Forwarded from Attività Solare - Solar Activity (Bernardo Mattiucci)
Circolazione atmosferica ancora bloccata in questa settimana, come avevamo già anticipato giorni fa. Europa nord-occidentale con temperature sotto la media ed Europa sud-orientale sopra media!
Anche per il successivo periodo 17/24 giugno circolazione bloccata anche se le anomalie negative si affievoliranno leggermente con centro sud più coinvolto dalle anomalie positive.
Anticiclone africano comunque è sempre lì, guardingo... 🥵🥵
Vedremo nei prossimi aggiornamenti se questa tendenza verrà confermata.
Anche per il successivo periodo 17/24 giugno circolazione bloccata anche se le anomalie negative si affievoliranno leggermente con centro sud più coinvolto dalle anomalie positive.
Anticiclone africano comunque è sempre lì, guardingo... 🥵🥵
Vedremo nei prossimi aggiornamenti se questa tendenza verrà confermata.
“Gli automobilisti tedeschi hanno utilizzato le tasse per finanziare progetti climatici all’estero che probabilmente non esistono nemmeno. Dei 75 progetti in Cina, solo uno è considerato insospettabile. Gli esperti prevedono danni miliardari e la fiducia nella transizione energetica sta vacillando.”
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Forwarded from Giubbe Rosse
CLIMA, LO STUDIO INTERNAZIONALE: NESSUNA EMERGENZA
Il surriscaldamento globale futuro sarà soltanto moderato. Francesco Servadio intervista il prof. Nicola Scafetta, fisico e docente di Oceanografia e Fisica dell'Atmosfera, autore di uno studio pubblicato su una delle riviste di settore più importanti del mondo. (Fonte: Buongiorno Südtirol)
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Il surriscaldamento globale futuro sarà soltanto moderato. Francesco Servadio intervista il prof. Nicola Scafetta, fisico e docente di Oceanografia e Fisica dell'Atmosfera, autore di uno studio pubblicato su una delle riviste di settore più importanti del mondo. (Fonte: Buongiorno Südtirol)
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BGS News - Buongiorno Südtirol
ESCLUSIVO. Clima: nessuna emergenza. Lo studio internazionale del prof. Scafetta: “Il surriscaldamento sarà moderato”
Il surriscaldamento globale futuro sarà soltanto moderato. Nessun allarmismo, dunque: si prevedono cambiamenti climatici modesti che, per quanto meritino la gi
Forwarded from Attività Solare - Solar Activity (Bernardo Mattiucci)
La prossima settimana sarà di forti contrasti! Un grande conflitto tra masse d’aria calda e fredda avverranno sull’Europa occidentale. All'orizzonte si profilano temporali di eccezionale intensità. In Italia finalmente qualche giorno estivo in attesa di un altro peggioramento.
COSA SI INVENTERANNO?
Dopo un inizio estate meravigliosamente fresco (si risparmia su aria condizionata e bollette della luce) e il silenzio assordante della propaganda mainstream sul global warming, attendiamoci il martellamento pressante ai primi segni del caldo, che prima o poi verrà.
La cosa meravigliosa è che, nonostante tutti gli sforzi messi in campo dai finanziatori multimiliardari dell'allarmismo climatico e dai governi, la transizione verde non sembra attecchire. E questo è un bel problema, per chi siede nella stanza dei bottoni. L'obbiettivo – ormai è chiaro – era quello di decarbonizzare in modo massiccio prima del 2030, anno in cui inizieremo ad assistere ad un calo globale delle temperature, e poter dire “Abbiamo salvato il Pianeta”. Se non riescono a imporre la transizione alle energie “verdi” prima del 2030, si ritroveranno temperature globali in calo mentre la CO2 continuerà a salire. E allora se ne dovranno inventare di tutti i colori per giustificare tutte le balle che ci hanno raccontato in questi anni.
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Dopo un inizio estate meravigliosamente fresco (si risparmia su aria condizionata e bollette della luce) e il silenzio assordante della propaganda mainstream sul global warming, attendiamoci il martellamento pressante ai primi segni del caldo, che prima o poi verrà.
