Deprogrammare
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Foto da Nunzio Gagliotti
.. fino a un certo punto

di Daniele Cavatorta
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Il Führer Zelensky ha registrato un video messaggio riguardo al piano di pace di Trump, preparando il popolo ucraino alla capitolazione:
Ora è uno dei momenti più difficili della nostra storia.
Ora la pressione sull'Ucraina è una delle più dure.
L'Ucraina potrebbe trovarsi davanti a una scelta molto difficile — perdere la dignità o rischiare di perdere un partner chiave.
O 28 punti difficili, o un inverno molto duro…

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🇷🇺RA - Russia Amica
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«La guerra russo-ucraina ha portato l'Europa a una svolta storica,»
ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orbán.
Il presidente Donald Trump non rinuncia all'obiettivo di stabilire la pace in Ucraina.
Ora l'Europa si trova davanti a due strade.
Possiamo uscire da questo vicolo cieco e finalmente unirci attorno all'iniziativa di pace del presidente Trump, inclusi i burocrati di Bruxelles.
Ciò richiederebbe ai leader a favore della guerra di riconoscere il fatto che negli ultimi 3,5 anni hanno speso i soldi faticosamente guadagnati dagli europei per una guerra che non si può vincere sul campo di battaglia.
L'altra strada conduce direttamente alla guerra.
Se i leader europei favorevoli alla guerra continueranno a fornire denaro e armi all'Ucraina senza il sostegno degli Stati Uniti, apriranno la strada a un conflitto europeo-russo.
L'Europa sa fin troppo bene dove porta questa strada, e le conseguenze sono state tragiche.
Non c'è dubbio su quale strada scelga l'Ungheria:
la via della pace.
Questo è il mandato che ci ha dato il popolo ungherese, e questo è ciò che richiedono la morale e il buon senso.
Oggi invio una lettera al presidente della Commissione Europea in questo spirito.


🇷🇺RA - Russia Amica
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minorenni.. fino a un certo punto 🤡
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Forwarded from LR, Geopolitica e News
Famiglia nel bosco

Persone colte e perbene. Ai piccoli non manca nulla, tranne il superfluo


Ed è qui che il sistema non può tollerare chi vive fuori dal sistema

Senza bollette, senza vincoli per poter essere ricattati e soprattutto, queste persone, non vanno come dei completi e totali lobotomizzati in coda per giorni fuori dagli Apple Store a comrpare l'ultimo iPhone da 1800 euro a rate indebitandosi per sei mesi e mettendosi mani e piedi nelle fauci del sistema stesso

Sono LIBERI! E il sistema non può permettersi che la gente inizia ad essere LIBERA se no il sistema stesso CROLLA!
𝗟’𝗜𝗡𝗙𝗔𝗡𝗭𝗜𝗔 “𝗢𝗙𝗙-𝗚𝗥𝗜𝗗” 𝗣𝗨𝗡𝗜𝗧𝗔 𝗗𝗔𝗟 𝗣𝗢𝗧𝗘𝗥𝗘 “𝗢𝗡-𝗚𝗥𝗜𝗗”. 𝗣𝗔𝗦𝗢𝗟𝗜𝗡𝗜 𝗘 𝗟𝗔 𝗙𝗔𝗠𝗜𝗚𝗟𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗕𝗢𝗦𝗖𝗢
DI Pino Cabras

