❣️❤️❣️
Frida Bollani Magoni si esibisce al Quirinale e incanta tutti con le note di Franco Battiato e Lucio Dalla. Ecco chi è
Frida Bollani Magoni si è esibita sulle note dell'Inno nazionale, de "La cura" di Franco Battiato e "Caruso" di Lucio Dalla. Solo un mese fa aveva dichiarato: "La mia malattia è un dono"
🗓 03 Giugno 2021
©️ ilfattoquotidiano
🔗 ilfattoquotidiano.it
Nella giornata di ieri 2 giugno, per la Festa della Repubblica Italiana, su Rai 1 è andata in onda in diretta dal Quirinale una celebrazione alla presenza del presidente Mattarella e delle più alte cariche dello Stato.
L’evento si è aperto con l’esibizione di Frida Bollani Magoni, la cantante figlia di Petra Magoni e Stefano Bollani, che si è esibita nel cortile d’onore del Quirinale.
Per l’occasione, ha dapprima suonato l’Inno nazionale ispirato a un arrangiamento del Maestro Ennio Morricone, poi si è esibita sulle note de La Cura di Franco Battiato e Caruso di Lucio Dalla. Un momento intenso, seguito poi dal discorso del Presidente della Repubblica.
La giovane artista ha raccontato sui social l’emozione di essere protagonista di una celebrazione così importante e lo ha fatto con la leggerezza caratteristica della giovane età (17 anni). “Accoglienza da vips nella Capitale”, ha scritto su Instagram mostrando la camera in cui ha alloggiato per l’occasione e poi uno scatto insieme a Roberto Bolle.
Solo un mese fa, Frida aveva raccontato la propria malattia, descrivendola come un dono: “Proprio per questo la natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri e l’orecchio assoluto. La fortuna di non vedere, o vedere pochissimo, mi ha permesso insomma di sviluppare e tenere allenato l’udito”, aveva raccontato in un’intervista.
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#News_EU_Italy
#Children
#CULTURE
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reported by @pignolata
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Frida Bollani Magoni si esibisce al Quirinale e incanta tutti con le note di Franco Battiato e Lucio Dalla. Ecco chi è
Frida Bollani Magoni si è esibita sulle note dell'Inno nazionale, de "La cura" di Franco Battiato e "Caruso" di Lucio Dalla. Solo un mese fa aveva dichiarato: "La mia malattia è un dono"
🗓 03 Giugno 2021
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Nella giornata di ieri 2 giugno, per la Festa della Repubblica Italiana, su Rai 1 è andata in onda in diretta dal Quirinale una celebrazione alla presenza del presidente Mattarella e delle più alte cariche dello Stato.
L’evento si è aperto con l’esibizione di Frida Bollani Magoni, la cantante figlia di Petra Magoni e Stefano Bollani, che si è esibita nel cortile d’onore del Quirinale.
Per l’occasione, ha dapprima suonato l’Inno nazionale ispirato a un arrangiamento del Maestro Ennio Morricone, poi si è esibita sulle note de La Cura di Franco Battiato e Caruso di Lucio Dalla. Un momento intenso, seguito poi dal discorso del Presidente della Repubblica.
La giovane artista ha raccontato sui social l’emozione di essere protagonista di una celebrazione così importante e lo ha fatto con la leggerezza caratteristica della giovane età (17 anni). “Accoglienza da vips nella Capitale”, ha scritto su Instagram mostrando la camera in cui ha alloggiato per l’occasione e poi uno scatto insieme a Roberto Bolle.
Solo un mese fa, Frida aveva raccontato la propria malattia, descrivendola come un dono: “Proprio per questo la natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri e l’orecchio assoluto. La fortuna di non vedere, o vedere pochissimo, mi ha permesso insomma di sviluppare e tenere allenato l’udito”, aveva raccontato in un’intervista.
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Il Fatto Quotidiano
Frida Bollani Magoni si esibisce al Quirinale e incanta tutti con le note di Franco Battiato e Lucio Dalla. Ecco chi è
FRIDA BOLLANI INCANTA TUTTI L'esibizione nella cornice suggestiva del cortile d'onore del Quirinale
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica.
📝💔🤍🔒
⏳🕰 Prenditi il tempo per leggere 🤍🙏🏼
Gli anni dell’infanzia segnano, e ti segnano indelebilmente.
Ti segnano soprattutto se sei una bambina.
Una bambina sensibile e sognatrice.
Una di quelle che vedono sempre il lato positivo della vita.
Una di quelle che, magari, crede che il mondo sia un posto bellissimo, privo di cattiveria e di ingiustizie.
Una di quelle che, purtroppo, qualcuno ha fatto deluso e fatto soffrire.
I rapporti con coloro che ci crescono possono essere difficili durante la fase dell’infanzia. Alcuni genitori non vogliono o non riescono a rapportarsi correttamente con i loro figli, soprattutto, quando questi figli sono troppo diversi da loro.
Il mestiere del genitore è il mestiere più difficile.
🔎 Cresci una bambina pensando di sapere cosa sia più giusto per lei.
Spesso la cresci con rigore e fermezza, credendo che la vecchia scuola sia la migliore nell’educazione di un figlio.
Altre volte adotti le regole con cui hanno cresciuto te, quelle regole che, magari, da bambino contestavi, ma che, adesso che sei adulto e genitore, sono le uniche regole che conosci per cercare di barcamenarti in questo ruolo terribile e meraviglioso che è quello dei genitore.
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica, troppo comprensiva, troppo propensa all’amore per gli altri piuttosto che a quello per se stessa.
Nella maggior parte dei casi crescere con genitori troppo severi, crea dei solchi incolmabili nella personalità di una bambina troppo sensibile.
L’eccessiva rigidità di un genitore viene spesso interpretata come una mancanza di affetto da parte loro.
E, una bambina che non si sente amata, diventerà una donna insicura.
L’insicurezza di una donna la condizionerà per tutta la vita, nel lavoro, nelle amicizie, nelle relazioni con un uomo.
Tenderà sempre a ricercare quel qualcosa o qualcuno che riempia il vuoto che sente dentro.
Quella falla nella sua autostima che le impedisce di rendersi conto di che donna meravigliosa sia.
✍️ ©️🔗curiositadallarete.it
(La 🔎 é ad un punto del testo, che dovrebbe farci riflettere su come agiamo con i nostri figli... prendiamoci il tempo... chiudiamo gli occhi... entriamo in noi... e cerchiamo di anlalizzarci.)