La cosa meravigliosa è che, nonostante tutti gli sforzi messi in campo dai finanziatori multimiliardari dell'allarmismo climatico e dai governi, la transizione verde non sembra attecchire. E questo è un bel problema, per chi siede nella stanza dei bottoni. L'obbiettivo – ormai è chiaro – era quello di decarbonizzare in modo massiccio prima del 2030, anno in cui inizieremo ad assistere ad un calo globale delle temperature, e poter dire “Abbiamo salvato il Pianeta”. Se non riescono a imporre la transizione alle energie “verdi” prima del 2030, si ritroveranno temperature globali in calo mentre la CO2 continuerà a salire. E allora se ne dovranno inventare di tutti i colori per giustificare tutte le balle che ci hanno raccontato in questi anni.
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CICLI SOLARI E CLIMATICI
Questo diagramma parla chiaro: i cicli climatici sono legati ai cicli solari.
Sul blog di Judith Curry è possibile approfondire l'argomento leggendo il saggio di Javier in tre parti “Il ciclo di Bray di 2400 anni”.
“L'esistenza di un ciclo climatico di circa 2400 anni, scoperto nel 1968 da Roger Bray, è supportata da abbondanti prove derivanti da cambiamenti della vegetazione, riavanzamenti dei ghiacciai, cambiamenti atmosferici riflessi nelle alterazioni dei modelli dei venti, cambiamenti della temperatura oceanica e della salinità, abbondanza di ghiaccio galleggiante e cambiamenti nelle precipitazioni e nella temperatura. Ciò è stabilito con i record proxy provenienti da molte parti del mondo”.
➡️ Parte prima
➡️ Parte seconda
➡️ Parte terza
➡️ Riassunto di Andy May
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Questo diagramma parla chiaro: i cicli climatici sono legati ai cicli solari.
Sul blog di Judith Curry è possibile approfondire l'argomento leggendo il saggio di Javier in tre parti “Il ciclo di Bray di 2400 anni”.
“L'esistenza di un ciclo climatico di circa 2400 anni, scoperto nel 1968 da Roger Bray, è supportata da abbondanti prove derivanti da cambiamenti della vegetazione, riavanzamenti dei ghiacciai, cambiamenti atmosferici riflessi nelle alterazioni dei modelli dei venti, cambiamenti della temperatura oceanica e della salinità, abbondanza di ghiaccio galleggiante e cambiamenti nelle precipitazioni e nella temperatura. Ciò è stabilito con i record proxy provenienti da molte parti del mondo”.
➡️ Parte prima
➡️ Parte seconda
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PREOCCUPAZIONI DEI CITTADINI RISPETTO ALLE TEMATICHE AMBIENTALI
A partire dal 1998 e con continuità tra il 2012 e il 2021, attraverso l’Indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” l’Istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali.
Se si eliminano la prima e la quinta riga della tabella, le preoccupazioni sono più che legittime.
➡️ Comunicato stampa ISTAT
➡️ Testo integrale in pdf
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A partire dal 1998 e con continuità tra il 2012 e il 2021, attraverso l’Indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” l’Istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali.
Se si eliminano la prima e la quinta riga della tabella, le preoccupazioni sono più che legittime.
➡️ Comunicato stampa ISTAT
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Forwarded from Attività Solare - Solar Activity (Bernardo Mattiucci)
Nelle ultime tre settimane, la superficie della calotta glaciale della Groenlandia ha guadagnato circa 70 miliardi di tonnellate di nuovo ghiaccio e neve. Le affermazioni secondo cui la Groenlandia si sta sciogliendo sono propaganda, non scienza.
La stagione della fusione estiva non è ancora iniziata.
Ma come al solito queste informazioni nessuno è interessato a darvele.
http://polarportal.dk/en/greenland/surface-conditions/
La stagione della fusione estiva non è ancora iniziata.
Ma come al solito queste informazioni nessuno è interessato a darvele.
http://polarportal.dk/en/greenland/surface-conditions/
Forwarded from Andrea Tosatto Official
Gli stessi che ci raccontano che dobbiamo andare in monopattino per salvare il pianeta ci vorrebbero trascinare verso la terza guerra mondiale.
