🇺🇸 Gli analisti stanno drasticamente riducendo le stime sugli utili delle società USA, con l’S&P 500 colpito da un’ondata di revisioni negative che ricorda i primi mesi della pandemia. Secondo Michael Wilson di Morgan Stanley, l’indice di breadth degli utili ha toccato livelli estremi, segnalando incertezza piuttosto diffusa. Le previsioni sugli utili per azione del primo trimestre sono crollate dal 11,4% al 6,9%, con il sentiment che rimane fragile. L’indice oscilla ora tra 5.000 e 5.500 punti, ma ulteriori ribassi non sono esclusi in caso di conferma dei rischi recessivi. Le azioni statunitensi hanno perso terreno anche a causa delle tariffe proposte da Trump, che potrebbero danneggiare la crescita e alimentare l’inflazione. Intanto, gli investitori si rivolgono sempre più ai mercati esteri: l’indice MSCI World ex-USA è salito di oltre il 6% da inizio anno, contro un calo del 10% dell’S&P 500.
🇺🇸🕵🏻♂️ A due mesi dall'inizio del secondo mandato di Donald Trump, i pilastri della supremazia finanziaria americana appaiono più fragili che mai. Le minacce contro la Fed, l’escalation di dazi e la retorica anti-globalizzazione hanno innescato un’ondata di vendite su asset chiave come il dollaro e i Treasury. Il “Trump Trade”, un tempo sinonimo di eccezionalismo USA, si è trasformato in un “sell America”. La sfiducia verso la Fed e il timore di un indebolimento dello stato di diritto spaventano gli investitori internazionali. Capitali esteri, fondamentali per finanziare i deficit USA, stanno evaporando: i $31 trilioni in titoli statunitensi detenuti all’estero diventano vulnerabili. Tuttavia, nonostante le scosse, il dollaro resta privo di rivali strutturali al momento, forte della sua profondità di mercato e ruolo dominante nei commerci globali.
🚨 BREAKING NEWS — BESSENT: “DE-ESCALATION WITH CHINA INEVITABLE, CURRENT SITUATION UNSUSTAINABLE”
📍 Durante un summit riservato con investitori istituzionali, Scott Bessent ha dichiarato che le tensioni commerciali tra USA e Cina non sono sostenibili nel lungo periodo e che una de-escalation appare inevitabile.
📈 Immediata reazione dei mercati:
Indici in accelerazione su entrambi i lati dell’Atlantico.
Bond in vendita, con rendimenti in salita.
Rimbalzo dei titoli ciclici e tecnologici colpiti dai timori daziari.
Le parole di Bessent vengono lette come un segnale concreto che il clima geopolitico potrebbe alleggerirsi.
📍 Durante un summit riservato con investitori istituzionali, Scott Bessent ha dichiarato che le tensioni commerciali tra USA e Cina non sono sostenibili nel lungo periodo e che una de-escalation appare inevitabile.
📈 Immediata reazione dei mercati:
Indici in accelerazione su entrambi i lati dell’Atlantico.
Bond in vendita, con rendimenti in salita.
Rimbalzo dei titoli ciclici e tecnologici colpiti dai timori daziari.
Le parole di Bessent vengono lette come un segnale concreto che il clima geopolitico potrebbe alleggerirsi.
📉 Mercati in frenata dopo le dichiarazioni di Bessent: “Le negoziazioni con la Cina saranno lunghe e difficili”
Dopo un iniziale rialzo, gli indici azionari hanno invertito la rotta in seguito alle dichiarazioni del Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, durante una sessione a porte chiuse organizzata da JPMorgan. Bessent ha descritto l’attuale situazione commerciale tra Stati Uniti e Cina come un “embargo” e ha previsto che le negoziazioni saranno un “percorso lungo e difficile” .
Queste affermazioni hanno raffreddato l’entusiasmo degli investitori, portando a una diminuzione degli indici principali.
Dopo un iniziale rialzo, gli indici azionari hanno invertito la rotta in seguito alle dichiarazioni del Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, durante una sessione a porte chiuse organizzata da JPMorgan. Bessent ha descritto l’attuale situazione commerciale tra Stati Uniti e Cina come un “embargo” e ha previsto che le negoziazioni saranno un “percorso lungo e difficile” .