Grazie per l'attenzione 🙏🏼✨💛✨
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Una di quelle che, purtroppo, qualcuno ha fatto deluso e fatto soffrire.
I rapporti con coloro che ci crescono possono essere difficili durante la fase dell’infanzia. Alcuni genitori non vogliono o non riescono a rapportarsi correttamente con i loro figli, soprattutto, quando questi figli sono troppo diversi da loro.
Il mestiere del genitore è il mestiere più difficile.
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Spesso la cresci con rigore e fermezza, credendo che la vecchia scuola sia la migliore nell’educazione di un figlio.
Altre volte adotti le regole con cui hanno cresciuto te, quelle regole che, magari, da bambino contestavi, ma che, adesso che sei adulto e genitore, sono le uniche regole che conosci per cercare di barcamenarti in questo ruolo terribile e meraviglioso che è quello dei genitore.
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica, troppo comprensiva, troppo propensa all’amore per gli altri piuttosto che a quello per se stessa.
Nella maggior parte dei casi crescere con genitori troppo severi, crea dei solchi incolmabili nella personalità di una bambina troppo sensibile.
L’eccessiva rigidità di un genitore viene spesso interpretata come una mancanza di affetto da parte loro.
E, una bambina che non si sente amata, diventerà una donna insicura.
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I rapporti con coloro che ci crescono possono essere difficili durante la fase dell’infanzia. Alcuni genitori non vogliono o non riescono a rapportarsi correttamente con i loro figli, soprattutto, quando questi figli sono troppo diversi da loro.
Il mestiere del genitore è il mestiere più difficile.
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Spesso la cresci con rigore e fermezza, credendo che la vecchia scuola sia la migliore nell’educazione di un figlio.
Altre volte adotti le regole con cui hanno cresciuto te, quelle regole che, magari, da bambino contestavi, ma che, adesso che sei adulto e genitore, sono le uniche regole che conosci per cercare di barcamenarti in questo ruolo terribile e meraviglioso che è quello dei genitore.
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica, troppo comprensiva, troppo propensa all’amore per gli altri piuttosto che a quello per se stessa.
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Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica, troppo comprensiva, troppo propensa all’amore per gli altri piuttosto che a quello per se stessa.
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📜 CULTURA
La libertà della volontà (1/3):
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
🗓 19 ottobre 2020
©️ TheEpochTimes
🔗 theepochtimes.com
Cos'è la verità?
Nell'era dell'ideologia "woke", la risposta è evidente:
i neri buoni, i bianchi cattivi; le donne buone, gli uomini cattivi, e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Questo è particolarmente evidente nei grandi classici della letteratura, tra cui la "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
Recentemente, un importante scienziato americano di un'università americana molto rispettata mi ha detto: "Le università stanno morendo". Non so se è vero, dato che non ho mai frequentato un'università americana e non vivo negli Stati Uniti. Ma le sue parole hanno risuonato con me perché sono abbastanza vere nel Regno Unito.
Forse le facoltà di scienze, ingegneria e medicina stanno nuotando fluidamente nel loro modo compiaciuto - molto soddisfatti di loro stessi perché ottengono ancora sovvenzioni e sostegno. E soprattutto perché sono portati a credere che sono ragazzi e ragazze intelligenti - veramente la creme de la creme della realizzazione intellettuale. Ma questa è in realtà una grave distorsione di ciò che è l'educazione.
È così che la scienza ci dice "come" stanno le cose. Ma non ci dice molto sul "cosa" e soprattutto sul "perché". Il "perché" delle cose è molto più importante del "come". Questo non vuol dire che il "come" non sia importante. Il "perché", tuttavia, comprende le domande ultime come il nostro scopo. La scienza e la tecnologia senza un vero scopo non sono utili all'umanità, ma pericolose. Per determinare il "perché", dobbiamo tornare alle scienze umane e alle loro varie facoltà. E sono proprio questi che stanno morendo.
Ecco alcuni spunti: Tra i 7 e i 10 anni, mio figlio minore, Joseph, era un fanatico di Harry Potter; e attraverso "Harry Potter" le sue capacità di lettura e la sua immaginazione sono state immensamente migliorate. Tuttavia, è stata un po' una sorpresa quando, a 18 anni (nel 2011), ha iniziato a guardarsi
intorno per possibili università e ha trovato una nel Regno Unito che offriva una laurea in inglese - con gli studi di "Harry Potter" al centro!
Come l'università era orgogliosa del suo approccio alla letteratura, alla moda, contemporaneo e non elitario. E quanto deve essere triste ora per quell'università quando l'unica risposta appropriata a un libro di J.K. Rowling è di bruciarlo - a causa dell'insensibile visione dell'autrice che essere una donna è solo essere una donna.
Tutto questo mi porta al punto fondamentale: se non capiamo seriamente com'è il grande pensiero - che esiste nelle opere di teologi, filosofi, scrittori e poeti - periremo come civiltà. La scomparsa ci porterà a ideologie mascherate come l'uguaglianza, la diversità, il movimento "woke" - tutte sostenute da una forma virulenta di marxismo, e la fine di tutti i veri valori come li conosciamo e amiamo.
parte 1/3
Related Hashtags:
#CULTURE
#Dante_Alighieri
#Children
#Woke_Ideology
#FRAMING
#SOCIAL_ENGINEERING
#RESET_THE_FRAMING
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La libertà della volontà (1/3):
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
🗓 19 ottobre 2020
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Cos'è la verità?
Nell'era dell'ideologia "woke", la risposta è evidente:
i neri buoni, i bianchi cattivi; le donne buone, gli uomini cattivi, e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Questo è particolarmente evidente nei grandi classici della letteratura, tra cui la "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
Recentemente, un importante scienziato americano di un'università americana molto rispettata mi ha detto: "Le università stanno morendo". Non so se è vero, dato che non ho mai frequentato un'università americana e non vivo negli Stati Uniti. Ma le sue parole hanno risuonato con me perché sono abbastanza vere nel Regno Unito.
Forse le facoltà di scienze, ingegneria e medicina stanno nuotando fluidamente nel loro modo compiaciuto - molto soddisfatti di loro stessi perché ottengono ancora sovvenzioni e sostegno. E soprattutto perché sono portati a credere che sono ragazzi e ragazze intelligenti - veramente la creme de la creme della realizzazione intellettuale. Ma questa è in realtà una grave distorsione di ciò che è l'educazione.
