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Uno degli aspetti più sgradevoli dei social è il fatto che alcune persone li usano come una clava al servizio delle loro ossessioni. Spesso la cosa non ha un rilievo politico o culturale, ma mi appare ricadere più nell'ambito delle psicosi, argomento sul quale non ho competenze e che abbandono immediatamente.
La denuncia o la censura, specialmente quando si tratta di persone con una certa popolarità, non solo sono inutili, ma paradossalmente sono una sorta di onoreficenza.
L'unica arma veramente efficace è l'indifferenza. Quella più totale. La negazione della visibilità operata non tramite un controllo, ma tramite il disinteresse è la vera, unica, risposta civile.
Ormai è chiaro che ci sono persone disposte a credere a qualsiasi cosa confermi le loro convinzioni. In maniera ottusa, acritica, settaria. La mia guida è la laicità di un pensiero asettico, indipendente, logico e, soprattutto, perennemente incredulo. È al rispetto di questa disciplina che ora, nell'autunno della mia vita, sto cercando di adeguarmi con il massimo rigore.
Grazie per la vostra attenzione. Un abbraccio a voi e ai vostri cari.