intro + vertĕre
84 subscribers
81 photos
26 videos
19 files
49 links
Canale del gruppo Introversione [do not conform]

Parola composta da intro- e dal latino vertĕre «volgere», in parole più semplici introversione. L’obiettivo è quello di creare un vero e proprio canale attorno a questo tema.
Download Telegram
Introverso (Sanremo 2016)
Chiara Dello Iacovo
[Testo di "Introverso"]

[Strofa 1]
È tutto sterile ed asettico
Dentro a questo imballaggio plastico
Dove le bombole di ossigeno
Son razionate più del merito
Non basta un bel discorso
Per ritenerti assolto
Non basta un documento per assumere un’identità

[Strofa 2]
È tutto stabile e meccanico
Dentro a questo ingranaggio cosmico
Che lo ritrovo tra le costole
A controllare ogni mio battito
Non trovo un percorso
Che mi stia bene addosso
Ed in realtà io non lo so se ne ho davvero bisogno
Me l'hai messo solo in mente tu

[Ritornello]
Intro dentro
Verso giusto opposto
Ma quando ti ricapita di stare zitto
E smetterla di prendere opinioni in affitto
Introverso
Così mi riconosco in me
Senza doverlo dimostrare
Senza doverlo dimostrare a te

[Strofa 3]
Sono rinchiusa dentro al cellophane
Con le mie valvole che scoppiano
E la pressione tesa al massimo
Comprime il mio pensiero critico
Non serve proprio a niente
Giocare sotto banco
Ma non sei ancora stanco
Di dover svendere la tua integrità

[Ritornello]
Intro dentro
Verso giusto opposto
Ma quando ti ricapita di stare zitto
E smetterla di prendere opinioni in affitto
Introverso
Così mi riconosco in me
Senza doverlo dimostrare
Senza doverlo dimostrare
Senza doverlo dimostrare

Introverso
Non c'è giusto opposto
Ma quando ti ricapita di stare zitto
E smetterla di prendere opinioni in affitto
Introverso
Così mi riconosco in me
Senza doverlo dimostrare a te
☃️ 🎅🏻 🎁 🎄 🌟 ❄️ 🦌 🛷 🔔 🕯

Essere introversi e single a Natale

Ormai lo sai, io sono un alieno introverso un INFJ/INTJ secondo la classificazione Myers-Briggs. Il senso comunque è che non amo le grandi folle, le spettacolari dimostrazioni di affetto, le feste e gli obblighi sociali.

Io, poi, sono un introverso stronzo (perdona il francesismo ma così ci capiamo meglio), quindi ho scelto cinque persone degne di essere considerate amiche e tutte abitano in altre nazioni se non in altri continenti. Io non ho quelli che mio padre una volta chiamò “amici per uscire”, non ne sento il bisogno, non sento la necessità di intrattenere un rapporto superficiale con qualcuno solo perché così usciamo. Non mi piace uscire e non sono di compagnia, sono la persona più felice del mondo se vieni a trovarmi, avvisando per tempo, ma non pensare di beccarmi da qualche parte. E se mi becchi c’è la non remota possibilità che io finga di non conoscerti (non è proprio fingere, io non sono per nulla fisionomica).

Il mio Natale è pranzare con tutta la mia famiglia, per un totale di 6 persone, me compresa, + 1 cane e 2 gatti. Niente vigilia, niente party natalizi, niente party d’ufficio perché io non lavoro in ufficio, niente scambio di regali, niente cioccolata al bar con qualcuno, niente di niente. E a me va bene così.

Il Natale da single è un po’ difficile per tutti, ma il problema dell’introverso è che sa che se è solo a Natale, rimarrà solo durante tutte le feste. So che non incontrerò la mia metà della mela stando in casa a guardare vecchi film, ma ho fatto la mia scelta e continuerò a struggermi guardando tutte le coppiette nei film d’amore.

Per quanto riguarda la mia famiglia, è partita persa. Ogni tanto mi chiedono del lavoro, ogni tanto buttano lì che vogliono vedere bambini (al che io rispondo sono d’accordo, adottatene), ogni tanto mi dicono che devo uscire, ma alla mia veneranda età, dopo un primo momento in cui farebbe piacere mandarli a scopare il mare, tutto entra da una parte ed esce dall’altra (per poi rientrare a tarda notte e non farmi dormire perché sono sempre un introverso).

Se vuoi rendere migliore il Natale del vostro introverso preferito:
□ Invitalo ma aspettati un rifiuto: ci piace essere considerati e ci piace annullare i piani
□ Niente sorprese, non le reggiamo
□ Se vuoi farci gli auguri, falli a noi: capisco che per comodità si inviino i messaggi ai gruppi o la stessa email a mille mila persone, lo facciamo anche noi, ma non ci fai venire voglia di amarti incondizionatamente
□ Non aspettarti baci e abbracci
□ Se anche dovessimo presentarci ad una festa, staremo in disparte: lasciaci lì

Piccola nota personale, se vuoi rendermi felice a Natale e non hai soldi da inviarmi, mi accontento di un messaggio di auguri (ma non aspettarti un grande slancio nel contraccambiare).

