO È A MAGGIORANZA MENTALMENTE SANO

Nonostante le sfilate e i cortei variopinti a sostegno del sì alla bozza, svolti prima delle votazioni al Refererendum con un’affluenza alle urne di quasi il 90% della popolazione, il Cile ha restituito un sonoro NO alla proposta della costituente.
Più del 60% del popolo, quindi anche l'elettorato femminile, consapevole anch’esso della scelleratezza ideologica del documento, ha preferito una costituzione redatta durante un regime dittatoriale (quella in essere risale ai tempi di Pinochet al potere, 1980) rispetto allo schifo proposto dalla sinistra.

3) PER LA SINISTRA LA DEMOCRAZIA VALE SOLO PER CHI È DI SINISTRA

La stampa si è affrettata a denigrare l'intero popolo cileno definendo la bocciatura della costituzione come un atto irrazionale prodotto dalla paura e come il frutto del negazionismo climatico. E questo l'ha fatto Nature che dovrebbe essere una rivista scientifica. Anche altri giornali (1, 2, 3, 4, 5, 6) fanno il lutto della bozza accusando il popolo cileno.

CONCLUSIONE

Nessuna persona sana di mente rinuncerebbe al proprio diritto di proprietà privata, alla libertà di istruire i figli come vuole senza che siano sessualizzati dal gender, e soprattutto nessuno accetterebbe una costituzione che criminalizzi il maschio in quanto maschio e lo ponga in condizioni di semischiavitù. Il mondo della sinistra esiste solo sui social fatti di bot e giovani radicalizzati, ma la vita reale è ben diversa: le persone vogliono essere libere in quanto proprietarie di sé e dei propri averi.

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LE SEDIE FEMMINISTE PER PUNIRE E UMILIARE GLI UOMINI

Il femminismo ha come obiettivo quello di criminalizzare il maschio dal punto di vista biologico per porlo in una status di inferiorità biologico-morale.

Sedie con l'unico scopo di sottoporre il maschio ad una penitenza sociale e umiliarlo in quanto maschio, e sedie per donne per farle stare comode.

Il femminismo non c'entra niente con i diritti, ma è semplicemente un culto di sinistra dell'odio verso il maschio perpetrato da donne disadattate assieme a maschi collaborazionisti cuckold.

Invece della superiorità della razza qui abbiamo la superiorità del genere basata su retoriche complottiste fatte di false persecuzioni con annesse rivendicazioni di falsi diritti che sono in realtà dei privilegi. Stesso modus operandi dei nazisti.

Anche se fosse come dite voi, il fatto che la vostra tris nonna sia stata discriminata vi legittima a prendervela con uomini che oggettivamente non vi hanno fatto nulla?

FONTE

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I TRIDOSATI NON SVILUPPANO MEMORIA IMMUNITARIA VERSO OMICRON


Questo studio è un aggiornamento che mi è stato chiesto dagli iscritti in merito all'argomento dell'imprinting immunitario di cui ho già parlato qui.

Lo studio presenta un'analisi longitudinale di sanitari inglesi che sono stati seguiti per diverse settimane per analizzare la produzione di linfociti t, b e anticorpi. L'analisi è stata condotta separando i tridosati che non hanno preso il sars-cov-2 da quelli che sono stati infettati dal virus originale e dalle varianti (ad es. delta, omicron, beta).

1) CELLULE B DELLA MEMORIA

Tutti coloro che erano stati contagiati dal virus dopo essersi fatti il vaccino avevano meno cellule della memoria per omicron rispetto a chi si era vaccinato senza prendere il virus.
Nei vaccinati che non hanno mai preso il virus le cellule della memoria contro omicron erano la metà rispetto al virus originale (P = 0.0156). In chi era stato contagiato da quest'ultimo 2,4 volte meno (P = 0.0020) e chi era stato contagiato da delta arrivava ad avere 2,9 volte meno cellule (P = 0.0312).