Il vergognoso trauma inflitto alle bambine della famiglia Travallion dall’ottuso gelo burocratico che le ha allontanate dalla loro vita familiare lo sto osservando con particolare immedesimazione e dunque con dolore. Infatti, da bambino ho vissuto in campagna in una situazione che ha notevoli affinità con quella che era la loro vita fino a pochi giorni fa, lontana da tutte le presunte comodità della modernità eppure autenticamente felice ed equilibrata. Immagino con orrore l’intervento di una presenza estranea e tetragona che avesse profanato quella mia adorata routine della fanciullezza.
[...] Per parte mia, mi sentivo nelle mani salde di una famiglia.
Appena posso, sto all’aperto a lungo e finalmente respiro come voglio. Perciò conosco bene il respiro di quelle tre bambine presso le quali la Legge si è presentata con il volto più lontano dalla Giustizia.
Nulla che non sia già stato profetizzato a suo tempo da Pier Paolo Pasolini. Egli aveva capito prima di tutti che la scomparsa della civiltà contadina non era un mero fatto folklorico, e non temeva di assimilarla a un genocidio culturale: cioè la distruzione di un mondo autentico, sostituito da un’umanità standardizzata, prodotta in serie dal consumismo. Le sue “lucciole scomparse” erano il presagio di un nuovo Potere che non avrebbe mai più tollerato nulla che sfuggisse all’omologazione.
Cinquant’anni dopo, quel Potere ha il volto della magistratura e dei servizi sociali che hanno strappato le bambine Travallion dalla loro vita: lo stesso sguardo sospettoso e coloniale verso ciò che non sia urbanizzato, compatibile con freddi protocolli, sterilizzato. Hanno scambiato per pericolo ciò che era - nel modo più evidente e semplice - pura autenticità. Hanno trattato una casa rurale come la scena di un delitto. A nulla valeva vedere che avevano pannelli fotovoltaici (neanche le mie vecchie candele, per dire). Hanno punito una diversità che non sapevano interpretare, perché nel frattempo questi funzionari si manifestano come la perfetta espressione di un ceto semi-colto capace di ogni ferocia, con un vocabolario democratico ma un immaginario autoritario: esaltano tipicamente la “tutela”, la “sicurezza”, la “protezione”, ma sono pronti a giustificare i peggiori abusi in nome di queste parole. Proprio per questo, per loro, il percorso formativo da scuola parentale seguito da quella famiglia è come l’aglio per i vampiri. La sentenza che ha scaraventato traumaticamente le bambine in una casa protetta sconosciuta gestita con rigidi cavilli, dichiara che «la deprivazione del confronto fra pari in età da scuola elementare può avere effetti significativi sullo sviluppo del bambino, che si manifestano sia in ambito scolastico che non scolastico». Quanta cura, per lo sviluppo dell’infanzia!
È la solita cieca violenza dell’omologazione: incapace di capire la vita nella sua sorprendente inventiva, però molto capace di devastarla senza alcun rimorso, senza alcun principio di prudenza. Allo stesso tempo del tutto incapace di qualsiasi riflessione e qualsiasi intervento sull’immane disastro cognitivo dell’iperconnessione agli schermi con cui si sta consumando il vero “abbandono di minore” per milioni di giovanissime vittime (le chiamo così e ritengo di non esagerare). Lì tutto normale, mentre per delle bambine cresciute sane e nell’amore si chiamano in gendarmi.
Il paradosso è questo: gli iniziatori di questa bella famiglia sono stranieri che hanno scelto l’Italia pensando di ritrovarla nella sua accogliente tradizione popolare. Volevano in qualche modo essere italiani, ma sono stati traditi dall’Italia odierna, che proprio non tollera un’Italia che non c’è più.

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Forwarded from La civetta bianca
FAMIGLIA DEL BOSCO O DELLA PROFANAZIONE NECESSARIA
Una famiglia vive nei boschi con tre figli. I bambini crescono sani, nutriti, felici, istruiti dai genitori con l'istruzione parentale—cosa perfettamente legale in Italia. Hanno pannelli solari, un pozzo per l'acqua, animali, spazio aperto. Nessuna violenza, nessun abuso, nessun maltrattamento. Solo la scelta di vivere diversamente.

Un'indigestione di funghi—non avvelenamento, semplice eccesso alimentare che capita a migliaia di famiglie—diventa il pretesto. Dall'ospedale parte la segnalazione. Il tribunale dei minori interviene. Posti di blocco dei carabinieri, come per terroristi. I bambini vengono strappati ai genitori e rinchiusi con la madre in una casa protetta dove non possono nemmeno dormire insieme. Il padre allontanato. Bambini abituati a dormire coi genitori costretti a stare separati, la madre di sopra e loro di sotto. Chi dovrebbe tutelarli diventa aguzzino, infliggendo un trauma deliberato.

La giudice che ha firmato questa sentenza, Cecilia Angrisano, è una femminista militante, sostenitrice delle "genitorialità fuori dall'ordinario" e fedele adepta del CISMAI—quella lobby che elabora ideologie rigettate dal mondo scientifico, la stessa che era il mandante ideologico di Bibbiano. Quella che predica "il bambino dice sempre la verità" mentre favorisce il sequestro dei minori e il loro profittevole collocamento in casa famiglia. La distopia woke che odia la famiglia tradizionale attacca e distrugge un simbolo radicale di quella famiglia come un virus fa con una cellula sana.