Queste affermazioni hanno raffreddato l’entusiasmo degli investitori, portando a una diminuzione degli indici principali.
📌 Wall Street tra tregue politiche e nuove aperture alla Cina: i mercati apprezzano
Dopo giorni di forti pressioni sui mercati globali, una serie di dichiarazioni distensive ha contribuito a ridare fiducia agli investitori. Futures in rialzo del 2% e pre-aperture europee a +2,3% per il Dax e +1,5% per il FTSE Mib
🇺🇸 Trump fa marcia indietro su Powell
Il presidente Donald Trump ha annunciato di non avere intenzione di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve, nonostante le recenti critiche sulla gestione dei tassi. “Vorrei solo che fosse più attivo nel tagliare i tassi,” ha dichiarato, smentendo le voci di un possibile licenziamento. Gli analisti vedono nella notizia un fattore positivo, che riduce i timori su scenari peggiorativi come la stagflazione o una crisi del debito sovrano. Recupera il dollaro, con il cambio che torna sotto 1,14 contro euro.
🧭 Toni più concilianti con la Cina
Sempre Trump ha dichiarato di voler essere “molto gentile” nei prossimi colloqui commerciali con Pechino e ha aperto alla possibilità di ridurre i dazi se si raggiungesse un accordo. Sebbene abbia precisato che le tariffe non scompariranno del tutto, ha segnalato una possibile riduzione "sostanziale". La Cina, nel frattempo, ha intensificato il dialogo con Paesi terzi per cercare supporto e ha confermato la sua opposizione a una guerra commerciale, ribadita anche dal Presidente Xi Jinping.
Elon Musk torna a tempo pieno su Tesla
Elon Musk ha annunciato che, a partire dal prossimo mese, si dedicherà molto più tempo a Tesla, dopo la conclusione del suo incarico governativo alla guida del Department of Government Efficiency. La mossa è stata ben accolta dagli investitori, con il titolo Tesla in rialzo del +5,1% in after hours nonostante risultati trimestrali deludenti. La scelta è vista come un segnale di impegno nel rilanciare il brand e affrontare le recenti difficoltà legate a costi e vendite.
Dopo giorni di forti pressioni sui mercati globali, una serie di dichiarazioni distensive ha contribuito a ridare fiducia agli investitori. Futures in rialzo del 2% e pre-aperture europee a +2,3% per il Dax e +1,5% per il FTSE Mib
🇺🇸 Trump fa marcia indietro su Powell
Il presidente Donald Trump ha annunciato di non avere intenzione di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve, nonostante le recenti critiche sulla gestione dei tassi. “Vorrei solo che fosse più attivo nel tagliare i tassi,” ha dichiarato, smentendo le voci di un possibile licenziamento. Gli analisti vedono nella notizia un fattore positivo, che riduce i timori su scenari peggiorativi come la stagflazione o una crisi del debito sovrano. Recupera il dollaro, con il cambio che torna sotto 1,14 contro euro.
🧭 Toni più concilianti con la Cina
Sempre Trump ha dichiarato di voler essere “molto gentile” nei prossimi colloqui commerciali con Pechino e ha aperto alla possibilità di ridurre i dazi se si raggiungesse un accordo. Sebbene abbia precisato che le tariffe non scompariranno del tutto, ha segnalato una possibile riduzione "sostanziale". La Cina, nel frattempo, ha intensificato il dialogo con Paesi terzi per cercare supporto e ha confermato la sua opposizione a una guerra commerciale, ribadita anche dal Presidente Xi Jinping.
Elon Musk torna a tempo pieno su Tesla
Elon Musk ha annunciato che, a partire dal prossimo mese, si dedicherà molto più tempo a Tesla, dopo la conclusione del suo incarico governativo alla guida del Department of Government Efficiency. La mossa è stata ben accolta dagli investitori, con il titolo Tesla in rialzo del +5,1% in after hours nonostante risultati trimestrali deludenti. La scelta è vista come un segnale di impegno nel rilanciare il brand e affrontare le recenti difficoltà legate a costi e vendite.
