Forwarded from Attività Solare - Solar Activity (Attivitasolare)
11 Maggio 2024
NOWCASTING SOLARE: 11 MAGGIO 2024
Enzo Ragusa
Dati ultimi compilati alle ore 23:45 (CEST*) – Central European Summer Time in vigore in Italia, corrispondente a UTC +2. Dati osservativi ultime 24h: Attività solare che nella giornata dell’11 Maggio è rimasta a livelli forti con 2 eventi di classe X 5.7 – X 1.5 e 4…
https://www.attivitasolare.com/nowcasting-solare-11-maggio-2024/
NOWCASTING SOLARE: 11 MAGGIO 2024
Enzo Ragusa
Dati ultimi compilati alle ore 23:45 (CEST*) – Central European Summer Time in vigore in Italia, corrispondente a UTC +2. Dati osservativi ultime 24h: Attività solare che nella giornata dell’11 Maggio è rimasta a livelli forti con 2 eventi di classe X 5.7 – X 1.5 e 4…
https://www.attivitasolare.com/nowcasting-solare-11-maggio-2024/
MASSIMO SOLARE
I due post precedenti, pubblicati dall'ottimo Attività Solare, mostrano che la nostra stella sta entrando nella fase di massimo dell'attuale ciclo (n. 25). Ciò significa che ci stiamo avvicinando all'inversione di polarità magnetica del Sole. “Le fasi di inversione di polarità del Sole sono contrassegnate dalle tempeste solari più forti e frequenti, che determinano il picco del ciclo solare appunto e ultimano il passaggio al ciclo solare successivo. Tale fase di inversione in genere dura alcuni mesi e dovrebbe concludersi entro ottobre-novembre. In sostanza, ci attendono mesi con tempeste solari molto forti e reiterate (più frequenti ed intense rispetto al max del ciclo 24) con potenziali rischi gravi per la sismologia terrestre, le telecomunicazioni e linee elettriche.”
Se sentirete i media gridare all' “allarme climatico”, non ascoltateli. Non è colpa della CO2 né del cambiamento climatico.
🔗 Unisciti a Global Warming
I due post precedenti, pubblicati dall'ottimo Attività Solare, mostrano che la nostra stella sta entrando nella fase di massimo dell'attuale ciclo (n. 25). Ciò significa che ci stiamo avvicinando all'inversione di polarità magnetica del Sole. “Le fasi di inversione di polarità del Sole sono contrassegnate dalle tempeste solari più forti e frequenti, che determinano il picco del ciclo solare appunto e ultimano il passaggio al ciclo solare successivo. Tale fase di inversione in genere dura alcuni mesi e dovrebbe concludersi entro ottobre-novembre. In sostanza, ci attendono mesi con tempeste solari molto forti e reiterate (più frequenti ed intense rispetto al max del ciclo 24) con potenziali rischi gravi per la sismologia terrestre, le telecomunicazioni e linee elettriche.”
Se sentirete i media gridare all' “allarme climatico”, non ascoltateli. Non è colpa della CO2 né del cambiamento climatico.
🔗 Unisciti a Global Warming
TEMPERATURE PERFETTAMENTE NELLA MEDIA
I dati NOAA contraddicono il continuo allarmismo climatico perpetrato da media e istituzioni, mostrando come le misurazioni dal 1895 ad oggi evidenzino temperature perfettamente nella norma e nessun elemento di allarme che giustifichi il catastrofismo. Da millenni la Terra si scalda e si raffredda continuamente, con picchi più o meno estremi.
➡️ Larry Hamlin per WUWT
➡️ The Guardian
➡️ NOAA dataset massime USA 1895 - 2024 Aprile
➡️ NOAA dataset massime USA 1895 - 2024 Gennaio - Aprile
➡️ NOAA dataset temperature massime USA 1895 - 2024
🔗 Unisciti a Global Warming
I dati NOAA contraddicono il continuo allarmismo climatico perpetrato da media e istituzioni, mostrando come le misurazioni dal 1895 ad oggi evidenzino temperature perfettamente nella norma e nessun elemento di allarme che giustifichi il catastrofismo. Da millenni la Terra si scalda e si raffredda continuamente, con picchi più o meno estremi.
➡️ Larry Hamlin per WUWT
➡️ The Guardian
➡️ NOAA dataset massime USA 1895 - 2024 Aprile
➡️ NOAA dataset massime USA 1895 - 2024 Gennaio - Aprile
➡️ NOAA dataset temperature massime USA 1895 - 2024
🔗 Unisciti a Global Warming
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Un divertente video che mette a confronto l'auto “a pile” e il “naftone” (Land Rover 1990) su un viaggio dalla Liguria alla Croazia. Ne emerge un quadro piuttosto drammatico per i fautori dell'auto elettrica.
🔗 Unisciti a Global Warming
🔗 Unisciti a Global Warming
UNA NOTA PER IL GUARDIAN – L'OPINIONE NON È SCIENZA
di Anthony Watts per WUWT
Un recente articolo sul quotidiano The Guardian riporta che alcuni dei “migliori scienziati climatici del mondo” credono che il disastro sia presto prossimo a verificarsi a causa di quello che essi sostengono sarà un ulteriore grado di riscaldamento del pianeta. Questa è una narrazione falsa. La terra ha sperimentato temperature simili in passato senza conseguenze disastrose. Inoltre, va notato che l’opinione riguardo alla scienza del clima ha avuto un track record terribile.