Carri Armati, missili e bombe nucleari non inquinano?
Carri Armati, missili e bombe nucleari non inquinano?
GERMANIA: PRECIPITA LA VENDITA DI AUTO ELETTRICHE
Le cifre relative all’immatricolazione di nuove auto elettriche in Germania sono sempre più terribili. Nel maggio 2024, l’autorità federale dei trasporti automobilistici (KBA) ha riferito di aver immatricolato solo 29.708 veicoli con motore elettrico. Si tratta di un calo del 30,6% rispetto al risultato dello stesso mese dell'anno scorso.
Anche le emissioni di CO2 delle nuove auto tedesche sono aumentate del 3,3%… indicando che la transizione verde è in fase di stallo e sta invertendo.
➡️ NoTricksZone
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Le cifre relative all’immatricolazione di nuove auto elettriche in Germania sono sempre più terribili. Nel maggio 2024, l’autorità federale dei trasporti automobilistici (KBA) ha riferito di aver immatricolato solo 29.708 veicoli con motore elettrico. Si tratta di un calo del 30,6% rispetto al risultato dello stesso mese dell'anno scorso.
Anche le emissioni di CO2 delle nuove auto tedesche sono aumentate del 3,3%… indicando che la transizione verde è in fase di stallo e sta invertendo.
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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO HA DECIMATO LE SOCIETÀ DI TUTTO IL MONDO
di Jim Steele per Whatsupwiththat
La Grande Carestia del 1870 provocò 50 milioni di morti per fame a causa della siccità in Sud America, Africa e Asia. Si è trattato di un evento climatico del tutto naturale durante periodi più freddi con concentrazioni di CO2 più basse e quelle dinamiche climatiche che causano la siccità sono ancora in gioco oggi. Per capire se il mondo potrebbe nuovamente soffrire una tale siccità, è utile vedere il cambiamento climatico da una prospettiva di 10.000 anni, a partire dal periodo umido africano. Durante l'optimum dell'Olocene il Sahara era ricoperto di laghi e fiumi e di un'abbondante fauna selvatica, come rappresentato dall'arte rupestre delle numerose società africane che prosperarono nel Sahara. Poi circa 6.000 anni fa si trasformò in deserto.
Ai tropici, la stagione delle piogge e quella secca si alternano a seconda della posizione della zona di convergenza intertropicale (ITCZ). L’ITCZ è vista dai satelliti come una stretta fascia di nuvole dove cadono le maggiori quantità di precipitazioni del mondo. L'ITCZ è molto sensibile al riscaldamento solare. Durante l’estate dell’emisfero settentrionale, quando i raggi più forti del sole si spostano verso nord, anche l’ITCZ fa lo stesso. Mentre il sole migra verso sud, lo stesso fa l’ITCZ e la sua fascia di piogge.
Un ciclo di oltre 40.000 anni di variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, denominato obliquità, determina anche quanto a nord e a sud migreranno i raggi più forti del sole. Diecimila anni fa l'inclinazione era al massimo e l'ITCZ migrò più a nord di oggi, portando più umidità nel Sahara. Quando l’inclinazione diminuisce al minimo, l’ITCZ si sposta verso sud. Pertanto, mentre l’ITCZ migrava verso sud, le piogge diminuirono abbastanza sul Sahara umido da trasformarlo in un deserto. L’inclinazione dell’asse continuerà a diminuire per altri 10.000 anni. Un altro ciclo orbitale, la precessione, ha contribuito alla migrazione dell'ITCZ verso sud provocando un leggero riscaldamento dell'emisfero meridionale mentre l'emisfero settentrionale si è leggermente raffreddato.
La ricerca ha anche scoperto che man mano che l’ITCZ si è spostata verso sud negli ultimi 6000 anni, l’attività di El Nino è aumentata. Gli eventi di El Nino hanno causato una siccità estrema nel sud-est asiatico nel 1998, così come nell’Africa meridionale, come è stato recentemente sperimentato nel 2023-2024. Allo stesso modo, la Grande Carestia del 1870 coincise con il forte El Nino del 1877-1878, mentre l’ITCZ si trovava nella sua posizione più a sud.