Buon Natale!

🕯 🔔 🛷 🦌 ❄️ 🌟 🎄 🎁 🎅🏻 ☃️
intro + vertĕre
Photo
Nella nostra società vengono presentati modelli di persone estroverse, sicure di sè, che sanno imporsi e amano stare al centro dell’attenzione; vengono valorizzati la capacità di comunicare facilmente e di stare con gli altri, la competitività, la capacità di raggiungere risultati oggettivi, fino ad alcuni estremi in cui si guardano positivamente elementi come tratti di narcisismo, esibizionismo, spavalderia, ed esagerata sicurezza. Viene  mandato il messaggio implicito che tali caratteristiche siano associate al successo nella vita e alla realizzazione di sè, anche se non sempre è così.Naturalmente per gli introversi un modello di questo tipo pone delle difficoltà perchè li spinge  al tentativo di adattarsi alle richieste dell’ambiente, per potersi sentire normali e accettati, a discapito delle loro particolarità, dei loro tempi e delle loro modalità di sviluppo.
La nostra cultura privilegia un modello estroverso, invece sminuisce i  tratti tipici dell’introversione etichettandoli  spesso come negativi; è da qui che può generarsi un malessere, un sentirsi fuori posto e poco valorizzati, non perchè le caratteristiche dell’introversione siano negative di fatto. Gli introversi in questo scenario culturale non si sentono a loro agio, tendono ad essere sottovalutati e a sottovalutarsi, poichè le loro capacità si esprimono in  modi meno “rumorosi” e meno evidenti, almeno ad uno sguardo superficiale.
Nelle culture orientali, ad esempio, un atteggiamento introverso è ben accettato perchè si accorda ai valori socialmente condivisi, mentre nelle culture occidentali i tratti dell’introversione vengono generalmente visti in una luce negativa. Ma una modalità non è migliore dell’altra, semplicemente sono due modi diversi di mettersi in relazione a se stessi e al mondo, posso essere visti come modi complementari, entrambi funzionali in situazioni normali. Nessuna posizione è più sana dell’altra, eccetto agli estremi, per entrambi i tipi, che possono risultare problematici.
L’estroverso è attratto spontaneamente dal mondo esterno, per ricaricarsi ha bisogno di uscire, di stare a contatto con gli altri, prende dall’esterno stimoli e motivazioni. Quando sono presenti troppi fattori  ambientali stressanti questo tratto può diventare esagerato, passando ad esempio, da una naturale propensione alla socievolezza e alla vivacità, ad un eccessivo bisogno di essere al centro dell’attenzione.
L’introverso è maggiormente attratto dal suo mondo interiore che non è meno ricco e stimolante di quello dell’estroverso; per ricaricarsi l’introverso ha bisogno di attingere alla sua realtà interiore,  qui  trova i suoi maggiori stimoli e motivazioni. Anche in questo caso in presenza di fattori ambientali negativi i tratti dell’introversione che normalmente consentono una buona autonomia possono accentuarsi troppo e portare verso il ritiro. I fattori psicosociali possono quindi  amplificare i tratti di personalità, spostandoli da tratti funzionali e adattivi a disfunzionali.
E’ molto importante che ognuno possa accettare come è fatto, seguire ciò che lo fa sentire a proprio agio e che anche nel tentativo di adattarsi ai diversi contesti di vita e di migliorarsi, possa rispettare la propria natura, restando fedele a se stesso.
Ovviamente introversione ed estroversione non sono polarità, non si presentano in modo tutto/nulla, ma si svolgono lungo un continuum tipologico, sono tratti caratteriali distribuiti come lungo una linea continua. Tutti possiedono caratteristiche sia dell’uno che dell’altro, anche se in misura diversa, e si possono spostare in una certa zona di questa linea immaginaria che percepiscono come sicura. Solo quando si è costretti ad allontanarsi troppo si sentono a disagio.
Ognuno usa una certa flessibilità per muoversi tra queste due direzioni, e forse la flessibilità è un fattore tra i più importanti nel mantenere un buon equilibrio, poichè consente di adattarsi ai diversi contesti  e alle diverse richieste della vita.
Introversione ed estroversione sono tratti di personalità piuttosto stabili, con caratteristiche specifiche, riconoscibili già da bambini. Molti genitori tendono a preoccuparsi quando intravedono questi aspetti nei loro figli, tendono a spingere per una socializzazione a volte anche un po’ forzata, e anche a scuola questi bambini, che appaiono più riservati e a volte con la testa tra le nuvole, sono spesso incoraggiati a conformarsi al modello più estroverso. Bisognerebbe poter prestare attenzione e valorizzare il modo che loro prediligono orientato all’interno, alla riflessione, all’introspezione e alla fantasia più che all’azione, rispettando i loro tempi che sono più lunghi essendo bambini molto riflessivi.
Nel libro Tipi Psicologici Jung definisce l’estroversione come un modo di essere caratterizzato da un interesse prevalente per il mondo esterno e l’introversione come un modo di essere caratterizzato da un interesse prevalente per quello interno. Più che con fatti e parole, dimensione preferita dall’estroverso, l’introverso si sente a suo agio con emozioni e pensieri.  Ha bisogno di solitudine per  sviluppare il proprio mondo interiore, apprezza l’amicizia, tende ad avere poche relazioni, ma profonde.
Introversi ed estroversi  hanno  modi molto diversi di ricaricare le energie; mentre i primi traggono beneficio dalle interazione con gli altri, i secondi dopo una giornata pesante sentono  l’esigenza di “chiudersi” e di ridurre gli stimoli esterni al minimo. Naturalmente la schematizzazione non può essere troppo netta, anche agli estroversi fa piacere avere momenti di pace, ma in genere per gli introversi questa è un’esigenza fortemente sentita.
E’ quindi importante conoscersi, conoscere i propri bisogni e le proprie inclinazione ed imparare a prendersene cura, in modo da poter fare per noi stessi ciò che ci è più utile.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di poter sviluppare al meglio la propria natura, ma integrando anche gli aspetti complementari dell’altro tipo in modo armonioso e senza strappi; questo consente di  allargare la zona in cui ci si può muovere restando in contatto con se stessi e di stabilire al contempo  delle relazioni sociali che siano soddisfacenti, anche se in modi diversi.
Il primo passo, dunque, è conoscersi, accettarsi nei propri punti di forza e di debolezza, e poi lavorare su di sè per integrare anche aspetti che vengono meno naturali, ma senza forzature, senza giudizi di valore e senza voler stravolgere il modo intimo in cui ognuno sente.