Ecco i principali market movers UE alle 10.30 🇪🇺
📈SAP +10,05%
📈Salvatore Ferragamo +5,56%
📈Valeo +5,15%
📈Arcelor Mittal +4,38%
📈Prysmian +4,22%
📈Nexi +4,11%
📈Kering +3,90%
📈LVMH +3,86%
📈Moncler +3,33%
📈Puma +3,25%
📈Deutsche Bank +3,17%
📈Societe Generale +2,85%
📉Iberdrola -0,70%
📉Verbund -0,76%
📉Leonardo -1,93%
📉Rheinmetall -2,28%
Ecco i principali market movers nel pre-market US 🇺🇸
📈Tesla +6,32%
📈Nvidia +4,79%
📈Taiwan Semiconductor +3,74%
📈Amazon +3,71%
📈Meta +3,68%
📈Nike +3,33%
📈Intel +3,28%
📈SAP +10,05%
📈Salvatore Ferragamo +5,56%
📈Valeo +5,15%
📈Arcelor Mittal +4,38%
📈Prysmian +4,22%
📈Nexi +4,11%
📈Kering +3,90%
📈LVMH +3,86%
📈Moncler +3,33%
📈Puma +3,25%
📈Deutsche Bank +3,17%
📈Societe Generale +2,85%
📉Iberdrola -0,70%
📉Verbund -0,76%
📉Leonardo -1,93%
📉Rheinmetall -2,28%
Ecco i principali market movers nel pre-market US 🇺🇸
📈Tesla +6,32%
📈Nvidia +4,79%
📈Taiwan Semiconductor +3,74%
📈Amazon +3,71%
📈Meta +3,68%
📈Nike +3,33%
📈Intel +3,28%
⚠️ E' online un nuovo aggiornamento della sezione dedicata a BNP PARIBAS.
🔎 Dal lusso alla difesa, passando per le rinnovabili: il nuovo certificato di BNP Paribas
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🇨🇳 Le azioni cinesi sono salite bruscamente dopo segnali di un possibile allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. L'indice Hang Seng China Enterprises è balzato del 2% a metà giornata, trainato dai titoli tecnologici, in scia all’ottimismo globale e al rally delle azioni statunitensi e asiatiche. L'entusiasmo degli investitori è stato alimentato dalle parole del Segretario al Tesoro USA Scott Bessent, che ha dichiarato a porte chiuse che l’attuale stallo sui dazi “non è sostenibile”. Parallelamente, il Presidente Trump ha suggerito che i dazi sulle importazioni cinesi potrebbero essere ridotti “in modo sostanziale”. “È il segnale che il mercato aspettava da tempo,” ha affermato Nick Twidale di AT Global Markets. Mentre Pechino non ha ancora risposto ufficialmente, i media locali interpretano le parole di Trump come un chiaro passo verso la distensione tariffaria.
📊 Wall Street spinta dalle trimestrali, Boeing e Philip Morris in evidenza | Nagel (Bundesbank): “Rischio recessione in Germania nel 2025”
🔍 I mercati azionari americani proseguono con slancio grazie anche a una serie di trimestrali superiori alle attese che stanno sostenendo il sentiment, mentre dal fronte macroeconomico arrivano parole cariche di cautela da parte di Joachim Nagel, presidente della Bundesbank.
Boeing sale del +3,7% dopo aver battuto le stime sui ricavi del primo trimestre. Nonostante un free cash flow negativo di 2,29 miliardi di dollari, il dato è migliore rispetto ai -3,42 miliardi attesi, segnalando una gestione più efficiente del capitale rispetto ai timori iniziali.
Philip Morris guadagna +3,6% grazie alla revisione al rialzo della guidance per il 2025. La multinazionale ha convinto su tutti i fronti, dai volumi alle vendite, supportando anche il settore consumer staples.
GE Vernova e Veritiv brillano in pre-market rispettivamente per i risultati solidi nel segmento infrastrutturale e per vendite superiori al previsto (+17% per Veritiv).
🌍 Sul fronte europeo, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha dichiarato in più interventi televisivi che “non si può escludere una recessione in Germania nel 2025”, segnalando come l’economia dell’Eurozona resti intrappolata in uno scenario di stagnazione. Nagel ha inoltre messo in guardia sul rischio che i prodotti cinesi, esclusi dal mercato USA, si riversino in Europa, aumentando la pressione competitiva. “Il quadro globale resta estremamente delicato” – ha sottolineato – “e le decisioni di politica monetaria vanno prese riunione dopo riunione”.