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di Jim Steele per Whatsupwiththat
La Grande Carestia del 1870 provocò 50 milioni di morti per fame a causa della siccità in Sud America, Africa e Asia. Si è trattato di un evento climatico del tutto naturale durante periodi più freddi con concentrazioni di CO2 più basse e quelle dinamiche climatiche che causano la siccità sono ancora in gioco oggi. Per capire se il mondo potrebbe nuovamente soffrire una tale siccità, è utile vedere il cambiamento climatico da una prospettiva di 10.000 anni, a partire dal periodo umido africano. Durante l'optimum dell'Olocene il Sahara era ricoperto di laghi e fiumi e di un'abbondante fauna selvatica, come rappresentato dall'arte rupestre delle numerose società africane che prosperarono nel Sahara. Poi circa 6.000 anni fa si trasformò in deserto.
Ai tropici, la stagione delle piogge e quella secca si alternano a seconda della posizione della zona di convergenza intertropicale (ITCZ). L’ITCZ è vista dai satelliti come una stretta fascia di nuvole dove cadono le maggiori quantità di precipitazioni del mondo. L'ITCZ è molto sensibile al riscaldamento solare. Durante l’estate dell’emisfero settentrionale, quando i raggi più forti del sole si spostano verso nord, anche l’ITCZ fa lo stesso. Mentre il sole migra verso sud, lo stesso fa l’ITCZ e la sua fascia di piogge.
Un ciclo di oltre 40.000 anni di variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, denominato obliquità, determina anche quanto a nord e a sud migreranno i raggi più forti del sole. Diecimila anni fa l'inclinazione era al massimo e l'ITCZ migrò più a nord di oggi, portando più umidità nel Sahara. Quando l’inclinazione diminuisce al minimo, l’ITCZ si sposta verso sud. Pertanto, mentre l’ITCZ migrava verso sud, le piogge diminuirono abbastanza sul Sahara umido da trasformarlo in un deserto. L’inclinazione dell’asse continuerà a diminuire per altri 10.000 anni. Un altro ciclo orbitale, la precessione, ha contribuito alla migrazione dell'ITCZ verso sud provocando un leggero riscaldamento dell'emisfero meridionale mentre l'emisfero settentrionale si è leggermente raffreddato.
La ricerca ha anche scoperto che man mano che l’ITCZ si è spostata verso sud negli ultimi 6000 anni, l’attività di El Nino è aumentata. Gli eventi di El Nino hanno causato una siccità estrema nel sud-est asiatico nel 1998, così come nell’Africa meridionale, come è stato recentemente sperimentato nel 2023-2024. Allo stesso modo, la Grande Carestia del 1870 coincise con il forte El Nino del 1877-1878, mentre l’ITCZ si trovava nella sua posizione più a sud.
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La Piccola Era Glaciale dal 1300 al 1900 d.C. coincise con i minimi delle macchie solari. Il ridotto riscaldamento solare ha causato un’ulteriore contrazione dell’ITCZ verso l’equatore. Ciò alterò la circolazione atmosferica portando siccità ai tropici e la Grande Carestia del 1870, nonché temperature più fredde nel Nord America e in Eurasia. Ha anche spostato le cinture pluviali settentrionali più a sud, portando forti nevicate e la crescita dei ghiacciai. La Manciuria soffriva di carestie non a causa della siccità ma a causa degli inverni freddi. La crescita dei ghiacciai nelle Alpi svizzere ha distrutto terreni agricoli e città.
