Davide Biocchi
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Dalle 08:30 Market Briefing LIVE su YouTube con:

Fernando Di Fazio
Davide Biocchi
Eugenio Sartorelli
Fabio Gaudioso
Fabio Michettoni
Stefano Bargiacchi

Titolo: È il giorno di Powell

https://youtube.com/live/HSFROjr52EY
📌 Market Briefing del 07/05/2025

Cosa trovi in questa puntata:

Titolo: È il giorno di Powell

👉 Davide Biocchi:

• Introduzione
• L’edicola di Market Briefing
• È il giorno di Powell
• Attenzione all’escalation India Pakistan
• Dax più forte di tutti
• Germania fatica col premier
• Dialogo USA Cina
• Trimestrale ISP. Stiamo fuori dal risiko...

👉 Fernando Di Fazio:

• Commento generale
• Torniamo su Amplifon
• Proseguiamo con Diasorin
• Poi Unicredit, BAMI, BMPS, BGN e MB
• Il book di Leornardo in asta

👉 Eugenio Sartorelli:

• Partiamo da India Pakistan
• Il VIX
• Il Put/Call Ratio
• L’Europa. Il Vix è salito sino a 25
• La V-stoxx
• Lo Skew Index

👉 Davide Biocchi:

• Il grafico del giorno: Intesa Sanpaolo (ISP)
Chiediamolo all’AI: Quanta frenesia potremo reggere?

👉 Fabio Gaudioso:

• Oggi è il giorno della FED
• La vola è “bloccata”
• Il mercato si attende qualcosa in estate che lo innervosisce
• Le opzioni 0 DTE sono ormai preponderanti
• Esse “bloccano” e smuovono il mercato se serve
• La volatilità è in calo, quindi il mercato si attende stabilità
• Attenzione alle opzioni sentinella

👉 Fabio Michettoni:

• Analisi del contesto attuale
• Il Cot dice che mani forti non si attendono crash
• Tornassero i volumi si potrebbe tornare LONG
• La media 200 potrebbe cedere, ma non in prima battuta
• Separazione tra trading intraday, multiday e investing

👉 Stefano Bargiacchi:

• Lettera aperta del CEO di Fivers
• Commento su utilità AI
• Chiusura sulle cripto

🔥 Guarda la puntata su YouTube
Powell è nel tunnel...

Un presidente molto social mette la Fed un po’ ai margini

Jerome Powell è ancora alla guida della Federal Reserve, ma la sua ombra sul mercato si è accorciata.

È infatti il presidente Trump il protagonista assoluto della scena, avendo oscurato qualsiasi altro attore con le raffiche di annunci e provocazioni via social.

Dopo i dazi — per ora posposti, ma costati un -20% in tempi record al mercato — ha usato toni da campagna permanente per commentare l’immobilismo della Fed.

A Powell non ha risparmiato epiteti, accusandolo apertamente di essere nemico della crescita americana.

Più recentemente si è perfino chiesto pubblicamente se non fosse il caso di “cambiare guida” alla Fed.

Tecnicamente non può farlo, ma il siluro è arrivato forte e chiaro.

In questo scenario, Powell è rimasto fermo sulle sue posizioni attendiste, stretto com’è nel doppio mandato della Fed: perseguire la massima occupazione negli Stati Uniti e mantenere la stabilità dei prezzi (cioè contenere l’inflazione).

Visto che Trump è diventato il vero market mover, oscurando anche un po’ il ruolo della Fed, il mercato ha smesso di aspettarsi “cose forti” dalla banca centrale.

Al momento, le borse vogliono solo capire chi tra i due cederà per primo.

Sul fronte dell’occupazione, il mercato del lavoro è ancora molto forte e resiliente, però ci sono segnali di indebolimento del ciclo che, come al solito, partono dai dati di sentiment, come la fiducia dei consumatori.

Questi ultimi stanno sentendo l’effetto di lungo periodo di vari fattori: l’inflazione post-Covid (quasi rientrata, ma con i prezzi rimasti alti) e i tassi elevati mantenuti a lungo, che pesano molto sugli interessi dei mutui e sul credito al consumo.

