Debito e Democrazia
1.97K subscribers
818 photos
377 videos
66 files
1.88K links
Il canale della trasmissione di Radio Gamma 5 a cura di Domenico D'Amico e Leopoldo Salmaso.
Moneta Bene Comune, Moneta@Proprietà.
RESTIAMO UMANI.
Download Telegram
Forwarded from #DifesaMinori (@liberatinico 🇮🇹)
ITALIA NELLA TRAPPOLA RUSSA
Forwarded from Sara Cunial
ScateniAMO la PACE 💙
Forwarded from Sara Cunial
💙 IncontriAMOci

Con Sara Cunial

📆 21 MAGGIO ore 9.30-12.30
VICENZA
Corso Palladio, angolo via loschi,  vicino edicola

#libertà #politica #europee24  💙
DOMANI SUI 94 MHz
di Radio Gamma 5

Ore 10: CRIPTOVALUTE
con Anonimous

Ore 11: RESTARE GIOVANI PROATTIVI NELL'UCCIDENTE SUICIDA
con Carlotta Silvestri
e Michele Fabris
Non dice che è ELETTRONICO...
DICE NIENTE???
capire_usa.pdf
9 KB
Sempre attuali gli articoli e i libri di John Kleeves sugli Usa.
Qui - nel 2001 - sottolineava l'esigenza assoluto di capire gli Usa per saperne affrontare l'offensiva. Che è arrivata: da allora 23 anni di assalto al mondo.
Oggi dalle 10 alle 11:
CRIPTOVALUTE con Anonimous

Dalle 11 alle 12:
RESTARE GIOVANI E PROATTIVI IN QUESTO UCCIDENTE SUICIDA.
con Carlotta e Michele

su Radio Gamma 5
94 FM, o diretta streaming su https://radio-streaming.it/gamma-5.

Le vostre domande al numero 3347102672 (preceduto da +39 per WhatsApp)
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Elezioni europee 8 e 9 giugno 2024
Domenico D'Amico con Sabrina Aguiari, candidata per il CENTRO (Lazio, Toscana, Marche, Umbria) nella lista Libertà.


Il dibattito sulla leva militare sta crescendo in Italia, Francia e Inghilterra e i media alimentano questo tema.
Ci troveremo a dover subiere la riedizione della leva obbligatoria, che in Italia è stata solo sospesa, mai annullata, pronta ad essere riattivata.
C'è il concreto pericolo di trovare i nostri ragazzi, e stavolta anche le nostre ragazze, sul fronte di guerra.

È il momento di decidere se FARE POLITICA o ARRENDERSI.

VITA vuole fare politica, questo è il senso della candidatura di SABRINA AGUIARI, SARA CUNIAL E VERONICA GIANNONE.
Testimonianze di politica vera sul territorio per le persone.
Siamo la voce del popolo che vuole dire NO alla guerra.


💙 Per tutte le novità seguici su
🔹
Telegram
🔹
Twitter
🔹
VotaLaVITA
🔹
Rumble
Ecco qua.
Come volevasi dimostrare.
La leva è, per definizione, coerente con un regime di guerra.
Adesso sapete chi state appoggiando, quando votate questi mentecatti: gente che vuole mandare i vostri ragazzi e le vostre ragazze in guerra.
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Elezioni europee 8 e 9 giugno 2024
Davide Tutino con Sabrina Aguiari, candidata per il CENTRO (Lazio, Toscana, Marche, Umbria) nella lista Libertà.

Io ho una gratitudine immensa per Cateno De Luca. Ritengo che sia un uomo eccezionale, che ha fatto ERRORI eccezionali e ha scelto di mettersi disposizione di qualcos'altro.
E noi dovremmo essere così superbi da dire No grazie! Andate avanti voi che noi siamo troppo puri!
Questa menzogna della Desistenza che si finge Resistenza io non me la bevo, anzi provo disgusto verso coloro che fingono disgusto verso questa scelta.

Noi abbiamo da sempre difeso non solo noi stessi, ma tutti i nostri fratelli che subivano questa violenza: non lo abbiamo fatto per chiuderci e deridere il mondo che finiva.