Come ha discusso in precedenza Climate Realism, il cosiddetto limite di 1,5°C è una soglia inventata arbitrariamente. Non ci sono prove scientifiche che il superamento della soglia di 1,5°C di riscaldamento stabilita politicamente comporterà un peggioramento degli eventi meteorologici estremi. Ciò che è vero per la soglia di 1,5°C è altrettanto vero per il limite di 2°C, come ha affermato Roger Pielke Jr., Ph.D., nel suo articolo “The Two Degree Temperature Target is Arbitrary and Untethered”.
La cosa ironica è che sia il Guardian che quegli “esperti di clima” non si sono accorti del fatto che in Europa sia i “limiti” di 1,5° che quelli di 2° C sono già stati superati, senza effetti deleteri.
Le affermazioni secondo cui il raggiungimento di tali temperature, presumibilmente causato dall’aumento di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera terrestre, sta causando o causerà disastri, come punti di svolta climatici, sono state ripetutamente sfatate su Climate Realism, e nessuna di queste previsioni si è avverata.
Questo articolo del Guardian non è una novità, ma dà semplicemente voce ai cosiddetti “esperti”, le cui passate affermazioni sul futuro sono una lunga serie di previsioni fallite. Il Guardian ha dimostrato più e più volte che, quando si tratta di “reporting” sul cambiamento climatico, il quotidiano e i suoi autori sono spudorati promotori della narrativa sulla crisi climatica che non ha alcuna base in prove o dati.
➡️ Leggi l'articolo completo
➡️ The Guardian
🔗 Unisciti a Global Warming
di Anthony Watts per WUWT
Un recente articolo sul quotidiano The Guardian riporta che alcuni dei “migliori scienziati climatici del mondo” credono che il disastro sia presto prossimo a verificarsi a causa di quello che essi sostengono sarà un ulteriore grado di riscaldamento del pianeta. Questa è una narrazione falsa. La terra ha sperimentato temperature simili in passato senza conseguenze disastrose. Inoltre, va notato che l’opinione riguardo alla scienza del clima ha avuto un track record terribile.
Come ha discusso in precedenza Climate Realism, il cosiddetto limite di 1,5°C è una soglia inventata arbitrariamente. Non ci sono prove scientifiche che il superamento della soglia di 1,5°C di riscaldamento stabilita politicamente comporterà un peggioramento degli eventi meteorologici estremi. Ciò che è vero per la soglia di 1,5°C è altrettanto vero per il limite di 2°C, come ha affermato Roger Pielke Jr., Ph.D., nel suo articolo “The Two Degree Temperature Target is Arbitrary and Untethered”.
La cosa ironica è che sia il Guardian che quegli “esperti di clima” non si sono accorti del fatto che in Europa sia i “limiti” di 1,5° che quelli di 2° C sono già stati superati, senza effetti deleteri.
Le affermazioni secondo cui il raggiungimento di tali temperature, presumibilmente causato dall’aumento di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera terrestre, sta causando o causerà disastri, come punti di svolta climatici, sono state ripetutamente sfatate su Climate Realism, e nessuna di queste previsioni si è avverata.
Questo articolo del Guardian non è una novità, ma dà semplicemente voce ai cosiddetti “esperti”, le cui passate affermazioni sul futuro sono una lunga serie di previsioni fallite. Il Guardian ha dimostrato più e più volte che, quando si tratta di “reporting” sul cambiamento climatico, il quotidiano e i suoi autori sono spudorati promotori della narrativa sulla crisi climatica che non ha alcuna base in prove o dati.
➡️ Leggi l'articolo completo
➡️ The Guardian
🔗 Unisciti a Global Warming
NON CONTROLLANO NEPPURE I DATI! OPPURE I DATI SONO FALSI
Il 1997, secondo il New York Times, è stato dichiarato l'anno più caldo del secolo (il che smentisce gli articoli che ogni anno escono dichiarando quello corrente come “l'anno più caldo di sempre”, ossia da quando esistono i termometri), con una temperatura media globale di 16.92° C. Ma Copernicus, all'inizio di quest'anno, ha annunciato che il 2023 è stato l'anno più caldo, con una media globale di 14.98° C.
Complimentoni.
https://climate.copernicus.eu/copernicus-2023-hottest-year-record
🔗 Unisciti a Global Warming
Il 1997, secondo il New York Times, è stato dichiarato l'anno più caldo del secolo (il che smentisce gli articoli che ogni anno escono dichiarando quello corrente come “l'anno più caldo di sempre”, ossia da quando esistono i termometri), con una temperatura media globale di 16.92° C. Ma Copernicus, all'inizio di quest'anno, ha annunciato che il 2023 è stato l'anno più caldo, con una media globale di 14.98° C.
Complimentoni.
https://climate.copernicus.eu/copernicus-2023-hottest-year-record
🔗 Unisciti a Global Warming
Attività Solare aveva previsto proprio ieri la possibilità che si verificassero terremoti importanti in concomitanza con il massimo solare in corso e l'inizio dell'inversione di polarità del Sole.
Oggi, un terremoto di 6.2 gradi ha colpito il Messico vicino alla costa del Chiapas. Speriamo che sia solo una coincidenza.
➡️ ADN Kronos
🔗 Unisciti a Global Warming
Oggi, un terremoto di 6.2 gradi ha colpito il Messico vicino alla costa del Chiapas. Speriamo che sia solo una coincidenza.
➡️ ADN Kronos
🔗 Unisciti a Global Warming
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
SICCITÀ A TORINO
Oggi, 12/05/2024
Oggi, 12/05/2024
L'IPCC RIFIUTA I RIPETUTI APPELLI AL DIALOGO CON GLI SCIENZIATI CRITICI
di Arthur Blok
“L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ignora la letteratura cruciale sottoposta a revisione paritaria e seleziona le prove per promuovere scenari catastrofici sul cambiamento climatico. Queste sono solo alcune delle scoperte del fondatore di Climate Intelligence (Clintel), il professore emerito Guus Berkhout (84), dopo aver analizzato criticamente i rapporti scientifici dell’IPCC. "Rifiutano la mia richiesta di un dibattito onesto e aperto. Il risultato è una storia molto unilaterale e allarmistica".”