Il giudice contesta la mancata socializzazione dei bambini, non per la scuola ma per la "mancanza di frequentazione extra scolastica con i coetanei". Grottesco, in un'epoca dove la dipendenza tecnologica isola migliaia di ragazzi stravaccati sul divano con migliaia di relazioni virtuali. Ma ci si preoccupa dei figli che vivevano a contatto con il loro cavallo bianco e il loro asino, vivi e vegeti in quel bosco. Accanimento giuridico contro una scelta di indipendenza naturalistica.

Il messaggio è chiaro: si sta creando un precedente. Puniscine uno per educarne mille. Se esci dai canoni, se ti allontani dall'omologazione, se torni a vivere nella semplicità della natura, ti può capitare qualsiasi cosa. Il sistema governa con la paura.

Cos'è la normalità? Una questione di numeri. Questa generazione è cresciuta così—in montagna, in campagna, imparando a spaccare la legna, a sbattere la testa sotto il tavolo per capire che non ci si torna. Oggi mettiamo il caschetto ai bambini che gattonano. Stiamo generando cosa, esattamente?

Molte persone stanno percorrendo strade diverse e questo dà fastidio. Se cresci ragazzi con pensiero critico e consapevolezza, diventi scomodo. Perché una famiglia autonoma che prospera fuori dal controllo dimostra che altre forme di vita sono possibili.

Lo Stato dovrebbe lasciare in pace i figli dei cittadini e occuparsi di ciò che ha dimenticato: difendere territorio, infrastrutture e battere moneta. Oggi questo Stato parassita non fa nulla di tutto questo ma trasforma la vita degli italiani in una gabbia tossica che produce malessere, malattie e degrado, mentre mette le mani anche in quei contesti di proprietà privata che dovrebbero essere il fulcro di una vita civile. Questa è tecnocrazia socialista: controllo totale sull'esistenza privata mentre le funzioni pubbliche essenziali vengono abbandonate.

Hanno profanato i templi, le chiese, le nazioni, i corpi, il sangue. Ora profanano la famiglia—l'unico nucleo da cui tutto potrebbe ricominciare in modo sano. Ed è proprio per questo che deve essere demolita quando osa sottrarsi.

Non bisogna avere paura. Se fai del bene non devi temere niente.

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Forwarded from Saker Italia
I media italiani propongono la loro versione dei punti del «piano di pace» degli Stati Uniti, che Zelensky dovrà accettare:

1. Stai zitto.
2. Firma.

(Soloviev)
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❗️Marc Innaro conferma la sua partecipazione come giudice speciale del Palone d'oro 💪 Nella breve intervista, molte altre interessanti affermazioni dell'ex corrispondente RAI da Mosca. Altri illustri membri della giuria giá confermati: - Angelo D'Orsi - Fiammetta Cucurnia - Vauro Senesi - Moni Ovadia | Russian Tour | Facebook
https://m.facebook.com/reel/1370754544438555/?referral_source=external_deeplink
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💢 L'eurodeputata tedesca Christine Anderson si è presentata nel cuore di Bruxelles e ha fatto una promessa che sta scuotendo l'intero Parlamento europeo.

Ha promesso di rivelare cosa è realmente successo con i contratti da 35 miliardi di euro di Ursula von der Leyen per l'mRNA con Pfizer e con i messaggi di testo cancellati con l'amministratore delegato di Pfizer.


[...] continua 👇👇👇
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Per due volte ha raccolto firme sufficienti per una commissione d'inchiesta al completo.

Per due volte l'establishment l'ha soffocata in segreto, a porte chiuse, nella Conferenza dei Presidenti, senza alcuna traccia pubblica di chi avesse votato per nascondere la verità.

Ora ha finito di chiedere gentilmente.

Insieme all'eurodeputata olandese Marijke Ehlers (PVV – il partito di Geert Wilders) e all'eurodeputato svedese Charlie Weimers (Democratici Svedesi), Christine Anderson ha formalmente citato in giudizio il Parlamento europeo presso la Corte di Giustizia Europea per ANNULLARE quella decisione segreta e imporre un voto pubblico in plenaria.

Le sue parole:

"Ursula von der Leyen è corrotta come non mai".

L'azione legale è in corso.

La lotta per la trasparenza si è ufficialmente spostata dai corridoi di Bruxelles alle aule di tribunale.

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Daniele Cavatorta
Daniele Cavatorta