È così che la scienza ci dice "come" stanno le cose. Ma non ci dice molto sul "cosa" e soprattutto sul "perché". Il "perché" delle cose è molto più importante del "come". Questo non vuol dire che il "come" non sia importante. Il "perché", tuttavia, comprende le domande ultime come il nostro scopo. La scienza e la tecnologia senza un vero scopo non sono utili all'umanità, ma pericolose. Per determinare il "perché", dobbiamo tornare alle scienze umane e alle loro varie facoltà. E sono proprio questi che stanno morendo.
Ecco alcuni spunti: Tra i 7 e i 10 anni, mio figlio minore, Joseph, era un fanatico di Harry Potter; e attraverso "Harry Potter" le sue capacità di lettura e la sua immaginazione sono state immensamente migliorate. Tuttavia, è stata un po' una sorpresa quando, a 18 anni (nel 2011), ha iniziato a guardarsi
intorno per possibili università e ha trovato una nel Regno Unito che offriva una laurea in inglese - con gli studi di "Harry Potter" al centro!
Come l'università era orgogliosa del suo approccio alla letteratura, alla moda, contemporaneo e non elitario. E quanto deve essere triste ora per quell'università quando l'unica risposta appropriata a un libro di J.K. Rowling è di bruciarlo - a causa dell'insensibile visione dell'autrice che essere una donna è solo essere una donna.
Tutto questo mi porta al punto fondamentale: se non capiamo seriamente com'è il grande pensiero - che esiste nelle opere di teologi, filosofi, scrittori e poeti - periremo come civiltà. La scomparsa ci porterà a ideologie mascherate come l'uguaglianza, la diversità, il movimento "woke" - tutte sostenute da una forma virulenta di marxismo, e la fine di tutti i veri valori come li conosciamo e amiamo.
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More Dante Now, Please! (Part 1): How Dante Provokes Thinking
Recently, a top American academic at a highly prestigious American university dropped me a line and said, “The ...
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📜 CULTURA
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜CHE ASPETTO HA UN GRANDE PENSIERO
Se restringiamo il grande pensiero a un'area che mi appassiona personalmente, sarebbe dire che ogni bambino dovrebbe essere esposto alla buona, grande e grande letteratura più e più volte in classe. E anche da adulto, è della massima importanza leggere più che solo bestseller e spazzatura per continuare a crescere come persona e cittadino.
Ciò che fa grande la letteratura non sono i libri contemporanei pieni di memi e temi politicamente corretti e "woker" con tutta la loro compiaciuta virtù e superiorità. Questi sono simili al fast food, solo meno nutrienti.
I testi classici non sono creati da maschi bianchi patriarcali e borghesi. Al contrario, sono creati dalle culture perché le persone di una cultura hanno riflettuto a lungo sul testo. Così facendo, hanno scoperto che mostrava più valore ad ogni lettura ripetuta: più divertimento, più idee, più conoscenza, più bellezza e, oserei dire, più trascendenza.
Il grande classico parla alle parti più profonde della natura umana e di solito punta a qualcosa di divino che sta al di là.
Un grande esempio della letteratura che ho in mente sarebbe la "Divina Commedia" di Dante - un'opera di genio generale. Per quanto riguarda il canone della letteratura occidentale, solo una manciata di opere possono essere paragonate ad esso.
Mettiamo in chiaro una cosa: Non c'è niente di sbagliato in un canone di letteratura occidentale, specialmente quando è soggetto a un vigoroso dibattito e controllo. Fu lo scrittore inglese Dr. Samuel Johnson a riassumerlo nel modo più succinto nella sua "Prefazione" a "The Plays of William Shakespeare" ("Le opere di William Shakespeare"):
"Ciò che gli uomini possedevano da tempo, spesso lo esaminavano e lo confrontavano. E se hanno perseverato nel continuare a stimare il possesso, è stato perché frequenti confronti hanno rafforzato il giudizio a suo favore".
"Come tra le opere della natura nessun uomo può chiamare profondo un fiume o alta una montagna senza la conoscenza di molte montagne e molti fiumi; così nella creazione del genio nulla può essere chiamato eccellente finché non sia stato confrontato con altre opere dello stesso genere..."
"Ciò che è stato conosciuto più a lungo è stato pensato di più, e ciò che è stato pensato di più è stato capito meglio".
Inoltre, la "Divina Commedia" di Dante non è un libro accademico e arido come la polvere che possiamo cortesemente applaudire per la sua erudizione. Né è una parabola politicamente corretta che esalta virtù utopiche adatte a un futuro utopico che non si realizzerà mai. (Ma che importa! Perché non indottrinare i bambini con esso, comunque?)
Piuttosto, la "Divina Commedia" è una delle storie più avvincenti che si possano leggere: un viaggio giù all'inferno, su per il purgatorio fino al paradiso. Anche uno solo dei 100 canti che compongono l'intero poema è pieno di sorprese, mistero, emozione, mitologia, filosofia e molto altro. Comprende anche ciò che ci fa impazzire: tutto ciò che riguarda le persone, i loro problemi e le loro sofferenze.
parte 2/3
Related Hashtags:
#CULTURE
#Dante_Alighieri
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#Woke_Ideology
#FRAMING
#SOCIAL_ENGINEERING
#RESET_THE_FRAMING
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......segueLa libertà della volontà (2/3):
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜CHE ASPETTO HA UN GRANDE PENSIERO
Se restringiamo il grande pensiero a un'area che mi appassiona personalmente, sarebbe dire che ogni bambino dovrebbe essere esposto alla buona, grande e grande letteratura più e più volte in classe. E anche da adulto, è della massima importanza leggere più che solo bestseller e spazzatura per continuare a crescere come persona e cittadino.
Ciò che fa grande la letteratura non sono i libri contemporanei pieni di memi e temi politicamente corretti e "woker" con tutta la loro compiaciuta virtù e superiorità. Questi sono simili al fast food, solo meno nutrienti.
I testi classici non sono creati da maschi bianchi patriarcali e borghesi. Al contrario, sono creati dalle culture perché le persone di una cultura hanno riflettuto a lungo sul testo. Così facendo, hanno scoperto che mostrava più valore ad ogni lettura ripetuta: più divertimento, più idee, più conoscenza, più bellezza e, oserei dire, più trascendenza.
Il grande classico parla alle parti più profonde della natura umana e di solito punta a qualcosa di divino che sta al di là.