Questo è il nuovo metodo scientifico: decidere politicamente ed istituzionalmente una “verità” e perseguirla con ogni mezzo, ignorando ogni voce, anche autorevole, che non si allinea.
➡️ Articolo completo in italiano su Attività Solare
➡️ Articolo originale in inglese su Liberum
🔗 Unisciti a Global Warming
di Arthur Blok
“L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ignora la letteratura cruciale sottoposta a revisione paritaria e seleziona le prove per promuovere scenari catastrofici sul cambiamento climatico. Queste sono solo alcune delle scoperte del fondatore di Climate Intelligence (Clintel), il professore emerito Guus Berkhout (84), dopo aver analizzato criticamente i rapporti scientifici dell’IPCC. "Rifiutano la mia richiesta di un dibattito onesto e aperto. Il risultato è una storia molto unilaterale e allarmistica".”
Questo è il nuovo metodo scientifico: decidere politicamente ed istituzionalmente una “verità” e perseguirla con ogni mezzo, ignorando ogni voce, anche autorevole, che non si allinea.
➡️ Articolo completo in italiano su Attività Solare
➡️ Articolo originale in inglese su Liberum
🔗 Unisciti a Global Warming
COME VOLEVASI DIMOSTRARE
“Il governo sta pensando a un piano per introdurre le accise sulle auto elettriche per non perdere quei fondi che oggi lo Stato recupera da benzina e diesel e che andranno persi con la progressiva elettrificazione dei veicoli. «Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha già iniziato a lavorare su questo punto» – ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti”
➡️ Corriere
🔗 Unisciti a Global Warming
“Il governo sta pensando a un piano per introdurre le accise sulle auto elettriche per non perdere quei fondi che oggi lo Stato recupera da benzina e diesel e che andranno persi con la progressiva elettrificazione dei veicoli. «Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha già iniziato a lavorare su questo punto» – ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti”
➡️ Corriere
🔗 Unisciti a Global Warming
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
I PARADOSSI DEL GREEN
Tutti sono preoccupati di ridurre le emissioni di CO2 umane (ossia il 5% dello 0,04% di CO2 presente in atmosfera), ma nessuno è preoccupato dei miliardi di tonnellate di plastica che abbiamo riversato e continuiamo a riversare nell'ambiente.
➡️ UNESCO
➡️ Mascherine e plastiche
🔗 Unisciti a Global Warming
Tutti sono preoccupati di ridurre le emissioni di CO2 umane (ossia il 5% dello 0,04% di CO2 presente in atmosfera), ma nessuno è preoccupato dei miliardi di tonnellate di plastica che abbiamo riversato e continuiamo a riversare nell'ambiente.
➡️ UNESCO
➡️ Mascherine e plastiche
🔗 Unisciti a Global Warming
Pubblichiamo, di seguito, la traduzione in italiano di un bellissimo articolo di Javier Vinós dal blog di Judith Curry “Climate Etc.”, in cui è spiegata in modo chiaro e comprensibile la correlazione tra l'attività solare e i cambiamenti climatici sulla terra e le metodologie grazie alle quali la scienza è stata in grado di stabilirla.
L'articolo è molto lungo e, siccome la funzione Telegra.ph non sta funzionando molto bene, sarà diviso in cinque post.
L'articolo che segue (in cinque post) è la prima parte della relazione di Vinós sull'influenza del sole sul clima terrestre, relativa agli studi effettuati in passato, a cui seguiranno prossimamente la seconda e la terza parte relative agli studi del presente.
Buona lettura!
🔗 Unisciti a Global Warming
L'articolo è molto lungo e, siccome la funzione Telegra.ph non sta funzionando molto bene, sarà diviso in cinque post.
L'articolo che segue (in cinque post) è la prima parte della relazione di Vinós sull'influenza del sole sul clima terrestre, relativa agli studi effettuati in passato, a cui seguiranno prossimamente la seconda e la terza parte relative agli studi del presente.
Buona lettura!
🔗 Unisciti a Global Warming
COME SAPPIAMO CHE IL SOLE CAMBIA IL CLIMA. PARTE PRIMA: IL PASSATO
di Javier Vinós per Climate Etc.
Il Sole è una stella variabile e la quantità di energia che emette varia di mese in mese, di anno in anno e di secolo in secolo. Una delle manifestazioni di queste variazioni sono le macchie solari, che sono più frequenti quando il Sole è più attivo e scompaiono quando è meno attivo. Queste macchie seguono un ciclo solare di circa 11 anni, ma a volte c’è un periodo più lungo, decenni o secoli, in cui l’attività del Sole è così bassa che non ci sono macchie. Questi periodi sono chiamati grandi minimi solari. Ci sono anche periodi di decenni o secoli in cui l'attività è maggiore. Questi sono chiamati grandi massimi solari.
Il Sole fornisce il 99,9% dell’energia che riceve il sistema climatico. Quindi, ci sono sempre stati scienziati che pensavano che le variazioni del Sole fossero la causa del cambiamento climatico. Il problema è che non hanno mai avuto prove sufficienti per dimostrarlo. Finora.