Gli ultimi 150 anni hanno visto l’ITCZ migrare verso nord mentre le macchie solari mostravano un massimo, portando un rimbalzo caldo dalla LIA. Piccoli cambiamenti nell’irraggiamento solare non sono sufficienti per riscaldare direttamente il clima. Tuttavia, piccoli cambiamenti nell’irraggiamento solare influiscono sull’ITCZ che ha quindi impatti globali che possono avere effetti di riscaldamento maggiori. L'ITCZ è il motore della circolazione Hadley che guida i cambiamenti di circolazione dall'equatore ai poli. Una migrazione verso sud dell'ITCZ provoca un indebolimento del vortice polare e della corrente a getto polare. A sua volta, ciò consente all’aria fredda normalmente contenuta nell’Artico di fluire verso sud e raffreddare il Nord America e l’Eurasia. Un forte vortice polare che limita il trasporto di aria fredda provoca un riscaldamento della temperatura globale. La diminuzione delle macchie solari durante la Piccola Era Glaciale, così come a partire dagli anni ’90, coincide con un vortice più debole e un raffreddamento invernale nelle regioni subpolari. La circolazione Hadley, guidata dalla forza e dalla posizione dell'ITCZ, crea una cintura di pioggia tropicale, una cintura secca a media latitudine o una cintura di latitudine desertica e una cintura di pioggia subpolare. Man mano che l’ITCZ si sposta verso sud, si muovono anche le regioni aride e piovose. Di conseguenza, mentre l’ITCZ portava la siccità nelle regioni tropicali, allo stesso tempo portava forti nevicate e devastanti ghiacciai nelle cinture pluviali subpolari.
Le persone devono capire che siccità e inondazioni anomale, freddo e caldo anomali sono la conseguenza naturale dei modelli di circolazione naturale della terra e delle variazioni solari. Similmente agli effetti di El Nino, i cambiamenti climatici possono portare sia inondazioni che siccità. Allo stesso modo, la migrazione ITCZ porta tropici più caldi e regioni subpolari più fredde. Queste dinamiche naturali non implicano l’assenza di effetto serra. Tuttavia, rivelano semplicemente quanto le dinamiche climatiche naturali influenzino le nostre vite, le temperature globali e gli eventi meteorologici estremi. Chiunque sostenga che la CO2 sia la causa di tutti i cambiamenti climatici e di tutti gli eventi meteorologici estremi o è molto ignorante di queste dinamiche meteorologiche, oppure è un truffatore disonesto che cerca di manipolare il vostro sostegno per la sua agenda politica! La più grande ingiustizia climatica di tutte si verificherà se alle persone nel Terzo Mondo verrà negata l’energia poco costosa proveniente dai combustibili fossili che consentirebbe loro di affrontare meglio gli estremi climatici naturali!
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La Piccola Era Glaciale dal 1300 al 1900 d.C. coincise con i minimi delle macchie solari. Il ridotto riscaldamento solare ha causato un’ulteriore contrazione dell’ITCZ verso l’equatore. Ciò alterò la circolazione atmosferica portando siccità ai tropici e la Grande Carestia del 1870, nonché temperature più fredde nel Nord America e in Eurasia. Ha anche spostato le cinture pluviali settentrionali più a sud, portando forti nevicate e la crescita dei ghiacciai. La Manciuria soffriva di carestie non a causa della siccità ma a causa degli inverni freddi. La crescita dei ghiacciai nelle Alpi svizzere ha distrutto terreni agricoli e città.
Gli ultimi 150 anni hanno visto l’ITCZ migrare verso nord mentre le macchie solari mostravano un massimo, portando un rimbalzo caldo dalla LIA. Piccoli cambiamenti nell’irraggiamento solare non sono sufficienti per riscaldare direttamente il clima. Tuttavia, piccoli cambiamenti nell’irraggiamento solare influiscono sull’ITCZ che ha quindi impatti globali che possono avere effetti di riscaldamento maggiori. L'ITCZ è il motore della circolazione Hadley che guida i cambiamenti di circolazione dall'equatore ai poli. Una migrazione verso sud dell'ITCZ provoca un indebolimento del vortice polare e della corrente a getto polare. A sua volta, ciò consente all’aria fredda normalmente contenuta nell’Artico di fluire verso sud e raffreddare il Nord America e l’Eurasia. Un forte vortice polare che limita il trasporto di aria fredda provoca un riscaldamento della temperatura globale. La diminuzione delle macchie solari durante la Piccola Era Glaciale, così come a partire dagli anni ’90, coincide con un vortice più debole e un raffreddamento invernale nelle regioni subpolari. La circolazione Hadley, guidata dalla forza e dalla posizione dell'ITCZ, crea una cintura di pioggia tropicale, una cintura secca a media latitudine o una cintura di latitudine desertica e una cintura di pioggia subpolare. Man mano che l’ITCZ si sposta verso sud, si muovono anche le regioni aride e piovose. Di conseguenza, mentre l’ITCZ portava la siccità nelle regioni tropicali, allo stesso tempo portava forti nevicate e devastanti ghiacciai nelle cinture pluviali subpolari.
