Il tema Giustizia e Sicurezza da sempre crea enormi spaccature nella società. Da un lato i "giustizialisti", dall'altro i "volemose tutti bene, vedrai non lo fa più", che si scontrano sulle piazze, al bar, sugli scranni del Parlamento. Chi ha ragione? Non importa, personalmente credo nessuno dei due, perché il punto é un altro. Lo Stato deve GARANTIRE sicurezza ai suoi cittadini, e provvedere al reinserimento dei responsabili di un crimine nella società. Oggi non fa né l'una né l'altra cosa. Nelle carceri la vita é infernale per il "ladro di mele" e una passeggiata per il criminale incallito, con un tasso di atti di autolesionismo altissimi. In mezzo la Penitenziaria, sotto organico, stravolta, stremata, arrabbiata, con un tasso di crolli psicologici altissimi. Fuori, Carabinieri e Polizia accusati di non fare abbastanza, di non "uscire mai" quando c'è bisogno, e di non arrestare i criminali, quando il problema sono i mezzi e il personale tenuto volontariamente all'osso, le decisioni di giudici e magistrati che derubricano i reati, sconti di pena e malviventi che ridono (anche al telefono), dicendo di aver scelto una delle nostre città per delinquere perché "tanto se ti prendono non succede niente". Chi ha sbagliato per una dipendenza, per una strada sbagliata presa in un momento di difficoltà, viene invece risucchiato da un destino al quale non riesce a sottrarsi, una volta uscito. Assisto a questo scempio, come giornalista, da anni. Ascolto da anni operatori di sicurezza, cittadini vittime di reati di ogni genere e ho ben presente cosa chiedono. Basta. Questa é una delle principali ragioni per le quali ho deciso di fondare un movimento politico insieme ad Erich Grimaldi, e lottare per dei valori e dei principi. Con questa riforma se inciampi ti verrà tesa la mano per rialzarti, sul serio. Se scegli però la via della criminalità, se violi la persona, se aggredisci per rubare, per qualunque motivo che non sia un incidente, é giusto che tu sconti la pena per intero. In galera devono starci i criminali e ci sono persone che della criminalità hanno fatto la loro ragione di vita. Ci sono persone che sbeffeggiano le forze dell'ordine con acronimi anarchici, uno dei quali ho scelto per dargli finalmente il senso che tutti noi meritiamo. É bene sappiano che la musica sta cambiando. Valentina Rigano
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Viva Dio un uomo pensante!

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