⛔️ Comitato NO ALLA GUERRA ⛔️
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No alla guerra.
No all’invio di armi ed equipaggiamento all’Ucraina.
No al coinvolgimento europeo nel conflitto.
No alla NATO.
No al finto pacifismo belligerante.
Per un mondo multipolare che viva un nuovo periodo di pace stabile e duratura.
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Amici a breve posterò una breve lista di persone che hanno già sottoscritto l’appello e con l’indicazione della città di provenienza in modo da consentire a ognuno di voi di auto organizzarvi autonomamente sui territori
Dalle adesioni arrivate fino adesso i gruppi più numerosi sono a Torino, Milano/Brescia, Bari, Modena/Bologna e Toscana. Chi ci ha comunicato i suoi contatti è ancora un piccolo numero rispetto al grosso dei partecipanti al canale, quindi vi pregherei di inviare una email a comitatonoallaguerra@gmail.com con le vostre generalità, città di residenza e una mail di contatto. Sto provando a raggruppare gli aderenti per zone per rendere più semplice incontrarvi in autonomia. Grazie, Antonio.
Nell'urgenza del momento e dinanzi all'ipocrisia di molte organizzazioni pacifiste, abbiamo deciso di lanciare un appello ai veri difensori della pace. Hanno già e prontamente aderito: Alberto Bradanini, ex diplomatico, già Ambasciatore d’Italia a Teheran e Pechino. Attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea; Andrea Zhok, filosofo e professore di Antropologia filosofica e Filosofia morale - Università degli Studi di Milano; Mattia Crucioli, Senatore; Thomas Fazi, giornalista e saggista; Ugo Boghetta, ex parlamentare; Irene Giacché, edizioni Giacché; Diego Bertozzi, storico; Michelangelo Severgnini, regista; Federico Greco, regista. Chiunque volesse sottoscrivere l'appello alla mobilitazione contro la guerra può inviare adesione alla seguente email: comitatonoallaguerra@gmail.com (l'elenco verrà aggiornato costantemente). A.D.S. e A.B.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-appello_urgente_per_il_comitato_no_alla_guerra/45289_45446/
Carissimi, grazie a tutti del sostegno. Stanno arrivando centinaia di sottoscrizioni. L’obiettivo adesso è arrivare a mille entro un paio di giorni. Aiutateci a far girare l’appello e diffonderlo a più gente possibile, promuovendo così la nascita dei comitati territoriali. Il nostro obiettivo non è una raccolta firme fine a se stessa, ma creare un grande comitato nazionale per dire No Alla Guerra e promuovere un Fronte unitario di informazione contro il pensiero unico e la narrazione dominante, capace di sovvertire la censura del mainstream.
Entro un paio di giorni comunicheremo una lista di nomi con cui prendere contatto nelle principali città italiane. Se marciamo uniti possiamo farcela! A presto, Antonio DS
Domani finalmente siamo in grado di comunicarvi la lista delle città pronte a partire. E una importante iniziativa per cominciare la nostra mobilitazione. Scusateci, sono giorni davvero complicati per tutti. Restate sintonizzati.
Buongiorno a tutti.
Verificate le numerose adesioni pervenute e acquisite disponibilità si comunica che al momento è possibile mobilitarsi nelle seguenti città contattando gli amici ai seguenti indirizzi mail

Firenze
Matteo Gorini matteo.gorini1@gmail.com

Roma
Agata Iacono ghita.iacono59@gmail.com

Genova
Gerri Valpolcevera gerardo.altosole@yahoo.it

Bologna uboghetta@gmail.com

Palermo
Michelangelo Severgnini michelangelosevergnini@gmail.com
Pietro Salemi p.n.salemi@hotmail.it
Francesco Fustaneo fustaneofrancesco@libero.it

Bari
Antonio Di Siena
antodisiena@gmail.com
Alessandro Costanza
alessandrocostanza93@gmail.com

Entro la giornata di oggi la lista sarà aggiornata con Torino e a breve con altre città. Come prima iniziativa di mobilitazione si è pensato a una raccolta firme da effettuarsi sui territori per sottoporre al governo italiano una mozione parlamentare d’impegno. A breve il testo.
Il Comitato No alla Guerra invita tutti i suoi aderenti, sottoscrittori e sostenitori a mobilitarsi in una campagna di raccolta di firme sull'intero territorio nazionale. C'è ancora un po’ di tempo per agire, tentando di sparigliare le carte di guerrafondai, pacifisti senza proposte e sterili posizioni come il né con la Nato né con Putin. Una campagna da realizzarsi con l'organizzazione di banchetti in tutte le piazze d'Italia per aggregare, provocare reazioni e stimolare la discussione mediante il presente documento e la conseguente proposta di mozione.