2) CELLULE T

a) rispetto alla spike

l 54% dei vaccinati indipendentemente dalla presenza di infezione pregressa non sviluppa alcuna risposta dalle cellule T contro la proteina spike di Omicron. Rispetto al virus originale, la risposta contro omicron delle cellule T è 17.3 volte di meno in chi non si è mai contagiato (P < 0.0001) e 7,7 volte meno in chi si è contagiato con il virus originale (P = 0.001).

b) rispetto ad un epitopo contenente più genoma del virus

Le cellule t del 42% dei vaccinati non ha risposto ad omicron.
In coloro che non si sono contagiati la risposta all'epitopo di omicron è di 2,7 volte meno rispetto a quello del virus originale (P = 0.0003), 4,6 volte meno in chi si è contagiato con il virus originale (P = 0.0039).

3) VACCINATI INFETTATI DA OMICRON

I dati precedenti sono stati raccolti in coloro che non sono mai stati infettati da Omicron. I dati che presenterò adesso dimostreranno che anche dopo il contagio da omicron, il sistema immunitario dei tridosati non sviluppa immunità.

a) cellule b

I tridosati che sono stati infettati col virus originale e poi di nuovo da omicron producono anticorpi, ma non hanno neutralizzano omicron o le altre varianti, essendo di fatto inutili. Le cellule b della memoria in questi individui non si sono affatto sviluppate.
Nei tridosati invece che non sono stati contagiati col virus originale, ma che poi prendono omicron, gli anticorpi si legano a tutte le varianti tranne omicron (riduzione di 4,5 volte la capacità di legarsi a Omicron rispetto al virus originale; P = 0.001). Dopo l'infezione da omicron questi soggetti sviluppano cellule della memoria, ma gli anticorpi non sono efficienti.

b) cellule t

La risposta delle cellule t alla proteina spike dopo l'infezione da omicron in tridosati che non si erano mai contagiati prima era ridotta di 10 volte rispetto al virus originale (P = 0.001). Nei tridosati con precedente infezione vi è stata una totale assenza di cellule t contro omicron.

CONCLUSIONI

Lo studio non solo conferma che l'imprinting immunitario sembra essere permanente, ma in coloro che sono stati contagiati da altre varianti questo è ancora più forte, rendendo incapace di adattamento il sistema immunitario dei tridosati.
Questo spiega perché nei tridosati vi è il più alto tasso di contagi e reinfezioni.
Con queste premesse, il vaccino aggiornato sarà inutile: oltre agli studi già presentemente esaminati (1, 2), si aggiunge questo in cui nei macachi il vaccino aggiornato non ha per nulla migliorato la risposta a omicron.

Lo studio di Altamedica sostiene che chi ha avuto il covid non ha bisogno del vaccino, rilanciando la questione dell'immunità dei guariti. Bisognerebbe fare una precisazione: questo non vale per i tridosati. Il loro sistema immunitario è permanentemente compromesso. Questa è la giusta punizione per coloro che hanno tentato di sovvertire l'ordine naturale.

La natura non si domina se non ubbidendole (Bacone)

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SEMPRE GLI STESSI "ERRORI" NEGLI STUDI PROVAX

Un nostro iscritto ci chiede di commentare questo studio provax

https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2796235

Che sostiene l'efficacia dei vaccini nel prevenire le ospedalizzazioni.

Faccio un commento brevissimo, perché alla fine si tratta sempre degli stessi errori.

1) IL DISEGNO SPERIMENTALE È UN CASE CONTROL STUDY

Questo tipo di disegno sperimentale è stato concepito per valutare gli effetti dei farmaci sui malati, e non sui sani. Usare questo disegno sperimentale per valutare l'efficacia di un vaccino nel prevenire l'ospedalizzazione è una fallacia metodologica perché non rispetta l'assunzione che la varianza in entrambi i campioni ha la stessa fonte. In parole più accessibili, se io devo valutare l'effetto di un farmaco su delle persone che sono già malate, lo somministro solo ai malati e non ai sani. Invece non posso valutare l'efficacia di un vaccino perché la probabilità che qualcuno sia ospedalizzato non dipende solo dalla malattia, ma anche da altri fattori che non possono essere controllati semplicemente assumendo nel gruppo di controllo persone dalle caratteristiche simili, perché in questo caso riguardano la prevalenza del patogeno. Banalmente ci possono essere più non vaccinati ospedalizzati semplicemente perché i ricercatori hanno confrontato pazienti non vaccinati che provengono da un luogo con più elevata prevalenza di un altro, o perché i non vaccinati hanno stili di vita diversi.