Un grande esempio della letteratura che ho in mente sarebbe la "Divina Commedia" di Dante - un'opera di genio generale. Per quanto riguarda il canone della letteratura occidentale, solo una manciata di opere possono essere paragonate ad esso.
Mettiamo in chiaro una cosa: Non c'è niente di sbagliato in un canone di letteratura occidentale, specialmente quando è soggetto a un vigoroso dibattito e controllo. Fu lo scrittore inglese Dr. Samuel Johnson a riassumerlo nel modo più succinto nella sua "Prefazione" a "The Plays of William Shakespeare" ("Le opere di William Shakespeare"):
"Ciò che gli uomini possedevano da tempo, spesso lo esaminavano e lo confrontavano. E se hanno perseverato nel continuare a stimare il possesso, è stato perché frequenti confronti hanno rafforzato il giudizio a suo favore".
"Come tra le opere della natura nessun uomo può chiamare profondo un fiume o alta una montagna senza la conoscenza di molte montagne e molti fiumi; così nella creazione del genio nulla può essere chiamato eccellente finché non sia stato confrontato con altre opere dello stesso genere..."
"Ciò che è stato conosciuto più a lungo è stato pensato di più, e ciò che è stato pensato di più è stato capito meglio".
Inoltre, la "Divina Commedia" di Dante non è un libro accademico e arido come la polvere che possiamo cortesemente applaudire per la sua erudizione. Né è una parabola politicamente corretta che esalta virtù utopiche adatte a un futuro utopico che non si realizzerà mai. (Ma che importa! Perché non indottrinare i bambini con esso, comunque?)
Piuttosto, la "Divina Commedia" è una delle storie più avvincenti che si possano leggere: un viaggio giù all'inferno, su per il purgatorio fino al paradiso. Anche uno solo dei 100 canti che compongono l'intero poema è pieno di sorprese, mistero, emozione, mitologia, filosofia e molto altro. Comprende anche ciò che ci fa impazzire: tutto ciò che riguarda le persone, i loro problemi e le loro sofferenze.
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come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜L'ESSENZA DELLA REALTÀ
La "Divina Commedia" è un'opera che esplora la natura della realtà. Come nota il professor William Franke nel suo brillante libro "Dante's Interpretive Journey", capire la realtà non è mai facile. È qualcosa con cui ogni essere umano deve lottare.
La Divina Commedia non è un'opera di propaganda cattolica. Dante invita costantemente il lettore a interpretare da solo il significato di ciò che sta accadendo. E non dice: ecco la verità; non stiamo discutendo.
Al contrario, il testo si interroga e invita il lettore a fare esattamente lo stesso. Quanto potrebbe essere stimolante per uno studente di fine liceo, figuriamoci per un adulto?
Alcuni esempi possono aiutare ad illustrare ciò che voglio dire. Il problema principale dell'intero poema è la questione se ciò che Dante afferma sia davvero vero. Cosa dobbiamo fare di quest'opera? È solo un'opera d'arte - o Dante è davvero andato all'inferno e oltre come sostiene? È un visionario o un profeta di Dio? Come facciamo a sapere come assegnare questi crediti?
O prendiamo un altro esempio che mi sta particolarmente a cuore e che Franke esplora nel suo libro: com'è che Dante, da un lato, si riferisce e liquida gli dei antichi e pagani come mendaci e falsi, ma dall'altro, si riferisce a Calliope e Apollo come sue muse che lo ispirano nel suo viaggio?
Con queste domande, arriviamo ad esplorare la questione fondamentale: cos'è la verità e quanto è vero questo racconto del viaggio di Dante.
📜GRANDI QUESTIONI CONTRO MEMI PIENI DI COMPIACIUTA VIRTUOSITÀ
Questi sono grandi argomenti, ma ai giovani piacciono i grandi argomenti, no? Sicuramente questo è il tipo di libro che accende la curiosità, evoca meraviglia e stupore, e fornisce una zavorra intellettuale per il resto della vostra vita! Tuttavia, spero anche che sia ovvio che questo tipo di pensiero è lontano milioni di anni luce dalle sicure certezze del pensiero "Woke" e della correttezza politica.
Nella cultura "Woke", la verità è sempre in bianco e nero, proprio letteralmente così: i neri bene, i bianchi male; le donne bene, gli uomini male; la libertà (aka: licenza di copyright) bene, l'autorità male; liberale bene, conservatore male; e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Ma apparentemente così tante persone hanno ormai perso la loro capacità di pensare - cioè di "discernere" nel senso più vero di quella parola - che cadono per questi memi senza senso.
Sono passati esattamente 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Morì il 13 settembre 1321, e quindi [quest'anno] dobbiamo celebrare questo gigante nel mondo della poesia e della filosofia. Ma fino ad allora, quale potrebbe essere il più grande contributo unico della poesia di Dante al nostro mondo di oggi?
La risposta, credo, è il tema della libertà della volontà e il suo sinistro opposto, il determinismo. Lo vedremo nella seconda parte di questa serie e vedremo come questo viene esplorato nei tre mondi di Dante. Illumineremo anche come il dubbio sul libero arbitrio è vissuto nella nostra società attuale - con conseguenze disastrose.
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#CULTURE
#Dante_Alighieri
#Children
#Woke_Ideology
#FRAMING
#SOCIAL_ENGINEERING
#RESET_THE_FRAMING
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......segueLa libertà della volontà (3/3):
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜L'ESSENZA DELLA REALTÀ
La "Divina Commedia" è un'opera che esplora la natura della realtà. Come nota il professor William Franke nel suo brillante libro "Dante's Interpretive Journey", capire la realtà non è mai facile. È qualcosa con cui ogni essere umano deve lottare.
La Divina Commedia non è un'opera di propaganda cattolica. Dante invita costantemente il lettore a interpretare da solo il significato di ciò che sta accadendo. E non dice: ecco la verità; non stiamo discutendo.
Al contrario, il testo si interroga e invita il lettore a fare esattamente lo stesso. Quanto potrebbe essere stimolante per uno studente di fine liceo, figuriamoci per un adulto?
Alcuni esempi possono aiutare ad illustrare ciò che voglio dire. Il problema principale dell'intero poema è la questione se ciò che Dante afferma sia davvero vero. Cosa dobbiamo fare di quest'opera? È solo un'opera d'arte - o Dante è davvero andato all'inferno e oltre come sostiene? È un visionario o un profeta di Dio? Come facciamo a sapere come assegnare questi crediti?