NEUTRALITA’ DELL’UCRAINA: L’UNICA VIA PER LA PACE

La guerra è ritornata in Europa. Dopo la devastante campagna contro la Serbia le bombe cadono di nuovo sulla testa dei popoli europei, portando con sé un pensatissimo carico di sangue e sofferenza che si abbatte sulla popolazione inerme. Ma la guerra non è mai casuale e per evitare che morte e distruzione si estendano drammaticamente all'intero continente diventa urgentissimo e non più rimandabile comprenderne ragioni e soluzioni. Esattamente come vent'anni fa, il motivo è sempre lo stesso: l’allargamento verso est della NATO, fortemente voluto dagli USA. Un dato di fatto oggettivo che, comunque si giudichi il comportamento russo, resta il reale casus belli del conflitto in Ucraina. Una verità divenuta eretica ed impronunciabile, anche grazie alla sempre più pervasiva propaganda bellicista che tenta in tutti i modi di rimuovere le reali cause della guerra in atto, impedendo all'opinione pubblica di comprenderne le possibili vie d'uscita. Una propaganda contraria allo spirito pacifista della nostra Costituzione e che rischia di trascinare l'Italia e gli altri paesi europei in uno scontro violentissimo in cui i cittadini saranno vittime sacrificali. Ma i popoli d'Europa sono stremati. Soprattutto quello italiano, cui è stato portato via tutto. Prima benessere e sicurezze, poi i risparmi e infine il lavoro. Una spirale di immiserimento senza fine iniziata con la crisi del 2008 e acuitasi con la pandemia. E che adesso rischia di arrivare al culmine. Attraverso un coinvolgimento diretto, a causa dello scriteriato e irresponsabile sostegno ai combattenti ucraini. O indirettamente, infliggendo sanzioni sempre più dure e scellerate che colpiscono indistintamente l'intero popolo russo, già vittima di violentissimi e vergonosi atti di razzismo e discriminazione, e tutti i cittadini europei. Misure insensate che ricadranno duramente sul nostro tessuto economico e sociale - già devastato da decenni di fallimenti, chiusure, delocalizzazioni, dumping salariale e concorrenza sleale - sferrando il colpo di grazia alla nostra già moribonda economia. Eppure tutto questo sembra non importare. Agli italiani viene chiesto di sopportare l'ennesimo, drammatico peggioramento delle proprie condizioni in nome della salvaguardia della molto presunta democrazia ucraina. Di accettare un aumento vertiginoso e incontrollato del caro vita (bollette, gas, benzina, pane e beni di prima necessità), a fronte di stipendi sempre più bassi e precari, per difendere quella stessa democrazia che qui da noi è da anni - e sempre più - sotto violentissimo attacco. La democrazia del libero mercato che ci ha reso sempre più poveri, ricattabili e precari, condannandoci al lento e inesorabile peggioramento del tenore di vita.

Si vuole la pace? Allora si smetta di giocare alla guerra.

Si sostegna il popolo ucraino nell'unico modo possibile: mobilitando la diplomazia internazionale, unico strumento in grado di fermare efficacemente l'escaltion. Si promuova coerentemente un immediato processo di pacificazione che miri a tutelare la sovranità dell'Ucraina e, al contempo, ne sancisca e garantisca la più ferma neutralità. L'Europa non può nuovamente trasformarsi in un cruento campo di battaglia, l'Ucraina non deve diventare il limes della moderna guerra fredda.
Da trincea diventi ponte fra est e ovest, fra civiltà che devono accettarsi e mutualmente legittimarsi e riconoscersi affinché, dalle ceneri della guerra, sorga un nuovo ordine del mondo non più egemonico ma multipolare e per questo stabilmente in equilibrio e in pace.