2) VIOLAZIONE DELL'OMOSCHEDASTICITÀ

Altro errore che commettono sempre è quello di confrontare vaccinati e non vaccinati senza calcolare la potenza statistica e senza definire un trial clinico. Questo non può essere fatto perché i non vaccinati sono molto meno dei vaccinati. Questo porta in un confronto statistico ad una eccessiva sottostima o sovrastima del parametro da considerare, che in questo caso, poiché nello studio parliamo di una regressione logicistica, la violazione metodologica ha un nome, si chiama violazione dell'omoschedasticità o banalmente eteroschedasticità. Se il livello di errore non è omogeneo presso tutti i possibili livelli che una variabile indipendente, la regressione dà risultati fallaci e non interpretabili, ed è esattamente quello che succede quando le due popolazioni da confrontare sono estremamente diverse tra di loro.

CONCLUSIONE

Questi due errori sono presenti in ogni studio dei provax, e sono errori che uno con un esame triennale in statistica non dovrebbe compiere. Eppure li avrò descritti in tanti altri post, e chi segue il canale da tempo li conosce già. Se uno ha dei dati dove viene violata l'omoschedasticità e può scegliere arbitrariamente i controlli con cui confrontare i non vaccinati, ne va da sé che uno può anche dimostrare "scientificamente" che i vaccini resuscitano i morti. Non a caso tutti i trial clinici portati da questo canale che potete consultare qui mostrano che non vi è alcuna differenza tra le morti e le ospedalizzazioni tra i non vaccinati e vaccinati, ma che addirittura i vaccinati si contagiano di più. La ragione di questo è spiegata in questi due post (1, 2): in poche parole il sistema immunitario dei tridosati è fottuto.
Potete quindi tranquillamente ignorare studi come questo esaminato nel post perché non rispettano le assunzioni statistiche di base.

Però una cosa interessante la dice: tra i tridosati e i bidose i tassi di ospedalizzazione sono esattamente gli stessi. Quindi la terza dose è inutile.

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LO STATUTO ONTOLOGICO DEI SIGNIFICATI E LA LORO RELAZIONE CON IL RIFERIMENTO

Questo è un post di filosofia analitica. Vi presento una brevissima introduzione al tema centrale di questa disciplina filosofica, cioè le questioni del significato e del riferimento con particolare attenzione alle teorie di Kripke e di Quine.

La prima questione corrisponde alla domanda: che cos'è un significato?

La seconda questione corrisponde alla domanda: ci riferiamo a qualcosa quando parliamo?

Una questione complessa ha una soluzione semplice che è quella sbagliata. Quindi anche se la soluzione vi sembra semplice, non sottovaluterei questo articolo anche perché poi tornerà utile per affrontare un futuro post sulla neolingua del regime.

https://telegra.ph/Lo-statuto-ontologico-dei-significati-e-la-loro-relazione-con-il-riferimento-09-17

Buona lettura a tutti. Cliccate sul link per leggere.
LA SOCIETÀ DELLE EMERGENZE SPIEGATA CON LA PSICOLOGIA COGNITIVA

Questo post cerca di dare una risposta scientifica al perché i covidioti si bevono di tutto e non vedono l'ora che arrivino delle restrizioni sull'energia.

1) LA GUERRA IN UCRAINA FA COMODO ALL'AGENDA 2030

Lo scorso 6 settembre il governo italiano ha rilasciato un Piano di contenimento dei consumi di gas naturale per assolvere alle linee guida del Regolamento UE 2022/1369 del 5 agosto passato.
La questione del conflitto russo-ucraino (che in teoria non ci riguarda), si affianca all’obiettivo della decarbonizzazione già previsto dall’agenda 2030 e in accordo con i valori del WEF, apparendo più come un assist alla spinta su misure drastiche che come il vero movente della manovra.
Suddetto piano si propone di implementare una strategia di riduzione dei consumi energetici dapprima volontaria, ma destinata all’obbligatorietà qualora l’UE dichiarasse lo stato di allarme.