O prendiamo un altro esempio che mi sta particolarmente a cuore e che Franke esplora nel suo libro: com'è che Dante, da un lato, si riferisce e liquida gli dei antichi e pagani come mendaci e falsi, ma dall'altro, si riferisce a Calliope e Apollo come sue muse che lo ispirano nel suo viaggio?
Con queste domande, arriviamo ad esplorare la questione fondamentale: cos'è la verità e quanto è vero questo racconto del viaggio di Dante.
📜GRANDI QUESTIONI CONTRO MEMI PIENI DI COMPIACIUTA VIRTUOSITÀ
Questi sono grandi argomenti, ma ai giovani piacciono i grandi argomenti, no? Sicuramente questo è il tipo di libro che accende la curiosità, evoca meraviglia e stupore, e fornisce una zavorra intellettuale per il resto della vostra vita! Tuttavia, spero anche che sia ovvio che questo tipo di pensiero è lontano milioni di anni luce dalle sicure certezze del pensiero "Woke" e della correttezza politica.
Nella cultura "Woke", la verità è sempre in bianco e nero, proprio letteralmente così: i neri bene, i bianchi male; le donne bene, gli uomini male; la libertà (aka: licenza di copyright) bene, l'autorità male; liberale bene, conservatore male; e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Ma apparentemente così tante persone hanno ormai perso la loro capacità di pensare - cioè di "discernere" nel senso più vero di quella parola - che cadono per questi memi senza senso.
Sono passati esattamente 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Morì il 13 settembre 1321, e quindi [quest'anno] dobbiamo celebrare questo gigante nel mondo della poesia e della filosofia. Ma fino ad allora, quale potrebbe essere il più grande contributo unico della poesia di Dante al nostro mondo di oggi?
La risposta, credo, è il tema della libertà della volontà e il suo sinistro opposto, il determinismo. Lo vedremo nella seconda parte di questa serie e vedremo come questo viene esplorato nei tre mondi di Dante. Illumineremo anche come il dubbio sul libero arbitrio è vissuto nella nostra società attuale - con conseguenze disastrose.
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Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica.
📝💔🤍🔒
⏳🕰 Prenditi il tempo per leggere 🤍🙏🏼
Gli anni dell’infanzia segnano, e ti segnano indelebilmente.
Ti segnano soprattutto se sei una bambina.
Una bambina sensibile e sognatrice.
Una di quelle che vedono sempre il lato positivo della vita.
Una di quelle che, magari, crede che il mondo sia un posto bellissimo, privo di cattiveria e di ingiustizie.
Una di quelle che, purtroppo, qualcuno ha fatto deluso e fatto soffrire.
I rapporti con coloro che ci crescono possono essere difficili durante la fase dell’infanzia. Alcuni genitori non vogliono o non riescono a rapportarsi correttamente con i loro figli, soprattutto, quando questi figli sono troppo diversi da loro.
Il mestiere del genitore è il mestiere più difficile.
🔎 Cresci una bambina pensando di sapere cosa sia più giusto per lei.
Spesso la cresci con rigore e fermezza, credendo che la vecchia scuola sia la migliore nell’educazione di un figlio.
Altre volte adotti le regole con cui hanno cresciuto te, quelle regole che, magari, da bambino contestavi, ma che, adesso che sei adulto e genitore, sono le uniche regole che conosci per cercare di barcamenarti in questo ruolo terribile e meraviglioso che è quello dei genitore.
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica, troppo comprensiva, troppo propensa all’amore per gli altri piuttosto che a quello per se stessa.
Nella maggior parte dei casi crescere con genitori troppo severi, crea dei solchi incolmabili nella personalità di una bambina troppo sensibile.
L’eccessiva rigidità di un genitore viene spesso interpretata come una mancanza di affetto da parte loro.
E, una bambina che non si sente amata, diventerà una donna insicura.
L’insicurezza di una donna la condizionerà per tutta la vita, nel lavoro, nelle amicizie, nelle relazioni con un uomo.
Tenderà sempre a ricercare quel qualcosa o qualcuno che riempia il vuoto che sente dentro.
Quella falla nella sua autostima che le impedisce di rendersi conto di che donna meravigliosa sia.
✍️ ©️🔗curiositadallarete.it
(La 🔎 é ad un punto del testo, che dovrebbe farci riflettere su come agiamo con i nostri figli... prendiamoci il tempo... chiudiamo gli occhi... entriamo in noi... e cerchiamo di anlalizzarci.)
Grazie per l'attenzione 🙏🏼✨💛✨
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Gli anni dell’infanzia segnano, e ti segnano indelebilmente.
Ti segnano soprattutto se sei una bambina.
Una bambina sensibile e sognatrice.
Una di quelle che vedono sempre il lato positivo della vita.
Una di quelle che, magari, crede che il mondo sia un posto bellissimo, privo di cattiveria e di ingiustizie.
Una di quelle che, purtroppo, qualcuno ha fatto deluso e fatto soffrire.
I rapporti con coloro che ci crescono possono essere difficili durante la fase dell’infanzia. Alcuni genitori non vogliono o non riescono a rapportarsi correttamente con i loro figli, soprattutto, quando questi figli sono troppo diversi da loro.
Il mestiere del genitore è il mestiere più difficile.
🔎 Cresci una bambina pensando di sapere cosa sia più giusto per lei.
Spesso la cresci con rigore e fermezza, credendo che la vecchia scuola sia la migliore nell’educazione di un figlio.
Altre volte adotti le regole con cui hanno cresciuto te, quelle regole che, magari, da bambino contestavi, ma che, adesso che sei adulto e genitore, sono le uniche regole che conosci per cercare di barcamenarti in questo ruolo terribile e meraviglioso che è quello dei genitore.
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica, troppo comprensiva, troppo propensa all’amore per gli altri piuttosto che a quello per se stessa.
Nella maggior parte dei casi crescere con genitori troppo severi, crea dei solchi incolmabili nella personalità di una bambina troppo sensibile.
L’eccessiva rigidità di un genitore viene spesso interpretata come una mancanza di affetto da parte loro.
E, una bambina che non si sente amata, diventerà una donna insicura.
L’insicurezza di una donna la condizionerà per tutta la vita, nel lavoro, nelle amicizie, nelle relazioni con un uomo.
Tenderà sempre a ricercare quel qualcosa o qualcuno che riempia il vuoto che sente dentro.
Quella falla nella sua autostima che le impedisce di rendersi conto di che donna meravigliosa sia.