1. L'IPCC e la NASA dicono...
L’IPCC e la NASA sono convinti che i cambiamenti del Sole abbiano scarsi effetti sul clima. Si basano su due argomenti. Il primo è che i cambiamenti nell’attività solare sono molto piccoli. Li misuriamo con i satelliti perché non possono essere misurati dalla superficie, e sappiamo che l'energia radiante proveniente dal Sole varia solo dello 0,1%. L’entità dei cambiamenti si apprezza meglio quando utilizziamo l’intera scala. Molti scienziati ritengono che un cambiamento così piccolo possa produrre solo piccoli cambiamenti nel clima.
La seconda argomentazione è che l’evoluzione della temperatura non coincide con l’evoluzione dell’attività solare. Dagli anni ’90, l’attività solare è diminuita mentre il riscaldamento è continuato (fonte).
In realtà questo argomento non è valido perché non dice che il Sole non influisce sulla temperatura, ma che non è l’unico fattore a farlo, cosa che già sapevamo perché la temperatura risponde a molti fattori come El Niño, i vulcani, il vortice polare o cambiamenti nell'orbita terrestre. Sono molte le cause naturali che modificano il clima, e quello che dobbiamo sapere è se il Sole è una delle principali.
Per scoprirlo, non dobbiamo preoccuparci di ciò che pensano l’IPCC e la NASA, dobbiamo interrogarci sul clima stesso. Non importa quanto piccoli siano i cambiamenti nel Sole se si scopre che il clima risponde fortemente ad essi causando grandi cambiamenti.
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
di Javier Vinós per Climate Etc.
Il Sole è una stella variabile e la quantità di energia che emette varia di mese in mese, di anno in anno e di secolo in secolo. Una delle manifestazioni di queste variazioni sono le macchie solari, che sono più frequenti quando il Sole è più attivo e scompaiono quando è meno attivo. Queste macchie seguono un ciclo solare di circa 11 anni, ma a volte c’è un periodo più lungo, decenni o secoli, in cui l’attività del Sole è così bassa che non ci sono macchie. Questi periodi sono chiamati grandi minimi solari. Ci sono anche periodi di decenni o secoli in cui l'attività è maggiore. Questi sono chiamati grandi massimi solari.
Il Sole fornisce il 99,9% dell’energia che riceve il sistema climatico. Quindi, ci sono sempre stati scienziati che pensavano che le variazioni del Sole fossero la causa del cambiamento climatico. Il problema è che non hanno mai avuto prove sufficienti per dimostrarlo. Finora.
1. L'IPCC e la NASA dicono...
L’IPCC e la NASA sono convinti che i cambiamenti del Sole abbiano scarsi effetti sul clima. Si basano su due argomenti. Il primo è che i cambiamenti nell’attività solare sono molto piccoli. Li misuriamo con i satelliti perché non possono essere misurati dalla superficie, e sappiamo che l'energia radiante proveniente dal Sole varia solo dello 0,1%. L’entità dei cambiamenti si apprezza meglio quando utilizziamo l’intera scala. Molti scienziati ritengono che un cambiamento così piccolo possa produrre solo piccoli cambiamenti nel clima.
La seconda argomentazione è che l’evoluzione della temperatura non coincide con l’evoluzione dell’attività solare. Dagli anni ’90, l’attività solare è diminuita mentre il riscaldamento è continuato (fonte).
In realtà questo argomento non è valido perché non dice che il Sole non influisce sulla temperatura, ma che non è l’unico fattore a farlo, cosa che già sapevamo perché la temperatura risponde a molti fattori come El Niño, i vulcani, il vortice polare o cambiamenti nell'orbita terrestre. Sono molte le cause naturali che modificano il clima, e quello che dobbiamo sapere è se il Sole è una delle principali.
Per scoprirlo, non dobbiamo preoccuparci di ciò che pensano l’IPCC e la NASA, dobbiamo interrogarci sul clima stesso. Non importa quanto piccoli siano i cambiamenti nel Sole se si scopre che il clima risponde fortemente ad essi causando grandi cambiamenti.
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
... segue dal post precedente.
2. Il clima durante l'Olocene
E il modo migliore per scoprirlo è osservare cosa è successo al clima negli ultimi 11.000 anni, il periodo interglaciale che chiamiamo Olocene. Il vantaggio di ciò è che i cambiamenti climatici dell’Olocene non potrebbero essere stati causati da cambiamenti nella CO₂. Devono essere stati causati da qualcos'altro.
Per studiare il clima del passato, gli scienziati utilizzano vari proxy climatici che raccolgono in diverse parti del mondo. Un importante studio pubblicato su Science ha utilizzato 73 di questi proxy per ricostruire il clima dell'Olocene (fonte). Ho usato gli stessi proxy, con una leggera modifica nel modo in cui sono mescolati.
Ciò che vediamo, e supportato anche da un gran numero di studi, è che ci fu un periodo caldo di migliaia di anni, chiamato Ottimo Climatico, seguito da un lungo periodo di raffreddamento, chiamato Neoglaciazione.
Come facciamo a sapere che questa ricostruzione è corretta? Un altro studio ha ricostruito l’andamento dei ghiacciai della Terra negli ultimi 11.000 anni (fonte). Hanno diviso il globo in 17 regioni e questo grafico mostra il numero di regioni i cui ghiacciai sono aumentati di dimensioni durante ogni secolo dell'Olocene.
Dato che i ghiacciai crescono quando fa più freddo, possiamo invertire il loro dato e confrontarlo con il grafico di ricostruzione della temperatura in modo che il suo significato sia lo stesso. Troviamo un alto grado di accordo. I ghiacciai confermano quanto mostra la ricostruzione della temperatura. Sappiamo anche che la CO₂ ha avuto l’effetto opposto alla temperatura, ma questa è un’altra storia.