Il contesto è pesante, perché con tutto il negativismo portato dall’introduzione dei dazi, si rischia un colpo di coda importante dell’inflazione per ben due motivi:

1) Il primo è legato all’effetto penuria di alcuni beni importati dalla Cina (daziata al 145% e colpita da fortissimi rincari delle tasse portuali), per cui il traffico marittimo di container è già sceso di oltre il 50%.

Questo vuol dire che, tra un po’, mancheranno delle merci... con tutte le conseguenze del caso.

2) Il secondo dipende dall'eventuale entra in vigore dazi, che potrebbe comportare un ulteriore rincaro legato alla loro introduzione, tanto evidente che Amazon sembrava volerli esplicitare nel carrello, come si fa con l’IVA.

Queste situazioni rendono quasi impossibile per Powell ipotizzare un taglio dei tassi al momento, vista la presenza di un’inflazione latente.

Lo scenario attuale - con la fiducia dei consumatori che crolla e le famiglie che temono per il futuro - spinge alcuni a pensare che la Fed avrebbe già dovuto intervenire con un taglio per dare ossigeno.

Trump guida questa filosofia di pensiero, ma Powell resiste.

Il problema è che questo tipo di inflazione non sarebbe figlia di un surriscaldamento dell’economia, ma di uno shock geopolitico.

I prezzi salirebbero non perché spinti dalla domanda, ma perché l’offerta si restringe, perché mancano i container, perché i dazi alterano ogni equilibrio.

Tagliare i tassi oggi potrebbe quindi non solo essere inefficace, ma addirittura controproducente: il denaro più facile non sblocca i porti né riduce le tariffe.

Rischia invece di alimentare le aspettative inflative, soprattutto se il mercato inizia a pensare che la Fed non ha più il controllo.

Poi c’è un ultimo elemento, più sottile ma altrettanto decisivo: tagliare adesso equivarrebbe a cedere a Trump.

Significherebbe validare la sua pressione, rispondere agli attacchi personali con un gesto che apparirebbe politicamente debole.

Sarebbe percepito come se l’indipendenza della Fed non fosse più tale.

Powell è rimasto uno degli ultimi baluardi a simbolo dell’indipendenza istituzionale.

Ma in un’America dove il presidente pubblica post di politica monetaria e minaccia licenziamenti impossibili, la Fed viene messa alla prova.

Il rischio non è quindi più solo economico, ma sistemico.
Conclusione:

Per molti, ora la domanda non è più “quando taglierà la Fed?”, ma “chi guida davvero la narrativa dei mercati?”

Powell è come in una trappola: se taglia, cede a Trump. Se non taglia, rischia di affossare la fiducia e innescare una recessione.

Sentiamo stasera cosa ci dirà...

Noi lo seguiremo in diretta dalle 20:30.

Ti aspettiamo in MARKET BRIEFING SPECIALE FED

https://youtube.com/live/d5_ztAAKSKc
Dalle 08:30 Market Briefing LIVE su YouTube con:

Paolo Serafini
Davide Biocchi
Eugenio Sartorelli
Nicola Para
Massimo Rea
Antonio Cioli Puviani
Stefano Bargiacchi

Titolo: Tassi invariati: sarà giusto?

https://youtube.com/live/B0NO-pZ_Hzc
📌 Market Briefing del 08/05/2025

Cosa trovi in questa puntata:

Titolo: Tassi invariati: sarà giusto?