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(La 🔎 é ad un punto del testo, che dovrebbe farci riflettere su come agiamo con i nostri figli... prendiamoci il tempo... chiudiamo gli occhi... entriamo in noi... e cerchiamo di anlalizzarci.)
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Il viaggio è nella testa
Una bambina che ha sofferto sarà una donna troppo empatica.
Gli anni dell'infanzia segnano, e ti segnano indelebilmente. Ti segnano soprattutto se sei una bambina. Una bambina sensibile e sognatrice. Una di quelle che vedono sempre il lato positivo della vita. Una di quelle che,
📜 CULTURA
La libertà della volontà (1/3):
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
🗓 19 ottobre 2020
©️ TheEpochTimes
🔗 theepochtimes.com
Cos'è la verità?
Nell'era dell'ideologia "woke", la risposta è evidente:
i neri buoni, i bianchi cattivi; le donne buone, gli uomini cattivi, e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Questo è particolarmente evidente nei grandi classici della letteratura, tra cui la "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
Recentemente, un importante scienziato americano di un'università americana molto rispettata mi ha detto: "Le università stanno morendo". Non so se è vero, dato che non ho mai frequentato un'università americana e non vivo negli Stati Uniti. Ma le sue parole hanno risuonato con me perché sono abbastanza vere nel Regno Unito.
Forse le facoltà di scienze, ingegneria e medicina stanno nuotando fluidamente nel loro modo compiaciuto - molto soddisfatti di loro stessi perché ottengono ancora sovvenzioni e sostegno. E soprattutto perché sono portati a credere che sono ragazzi e ragazze intelligenti - veramente la creme de la creme della realizzazione intellettuale. Ma questa è in realtà una grave distorsione di ciò che è l'educazione.
È così che la scienza ci dice "come" stanno le cose. Ma non ci dice molto sul "cosa" e soprattutto sul "perché". Il "perché" delle cose è molto più importante del "come". Questo non vuol dire che il "come" non sia importante. Il "perché", tuttavia, comprende le domande ultime come il nostro scopo. La scienza e la tecnologia senza un vero scopo non sono utili all'umanità, ma pericolose. Per determinare il "perché", dobbiamo tornare alle scienze umane e alle loro varie facoltà. E sono proprio questi che stanno morendo.
Ecco alcuni spunti: Tra i 7 e i 10 anni, mio figlio minore, Joseph, era un fanatico di Harry Potter; e attraverso "Harry Potter" le sue capacità di lettura e la sua immaginazione sono state immensamente migliorate. Tuttavia, è stata un po' una sorpresa quando, a 18 anni (nel 2011), ha iniziato a guardarsi
intorno per possibili università e ha trovato una nel Regno Unito che offriva una laurea in inglese - con gli studi di "Harry Potter" al centro!
Come l'università era orgogliosa del suo approccio alla letteratura, alla moda, contemporaneo e non elitario. E quanto deve essere triste ora per quell'università quando l'unica risposta appropriata a un libro di J.K. Rowling è di bruciarlo - a causa dell'insensibile visione dell'autrice che essere una donna è solo essere una donna.
Tutto questo mi porta al punto fondamentale: se non capiamo seriamente com'è il grande pensiero - che esiste nelle opere di teologi, filosofi, scrittori e poeti - periremo come civiltà. La scomparsa ci porterà a ideologie mascherate come l'uguaglianza, la diversità, il movimento "woke" - tutte sostenute da una forma virulenta di marxismo, e la fine di tutti i veri valori come li conosciamo e amiamo.
parte 1/3
Related Hashtags:
#CULTURE
#Dante_Alighieri
#Children
#Woke_Ideology
#FRAMING
#SOCIAL_ENGINEERING
#RESET_THE_FRAMING
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La libertà della volontà (1/3):
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
🗓 19 ottobre 2020
©️ TheEpochTimes
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Cos'è la verità?
Nell'era dell'ideologia "woke", la risposta è evidente:
i neri buoni, i bianchi cattivi; le donne buone, gli uomini cattivi, e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Questo è particolarmente evidente nei grandi classici della letteratura, tra cui la "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
Recentemente, un importante scienziato americano di un'università americana molto rispettata mi ha detto: "Le università stanno morendo". Non so se è vero, dato che non ho mai frequentato un'università americana e non vivo negli Stati Uniti. Ma le sue parole hanno risuonato con me perché sono abbastanza vere nel Regno Unito.
Forse le facoltà di scienze, ingegneria e medicina stanno nuotando fluidamente nel loro modo compiaciuto - molto soddisfatti di loro stessi perché ottengono ancora sovvenzioni e sostegno. E soprattutto perché sono portati a credere che sono ragazzi e ragazze intelligenti - veramente la creme de la creme della realizzazione intellettuale. Ma questa è in realtà una grave distorsione di ciò che è l'educazione.
È così che la scienza ci dice "come" stanno le cose. Ma non ci dice molto sul "cosa" e soprattutto sul "perché". Il "perché" delle cose è molto più importante del "come". Questo non vuol dire che il "come" non sia importante. Il "perché", tuttavia, comprende le domande ultime come il nostro scopo. La scienza e la tecnologia senza un vero scopo non sono utili all'umanità, ma pericolose. Per determinare il "perché", dobbiamo tornare alle scienze umane e alle loro varie facoltà. E sono proprio questi che stanno morendo.
Ecco alcuni spunti: Tra i 7 e i 10 anni, mio figlio minore, Joseph, era un fanatico di Harry Potter; e attraverso "Harry Potter" le sue capacità di lettura e la sua immaginazione sono state immensamente migliorate. Tuttavia, è stata un po' una sorpresa quando, a 18 anni (nel 2011), ha iniziato a guardarsi
intorno per possibili università e ha trovato una nel Regno Unito che offriva una laurea in inglese - con gli studi di "Harry Potter" al centro!
Come l'università era orgogliosa del suo approccio alla letteratura, alla moda, contemporaneo e non elitario. E quanto deve essere triste ora per quell'università quando l'unica risposta appropriata a un libro di J.K. Rowling è di bruciarlo - a causa dell'insensibile visione dell'autrice che essere una donna è solo essere una donna.
Tutto questo mi porta al punto fondamentale: se non capiamo seriamente com'è il grande pensiero - che esiste nelle opere di teologi, filosofi, scrittori e poeti - periremo come civiltà. La scomparsa ci porterà a ideologie mascherate come l'uguaglianza, la diversità, il movimento "woke" - tutte sostenute da una forma virulenta di marxismo, e la fine di tutti i veri valori come li conosciamo e amiamo.
parte 1/3
continua........