Entrambi i grafici [grafico 2] mostrano anche alcuni gravi episodi di raffreddamento accompagnati da un aumento della crescita dei ghiacciai. Questi eventi climatici improvvisi del passato sono stati studiati e identificati dai paleoclimatologi. Tra tutti, ci concentreremo su quattro tra i più importanti. L'oscillazione boreale, l'evento di 5,2 chilometri, l'evento di 2,8 chilometri e la piccola era glaciale.
I quattro sono separati da multipli di 2.500 anni e formano un ciclo che ho chiamato ciclo di Bray perché questo era il nome dello scienziato che lo scoprì nel 1968 (fonte).
Ora che conosciamo il clima del passato, dobbiamo parlare dell'attività del Sole nel passato
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
2. Il clima durante l'Olocene
E il modo migliore per scoprirlo è osservare cosa è successo al clima negli ultimi 11.000 anni, il periodo interglaciale che chiamiamo Olocene. Il vantaggio di ciò è che i cambiamenti climatici dell’Olocene non potrebbero essere stati causati da cambiamenti nella CO₂. Devono essere stati causati da qualcos'altro.
Per studiare il clima del passato, gli scienziati utilizzano vari proxy climatici che raccolgono in diverse parti del mondo. Un importante studio pubblicato su Science ha utilizzato 73 di questi proxy per ricostruire il clima dell'Olocene (fonte). Ho usato gli stessi proxy, con una leggera modifica nel modo in cui sono mescolati.
Ciò che vediamo, e supportato anche da un gran numero di studi, è che ci fu un periodo caldo di migliaia di anni, chiamato Ottimo Climatico, seguito da un lungo periodo di raffreddamento, chiamato Neoglaciazione.
Come facciamo a sapere che questa ricostruzione è corretta? Un altro studio ha ricostruito l’andamento dei ghiacciai della Terra negli ultimi 11.000 anni (fonte). Hanno diviso il globo in 17 regioni e questo grafico mostra il numero di regioni i cui ghiacciai sono aumentati di dimensioni durante ogni secolo dell'Olocene.
Dato che i ghiacciai crescono quando fa più freddo, possiamo invertire il loro dato e confrontarlo con il grafico di ricostruzione della temperatura in modo che il suo significato sia lo stesso. Troviamo un alto grado di accordo. I ghiacciai confermano quanto mostra la ricostruzione della temperatura. Sappiamo anche che la CO₂ ha avuto l’effetto opposto alla temperatura, ma questa è un’altra storia.
Entrambi i grafici [grafico 2] mostrano anche alcuni gravi episodi di raffreddamento accompagnati da un aumento della crescita dei ghiacciai. Questi eventi climatici improvvisi del passato sono stati studiati e identificati dai paleoclimatologi. Tra tutti, ci concentreremo su quattro tra i più importanti. L'oscillazione boreale, l'evento di 5,2 chilometri, l'evento di 2,8 chilometri e la piccola era glaciale.
I quattro sono separati da multipli di 2.500 anni e formano un ciclo che ho chiamato ciclo di Bray perché questo era il nome dello scienziato che lo scoprì nel 1968 (fonte).
Ora che conosciamo il clima del passato, dobbiamo parlare dell'attività del Sole nel passato
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
... segue dal post precedente.
3. Attività solare nel passato
L’attività del Sole è registrata negli anelli degli alberi attraverso l’azione dei raggi cosmici. Un flusso costante di raggi cosmici dalla galassia raggiunge il sistema solare. Alcuni interagiscono con l'atmosfera. Alcuni entrano in collisione con l'azoto presente nell'atmosfera, convertendolo in carbonio-14, che è più pesante del normale carbonio-12 e radioattivo. Questo carbonio-14 si combina con l'ossigeno per formare CO₂ radioattiva, che viene respirata dagli alberi. Il carbonio viene utilizzato nella fotosintesi per produrre cellulosa, che consente al tronco dell'albero di aumentare di diametro. Quando l'albero muore, il carbonio-14 nel legno decade lentamente nel corso di secoli e millenni. Basta misurare la quantità di carbonio-14 rimasta nel legno per sapere quanto tempo è passato da quando l'albero è morto.
Ogni anello di crescita di un albero registra il carbonio-14 presente nell’atmosfera quell’anno e gli scienziati hanno utilizzato alberi millenari e tronchi conservati per costruire una curva di calibrazione che copre decine di migliaia di anni. Ciò consente loro di determinare l’età di eventuali resti organici, anche se non si tratta di un tronco d’albero, semplicemente conoscendo il carbonio-14 che contiene. Questa è nota come datazione al radiocarbonio.
L’unico problema è che la produzione di carbonio-14 da parte dei raggi cosmici non è costante. Il campo magnetico del Sole devia il percorso dei raggi cosmici, facendo sì che molti non raggiungano la Terra, e i cambiamenti nell’attività del Sole influenzano il suo campo magnetico.
Man mano che l’attività del Sole aumenta, arrivano meno raggi cosmici, viene prodotto meno carbonio-14 e i resti organici appaiono più vecchi perché ne contengono meno. Quando l’attività del Sole si indebolisce, arrivano più raggi cosmici, viene prodotto più carbonio-14 e i resti organici sembrano più giovani perché ne contengono di più.
Ciò produce deviazioni nella curva di calibrazione che ci permettono di sapere quale è stata l’attività del Sole nel passato.