Le persone devono capire che siccità e inondazioni anomale, freddo e caldo anomali sono la conseguenza naturale dei modelli di circolazione naturale della terra e delle variazioni solari. Similmente agli effetti di El Nino, i cambiamenti climatici possono portare sia inondazioni che siccità. Allo stesso modo, la migrazione ITCZ porta tropici più caldi e regioni subpolari più fredde. Queste dinamiche naturali non implicano l’assenza di effetto serra. Tuttavia, rivelano semplicemente quanto le dinamiche climatiche naturali influenzino le nostre vite, le temperature globali e gli eventi meteorologici estremi. Chiunque sostenga che la CO2 sia la causa di tutti i cambiamenti climatici e di tutti gli eventi meteorologici estremi o è molto ignorante di queste dinamiche meteorologiche, oppure è un truffatore disonesto che cerca di manipolare il vostro sostegno per la sua agenda politica! La più grande ingiustizia climatica di tutte si verificherà se alle persone nel Terzo Mondo verrà negata l’energia poco costosa proveniente dai combustibili fossili che consentirebbe loro di affrontare meglio gli estremi climatici naturali!
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COME SAPPIAMO CHE IL SOLE CAMBIA IL CLIMA. PARTE III: TEORIE
di Javier Vinós per Climate Etc.
➡️ Continua dalla seconda parte
La Parte I di questa serie sul Sole e il clima descrive come sappiamo che il Sole è stato responsabile di alcuni dei principali cambiamenti climatici che si sono verificati negli ultimi 11.000 anni. Nella Parte II, abbiamo considerato una serie di cambiamenti che il Sole sta causando nel clima odierno, compresi i cambiamenti nella rotazione del pianeta e nel vortice polare che stanno cambiando la frequenza degli inverni freddi.
Nessuna delle prove dell’effetto del Sole sul clima che abbiamo esaminato è inclusa nei rapporti dell’IPCC. Il ruolo dell’IPCC è quello di valutare il rischio del cambiamento climatico indotto dall’uomo, non di trovare le cause del cambiamento climatico, che fin dal suo inizio è stato assunto come dovuto alle nostre emissioni. [...]
➡️ Continua a leggere su Attività Solare
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di Javier Vinós per Climate Etc.
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La Parte I di questa serie sul Sole e il clima descrive come sappiamo che il Sole è stato responsabile di alcuni dei principali cambiamenti climatici che si sono verificati negli ultimi 11.000 anni. Nella Parte II, abbiamo considerato una serie di cambiamenti che il Sole sta causando nel clima odierno, compresi i cambiamenti nella rotazione del pianeta e nel vortice polare che stanno cambiando la frequenza degli inverni freddi.
Nessuna delle prove dell’effetto del Sole sul clima che abbiamo esaminato è inclusa nei rapporti dell’IPCC. Il ruolo dell’IPCC è quello di valutare il rischio del cambiamento climatico indotto dall’uomo, non di trovare le cause del cambiamento climatico, che fin dal suo inizio è stato assunto come dovuto alle nostre emissioni. [...]
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L’ITALIA CENTRALE ERA 3-4°C PIÙ CALDA DI OGGI CIRCA 10.000-12.000 ANNI FA
di Kenneth Richard per NoTricksZone
In un nuovo studio, gli scienziati utilizzano il nuovo “termometro a isotopi di ostracodi raggruppati” per ricostruire un clima mediterraneo molto più caldo del tardo Pleistocene / inizio dell’Olocene.