2) COSA PREVEDE IL PIANO

Ciò che si evince dalla lettura del documento è la promessa di assolvere alle richieste di risparmio di consumi avanzate dall’Europa principalmente mediante la riduzione dei servizi di riscaldamento degli ambienti interni delle case dei privati cittadini e mediante una campagna di sensibilizzazione all’uso “consapevole” dell’energia (ecco spiegato perché ci fanno dire dai premi Nobel come cuocere la pasta).
Queste due manovre dovrebbero rendere conto, in totale, di un risparmio di energia di 5,6 su 8,2 mld di Smc previsti dal piano, ovvero quasi il 70% del risparmio totale, mentre della restante parte ne si prevede il recupero tramite la diversificazione delle fonti energetiche.

3) COVID ED ENERGIA: DUE "CRISI", UNA SOLA NARRAZIONE

La narrazione è identica a quella del covid: un'apocalisse in agguato e comportamenti masochistici di autoevirazione rituale come riti superstiziosi per ingraziarsi le potenze della natura e scongiurare la fine del mondo. Questo ha una ragione psicologica ben precisa che riguarda la formazione di schemi cognitivi. Uno schema cognitivo è una rete neurale che consente di organizzare la conoscenza e interpretare gli eventi. Colui che fornisce gli schemi cognitivi all'individuo è anche colui che lo ha in potere, perché lo schema cognitivo, che viene usato in maniera automatica, consente all'individuo di prestare attenzione solo gli elementi che concordano con lo schema:

a) si tende a ricordare solo ciò che è coerente con lo schema (1, 2, 3)

b) si tende a giudicare gli altri in base allo schema che si ha di essi (4). Per questo il potere spende tempo e risorse per far apparire gli oppositori del regime nel modo peggiore possibile, e per il punto a, si tende a dimenticare ogni volta che un individuo è diverso dallo stereotipo che gli si attribuisce.

c) si usano quegli schemi coerenti con il proprio stato d'animo e con le proprie credenze, in modo da sentirsi sempre nel giusto qualsiasi cosa si fa (5).

Date queste premesse, una volta impresso uno schema nella popolazione è quasi impossibile (6, 7) per chi non ha strumenti di propaganda riuscire a far cambiare idea ad un'altra persona, e più lo schema riceverà rinforzi sociali, più verrà esteso a situazioni eterogenee. La mentalità emergenziale da tirar fuori a comando era il fine, fin dall'inizio, di tutta la psyop che abbiamo chiamato pandemia.

CONCLUSIONI

La propaganda per funzionare non deve essere veritiera e nemmeno coerente. Proprio perché gli schemi fanno da filtro, questi di per sé elimineranno quelle parti della propaganda che risulteranno essere incoerenti con la narrazione. È difficile creare degli schemi da 0, il lavoro dei potenti è solo quello di presentare una narrazione mitica per creare coesione sociale in cui la collettività si sostituisce alla figura della divinità. L'altro viene ridotto ad un riflesso dei propri schemi cognitivi, la comunicazione ridotta ad un ripetersi a vicenda vuoti slogan il cui unico obiettivo è far vedere alla collettività di essere ben inseriti nella narrazione.

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FEBBRAIO 2021: IGI&CO ALLESTIVA "L'AREA PROVA" PER DISCRIMINARE I NON VACCINATI

Gli esercenti che ora piangono per le bollette allestivano queste sedie della vergogna dove secondo loro gli sprovvisti di marchio verde dovevano provare scarpe e abiti, davanti a tutti, per essere offesi e derisi dai passanti.

Queste cose non vanno perdonate perché il perdonarle significa farle risuccedere, e nessuno se non chi ha allestito e partecipato a queste torture fisiche e psicologiche merita di essere sottoposto a simili pratiche.

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IL VACCINO PROVOCA PIÙ EVENTI AVVERSI DI QUANTE OSPEDALIZZAZIONI DOVREBBE PREVENIRE E DANNEGGIA IL SISTEMA IMMUNITARIO

Questo post ha lo scopo di mostrarvi che pur facendo finta di aderire alla narrazione dei vaccini, questa ha delle contraddizioni interne incredibili. Per cui in questo post farò finta che i vaccini prevengano l'ospedalizzazione, anche se dai post precedenti abbiamo visto che non è assolutamente così (1, 2).