Tutto ciò considerato, i sottoscritti chiedono al Parlamento italiano di votare una mozione che impegni il Governo a:

- sostenere in tutte le sedi internazionali e nei consessi impegnati alla risoluzione del conflitto la neutralità dell’Ucraina e la sua non adesione alla NATO, adempiendo in modo coerente a tale mandato;

- sospendere immediatamente la fornitura di armi e mezzi in favore dell’Ucraina e dichiarare formalmente l’assoluta neutralità della Repubblica Italiana nel conflitto in corso al fine di promuovere attivamente la pace e la cooperazione fra i popoli;

- non rinnovare e/o varare ulteriori sanzioni economiche del tutto contrarie ai nostri interessi nazionali e ai processi diplomatici e di pacificazione;

- collaborare attivamente con una costituenda commissione parlamentare finalizzata a verificare e quantificare l’entità di armamenti nucleari sul territorio italiano, per tutelare la sicurezza pubblica e prevenire l’esposizione dei cittadini italiani a rischi catastrofici in caso di ritorsioni belliche;

- porre fine alla propaganda bellicista;

- difendere università, scuola, arte e sport da volgari strumentalizzazioni preservandone la loro intrinseca funzione di luoghi del dialogo;

- intervenire prontamente con urgenti misure di politica economica e sociale, iniziando dall’eliminazione delle accise sui carburanti, al fine di affrontare radicalmente disoccupazione, precarietà, compressione salariale e progressivo impoverimento della popolazione.

Comitato No Alla Guerra

Email: comitatonoallaguerra@gmail.com

Telegram: https://t.me/ComitatoNoAllaGuerra
Buongiorno, per gli amici di Torino che volessero organizzarsi potete contattare Silvia Galluzzo a questo indirizzo silvygall@libero.it
NEGOZIATI, NON ARMI!: APPELLO ALL' AZIONE


UNA PIOGGIA DI EMAIL A TUTTI I SENATORI PRIMA CHE LO SCIAGURATO DECRETO GOVERNATIVO "ARMI ALL' UCRAINA" DIVENTI LEGGE.


Dopo l'approvazione della Camera, il decreto “Armi all'Ucraina” approda questa settimana in Senato, pronto per l'approvazione. È il momento di far sapere alle istituzioni che non siamo d'accordo. Che la maggioranza del popolo italiano è contro tutto questo. Possiamo e dobbiamo farlo. Il “Comitato No alla Guerra” invita tutti i cittadini ad aderire alla presente campagna. Di seguito un breve testo da inviare via email a TUTTI i senatori e senatrici (basta fare copia-incolla, molto importante la firma finale).

Da questa mattina fino al momento del voto (previsto per questa settimana) facciamo capire che non voteremo mai più chi si macchierà di questa indicibile infamia.

Grazie!!!


Oggetto del messaggio email:

NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA! NON VOTEREMO MAI PIU' PER CHI DICE SI


Gentile Senatore/Senatrice

il governo Draghi sottopone al Senato il decreto per l'invio di armi all'Ucraina. Un provvedimento che servirà ad alimentare la guerra anziché i negoziati di pace. La Camera lo ha già approvato. Se passa al Senato, diventa legge. Le dico con decisione che chi dice sì alla guerra non avrà mai più il mio sostegno e il mio voto.

Saluti

(Firma, data, località)
Email dei Senatori della Repubblica (facciamo copia incolla e inviamo a tutti)