👉 Davide Biocchi:

• Introduzione
• Edicola di Market Briefing
• Powell avrà fatto bene?
• USA e UK attese a accordo commerciale
• Graficamente Il Dax è il migliore
• GOOGL perde molto dopo annuncio AAPL

👉 Paolo Serafini:

• Partiamo dal BTP
• Proseguiamo con l’indice S&P500
• Opzioni sull’indice ma anche su SPY
• GOOGL: forte passaggio di opzioni
• Titoli: TIT, AMP, STLAM,

👉 Eugenio Sartorelli:

• Analizziamo il DAX
• Passiamo a Powell e i tassi
• Analisi macro su USA
• Credito al consumo costi oltre 20% da ‘23
• Questo pesa su capacità di spesa
• Analisi S&P500 e cenni di FtseMIB

👉 Davide Biocchi

• Il grafico del giorno: Alphabet (GOOGL)

👉 Nicola Para:

• Comparazione S&P500 e DAX
• Possibile spread trading tra i due?
• Analisi prezzo petrolio
• A seguire l’oro
• Infine, il Bund

👉 Massimo Rea:

Videoanalisi di Massimo

👉 Davide Biocchi:

Chiediamolo all’AI: Il mercato ha sempre ragione?

👉 Antonio Cioli Puviani:

• Partiamo dalla Fed
• Powell indipendente.
• Descrizione asettica del contesto
• La paura è la stagflazione
• Sballottamento tra dazi e accordi
• La trattativa coi cinesi in Svizzera sarà tosta

👉 Stefano Bargiacchi:

• Buon movimento delle cripto
• La news che ha spinto ingiù Alphabet

🔥Guarda la puntata su YouTube
Ieri ho scritto l’articolo per voi qui sopra ma mi sono reso conto solo dopo che era un po’ lungo.

A volte la passione mi travolge…

Grazie comunque per averlo letto in così tanti. Siete davvero una community strepitosa.

Domani non vedo l’ora di condividere un po’ di tempo con voi a Milano alle 18 circa.

Non mancate, se potete. Iscrivetevi

https://bit.ly/3YofjGK
Dalle 08:30 Market Briefing LIVE su YouTube con:

Giovanni Borsi
Davide Biocchi
Eugenio Sartorelli
Francesca Fossatelli
Antonio Landolfi
Stefano Bargiacchi

Titolo: Si lotta con la media 200

https://youtube.com/live/TTNEG8F6lZo
Grazie a tutti gli intervenuti e a Directa per avere ospitato questo mio intervento oggi a Roma preso l’evento di Starting Finance.

Eravate tanti, ho dato tutto me stesso ed è stato molto appassionante.

Ora vi aspetto alle 18 a Milano. Avremo molto da celebrare tutti insieme.

Grazie ai vostri voti ho infatti di nuovo vinto il premio di miglior Fin-Influencer e per questo vi ringrazio di vero cuore.
Visto che alcuni di voi me le hanno chieste, ecco per tutti voi un'analisi "tutto nel grafico", di NVDA e del BTP.

Su NVDA i principali livelli volumetrici corrispondono con livelli statici...
Cosa pensi che accadrà all’indice FtseMIB la prossima settimana?
Final Results
48%
Salirà oltre l’1%
35%
Resterà invariato tra -1% e +1%
17%
Scenderà oltre -1%
Che serata!

Alla fine, ieri sera a Milano è stato un momento molto intenso di condivisione, che ha fatto il paio con la splendida mattinata a Roma.

🏆 Ho ricevuto, per il secondo anno consecutivo, il premio come miglior Fin-Influencer italiano.

Un riconoscimento che sento profondamente di condividere con tutti voi: che mi seguite, che partecipate, che diffondete le nostre iniziative e, soprattutto, che mi votate.

🙏 Grazie... Mille volte grazie!

Insieme con chi di voi ha potuto essere presente, abbiamo toccato con mano quanto sia importante fare squadra, costruire qualcosa insieme, essere condivisivi.

📸 Eccovi alcune foto (mix tra Roma e Milano) e, al contempo, la pubblicazione del mio PODCAST di oggi:

🎙 Il limite delle illusioni

https://youtu.be/sIn_B8TTx7c

📌 RIASSUNTO

A volte ho la sensazione che si tenda a mitizzare l'affidabilità di determinati indicatori, attribuendo un potere quasi "magico" a ciò che invece è solo una previsione che si auto-avvera.

🎧 Buon ascolto!

⚠️ Mi raccomando, votate anche il sondaggio qui sopra