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#SOCIAL_ENGINEERING
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The Epoch Times
More Dante Now, Please! (Part 1): How Dante Provokes Thinking
Recently, a top American academic at a highly prestigious American university dropped me a line and said, “The ...
📜 CULTURA
come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜CHE ASPETTO HA UN GRANDE PENSIERO
Se restringiamo il grande pensiero a un'area che mi appassiona personalmente, sarebbe dire che ogni bambino dovrebbe essere esposto alla buona, grande e grande letteratura più e più volte in classe. E anche da adulto, è della massima importanza leggere più che solo bestseller e spazzatura per continuare a crescere come persona e cittadino.
Ciò che fa grande la letteratura non sono i libri contemporanei pieni di memi e temi politicamente corretti e "woker" con tutta la loro compiaciuta virtù e superiorità. Questi sono simili al fast food, solo meno nutrienti.
I testi classici non sono creati da maschi bianchi patriarcali e borghesi. Al contrario, sono creati dalle culture perché le persone di una cultura hanno riflettuto a lungo sul testo. Così facendo, hanno scoperto che mostrava più valore ad ogni lettura ripetuta: più divertimento, più idee, più conoscenza, più bellezza e, oserei dire, più trascendenza.
Il grande classico parla alle parti più profonde della natura umana e di solito punta a qualcosa di divino che sta al di là.
Un grande esempio della letteratura che ho in mente sarebbe la "Divina Commedia" di Dante - un'opera di genio generale. Per quanto riguarda il canone della letteratura occidentale, solo una manciata di opere possono essere paragonate ad esso.
Mettiamo in chiaro una cosa: Non c'è niente di sbagliato in un canone di letteratura occidentale, specialmente quando è soggetto a un vigoroso dibattito e controllo. Fu lo scrittore inglese Dr. Samuel Johnson a riassumerlo nel modo più succinto nella sua "Prefazione" a "The Plays of William Shakespeare" ("Le opere di William Shakespeare"):
"Ciò che gli uomini possedevano da tempo, spesso lo esaminavano e lo confrontavano. E se hanno perseverato nel continuare a stimare il possesso, è stato perché frequenti confronti hanno rafforzato il giudizio a suo favore".
"Come tra le opere della natura nessun uomo può chiamare profondo un fiume o alta una montagna senza la conoscenza di molte montagne e molti fiumi; così nella creazione del genio nulla può essere chiamato eccellente finché non sia stato confrontato con altre opere dello stesso genere..."
"Ciò che è stato conosciuto più a lungo è stato pensato di più, e ciò che è stato pensato di più è stato capito meglio".
Inoltre, la "Divina Commedia" di Dante non è un libro accademico e arido come la polvere che possiamo cortesemente applaudire per la sua erudizione. Né è una parabola politicamente corretta che esalta virtù utopiche adatte a un futuro utopico che non si realizzerà mai. (Ma che importa! Perché non indottrinare i bambini con esso, comunque?)
Piuttosto, la "Divina Commedia" è una delle storie più avvincenti che si possano leggere: un viaggio giù all'inferno, su per il purgatorio fino al paradiso. Anche uno solo dei 100 canti che compongono l'intero poema è pieno di sorprese, mistero, emozione, mitologia, filosofia e molto altro. Comprende anche ciò che ci fa impazzire: tutto ciò che riguarda le persone, i loro problemi e le loro sofferenze.
parte 2/3
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#SOCIAL_ENGINEERING
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Se restringiamo il grande pensiero a un'area che mi appassiona personalmente, sarebbe dire che ogni bambino dovrebbe essere esposto alla buona, grande e grande letteratura più e più volte in classe. E anche da adulto, è della massima importanza leggere più che solo bestseller e spazzatura per continuare a crescere come persona e cittadino.
Ciò che fa grande la letteratura non sono i libri contemporanei pieni di memi e temi politicamente corretti e "woker" con tutta la loro compiaciuta virtù e superiorità. Questi sono simili al fast food, solo meno nutrienti.
I testi classici non sono creati da maschi bianchi patriarcali e borghesi. Al contrario, sono creati dalle culture perché le persone di una cultura hanno riflettuto a lungo sul testo. Così facendo, hanno scoperto che mostrava più valore ad ogni lettura ripetuta: più divertimento, più idee, più conoscenza, più bellezza e, oserei dire, più trascendenza.
Il grande classico parla alle parti più profonde della natura umana e di solito punta a qualcosa di divino che sta al di là.
Un grande esempio della letteratura che ho in mente sarebbe la "Divina Commedia" di Dante - un'opera di genio generale. Per quanto riguarda il canone della letteratura occidentale, solo una manciata di opere possono essere paragonate ad esso.
Mettiamo in chiaro una cosa: Non c'è niente di sbagliato in un canone di letteratura occidentale, specialmente quando è soggetto a un vigoroso dibattito e controllo. Fu lo scrittore inglese Dr. Samuel Johnson a riassumerlo nel modo più succinto nella sua "Prefazione" a "The Plays of William Shakespeare" ("Le opere di William Shakespeare"):
"Ciò che gli uomini possedevano da tempo, spesso lo esaminavano e lo confrontavano. E se hanno perseverato nel continuare a stimare il possesso, è stato perché frequenti confronti hanno rafforzato il giudizio a suo favore".
"Come tra le opere della natura nessun uomo può chiamare profondo un fiume o alta una montagna senza la conoscenza di molte montagne e molti fiumi; così nella creazione del genio nulla può essere chiamato eccellente finché non sia stato confrontato con altre opere dello stesso genere..."
"Ciò che è stato conosciuto più a lungo è stato pensato di più, e ciò che è stato pensato di più è stato capito meglio".
Inoltre, la "Divina Commedia" di Dante non è un libro accademico e arido come la polvere che possiamo cortesemente applaudire per la sua erudizione. Né è una parabola politicamente corretta che esalta virtù utopiche adatte a un futuro utopico che non si realizzerà mai. (Ma che importa! Perché non indottrinare i bambini con esso, comunque?)
Piuttosto, la "Divina Commedia" è una delle storie più avvincenti che si possano leggere: un viaggio giù all'inferno, su per il purgatorio fino al paradiso. Anche uno solo dei 100 canti che compongono l'intero poema è pieno di sorprese, mistero, emozione, mitologia, filosofia e molto altro. Comprende anche ciò che ci fa impazzire: tutto ciò che riguarda le persone, i loro problemi e le loro sofferenze.