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
3. Attività solare nel passato
L’attività del Sole è registrata negli anelli degli alberi attraverso l’azione dei raggi cosmici. Un flusso costante di raggi cosmici dalla galassia raggiunge il sistema solare. Alcuni interagiscono con l'atmosfera. Alcuni entrano in collisione con l'azoto presente nell'atmosfera, convertendolo in carbonio-14, che è più pesante del normale carbonio-12 e radioattivo. Questo carbonio-14 si combina con l'ossigeno per formare CO₂ radioattiva, che viene respirata dagli alberi. Il carbonio viene utilizzato nella fotosintesi per produrre cellulosa, che consente al tronco dell'albero di aumentare di diametro. Quando l'albero muore, il carbonio-14 nel legno decade lentamente nel corso di secoli e millenni. Basta misurare la quantità di carbonio-14 rimasta nel legno per sapere quanto tempo è passato da quando l'albero è morto.
Ogni anello di crescita di un albero registra il carbonio-14 presente nell’atmosfera quell’anno e gli scienziati hanno utilizzato alberi millenari e tronchi conservati per costruire una curva di calibrazione che copre decine di migliaia di anni. Ciò consente loro di determinare l’età di eventuali resti organici, anche se non si tratta di un tronco d’albero, semplicemente conoscendo il carbonio-14 che contiene. Questa è nota come datazione al radiocarbonio.
L’unico problema è che la produzione di carbonio-14 da parte dei raggi cosmici non è costante. Il campo magnetico del Sole devia il percorso dei raggi cosmici, facendo sì che molti non raggiungano la Terra, e i cambiamenti nell’attività del Sole influenzano il suo campo magnetico.
Man mano che l’attività del Sole aumenta, arrivano meno raggi cosmici, viene prodotto meno carbonio-14 e i resti organici appaiono più vecchi perché ne contengono meno. Quando l’attività del Sole si indebolisce, arrivano più raggi cosmici, viene prodotto più carbonio-14 e i resti organici sembrano più giovani perché ne contengono di più.
Ciò produce deviazioni nella curva di calibrazione che ci permettono di sapere quale è stata l’attività del Sole nel passato.
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
... segue dal post precedente.
4. Minimi solari di tipo Spörer
Quando analizziamo la curva del radiocarbonio negli ultimi 11.000 anni, osserviamo grandi deviazioni che indicano lunghi periodi di bassa attività solare. Questi periodi prolungati di bassa attività solare sono chiamati grandi minimi solari e aumentano la produzione di carbonio-14 del 2%. I più comuni durano circa 75 anni, e se ne sono verificati una ventina negli ultimi 11.000 anni. Il più recente è stato il minimo di Maunder alla fine del XVII secolo. Ma ci sono altri tipi di grandi minimi solari che sono molto più gravi perché durano il doppio del tempo, circa 150 anni. L'ultimo di questi minimi solari gravi fu il minimo di Spörer, verificatosi nel XV e XVI secolo.
Ci sono stati solo quattro grandi minimi di tipo Spörer nell'intero Olocene. 2.800 anni fa ci fu il minimo Omero, 5.200 anni fa il minimo Sumero e 10.300 anni fa il minimo Boreale. Sappiamo quando si sono verificati grazie agli anelli degli alberi.
Se le date suonano familiari, è perché i quattro grandi minimi dell’Olocene di tipo Spörer coincidono esattamente con i quattro principali eventi climatici sul grafico che abbiamo visto in precedenza. Sappiamo che durante ciascuno di questi grandi minimi solari, quando l’attività del Sole è diminuita per 150 anni, il clima ha subito un tremendo raffreddamento che ha avuto un effetto importante sui proxy climatici in tutto il mondo.
Sappiamo anche che la bassa attività solare durante i grandi minimi ha avuto un impatto notevole sulle popolazioni umane. Gli insediamenti umani del passato e le strutture che li compongono possono essere datati al radiocarbonio. Quando in passato gli esseri umani se la cavavano bene, la popolazione cresceva e costruivano di più, mentre quando andavano male, di solito perché c’era meno cibo, la popolazione diminuiva e si costruiva di meno. Gli scienziati hanno stimato l'evoluzione della popolazione umana delle isole britanniche analizzando le date al radiocarbonio di migliaia e migliaia di resti provenienti da centinaia di scavi archeologici (fonte).
Ciò che hanno scoperto è che la popolazione è aumentata notevolmente con l’avvento dell’agricoltura, ma ogni volta che si verificava un grave deterioramento del clima, la popolazione umana soffriva di una diminuzione delle risorse. E i maggiori cali si sono verificati quando si sono verificati minimi solari di tipo Grand Spörer. Anche altre diminuzioni della popolazione coincidono con altri periodi di raffreddamento, confermando la nostra ricostruzione.
Questo ci dice che i peggiori cambiamenti climatici del passato sono stati causati da cambiamenti nell’attività solare. Ci dice anche che ciò che è dannoso per l’umanità è il raffreddamento, non il riscaldamento.
Ora possiamo rispondere all’IPCC e alla NASA. Non importa che l’irradianza solare cambi molto poco, e non importa che la temperatura non sempre abbia lo stesso effetto dell’attività solare. Chiaramente ci sono altri fattori in gioco. Ma possiamo affermare con enfasi che i cambiamenti nell’attività solare influenzano il clima perché questo è ciò che dice il clima. Lo studio del clima passato non lascia spazio a dubbi. Il sole cambia il clima. E se non sappiamo come funziona, dovremmo studiarlo.
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
4. Minimi solari di tipo Spörer
Quando analizziamo la curva del radiocarbonio negli ultimi 11.000 anni, osserviamo grandi deviazioni che indicano lunghi periodi di bassa attività solare. Questi periodi prolungati di bassa attività solare sono chiamati grandi minimi solari e aumentano la produzione di carbonio-14 del 2%. I più comuni durano circa 75 anni, e se ne sono verificati una ventina negli ultimi 11.000 anni. Il più recente è stato il minimo di Maunder alla fine del XVII secolo. Ma ci sono altri tipi di grandi minimi solari che sono molto più gravi perché durano il doppio del tempo, circa 150 anni. L'ultimo di questi minimi solari gravi fu il minimo di Spörer, verificatosi nel XV e XVI secolo.