alberto.airola@gmail.com, giorgio.bergesio@senato.it, massimo.berutti@senato.it, marzia.casolati@senato.it; roberta.ferrero@senato.it, mauro.laus@senato.it, lucio.malan@senato.it, mauromaria.marino@senato.it, carlo.martelli@senato.it, mariassunta.matrisciano@senato.it, enrico.montani@senato.it, gaetanonastri@libero.it, marco.perosino@senato.it, cesare.pianasso@senato.it, gilberto.pichettofratin@senato.it, roberta.pinotti.senato@gmail.com, elisa.pirro@senato.it, maria.rizzotti@senato.it, anna.rossomando@senato.it, mino.taricco@senato.it, mariavirginia.tiraboschi@senato.it
albert.laniece@senato.it
alessandro.alfieri@senato.it, paolo.arrigoni@senato.it, luigi.augussori@senato.it, alberto.barachini@senato.it, stefano.borghesi@senato.it, simone.bossi@senato.it, umberto.bossi@senato.it, roberto.calderoli@senato.it, giacomo.caliendo@senato.it, stefano.candiani@senato.it, mariacristina.cantu@senato.it, gianmarco.centinaio@senato.it, tommaso.cerno@senato.it, eugenio.comincini@senato.it, gianmarco.corbetta@senato.it, s.craxi@fondazionecraxi.org, vitoclaudio.crimi@senato.it, antonella.faggi@senato.it, alan.ferrari@senato.it, adriano.galliani@senato.it, mariaalessandra.gallone@senato.it, daniela.santanche@senato.it, tony.iwobi@senato.it, francesco.laforgia@senato.it, ignazio.larussa@senato.it, lara.magoni@senato.it, simona.malpezzi@senato.it, alfredo.messina@senato.it, franco.mirabelli@senato.it, antonio.misiani@senato.it, tommaso.nannicini@senato.it, simona.nocerino@senato.it, gianluigi.paragone@senato.it, adriano.paroli@senato.it, emanuele.pellegrini@senato.it, simona.pergreffi@senato.it, daniele.pesco@senato.it, simone.pillon@senato.it, daisy.pirovano@senato.it, roberto.rampi@senato.it, isabella.rauti@senato.it, alessandra.riccardi@senato.it, erica.rivolta@senato.it, paolo.romani@senato.it, massimiliano.romeo@senato.it, licia.ronzulli@senato.it, sciascia@dolcedrago.it, giancarlo.serafini@senato.it, danilo.toninelli@senato.it
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Forwarded from L'AntiDiplomatico
‼️ Con l'ennesima fiducia, in tarda mattinata il Senato convertira' definitivamente in legge il famigerato "Decreto Ucraina" - una delega in bianco per inviare armi al regime di Kiev fino al 31 dicembre.

È un punto di svolta nella storia del nostro paese. Una infamia senza precedenti che ci rende co-belligeranti contro la Russia, aprendo a scenari indefiniti e potenzialmente apocalittici.

Mandate ai senatori della vostra regione un messaggio chiaro: "IO NON TI VOTO PIU'" se sarete complici di questa infamia.

P.s. In modo alquanto ridicolo, c'è chi cerca di offuscare la gravità del voto di oggi, esultando in modo tragicomico per l'eliminazione di un ODG (già approvato e votato alla Camera!!). La storia non assolvera' nessuno signori, ma costoro - per l'ennesima volta gli utili idioti del potere - avranno sicuramente la pena più alta.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-armi_in_ucraina_io_non_ti_voto_pi_boom_di_email_arrivate_ai_senatori/45289_45773/
‼️APPELLO URGENTE DEL COMITATO NO ALLA GUERRA‼️

INVITO ALLA MOBILITAZIONE - "MANDIAMO UNA PIOGGIA DI E-MAIL PER LA DEMOCRAZIA E LA PACE, CONTRO UN ATTO GRAVISSIMO AL SENATO"

"La destituzione forzata come punizione politica di chi si è opposto all'invio delle armi allontana forse definitivamente le speranze di un'Italia schierata per la pace e per il negoziato. E' giunto il momento di dare una risposta di massa a questi indegni rappresentanti che siedono oggi in Parlamento!

Solo una reazione popolare forte può fermare l’escalation in corso."

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-comitato_no_alla_guerra_appello_urgente_mandiamo_una_pioggia_di_email_per_la_democrazia_e_la_pace_contro_un_atto_gravissimo_al_senato/39130_46189/
GRANDISSIMO SUCCESSO PER LA CAMPAGNA DEL COMITATO NO ALLA GUERRA

Grandissimo successo ieri per l'invito alla mobilitazione del Comitato No alla Guerra - ripreso anche con un'agenzia dall'AGI - contro lo scioglimento forzata della Commissione esteri del Senato per il voto contrario all'invio di armi in Ucraina del suo presidente Vito Petrocelli.

Martedì pomeriggio è stata convocata la giunta del Regolamento per emettere il parere finale. "La destituzione forzata come punizione politica di chi si è opposto all'invio delle armi allontana forse definitivamente le speranze di un'Italia schierata per la pace e per il negoziato. E' giunto il momento di dare una risposta di massa a questi indegni rappresentanti che siedono oggi in Parlamento! Solo una reazione popolare forte può fermare l’escalation in corso."

Vi chiediamo massima diffusione e partecipazione!