Le temperature medie estive e invernali di oggi sono rispettivamente di 22°C (21,4°C) e 8°C sul Lago Trasimeno, nell’Italia centrale. Circa 11.000-12.000 anni fa, quando la CO2 si aggirava tra 220 e 230 ppm, le temperature estive erano in media di 25°C, a volte aumentavano fino a 27°C. Questo è almeno 3°C più caldo di oggi. Quando le concentrazioni di CO2 aumentarono nell'Olocene inferiore (da 9.000 a 10.000 anni fa), il termometro a isotopi di ostracodi raggruppati indica che le temperature estive in questa posizione scesero a 23°C (da 22,5 a 23,2°C). Durante lo stesso periodo le temperature invernali sono state in media di 12°C (11,8°C), ovvero “4°C più calde di oggi”.
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di Kenneth Richard per NoTricksZone
In un nuovo studio, gli scienziati utilizzano il nuovo “termometro a isotopi di ostracodi raggruppati” per ricostruire un clima mediterraneo molto più caldo del tardo Pleistocene / inizio dell’Olocene.
Le temperature medie estive e invernali di oggi sono rispettivamente di 22°C (21,4°C) e 8°C sul Lago Trasimeno, nell’Italia centrale. Circa 11.000-12.000 anni fa, quando la CO2 si aggirava tra 220 e 230 ppm, le temperature estive erano in media di 25°C, a volte aumentavano fino a 27°C. Questo è almeno 3°C più caldo di oggi. Quando le concentrazioni di CO2 aumentarono nell'Olocene inferiore (da 9.000 a 10.000 anni fa), il termometro a isotopi di ostracodi raggruppati indica che le temperature estive in questa posizione scesero a 23°C (da 22,5 a 23,2°C). Durante lo stesso periodo le temperature invernali sono state in media di 12°C (11,8°C), ovvero “4°C più calde di oggi”.
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UN FALLIMENTO DELLA MICRORETE SOLARE IN INDIA
Institute for Energy Research (IER)
Greenpeace ha portato l'energia solare a Dharnai, in India, nel 2014, costruendo una micro-griglia rinnovabile che avrebbe dovuto rendere il piccolo villaggio “indipendente dal punto di vista energetico” e costituire un modello per il resto del Paese. All'epoca, i consumatori occidentali sono stati deliziati con le storie di questo nuovo concetto. Ora, la microrete solare è defunta e viene utilizzata come stalla per il bestiame. Il progetto di Dharnai è uno dei tanti tentativi falliti di gruppi come Greenpeace di imporre le energie rinnovabili ai Paesi in via di sviluppo. Progetti simili sono falliti in Africa. Le batterie di cui i sistemi hanno bisogno si consumano e non vengono riparate perché i Paesi in via di sviluppo non hanno le competenze per farlo. Senza manutenzione e con una tariffa elevata per l'elettricità, Dharnai ha perso fiducia nel progetto solare ed è passata all'energia termica (alimentata a carbone) non appena è stata resa disponibile sulla rete, a partire dal 2016. [...]
L'intero esperimento per il villaggio è stato riassunto da un abitante del luogo che ha detto: “Nei primi tre anni ha funzionato bene e la gente lo usava. Ma dopo tre anni le batterie erano esaurite e non sono mai state riparate. Così ora, mentre i tetti solari, le telecamere a circuito chiuso e le altre infrastrutture sono intatte, l'intero sistema è diventato un pezzo da esposizione per noi. Qui nessuno usa più l'energia solare. La gloria di Dharnai è finita”, ha dichiarato a Mongabay-India Ravi Kumar, un negoziante del villaggio. [...]
Quando vengono avviati progetti solari come quello di Dharnai, gli sviluppatori non menzionano quanto sia sostenibile l’energia, la sua longevità e cosa succede quando le tecnologie invecchiano o quanta domanda il progetto potrebbe soddisfare. Quando Dharnai è stata collegata alla rete alimentata a carbone della regione nel 2016, gli abitanti dei villaggi hanno avuto accesso a una fonte di energia molto più economica e affidabile che ha permesso loro di utilizzare elettrodomestici ad alta potenza. L'esperienza di Dharnai dovrebbe essere un monito per gli altri. Sebbene i paesi sviluppati possano avere le competenze per mantenere operativo il sistema, il costo a Dharnai era 3 volte quello dell’affidabile energia a carbone.