1) I BENEFICI NON SUPERANO I RISCHI NEMMENO PER IL SISTEMA

Questo studio si è proposto di analizzare i benefici dichiarati del vaccino e di confrontarli con i rischi dichiarati nei giovani, e in particolar modo analizza l'utilità della terza dose.

a) eventi avversi

Sono stati esaminati tutti gli eventi avversi gravi (inclusa miocardite) e quelli di grado 3 e di grado 4, eventi che richiedono attenzione medica, ospedalizzazione e che possono interferire pesantemente nella vita di una persona. Pfizer e CDC dichiarano che l'incidenza di un evento avverso grave è compresa tra 1 su 1685 e 1 su 306. Gli eventi avversi di livello 3 e superiore sono invece 1 su 22. Per quanto riguarda le miocarditi, usando i dati V-SAFE (farmacovigilanza attiva), si ha un tasso di 1 su 5000 nei diciassettenni maschi e compreso tra 1 su 14200 e 1 su 21000

b) ospedalizzazioni

Si stima che dai 22000 ai 30000 giovani adulti devono fare la terza dose per prevenire una sola ospedalizzazione in 6 mesi.

c) rapporto rischi/benefici

Si stimano 3-4 miocarditi per ogni ospedalizzazione evitata nella fascia 18-24.
Su un ipotetico campus universitario, la vaccinazione di 30000 studenti comporterebbe da 18 a 98 eventi avversi gravi per ogni ospedalizzazione prevenuta e 1373 eventi avversi di grado 3 o superiore per Pfizer, 3234 per Moderna. SI stima che il tasso di eventi avversi sia maggiore in coloro che si vaccinano dopo essere guariti.

2) SE IL RAPPORTO RISCHI BENEFICI È A FAVORE DEL VACCINO, È PERCHÉ MENTONO

Non si può fare una stima precisa perché i dati sugli effetti avversi dei vaccini non sono aggiornati e sono incompleti e i rapporti rischi/benefici per i vaccini covid non sono stati stratificati per popolazione e quindi gli autori li hanno dovuti inferire dai dati. Il collegio di cardiologia Americano ha riportato un rapporto rischi/benefici a favore dei vaccini completamente sbagliato, assumendo un'efficacia del vaccino del 95% e utilizzando i database di sorveglianza passiva per stimare gli eventi avversi, che hanno portato ad una sottostima di 10 volte.

3) IL VACCINO DANNEGGIA SIA IL SISTEMA IMMUNITARIO INNATO CHE QUELLO SPECIFICO

Torniamo alla realtà con questo studio condotto sui topi, ai quali venivano somministrati dei profarmaci a RNA che erano proteine innocue o solo nanolipidi e poi venivano sottoposti a un vaccino per l'influenza. I ricercatori hanno scoperto che l'esposizione alle particelle di nanolipidi, anche in assenza di RNA, ha elevate proprietà infiammatorie e riduce la risposta immunitaria specifica riducendo sia le cellule B che gli anticorpi contro l'influenza che dovevano formarsi con il vaccino fino a otto settimane per le cellule B. Per quanto riguarda l'immunità innata, i nanolipidi provocano un calo nei neutrofili rendendo più esposti a infezioni di vario genere come la Candida nello studio.

CONCLUSIONI

Nei post precedenti (1, 2) abbiamo visto come il meccanismo dell'imprinting immunitario specifico per il vaccino covid possa compromettere la risposta immunitaria specifica al sars-cov-2. In questo post emerge invece che anche i nanolipidi da soli, in assenza di vaccino, possono compromettere il sistema immunitario sia specifico sia innato, perché l'elevato stress infiammatorio dei nanolipidi rende il sistema immunitario esausto e incapace di rispondere. Anche le mascherine, come ho spiegato qui, possono essere un luogo di contaminazione batterica.
Per ironia della sorte, sembra che abbiano fatto di tutto per autodistruggere il proprio sistema immunitario e esporsi a infezioni, il tutto nel nome della salute e dell'immunizzazione!

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5_ragioni_etiche_contro_gli_obblighi_vaccinali_universitari_def.pdf
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TRADUZIONE ARTICOLO SCIENTIFICO: Richiami del vaccino Covid-19 per i giovani adulti: Una valutazione del
rapporto rischio/beneficio e cinque argomenti etici contro l’obbligo nelle università

Alcuni iscritti hanno tradotto per intero uno degli articoli che sono stati utilizzati per questo post. Ve lo lascio così lo potete leggere tutti, soprattutto la seconda parte, che noi non abbiamo potuto trattare per esteso.

Buona lettura a tutti.