🔍 I mercati azionari americani proseguono con slancio grazie anche a una serie di trimestrali superiori alle attese che stanno sostenendo il sentiment, mentre dal fronte macroeconomico arrivano parole cariche di cautela da parte di Joachim Nagel, presidente della Bundesbank.
Boeing sale del +3,7% dopo aver battuto le stime sui ricavi del primo trimestre. Nonostante un free cash flow negativo di 2,29 miliardi di dollari, il dato è migliore rispetto ai -3,42 miliardi attesi, segnalando una gestione più efficiente del capitale rispetto ai timori iniziali.
Philip Morris guadagna +3,6% grazie alla revisione al rialzo della guidance per il 2025. La multinazionale ha convinto su tutti i fronti, dai volumi alle vendite, supportando anche il settore consumer staples.
GE Vernova e Veritiv brillano in pre-market rispettivamente per i risultati solidi nel segmento infrastrutturale e per vendite superiori al previsto (+17% per Veritiv).
🌍 Sul fronte europeo, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha dichiarato in più interventi televisivi che “non si può escludere una recessione in Germania nel 2025”, segnalando come l’economia dell’Eurozona resti intrappolata in uno scenario di stagnazione. Nagel ha inoltre messo in guardia sul rischio che i prodotti cinesi, esclusi dal mercato USA, si riversino in Europa, aumentando la pressione competitiva. “Il quadro globale resta estremamente delicato” – ha sottolineato – “e le decisioni di politica monetaria vanno prese riunione dopo riunione”.
💰 Il dollaro si è ripreso dai minimi recenti dopo che il presidente Donald Trump ha chiarito di non voler licenziare il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Il biglietto verde ha guadagnato fino all'1% contro yen e franco svizzero, mentre i future sugli indici statunitensi hanno ridotto la domanda di asset rifugio. L’indice Bloomberg Dollar Spot ha toccato livelli tecnicamente ipervenduti, con l’RSI sceso sotto quota 30. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che il posizionamento ribassista sia vicino a un punto di inversione. Credit Agricole prevede un allentamento della pressione sul dollaro entro fine trimestre. Le dichiarazioni rassicuranti sul fronte dazi e sulla leadership della Fed potrebbero offrire un temporaneo sollievo agli asset statunitensi e riportare fiducia tra gli investitori globali.
🕵🏻♂️ L’S&P 500 ha reagito con una nuova giornata di recupero, nel tentativo dei mercati di archiviare la narrativa del “Sell America”. Tuttavia, nei mercati valutari permane lo scetticismo: la volatilità resta elevata e i rendimenti dei Treasury USA, pur dopo la recente discesa, rimangono su livelli storicamente elevati. Alcuni investitori, come Pimco, vedono ora un’opportunità nei titoli di Stato americani, considerando il rallentamento atteso dell’economia. Ma i rischi restano: l’FMI ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globale, e secondo Rabobank “non basta una dichiarazione conciliante di Trump per invertire lo sfaldamento geopolitico in atto”. Per gli strategist, il mercato resta ostaggio di continue svolte imprevedibili.
BREAKING NEWS
🇺🇸 BESSENT: NESSUNA OFFERTA UNILATERALE DA PARTE DI TRUMP PER RIDURRE I DAZI ALLA CINA
Il Segretario al Tesoro Bessent ha smentito le voci di un possibile taglio unilaterale delle tariffe verso Pechino, sottolineando che non esiste alcuna proposta ufficiale da parte dell’amministrazione Trump per ridurre i dazi esistenti.
📉 I mercati reagiscono negativamente dopo il rimbalzo legato alle aspettative di distensione commerciale.
🇺🇸 BESSENT: NESSUNA OFFERTA UNILATERALE DA PARTE DI TRUMP PER RIDURRE I DAZI ALLA CINA
Il Segretario al Tesoro Bessent ha smentito le voci di un possibile taglio unilaterale delle tariffe verso Pechino, sottolineando che non esiste alcuna proposta ufficiale da parte dell’amministrazione Trump per ridurre i dazi esistenti.