Non è VITA che si deve giustificare, ma chi non ha voluto unirsi alla Lista Libertà.
Questa durezza e purezza si concretizza nello sputare sui fratelli e vivere nella menzogna.
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Sabrina Aguiari, candidata alle elezioni europee per VITA nella lista LIBERTÀ, nella circoscrizione del CENTRO, rispondendo alla domanda sull'astensionismo di Domenico D'Amico, in una recente puntata di "Debito e Democrazia" su Radio Gamma 5:

"Noi crediamo che la via politica, non violenta, istituzionale sia uno degli strumenti da riprenderci per sostenere meglio tutti i lavori e le iniziative di comunità, creative che stanno proliferando in questo periodo storico".

Citando poi Arundhati Roy, celebre scrittrice indiana e attivista del movimento no-global:

"Quel che abbiamo bisogna di cercare e trovare, quel che abbiamo bisogno di levigare in qualcosa di magnifico e brillante è un nuovo genere di politica, non la politica di governo ma la politica della resistenza, la politica dell'opposizione, la politica dell' imporre la responsabilità, la politica di rallentare le cose, la politica di prendersi per mano da una parte all'altra del mondo ed impedire una distruzione certa. Nelle attuali circostanze direi che l'unica cosa che meriti di essere globalizzata è il dissenso".

Cantava Giorgio Gaber che "libertà è partecipazione": solo partecipando in tutti i modi alla vita politica e sociale, e quindi anche con la legittimazione delle urne, possiamo pensare e sperare di costruire una vera democrazia .
Forwarded from Leonardo Santi ️️️
FINITA LA STORIA DEL LIMITE DEI 30 KM IN CENTRO A BOLOGNA

Come?

La legge NON è stata rispettata in massa.

La legge NON è stata rispettata in massa.

La legge NON è stata rispettata in massa.

Lo dico da anni: esiste solo la DISOBBEDIENZA CIVILE DI MASSA, dal greenpass, alla legge Lorenzin, e via così per tutto quello che di assurdo vorranno applicare.

Fonte

📱 UNISCITI a🔗Leonardo SANTI

Benvenuto in NeoPrometheus
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from DAVIDE TUTINO - Resistenza Radicale (Davide Tutino)
DISOBBEDIENZA CIVILE A VENEZIA. STAZIONE SANTA LUCIA ORE 11:00

Lettera alle autorità e alle forze dell'ordine

Signor Sindaco, 
Gentili forze dell'ordine,
Serenissimi Veneziani,

Vi scrivo mentre sono in viaggio verso di voi, ma in un certo senso verso di noi.
Mi reco a Venezia per disobbedire all'obbligo di acquistare un biglietto di ingresso. 

Non pagheremo il biglietto, non pagheremo la multa, e contesteremo la grottesca sanzione di fronte al giudice, come violazione dei diritti costituzionali, come offesa al buon senso, e come oltraggio alla città.

Ci si vuole far pagare diritti già nostri, ci si vuole imporre l'adesione a un sistema di tecno-sorveglianza che ha rubato Venezia ai veneziani e ogni intimità agli umani, ci si vuol rubare il danaro per pagare la militarizzazione della società, e le telecamere dei nostri spioni.

E noi disobbediamo; finché un refolo di forze ci terrà in piedi noi disobbediremo ovunque, per cielo, per terra e per mare.

Cari fratelli delle forze dell'ordine, tra poche ore ci incontreremo alla Stazione di Santa Lucia, dove l'arrivo del mio treno è previsto per le h.11.20.
Lì vi diamo appuntamento.

Da anni vi invitiamo a una disobbedienza necessaria verso un potere tecnocratico che cancella ogni diritto, verso un potere che cancellerà anche voi, sostituendovi con delle macchine.

Vi chiederò la multa da portare dinanzi a un giudice, finché ancora vi sarà un giudice in carne ed ossa.
Questa è la nostra parte, ma vi chiederò e vi chiederemo di fare la vostra: difendere la città dai ladri di diritto e di verità, restituitela ai veneziani e all'umanità.

Cordialmente,

Professor Studente Davide Tutino 

felice di far parte del movimento di azione nonviolenta Resistenza Radicale; fiero d'esser parte del sindacato FISI, che lotta per tutto questo.