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Institute for Energy Research (IER)
Greenpeace ha portato l'energia solare a Dharnai, in India, nel 2014, costruendo una micro-griglia rinnovabile che avrebbe dovuto rendere il piccolo villaggio “indipendente dal punto di vista energetico” e costituire un modello per il resto del Paese. All'epoca, i consumatori occidentali sono stati deliziati con le storie di questo nuovo concetto. Ora, la microrete solare è defunta e viene utilizzata come stalla per il bestiame. Il progetto di Dharnai è uno dei tanti tentativi falliti di gruppi come Greenpeace di imporre le energie rinnovabili ai Paesi in via di sviluppo. Progetti simili sono falliti in Africa. Le batterie di cui i sistemi hanno bisogno si consumano e non vengono riparate perché i Paesi in via di sviluppo non hanno le competenze per farlo. Senza manutenzione e con una tariffa elevata per l'elettricità, Dharnai ha perso fiducia nel progetto solare ed è passata all'energia termica (alimentata a carbone) non appena è stata resa disponibile sulla rete, a partire dal 2016. [...]
L'intero esperimento per il villaggio è stato riassunto da un abitante del luogo che ha detto: “Nei primi tre anni ha funzionato bene e la gente lo usava. Ma dopo tre anni le batterie erano esaurite e non sono mai state riparate. Così ora, mentre i tetti solari, le telecamere a circuito chiuso e le altre infrastrutture sono intatte, l'intero sistema è diventato un pezzo da esposizione per noi. Qui nessuno usa più l'energia solare. La gloria di Dharnai è finita”, ha dichiarato a Mongabay-India Ravi Kumar, un negoziante del villaggio. [...]
Quando vengono avviati progetti solari come quello di Dharnai, gli sviluppatori non menzionano quanto sia sostenibile l’energia, la sua longevità e cosa succede quando le tecnologie invecchiano o quanta domanda il progetto potrebbe soddisfare. Quando Dharnai è stata collegata alla rete alimentata a carbone della regione nel 2016, gli abitanti dei villaggi hanno avuto accesso a una fonte di energia molto più economica e affidabile che ha permesso loro di utilizzare elettrodomestici ad alta potenza. L'esperienza di Dharnai dovrebbe essere un monito per gli altri. Sebbene i paesi sviluppati possano avere le competenze per mantenere operativo il sistema, il costo a Dharnai era 3 volte quello dell’affidabile energia a carbone.
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IL TAMBURO DELLA PROPAGANDA INIZIA A BATTERE
Lo avevamo annunciato che ai primi segni del caldo estivo si sarebbero scatenati. Ma non finiscono mai di stupirci: 60° a Napoli (neppure nel Sahara si registrano tali temperature), allarme siccità e “il 28% del Paese rischia la desertificazione”!
➡️ TGCOM24
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Lo avevamo annunciato che ai primi segni del caldo estivo si sarebbero scatenati. Ma non finiscono mai di stupirci: 60° a Napoli (neppure nel Sahara si registrano tali temperature), allarme siccità e “il 28% del Paese rischia la desertificazione”!
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“Lo studio ci viene dagli esperti di McKinsey e ci ribadiscono tutte le difficoltà riscontrate ancora oggi dalle macchine BEV. Alcuni colossi del settore stanno prendendo coscienza della situazione, Volkswagen ad esempio vuole puntare ancora sui veicoli a combustione, dimostrando quindi che la crisi del settore non è soltanto in Italia. [...] La ricerca è stata condotta in 15 diversi stati e prende in esame ben 30 mila consumatori possessori di auto non solo elettriche. Ebbene, il 29% dei proprietari di veicoli BEV ha affermato che se ne avesse la possibilità tornerebbe alle macchine a combustione.”
E l'UE vorrebbe bandire i motori endotermici entro il 2035 per salvare il Pianeta... Ne vedremo delle belle.
➡️ Investire Oggi
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E l'UE vorrebbe bandire i motori endotermici entro il 2035 per salvare il Pianeta... Ne vedremo delle belle.
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Forwarded from Giubbe Rosse
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