📉 I mercati reagiscono negativamente dopo il rimbalzo legato alle aspettative di distensione commerciale.
🔄 Doppio massimo (double top) o island reversal? Analisi tecnica del Nasdaq
Sebbene l’andamento dei listini azionari sia ormai in totale dipendenza delle notizie che provengono dalla Casa Bianca, come dimostra il 4% di rialzo del Nasdaq segnato oggi sull’onda delle dichiarazioni distensive di Bessent e Trump sul fronte trade-war con la Cina e il successivo ritracciamento di 270 punti dai massimi sul dietrofront dello stesso Bessent, l’indice tecnologico ha mostrato finora un comportamento molto tecnico che , ad esempio, lo scorso 9 aprile ( giorno del mega rally) aveva spinto i prezzi esattamente a chiudere il gap down lasciato aperto il 3 aprile: da quella chiusura ne è scaturito un affondo, dopo un nuovo tentativo di break dell’area dei 19200 punti il 14 aprile. Il gap up odierno che ha portato nuovamente l’indice a ridosso dei 19100 punti pone l’indice a un bivio.
❌Scenario negativo:
• Il mancato break dell’area dei 19200 punti si configurerebbe come un doppio massimo, pattern ribassista, che diventa rilevante solo se si rompe al ribasso il supporto intermedio (attorno a 17600-17700, zona dei minimi tra le due spinte).
⚠️ Scenario chiave nei prossimi giorni:
• Breakout sopra 19200 → potrebbe invalidare il doppio massimo e riaprire spazio per un ritorno verso i massimi relativi.
• Rejection e nuova discesa → confermerebbe la figura ribassista, con target stimato in area 16500-17000.
🔥Scenario positivo:
il gap up di oggi sul Nasdaq, se confermato nei prossimi giorni, potrebbe effettivamente configurare un pattern noto come "island reversal" rialzista.
🔎 Cos'è una island reversal?
È una configurazione di inversione che si verifica quando:
1. C’è un gap down iniziale, seguito da un periodo di congestione o lateralità.
2. Dopo questa fase, si verifica un gap up, che lascia isolato un gruppo di candele — come se fossero un’isola separata dai movimenti precedenti.
Applicazione al grafico Nasdaq:
• Il gap down del 16 aprile ha aperto sotto il minimo del giorno precedente.
• Dopo alcuni giorni di lateralità (17-22 aprile), oggi si osserva un gap up netto sopra la chiusura di ieri.
• Se i prezzi rimangono sopra il gap e vengono confermati da volumi e chiusure forti, si può parlare di una isola rialzista.
✅ Implicazioni operative:
• È un pattern di inversione che assume valore soprattutto se si forma dopo un movimento ribassista (come accaduto ad aprile).
• Il livello chiave ora è proprio il gap: se non viene richiuso nei prossimi giorni, può dare ulteriore forza al rimbalzo.
• Primo obiettivo tecnico: area 19300-19400, poi i massimi di marzo.
Sebbene l’andamento dei listini azionari sia ormai in totale dipendenza delle notizie che provengono dalla Casa Bianca, come dimostra il 4% di rialzo del Nasdaq segnato oggi sull’onda delle dichiarazioni distensive di Bessent e Trump sul fronte trade-war con la Cina e il successivo ritracciamento di 270 punti dai massimi sul dietrofront dello stesso Bessent, l’indice tecnologico ha mostrato finora un comportamento molto tecnico che , ad esempio, lo scorso 9 aprile ( giorno del mega rally) aveva spinto i prezzi esattamente a chiudere il gap down lasciato aperto il 3 aprile: da quella chiusura ne è scaturito un affondo, dopo un nuovo tentativo di break dell’area dei 19200 punti il 14 aprile. Il gap up odierno che ha portato nuovamente l’indice a ridosso dei 19100 punti pone l’indice a un bivio.
❌Scenario negativo:
• Il mancato break dell’area dei 19200 punti si configurerebbe come un doppio massimo, pattern ribassista, che diventa rilevante solo se si rompe al ribasso il supporto intermedio (attorno a 17600-17700, zona dei minimi tra le due spinte).