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AUMENTO DEL LIVELLO DEL MARE: SMETTETELA COL TERRORISMO CLIMATICO

L'abilità con cui i gretini distorcono delle informazioni vere per poter assecondare i loro deliri rende i covidioti dei dilettanti. Questo li rende molto pericolosi, perché senza un'analisi specifica come quella condotta in questo post è difficile confutarli. Il clima è per loro una religione, una scusa per non lavorare e per farci sprofondare in una dittatura socialista.

1) LA COMPONENTE NATURALE

Ci sono dei cicli naturali: un processo di 100 mila anni porta alla formazione dei ghiacciai e ad un lento calo del livello del mare, il livello del mare poi aumenta in modo repentino per 20 mila anni fino ad un massimo, ed in passato in assenza dell'uomo i mari erano più alti di 6 metri rispetto a quanto sono oggi (1). Il livello del mare aumenta ormai da 22 mila anni e il tasso di questo aumento è irregolare, con periodi in cui addirittura il livello diminuisce. Ad esempio, il livello è aumentato dal 1920 fino al 1940 per poi diminuire e raggiungere i livelli del 1920 solo nei primi anni 2000 (2).

2) ENTITÀ DEL CAMBIAMENTO

I cambiamenti sono dell'ordine dei millimetri per anno con un aumento in 100 anni che va dai 60 cm fino a 1,20 m (quest'ultimo valore non è dell'IPCC), una cifra che rimane tutt'ora ben al di sotto del massimo livello fino ad ora raggiunto dalla variabilità naturale del pianeta. In questo studio si documenta che la maggior parte degli effetti saranno circoscritti in Asia e che nei paesi più colpiti come il Giappone vi potrebbe essere erosione delle spiagge sabbiose, intrusione di acqua sabbiosa in giacimenti d'acqua dolce e degli effetti sulle strutture situate nelle coste. Nessuna apocalisse, cambiamenti che gli esseri umani possono gestire.

3) CAUSE DEL CAMBIAMENTO

a) espansione termica dell'acqua

b) scioglimento dei ghiacciai sulla terraferma (ad es. Groenlandia)

c) assottigliamento calotte glaciali e ghiacciai in acqua (ad es. quella polare)

d) immagazzinamento dell'acqua nella terraferma: dighe, laghi e esaurimento dei giacimenti d'acqua terrestri.
gli scienziati non sanno se aumentino il livello del mare o se addirittura lo riducano.

Tutte queste cause sono innanzitutto naturali, e poi ci dovrebbe essere un contributo umano. Tuttavia non è attualmente possibile sapere qual è il contributo degli uomini. L'unica cosa che sappiamo è che il nostro contribuito al riscaldamento naturale del pianeta è del 1% e che tutta l'attività umana nel suo complesso può avere un'influenza. Ma non sappiamo se questa influenza è minima o no. Ci sono studi che sostengono che dal 50% al 70% dell'aumento del livello del mare dipende dall'uomo (1, 2), uno studio invece sostiene che il cambiamento è attribuibile ai cicli geologici visti prima ed è quindi totalmente naturale ed al di là della nostra portata. In ogni caso, il problema rimane uno: i ricercatori tendono ad affermare con certezza che l'uomo stia causando tutto, e dividono i papers in 2 sezioni dove da un lato lanciano proclami terroristici senza fondamento, mentre dall'altro ci ricordano che per quei proclami terroristici non hanno evidenza certa, e che l'evidenza per un'azione dell'uomo così come le previsioni a lungo termine, si basa su dei modelli matematici imprecisi.

CONCLUSIONI

Come possiamo intervenire in un processo del quale non conosciamo nemmeno l'influenza che esercitiamo?
L'IPCC divide il futuro in diversi scenari: in quello a consumo 0 nel 2100 avremo il mare aumentato di 0,43m e nello scenario a consumo incontrollato aumenterà di 0,84m, confidenza media, come dice l'IPCC stesso.
Il livello del mare sarà destinato ad aumentare per secoli indipendentemente da quello che facciamo. Si tratta solo di rallentare un processo inevitabile. L'unico vero ostacolo è il fanatismo dei gretini che credono che con rituali di autoevirazione la madre terra che venerano fermi i suoi processi. Ostacolano l'atteggiamento realista che dovrebbe spingerci ad adattarci ai cambiamenti della natura, piuttosto che forzarla ai nostri desideri.