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-no_allo_scioglimento_forzato_della_commissione_esteri_e_unonta_indelebile_per_la_pace_e_la_democrazia_boom_di_email_arrivate_ai_senatori_coinvolti/39130_46189/
Urgente! MANDIAMO UNA PIOGGIA DI E-MAIL PER LA DEMOCRAZIA E LA PACE, CONTRO UN ATTO GRAVISSIMO AL SENATO
(le istruzioni per l'invio sono al fondo)

#iostoconpetrocelli


Il Comitato No alla guerra invita tutti i cittadini italiani a mobilitarsi per la democrazia e la pace con una pioggia di email.


Con un attacco di una gravità inaudita alla credibilità delle istituzioni parlamentari, la prossima settimana verrà sciolta in modo forzato e per la prima volta nella storia repubblicana una Commissione permanente del Parlamento italiano. Il tutto per destituire il Presidente della Commissione affari esteri del Senato, Vito Petrocelli, "reo" di aver votato No all'escalation bellica dell'Italia in Ucraina.

Il 31 marzo scorso, il Senato rendeva definitivamente legge, dopo l’approvazione alla Camera, il famigerato decreto per l’invio delle armi in Ucraina, una delega in bianco data al governo fino al 31 dicembre 2022.

Delega che ha reso nei fatti l'Italia co-belligerante nel conflitto.

Con il suo voto contrario, il Presidente Petrocelli ha scelto la via della pace e delle trattative, rappresentando il volere della stragrande maggioranza del Popolo italiano - come dimostrato da tutti i più recenti sondaggi effettuati - e attenendosi ai chiari dettami al riguardo della nostra Costituzione.

Petrocelli sarà vergognosamente punito politicamente per il suo voto contrario. E’ un atto vergognoso che non solo mina alle fondamenta i fragili residui democratici del paese, ma getta un’onta indelebile su tutti i partiti, a partire dal principale artefice della destituzione, il Movimento 5 Stelle. Dopo aver sostenuto e votato la delega in bianco che ha reso l'Italia co-belligerante prima alla Camera e poi al Senato, dopo che il suo ministro degli esteri ha co-firmato il 22 aprile un secondo decreto per nuove armi secretate, i membri della Commissione Affari esteri del M5S si sono incredibilmente prestati alla messa in scena che ha creato il pretesto per l'annunciato scioglimento della Commissione esteri.

La destituzione forzata come punizione politica di chi si è opposto all'invio delle armi allontana forse definitivamente le speranze di un'Italia schierata per la pace e per il negoziato. E' giunto il momento di dare una risposta di massa a questi indegni rappresentanti che siedono oggi in Parlamento!

Solo una reazione popolare forte può fermare l’escalation in corso.



Di seguito un breve testo che vi invitiamo a copiare, firmare e inviare via email a TUTTI i senatori e senatrici della Giunta per il Regolamento e della Commissione Affari esteri del Senato prima della decisione del Presidente del Senato.

Passate parola! Grazie!!



Comitato No alla Guerra



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OGGETTO DA INDICARE NELLA EMAIL:

Protestiamo contro lo scioglimento della Commissione Esteri del Senato!!



TESTO DA INVIARE



Senatore/Senatrice,

Nel determinare lo scioglimento della Commissione esteri del Senato, Lei sta agendo contro la Costituzione, contro il volere del popolo italiano e contro le speranze di pace. E' un'onta indelebile che non dimenticheremo mai.


Nome e luogo di residenza



ECCO LE EMAIL ALLE QUALI INVIARE IL BREVE TESTO DI CUI SOPRA.. SONO LE EMAIL DEI MEMBRI DELLA GIUNTA PER IL REGOLAMENTO E DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE ESTERI.

maria.alberticasellati@senato.it;luigi.augussori@senato.it;roberto.calderoli@senato.it;loredana.depetris@senato.it;davide.faraone@senato.it;ugo.grassi@senato.it;lucio.malan@senato.it;parrini.dario@gmail.com;gianluca.perilli@senato.it;vincenzo.santangelo@senato.it;segreteriapresidenteschifani@senato.it;julia.unterberger@senato.it;francesco.zaffini@senato.it;tony.iwobi@senato.it;stefania.craxi@senato.it;manuel.vescovi@senato.it;alessandro.alfieri@senato.it;francesco.giacobbe@senato.it;stefano.lucidi@senato.it;alberto.airola@gmail.com;fabio.dimicco@senato.it;gianluca.ferrara@senato.it;adriano.galliani@senato.it;mario.monti@senato.it;simona.nocerino@senato.it;marinella.pacifico@senato.it;matteo.salvini@senato.it;f_porta@hotmail.com;paola.t
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