Ci sono stati solo quattro grandi minimi di tipo Spörer nell'intero Olocene. 2.800 anni fa ci fu il minimo Omero, 5.200 anni fa il minimo Sumero e 10.300 anni fa il minimo Boreale. Sappiamo quando si sono verificati grazie agli anelli degli alberi.
Se le date suonano familiari, è perché i quattro grandi minimi dell’Olocene di tipo Spörer coincidono esattamente con i quattro principali eventi climatici sul grafico che abbiamo visto in precedenza. Sappiamo che durante ciascuno di questi grandi minimi solari, quando l’attività del Sole è diminuita per 150 anni, il clima ha subito un tremendo raffreddamento che ha avuto un effetto importante sui proxy climatici in tutto il mondo.
Sappiamo anche che la bassa attività solare durante i grandi minimi ha avuto un impatto notevole sulle popolazioni umane. Gli insediamenti umani del passato e le strutture che li compongono possono essere datati al radiocarbonio. Quando in passato gli esseri umani se la cavavano bene, la popolazione cresceva e costruivano di più, mentre quando andavano male, di solito perché c’era meno cibo, la popolazione diminuiva e si costruiva di meno. Gli scienziati hanno stimato l'evoluzione della popolazione umana delle isole britanniche analizzando le date al radiocarbonio di migliaia e migliaia di resti provenienti da centinaia di scavi archeologici (fonte).
Ciò che hanno scoperto è che la popolazione è aumentata notevolmente con l’avvento dell’agricoltura, ma ogni volta che si verificava un grave deterioramento del clima, la popolazione umana soffriva di una diminuzione delle risorse. E i maggiori cali si sono verificati quando si sono verificati minimi solari di tipo Grand Spörer. Anche altre diminuzioni della popolazione coincidono con altri periodi di raffreddamento, confermando la nostra ricostruzione.
Questo ci dice che i peggiori cambiamenti climatici del passato sono stati causati da cambiamenti nell’attività solare. Ci dice anche che ciò che è dannoso per l’umanità è il raffreddamento, non il riscaldamento.
Ora possiamo rispondere all’IPCC e alla NASA. Non importa che l’irradianza solare cambi molto poco, e non importa che la temperatura non sempre abbia lo stesso effetto dell’attività solare. Chiaramente ci sono altri fattori in gioco. Ma possiamo affermare con enfasi che i cambiamenti nell’attività solare influenzano il clima perché questo è ciò che dice il clima. Lo studio del clima passato non lascia spazio a dubbi. Il sole cambia il clima. E se non sappiamo come funziona, dovremmo studiarlo.
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
Continua nel post successivo...
🔗 Unisciti a Global Warming
... segue dal post precedente.
5. Il massimo solare del 20° secolo
Poiché una bassa attività solare provoca un raffreddamento, è ovvio che un’elevata attività debba causare un riscaldamento. L’attività solare nel 20° secolo è stata molto elevata, nel 10% più alto degli ultimi 11.000 anni.
Se contiamo il numero di macchie solari in ciascun ciclo solare negli ultimi 300 anni e lo dividiamo per la durata di ciascun ciclo, possiamo vedere quanta attività solare si è discostata dalla media. Dal minimo di Maunder, durante la Piccola Era Glaciale, l'attività solare è aumentata ed è stata ben al di sopra della media tra il 1933 e il 1996, un periodo di sei cicli di aumento dell'attività solare che ha formato il massimo solare del 20° secolo.
Anche se non possiamo sapere quanta parte del riscaldamento del 20° secolo sia dovuta a questo massimo solare moderno, non si può negare che si tratti di una parte significativa, perché come abbiamo visto, il Sole è stato la causa di gran parte dei principali cambiamenti climatici nel corso degli ultimi 11.000 anni.
6. Conclusioni
Ci sono due buone notizie. La prima è che l’attività solare non può superare il massimo del 20° secolo. Non è come la CO₂, che può continuare a salire. L’attività del Sole può rimanere alta o scendere, ma non può salire, quindi il riscaldamento non dovrebbe accelerare e non dovrebbe essere pericoloso.
Nel 2016 ho sviluppato un modello per prevedere l’attività solare nel 21° secolo. A quel tempo, alcuni scienziati credevano che l’attività solare avrebbe continuato a diminuire fino a un nuovo grande minimo solare e una mini-era glaciale. Ma il mio modello prevede che l’attività solare nel 21° secolo sarà simile a quella del 20° secolo. Ha predetto inoltre che l’attuale ciclo solare, il 25, avrebbe avuto più attività del precedente, ed era giusto.
La seconda buona notizia è che se gran parte del riscaldamento del XX secolo è dovuto al Sole, allora non esiste alcuna emergenza climatica. Credere che tutti i cambiamenti climatici siano dovuti alle nostre emissioni è uno di quegli errori che a volte si commettono nella scienza, come credere che la Terra sia il centro del sistema solare, che lo spazio interplanetario sia pieno di etere o che le ulcere allo stomaco siano causate dallo stress , non dai batteri.
Fine prima parte.
Continua sulla seconda parte
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
🔗 Unisciti a Global Warming
5. Il massimo solare del 20° secolo
Poiché una bassa attività solare provoca un raffreddamento, è ovvio che un’elevata attività debba causare un riscaldamento. L’attività solare nel 20° secolo è stata molto elevata, nel 10% più alto degli ultimi 11.000 anni.