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LE CARATTERISTICHE DELLA NEOLINGUA DEL REGIME

1) INVERSIONE SENSO-RIFERIMENTO

La neolingua del regime è strutturata in modo che il riferimento del termine è l'esatto opposto del suo significato. Questa caratteristica prende il nome di inversione senso-riferimento. Come spiegato qui, il riferimento di un termine è ciò che è indicato da quel termine. Si può utilizzare il termine mucca o il termine vacca per indicare una femmina di bovino, in entrambi i casi sia mucca che vacca si riferiscono alla stessa cosa. Il senso invece è il modo in cui ci viene presentato un riferimento, il modo in cui ti inducono a pensare a qualcosa. Se uso la parola vacca invece di mucca potrei farti rievocare una sensazione dispregiativa. Per questo la neolingua fa uso della relazione tra senso e riferimento: vaccini che non sono vaccini, immunità che non è immunità e democrazia che non è democrazia. In questo modo spingono le persone ad associare un sentimento positivo ad una cosa negativa, tentano di deformare la realtà attraverso il linguaggio. Il termine "inclusione" dovrebbe denotare una società senza discriminazioni, ma viene usato per escludere e per discriminare chi non si piega alle ideologie del regime.

2) ASSENZA DI VALORE DI VERITÀ

Nella neolingua la verità non esiste. Una proposizione non è vera o falsa, ma una frase può essere considerata offensiva o positiva in base a quanto essa provochi piacere in chi la ascolta. Dire che esistono solo gli uomini e le donne e che non esistono generi viene considerato offensivo, anche se questo è vero. Questo rende impossibile qualsiasi discorso basato sulle argomentazioni e distrugge completamente ogni speranza di confronto razionale, perché una posizione per la neolingua sarà tanto più valida quanto più essa provoca piacere nell'ascoltatore. Il linguaggio non descrive più la realtà, ma diventa un mezzo di trasformazione della realtà stessa. Orwell in 1984 diceva che la neolingua agiva impedendo di pensare a certe cose perché sparisce il termine che dovrebbe indicarle. Io sostengo che oltre a questo l'effetto della neolingua vi sia quello di impedire la comprensione dei ragionamenti perché l'impossibilità di fissare dei valori di verità rende incapaci di ragionare e riduce la comunicazione a slogan che devono colpire l'emotività.

3) EUFEMISMI

Ciò che la neolingua non può invertire lo indebolisce. Essa ha un indice di termini proibiti che vengono considerati stigmatizzanti e ne vieta l'uso sostituendoli con altri che significano la stessa cosa. Ad esempio al posto di grasso c'è il termine curvy, al posto di obeso plus size, al posto di pedofilo la sigla MAP (minor attracted person) con lo scopo di costruire discorsi che abbiano il minimo impatto negativo possibile. Il non chiamare le cose con il loro nome per non offendere o "stigmatizzare" è un rituale di sottomissione. Attraverso gli eufemismi e l'uso dei pronomi lgbt che conoscete benissimo l'individuo sottomette la propria espressione linguistica alla validazione dei deliri altrui e a far star bene gli altri. Si tratta della solita reciprocità malata dei socialisti dove se a te manca una gamba me la taglio anche io per essere uguali.

CONCLUSIONI

Il fine della neolingua è sostituire l'ordine reale con quello morale.
Chi parla la neolingua spesso giustifica i suoi atti di ostracismo dicendo che chi viene ostracizzato ha violato la sicurezza. I covidioti dicono che le vaccinazioni vanno fatte per rendere l'ambiente sicuro e promuovere coesione sociale perché tutti fanno la stessa cosa. L'intento è far percepire l'ostracismo come una cosa di cui la vittima stessa è responsabile, e non chi lo compie. Così come nell'ordine naturale se metti la mano sul fuoco ti scotti, allo stesso modo se violi l'ordine morale vieni ostracizzato. Così come il fuoco non decide di scottarti, loro non decidono di ostracizzarti. Lo decidi tu, perché tu metti la mano sul fuoco.

Quando parlano di sentirsi in uno spazio insicuro e non confortevole significa che vogliono toglierti di mezzo e farti credere che la colpa è tua.