Jung, C.G, Tipi psicologici, Newton, 1996
Loehken, S. Introversi e Felici, Giunti, 2019
Paris, J. Contesto sociale e disturbi di personalità, Cortina, 1997
L’introverso è più lento dell’estroverso perché è meno spontaneo, ovvero perché si chiede più volte, prima di parlare o agire, se ciò che potrebbe dire o fare sia giusto o ingiusto, morale o immorale, appropriato o inappropriato, pertinente o impertinente, bello o brutto, utile o inutile, sicuro o pericoloso, buono o cattivo per sé e per gli altri.
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Face to Face, intervista completa con sottotitoli in italiano CARL GUSTAV JUNG
“...E allora lascia le strade che ti fanno diventare quel che non vuoi veramente essere. Lascia le strade che ti fanno amare, chi non vuoi veramente amare. E il tempo mi ha detto di non chiedere di più perché un giorno il nostro oceano troverà la sua riva.” #NickDrake

🌟Nicholas Rodney Drake
(
#19giugno1948) Era un musicista britannico, introverso, schivo, tormentato, con una grande abilità chitarristica, questo era #NickDrake. Nella sua breve carriera ha inciso tre soli album: “Five leaves left” (1969), “Bryter layter” (1970) e “Pink moon” (1972). Nick Drake è infatti morto il 25 novembre del 1974 a 26 anni. Ha scritto canzoni di disarmante bellezza, espresso emozioni uniche e irripetibili, cambiato il volto della musica d'autore. Una rivoluzione silenziosa durata soltanto 4anni. Nessuno all'epoca si accorse di lui. Per decenni la sua arte è rimasta tesoro custodito da pochi fan devoti. Ora la riscopre.

“E ora ci alziamo... E siamo ovunque”.‌‌ #NickDrake
"Mi occorre la tranquillità! E pur di non essere disturbato, adesso venderei tutto il mondo per una copeca. Che vada in malora il mondo, oppure che io non possa bere il mio tè? Io risponderò: che il mondo vada in malora, ma io possa sempre bere il tè."

da "Memorie dal sottosuolo",

Fëdor Dostoevskij
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
📚  IL POTERE DEGLI INTROVERSI

Ti definiresti una persona introversa o estroversa?

Ho letto Quiet, un libro che racconta il potere degli introversi in un mondo che non smette di parlare. L'autrice, la psicologa Susan Cain, dedica il libro all'introversione, spiegando cosa davvero significhi essere introversi e quali sono le peculiarità e le differenze tra introversi ed estroversi.

L’introverso non è un eremita. La persona introversa è quella che, bombardata da un eccesso di stimoli, ricerca ambienti in cui sono presenti in quantità ridotta.

👉 Nel video condivido alcuni spunti di riflessione.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Per gli amanti del silenzio: in Giappone è stato aperto un caffè dal nome eloquente “Cafe Without Words”. Tutte le comunicazioni e gli ordini avvengono nella lingua dei segni.

Luogo ideale per introversi...
#curiosità
intro + vertĕre
Voglio mangiare il tuo pancreas shoujo-love.net/anime/voglio-mangiare-il-tuo-pancreas/
Uno studente delle superiori timido e introverso trova casualmente il diario di una compagna di classe, Sakura Yamauchi, affetta da una grave malattia al pancreas. Al di fuori della famiglia della ragazza, nessuno è al corrente di questo segreto, così tra i due nasce un'amicizia speciale che li accompagnerà negli ultimi mesi di vita di Sakura...