Se contiamo il numero di macchie solari in ciascun ciclo solare negli ultimi 300 anni e lo dividiamo per la durata di ciascun ciclo, possiamo vedere quanta attività solare si è discostata dalla media. Dal minimo di Maunder, durante la Piccola Era Glaciale, l'attività solare è aumentata ed è stata ben al di sopra della media tra il 1933 e il 1996, un periodo di sei cicli di aumento dell'attività solare che ha formato il massimo solare del 20° secolo.
Anche se non possiamo sapere quanta parte del riscaldamento del 20° secolo sia dovuta a questo massimo solare moderno, non si può negare che si tratti di una parte significativa, perché come abbiamo visto, il Sole è stato la causa di gran parte dei principali cambiamenti climatici nel corso degli ultimi 11.000 anni.
6. Conclusioni
Ci sono due buone notizie. La prima è che l’attività solare non può superare il massimo del 20° secolo. Non è come la CO₂, che può continuare a salire. L’attività del Sole può rimanere alta o scendere, ma non può salire, quindi il riscaldamento non dovrebbe accelerare e non dovrebbe essere pericoloso.
Nel 2016 ho sviluppato un modello per prevedere l’attività solare nel 21° secolo. A quel tempo, alcuni scienziati credevano che l’attività solare avrebbe continuato a diminuire fino a un nuovo grande minimo solare e una mini-era glaciale. Ma il mio modello prevede che l’attività solare nel 21° secolo sarà simile a quella del 20° secolo. Ha predetto inoltre che l’attuale ciclo solare, il 25, avrebbe avuto più attività del precedente, ed era giusto.
La seconda buona notizia è che se gran parte del riscaldamento del XX secolo è dovuto al Sole, allora non esiste alcuna emergenza climatica. Credere che tutti i cambiamenti climatici siano dovuti alle nostre emissioni è uno di quegli errori che a volte si commettono nella scienza, come credere che la Terra sia il centro del sistema solare, che lo spazio interplanetario sia pieno di etere o che le ulcere allo stomaco siano causate dallo stress , non dai batteri.
Fine prima parte.
Continua sulla seconda parte
➡️ Disponibile per intero su Attività Solare
🔗 Unisciti a Global Warming
GLOBAL COOLING
L'ex meteorologo presso il NOAA David Dilley, climatologo, paleoclimatologo e fondatore e CEO di Global Weather Oscillations (GWO), dichiara la morte del Global Warming entro il 2030.
Le motivazioni per questo cambio di rotta climatico sono: l'ingresso dell’Atlantico e del Pacifico nella fase di raffreddamento dei loro cicli; Il basso numero di macchie solari nei cicli solari 24 e 25, con i cicli solari 26 e 27 che dovrebbero essere ancora più bassi; Il Ciclo di De Vries che entra in fase negativa.
Vediamo come IPCC e media mainstream si aggiusteranno con la narrativa. Certamente, non potranno prendersi il merito del raffreddamento della Terra, perché la transizione ecologica non c'è stata. Forse lo spiegheranno sdoganando le scie chimiche!
Nel frattempo, dovremo rinominare questo canale “Global Cooling”!
➡️ Attività Solare
➡️ Video intervista su YT
🔗 Unisciti a Global Warming
L'ex meteorologo presso il NOAA David Dilley, climatologo, paleoclimatologo e fondatore e CEO di Global Weather Oscillations (GWO), dichiara la morte del Global Warming entro il 2030.
Le motivazioni per questo cambio di rotta climatico sono: l'ingresso dell’Atlantico e del Pacifico nella fase di raffreddamento dei loro cicli; Il basso numero di macchie solari nei cicli solari 24 e 25, con i cicli solari 26 e 27 che dovrebbero essere ancora più bassi; Il Ciclo di De Vries che entra in fase negativa.
Vediamo come IPCC e media mainstream si aggiusteranno con la narrativa. Certamente, non potranno prendersi il merito del raffreddamento della Terra, perché la transizione ecologica non c'è stata. Forse lo spiegheranno sdoganando le scie chimiche!
Nel frattempo, dovremo rinominare questo canale “Global Cooling”!
➡️ Attività Solare
➡️ Video intervista su YT
🔗 Unisciti a Global Warming
Forwarded from Giubbe Rosse
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
RON DESANTIS CANCELLA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN FLORIDA
“La legislazione che ho firmato oggi ... manterrà i mulini a vento lontani dalle nostre spiagge, il gas nei nostri serbatoi e la Cina fuori dal nostro stato”, ha scritto DeSantis su X. “Stiamo ripristinando la sanità mentale nel nostro approccio all'energia e rifiutando l'agenda dei fanatici verdi radicali”.
➡️ Daily Mail
🔗 Unisciti a Global Warming
“La legislazione che ho firmato oggi ... manterrà i mulini a vento lontani dalle nostre spiagge, il gas nei nostri serbatoi e la Cina fuori dal nostro stato”, ha scritto DeSantis su X. “Stiamo ripristinando la sanità mentale nel nostro approccio all'energia e rifiutando l'agenda dei fanatici verdi radicali”.
➡️ Daily Mail
🔗 Unisciti a Global Warming
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
TEMPESTA DI NEVE IN TURCHIA
A metà maggio... L'IPCC si è sbagliato: voleva dire che la CO2 causa raffreddamento climatico, non riscaldamento.
Per riparare alla confusione, adesso diranno che la CO2 causa cambiamento climatico, così non si sbaglia mai 😁
🔗 Unisciti a Global Warming
A metà maggio... L'IPCC si è sbagliato: voleva dire che la CO2 causa raffreddamento climatico, non riscaldamento.
Per riparare alla confusione, adesso diranno che la CO2 causa cambiamento climatico, così non si sbaglia mai 😁
🔗 Unisciti a Global Warming