⚠️ Scenario chiave nei prossimi giorni:
• Breakout sopra 19200 → potrebbe invalidare il doppio massimo e riaprire spazio per un ritorno verso i massimi relativi.
• Rejection e nuova discesa → confermerebbe la figura ribassista, con target stimato in area 16500-17000.
🔥Scenario positivo:
il gap up di oggi sul Nasdaq, se confermato nei prossimi giorni, potrebbe effettivamente configurare un pattern noto come "island reversal" rialzista.
🔎 Cos'è una island reversal?
È una configurazione di inversione che si verifica quando:
1. C’è un gap down iniziale, seguito da un periodo di congestione o lateralità.
2. Dopo questa fase, si verifica un gap up, che lascia isolato un gruppo di candele — come se fossero un’isola separata dai movimenti precedenti.
Applicazione al grafico Nasdaq:
• Il gap down del 16 aprile ha aperto sotto il minimo del giorno precedente.
• Dopo alcuni giorni di lateralità (17-22 aprile), oggi si osserva un gap up netto sopra la chiusura di ieri.
• Se i prezzi rimangono sopra il gap e vengono confermati da volumi e chiusure forti, si può parlare di una isola rialzista.
✅ Implicazioni operative:
• È un pattern di inversione che assume valore soprattutto se si forma dopo un movimento ribassista (come accaduto ad aprile).
• Il livello chiave ora è proprio il gap: se non viene richiuso nei prossimi giorni, può dare ulteriore forza al rimbalzo.
• Primo obiettivo tecnico: area 19300-19400, poi i massimi di marzo.
🔴 BREAKING NEWS
TRUMP PRONTO A ESONERARE I PRODUTTORI AUTO DA ALCUNI DAZI USA – FT
Secondo quanto riportato dal Financial Times, il Presidente Donald Trump avrebbe intenzione di esentare alcuni produttori automobilistici dai dazi statunitensi.
Immediate le reazioni in Borsa:
Stellantis e Ford guadagnano il 3,5% nell’after hours a New York, spinte dalle prospettive di minori costi di importazione e una possibile distensione commerciale.
TRUMP PRONTO A ESONERARE I PRODUTTORI AUTO DA ALCUNI DAZI USA – FT
Secondo quanto riportato dal Financial Times, il Presidente Donald Trump avrebbe intenzione di esentare alcuni produttori automobilistici dai dazi statunitensi.
Immediate le reazioni in Borsa:
Stellantis e Ford guadagnano il 3,5% nell’after hours a New York, spinte dalle prospettive di minori costi di importazione e una possibile distensione commerciale.
🧾 Trimestrali in primo piano: il mercato reagisce ai numeri delle big europee
Giornata ricca di trimestrali in Europa, con alcune sorprese e segnali di rallentamento.
📊 Unilever ha battuto le attese con vendite underlying in crescita del +3% contro un consensus del +2,84%.
📊 ENI ha riportato un utile netto rettificato per il primo trimestre pari a 11,41 miliardi di euro, sopra i 11,24 miliardi attesi dal mercato.
📊 Sanofi sorprende con un utile per azione (EPS) di 1,79 euro, ben oltre il consensus di 1,67 euro.
📊 Roche delude leggermente sul fronte delle vendite: ricavi a 15,44 miliardi di CHF, sotto le attese di 15,3 miliardi.
📉 Nokia segnala un contesto più complesso per raggiungere la parte alta della guidance sugli utili, evidenziando difficoltà operative in alcuni mercati chiave.
Giornata ricca di trimestrali in Europa, con alcune sorprese e segnali di rallentamento.
📊 Unilever ha battuto le attese con vendite underlying in crescita del +3% contro un consensus del +2,84%.
📊 ENI ha riportato un utile netto rettificato per il primo trimestre pari a 11,41 miliardi di euro, sopra i 11,24 miliardi attesi dal mercato.
📊 Sanofi sorprende con un utile per azione (EPS) di 1,79 euro, ben oltre il consensus di 1,67 euro.
📊 Roche delude leggermente sul fronte delle vendite: ricavi a 15,44 miliardi di CHF, sotto le attese di 15,3 miliardi.