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come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜L'ESSENZA DELLA REALTÀ
La "Divina Commedia" è un'opera che esplora la natura della realtà. Come nota il professor William Franke nel suo brillante libro "Dante's Interpretive Journey", capire la realtà non è mai facile. È qualcosa con cui ogni essere umano deve lottare.
La Divina Commedia non è un'opera di propaganda cattolica. Dante invita costantemente il lettore a interpretare da solo il significato di ciò che sta accadendo. E non dice: ecco la verità; non stiamo discutendo.
Al contrario, il testo si interroga e invita il lettore a fare esattamente lo stesso. Quanto potrebbe essere stimolante per uno studente di fine liceo, figuriamoci per un adulto?
Alcuni esempi possono aiutare ad illustrare ciò che voglio dire. Il problema principale dell'intero poema è la questione se ciò che Dante afferma sia davvero vero. Cosa dobbiamo fare di quest'opera? È solo un'opera d'arte - o Dante è davvero andato all'inferno e oltre come sostiene? È un visionario o un profeta di Dio? Come facciamo a sapere come assegnare questi crediti?
O prendiamo un altro esempio che mi sta particolarmente a cuore e che Franke esplora nel suo libro: com'è che Dante, da un lato, si riferisce e liquida gli dei antichi e pagani come mendaci e falsi, ma dall'altro, si riferisce a Calliope e Apollo come sue muse che lo ispirano nel suo viaggio?
Con queste domande, arriviamo ad esplorare la questione fondamentale: cos'è la verità e quanto è vero questo racconto del viaggio di Dante.
📜GRANDI QUESTIONI CONTRO MEMI PIENI DI COMPIACIUTA VIRTUOSITÀ
Questi sono grandi argomenti, ma ai giovani piacciono i grandi argomenti, no? Sicuramente questo è il tipo di libro che accende la curiosità, evoca meraviglia e stupore, e fornisce una zavorra intellettuale per il resto della vostra vita! Tuttavia, spero anche che sia ovvio che questo tipo di pensiero è lontano milioni di anni luce dalle sicure certezze del pensiero "Woke" e della correttezza politica.
Nella cultura "Woke", la verità è sempre in bianco e nero, proprio letteralmente così: i neri bene, i bianchi male; le donne bene, gli uomini male; la libertà (aka: licenza di copyright) bene, l'autorità male; liberale bene, conservatore male; e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Ma apparentemente così tante persone hanno ormai perso la loro capacità di pensare - cioè di "discernere" nel senso più vero di quella parola - che cadono per questi memi senza senso.
Sono passati esattamente 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Morì il 13 settembre 1321, e quindi [quest'anno] dobbiamo celebrare questo gigante nel mondo della poesia e della filosofia. Ma fino ad allora, quale potrebbe essere il più grande contributo unico della poesia di Dante al nostro mondo di oggi?
La risposta, credo, è il tema della libertà della volontà e il suo sinistro opposto, il determinismo. Lo vedremo nella seconda parte di questa serie e vedremo come questo viene esplorato nei tre mondi di Dante. Illumineremo anche come il dubbio sul libero arbitrio è vissuto nella nostra società attuale - con conseguenze disastrose.
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come Dante ti fa pensare anche dopo 700 anni
📜L'ESSENZA DELLA REALTÀ
La "Divina Commedia" è un'opera che esplora la natura della realtà. Come nota il professor William Franke nel suo brillante libro "Dante's Interpretive Journey", capire la realtà non è mai facile. È qualcosa con cui ogni essere umano deve lottare.
La Divina Commedia non è un'opera di propaganda cattolica. Dante invita costantemente il lettore a interpretare da solo il significato di ciò che sta accadendo. E non dice: ecco la verità; non stiamo discutendo.
Al contrario, il testo si interroga e invita il lettore a fare esattamente lo stesso. Quanto potrebbe essere stimolante per uno studente di fine liceo, figuriamoci per un adulto?
Alcuni esempi possono aiutare ad illustrare ciò che voglio dire. Il problema principale dell'intero poema è la questione se ciò che Dante afferma sia davvero vero. Cosa dobbiamo fare di quest'opera? È solo un'opera d'arte - o Dante è davvero andato all'inferno e oltre come sostiene? È un visionario o un profeta di Dio? Come facciamo a sapere come assegnare questi crediti?
O prendiamo un altro esempio che mi sta particolarmente a cuore e che Franke esplora nel suo libro: com'è che Dante, da un lato, si riferisce e liquida gli dei antichi e pagani come mendaci e falsi, ma dall'altro, si riferisce a Calliope e Apollo come sue muse che lo ispirano nel suo viaggio?
Con queste domande, arriviamo ad esplorare la questione fondamentale: cos'è la verità e quanto è vero questo racconto del viaggio di Dante.
📜GRANDI QUESTIONI CONTRO MEMI PIENI DI COMPIACIUTA VIRTUOSITÀ
Questi sono grandi argomenti, ma ai giovani piacciono i grandi argomenti, no? Sicuramente questo è il tipo di libro che accende la curiosità, evoca meraviglia e stupore, e fornisce una zavorra intellettuale per il resto della vostra vita! Tuttavia, spero anche che sia ovvio che questo tipo di pensiero è lontano milioni di anni luce dalle sicure certezze del pensiero "Woke" e della correttezza politica.
Nella cultura "Woke", la verità è sempre in bianco e nero, proprio letteralmente così: i neri bene, i bianchi male; le donne bene, gli uomini male; la libertà (aka: licenza di copyright) bene, l'autorità male; liberale bene, conservatore male; e così via.
Queste verità evidenti sono, ovviamente, tutt'altro che evidenti. Ma apparentemente così tante persone hanno ormai perso la loro capacità di pensare - cioè di "discernere" nel senso più vero di quella parola - che cadono per questi memi senza senso.
Sono passati esattamente 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Morì il 13 settembre 1321, e quindi [quest'anno] dobbiamo celebrare questo gigante nel mondo della poesia e della filosofia. Ma fino ad allora, quale potrebbe essere il più grande contributo unico della poesia di Dante al nostro mondo di oggi?
La risposta, credo, è il tema della libertà della volontà e il suo sinistro opposto, il determinismo. Lo vedremo nella seconda parte di questa serie e vedremo come questo viene esplorato nei tre mondi di Dante. Illumineremo anche come il dubbio sul libero arbitrio è vissuto nella nostra società attuale - con conseguenze disastrose.
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