Sabato 25 Maggio 2024

Recapito telefonico 3492949378
https://t.me/davidetutino
🔴 SUPER BONUS FISCALE 110%: DAL PARADISO ALL'INFERNO.
di Domenico D'Amico

Facciamo una premessa generale: lo strumento dei crediti fiscali, quello legati al celeberrimo super bonus del 110%, era già esistente da tempo in Italia, e chiunque abbia fatto un ristrutturazione o installato pannelli solari, caldaie a condensazione già 20 anni fa, sa che esistevano detrazioni al 55% con ammortamento tipicamente in 10 anni. 
E non era una novità neanche la loro circolarità, ovvero la possibilità di cederli ad altra persona giuridica, che era già possibile dal 2015 per gli incapienti fiscali. 
La novità grossa era l'entità del credito fiscale, 110% appunto, e la possibilità di poterli cedere fino a 3 volte su una piattaforma del Ministero. 
Quest'ultimo provvedimento rendeva potenzialmente molto liquidi i crediti fiscali, rendendoli simili a una vera e propria moneta parallela, una sorta di simil-liquidità in più immessa nel sistema monetario nazionale. 
Uno strumento dalle enormi potenzialità, che poteva realmente cambiare le sorti del Paese, se ben pensato e messo a terra, facendo da volano all'economia nazionale e anche da strumento culturale di cambiamento circa l'dea di creare mezzi monetari fiduciari paralleli alla moneta ufficiale. 
Inoltre, se avesse circolato (e qui vi sarebbe stato bisogno di cedibilità senza limiti del credito), questa massa di crediti fiscali non sarebbe diventata automaticamente debito pubblico, ma appunto moneta parallela: tanto più circolava, anche a pezzature piccole su supporto ad hoc, tanto meno sarebbe diventata debito. 
Questo all'inizio di tutta la vicenda, che ricordiamo era figlia dello stato di emergenza della prima fase dell'era COVID. 
Ma il vizio sostanziale era già presente dall'inizio ed era evidente sin da subito: la presenza nello schema del sistema bancario, assieme  alla debolezza della piattaforma di scambio.
Il sistema bancario si mangiava già una importante fetta della torta: in genere almeno un 10-12% di base rispetto alla somma portata all'incasso. 
Ma più importante era il fatto che il sistema bancario non avesse alcun interesse a fare circolare i crediti fiscali, ma bensì l'interesse opposto, sotto più punti di vista.
Il primo è che incassando crediti fiscali per 110 li pagava meno di 100, risparmiando una bella cifra nel saldare il fisco. 
Il secondo è che incassava moneta cosiddetta pesante dallo Stato, da spendere nelle stanze di compensazione e da mettere in leva per l'attività ordinaria. Moneta pesante che altrimenti ha un costo. 
E infine toglieva della circolazione una simil-moneta potenzialmente concorrente delle "cambiali bancarie", ossia della moneta che convenzionalmente usiamo tutti i giorni. 
Un conflitto d'interessi drammatico che ha minato da subito le fondamenta dell'architettura generale del bonus fiscale in questione. 
L'ha minata a tal punto da rendere fameliche le banche che non hanno fatto alcuna attività di controllo (altro drammatico errore quello di non dare loro diretta co-responsabilità in questo senso) e hanno sin da subito accettato qualsiasi documentazione, da irresponsabili, mettendo in cassa i crediti fiscali in tutta fretta. 
Con questi hanno saldato a sconto non solo il fisco ma anche la previdenza sociale della forza lavoro: una vera e propria manna dal cielo. 
Nel frattempo andava avanti, con entusiasmo generale, la giostra che ha visto giocare perlopiù chi i mezzi economici già li aveva: innanzitutto i possessori di ville, villette, villoni. Una regalia a gente ricca che si è rifatta la villa a spese della collettività, contraria peraltro alla progressività fiscale dettata dalla Costituzione. 
Poi poche e selezionate imprese, più abili, ossia quelle più strutturate e addentro ai meccanismi dello Stato, hanno approfittato dell'occasione, gestendo pezzi enormi della torta. 
👆1a Parte