📉 Nokia segnala un contesto più complesso per raggiungere la parte alta della guidance sugli utili, evidenziando difficoltà operative in alcuni mercati chiave.
🟢 STM batte le attese sulle vendite nonostante il calo previsto e annuncia una ristrutturazione profonda
STMicroelectronics ha sorpreso positivamente i mercati con le previsioni di vendita per il secondo trimestre, che si attestano a 2,71 miliardi di dollari, meglio del consensus di 2,59 miliardi, nonostante rappresentino un calo del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024.
In risposta a un contesto industriale difficile, l’azienda ha annunciato un piano di taglio del 5,6% della forza lavoro e una riduzione dei costi che dovrebbe generare risparmi compresi tra 300 e 360 milioni di dollari all’anno fino al 2027.
Il CEO Jean-Marc Chery ha definito il primo trimestre come “il fondo del mercato” e ha sottolineato l’intenzione di focalizzarsi su ciò che è sotto il controllo della società in un contesto ancora incerto.
STM, che fornisce chip a colossi come Apple e Tesla, punta ora a razionalizzare l’offerta e gestire l’eccesso di scorte in settori chiave come automotive e industriale.
📉 Le azioni STM reagiscono positivamente nel pre-market ( +2,19%) grazie alla guidance rassicurante, nonostante il piano di ristrutturazione sottolinei la persistenza delle difficoltà settoriali.
STMicroelectronics ha sorpreso positivamente i mercati con le previsioni di vendita per il secondo trimestre, che si attestano a 2,71 miliardi di dollari, meglio del consensus di 2,59 miliardi, nonostante rappresentino un calo del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024.
In risposta a un contesto industriale difficile, l’azienda ha annunciato un piano di taglio del 5,6% della forza lavoro e una riduzione dei costi che dovrebbe generare risparmi compresi tra 300 e 360 milioni di dollari all’anno fino al 2027.
Il CEO Jean-Marc Chery ha definito il primo trimestre come “il fondo del mercato” e ha sottolineato l’intenzione di focalizzarsi su ciò che è sotto il controllo della società in un contesto ancora incerto.
STM, che fornisce chip a colossi come Apple e Tesla, punta ora a razionalizzare l’offerta e gestire l’eccesso di scorte in settori chiave come automotive e industriale.
📉 Le azioni STM reagiscono positivamente nel pre-market ( +2,19%) grazie alla guidance rassicurante, nonostante il piano di ristrutturazione sottolinei la persistenza delle difficoltà settoriali.
📰 BNP Paribas: utili in calo nonostante record nel trading azionario
BNP Paribas ha riportato un leggero calo dell’utile netto nel primo trimestre, penalizzato dall’aumento dei costi operativi (+4% rispetto all’anno precedente), nonostante risultati record nel comparto azionario.
Il trading azionario ha registrato un'impennata del +42%, con ricavi pari a €1,19 miliardi, il livello più alto dal 2007 secondo i dati Bloomberg. Il dato ha superato anche le stime più ottimistiche. L’aumento delle spese ha tuttavia pesato sul risultato finale, frenando la crescita dell’utile netto.
Nonostante un trimestre brillante per il business dei mercati, in particolare nell’equity trading, BNP Paribas ha visto gli utili frenati dai costi crescenti. Un mix che sottolinea la sfida delle banche europee: crescita dei ricavi vs. controllo dei costi. In pre-market il titolo segna un calo del 2,60%
BNP Paribas ha riportato un leggero calo dell’utile netto nel primo trimestre, penalizzato dall’aumento dei costi operativi (+4% rispetto all’anno precedente), nonostante risultati record nel comparto azionario.
Il trading azionario ha registrato un'impennata del +42%, con ricavi pari a €1,19 miliardi, il livello più alto dal 2007 secondo i dati Bloomberg. Il dato ha superato anche le stime più ottimistiche. L’aumento delle spese ha tuttavia pesato sul risultato finale, frenando la crescita dell’utile netto.
Nonostante un trimestre brillante per il business dei mercati, in particolare nell’equity trading, BNP Paribas ha visto gli utili frenati dai costi crescenti. Un mix che sottolinea la sfida delle banche europee: crescita dei ricavi vs. controllo dei costi. In pre-market il titolo segna un calo del 2,60%