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YUAN DIGITALE: CONTROLLARE LA POPOLAZIONE CON LA MONETA

Torno a parlarvi della Cina perché si tratta dello Stato che il totalitarismo dell'Occidente ha preso come modello.

Nell’aprile 2021, in Cina, è ufficialmente iniziata la sperimentazione della prima moneta digitale di Stato, la cui implementazione è iniziata nel 2014.
Si tratta del Renminbi digitale, o e-RMB, e-CYN.
Ciò con cui abbiamo a che fare è l’esatto equivalente in digitale dello yuan fisico (compone l’aggregato M0 della valuta fiat cinese emessa dalla PBOC) e, al pari della moneta fisica, ha lo status di valuta legale (gli esercenti saranno obbligati ad accettare pagamenti per suo tramite).

1) SI POSSONO APPLICARE RESTRIZIONI ALLA MONETA

Un aspetto piuttosto inquietante è esposto al punto 3.2.7 di questo documento della Popular Bank Of China ed è la programmabilità della moneta.

Il denaro posseduto può essere vincolato a restrizioni all’utilizzo applicabili presumibilmente dall'utente, ma di cui non si fatica a vedere le distopiche implicazioni, come per esempio vincoli all’acquisto dei soli beni ammessi dallo Stato, magari in base a una profilazione dell’utente attraverso un sistema che possa integrare il credito sociale del cittadino direttamente al modo in cui può disporre del suo denaro, vietando l'acquisto di determinati beni a chi non ha un punteggio abbastanza alto, o alla manipolazione che lo stato vuole attuare sul mercato per ragioni economiche o ideologiche.
Ad esempio può essere usato in abbinamento al green pass (che lì hanno ancora) per vietare gli acquisti ai non vaccinati che non hanno fatto tutte le dosi o il tampone giornaliero.


2) OGNI TRANSAZIONE È SOTTO CONTROLLO DELLO STATO

La caratteristica principale delle CBDC è la gestione del denaro tramite un database centralizzato (a differenza delle cryptovalute più popolari, che sfruttano sistemi distribuiti) gestito direttamente dallo Stato.
L’e-CYN è pensato come una retail CBDC, ovvero una valuta per le piccole transazioni domestiche quotidiane, utilizzabile mediante un semplice wallet bancario (al momento le banche autorizzate sono 8; 6 statali e 2 virtuali). Questa caratteristica presuppone una sorveglianza di ogni singola spesa degli individui che saranno completamente sorvegliati dal governo cinese tramite la banca centrale che ricordiamo in Cina gestisce anche il credito sociale.

3) MANCANZA DI PRIVACY DEGLI UTENTI

Nel documento precedente, si delinea un approccio della valuta digitale alla privacy (3.2.5) come un “anonimato controllabile”. Questa è neolingua, perché i dati non sono affatto anonimi in quanto le autorità si tengono l’esclusiva sui dati degli utenti (raccolti dagli intermediari bancari), escludendone la cessione a terze parti. Si tratta solo di un modo subdolo per dichiarare monopolio di Stato sulla sorveglianza e gestione dei dati.

I dati degli utenti saranno utilizzati per finalità di intelligence economica, operazioni che per la Cina non sono affatto nuove.
Intelligence economica significa l'impiego delle informazioni per manipolare il mercato sia per finalità di dominio interno, sia come attacco verso gli altri stati.


4) LA VALUTA DIGITALE È STATA IMPOSTA ALLA POPOLAZIONE

Alla Cina poco importa del tasso di gradimento della propria moneta all’interno della popolazione.
L’imposizione dell’e-CYN come unica forma di pagamento digitale viene forzata anche con l’esclusione dei sistemi concorrenti: il governo di Pechino ha infatti deciso di bannare le transazioni con le cryptovalute, cosa che potrà essere imitata anche dall'Europa.

CONCLUSIONI

La Cina è il più grande laboratorio in cui le elites svolgono i propri esperimenti sociali. Se lo Yuan digitale dovesse diventare l'unica moneta cinese questo non può far altro che accelerare la lotta al contante di cui la stampa igienica fa propaganda (1, 2) ormai da tempo.

Repubblica già battezza come i no-pos i clienti che non vogliono pagare con la carta mentre elogia la pasticceria che ha abolito i contanti.

Vi ricorda qualcosa? A me sì.

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