A cascate qualcosa di buono è arrivato anche a chi ne aveva bisogno, tra condomini e imprese serie dell'indotto. E quindi lavoro e ripresa delle attività trainate dall'edilizia.
Ma tutto si è rivelato essere un classico fuoco di paglia però, perché il vizio di origine rimaneva, oltre a tanti altri difetti - nelle istruttorie fatte senza criteri, nelle distorsioni create nel mercato, per esempio.
Quando nel febbraio del 2021 arriva la giunta Draghi, il giocattolo è ancora difettoso e chi arriva non vede l'ora di romperlo: la prima cosa che viene messa nel mirino è la cessione del credito, che viene progressivamente ridotta, condizionata, fino a ridurla a una sola volta e quindi necessariamente e solo verso il sistema bancario, che quindi a quel punto ha l'ultima parola sull'esistenza stessa del meccanismo. 
Quando la capienza fiscale e previdenziale del sistema bancario finisce, i guai diventano inevitabilmente ingestibili. 
I crediti fiscali non sono più liquidi e i cassetti fiscali di molte aziende rimangono pieni di crediti verso lo Stato senza sbocco e non esigibili nell'immediato, gettando migliaia di imprese nella disperazione della mancanza di liquidità. Questo si ripercuote su moltissimi cantieri, che si fermano all'improvviso, lasciando a loro volta i cittadini nella totale incertezza e con la tagliola di fatture,molto spesso gonfiate, potenzialmente adesso a loro carico. 
La fiducia nel sistema è ormai azzerata e tutto viene cristallizzato in debito pubblico, con cifre spesso sparate a caso che però realisticamente vanno dai 100 ai 200 miliardi, con il solito gioco delle parti delle fazioni politiche, impegnate a difendere o attaccare la norma e i suoi difetti o pregi. 
Per i cittadini e le imprese un caos inenarrabile, con la novità di migliaia di funzionari assunti soprattutto per verificare nel dettaglio la legittimità dei crediti fiscali attribuiti: negli anni a venire quindi c'è la possibilità che molti dovranno pagare quanto anticipato ora dallo Stato. 
Un spada di Damocle su tutto il Sistema Paese, non solo su chi ha truffato, che probabilmente invece ha già messo in sicurezza i capitali estorti. 
Nel frattempo paga Pantalone, ovvero tutti noi.
Il portato definitivo è che con questa vicenda è stata messa la pietra tombale, anche a livello di sensibilità dell'opinione pubblica, su qualsiasi altro tentativo di creare liquidità parallela e aggiuntiva attraverso i crediti fiscali.
Sarebbe bastato essere più accorti nei criteri di accesso, con sanzioni penali anche sui controlli e sui vari passaggi, ancora le banche, e senza l'esagerazione di una percentuale - centodieci percento - effettivamente scriteriata. 
E sarebbe stato necessario, come si diceva, avviare veramente la piattaforma elettronica di scambio dei crediti, con cedibilità infinita dei crediti, e con ruolo marginale del sistema bancario, con norme chiare e definitive. Che poi sarebbe ancora la soluzione ideale dei problemi, anche adesso.
E invece la norma ha avuto decine di novazioni che hanno confuso e reso tutto incerto, con la piattaforma sostanzialmente sabotata e resa di fatto inagibile: senza fiducia qualsiasi mezzo di scambio viene a perdere ogni ragion d'essere.
Questa è una gravissima responsabilità politica della giunta Conte (sì, sono tutte giunte golpiste e criminali quelle della gestione COVID-19).
La mancanza di fiducia ora impedisce che la vera soluzione, quella che si diceva poc'anzi, possa essere nemmeno pensata.
Draghi e la sua giunta sapevano bene come agire, come distruggere tutto.
Il governo Meloni ha proseguito nel lavoro, con successo.
E hanno avuto gioco facile nel creare le condizioni di un disastro, di macerie di debiti sulle quali poter speculare e imporre le loro soluzioni: PNRR, Mes e nuovo patto di stabilità.
Ovvero, il commissariamento dell'Italia per i decenni a venire, con la beffa ulteriore di banche con enormi extra profitti sui quali questo governo di inetti non ha avuto nemmeno la forza di imporre una tassazione adeguata. La prova provata che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.