🔥 𝔾𝕃𝕆𝔹𝔸𝕃 𝕎𝔸ℝ𝕄𝕀ℕ𝔾: Cambiamento climatico • Surriscaldamento globale • Green economy
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Articoli, studi, approfondimenti, riflessioni e ricerche sulla tematica del cambiamento climatico e della green economy.
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Forwarded from Giubbe Rosse
‌PRESIDENTE DI TOYOTA: “LE AUTO ELETTRICHE NON DOMINERANNO MAI IL MERCATO GLOBALE”
Akio Toyoda torna a demolire il mito delle auto elettriche. Per il presidente ed ex CEO di Toyota le auto elettriche raggiungeranno al massimo una quota di mercato del 30% e non arriveranno mai a dominare il mercato.

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COME CONTRASTARE LA PROPAGANDA GREEN

Chi segue questo canale ormai avrà capito che la CO2 non causa alcun cambiamento climatico, anzi favorisce la crescita delle piante. Infatti è definita “il gas serra della vita”. Maggiore è la percentuale di CO2 in atmosfera, maggiore sarà la produzione agricola e minore sarà la probabilità di scarsità di cibo.

Chi segue questo canale avrà capito anche che il riscaldamento globale non costituisce un pericolo per l'umanità. In effetti, in passato ci sono stati periodi di grande riscaldamento ma l'umanità non è scomparsa affatto. Al contrario, in concomitanza con periodi di riscaldamento le civiltà sono progredite, mentre sono regredite in coincidenza con periodi di raffreddamento.

L'allarmismo sui disastri naturali in aumento messo in atto dalla propaganda mainstream non ha ragion d'essere. Abbiamo visto infatti come il recente rapporto del CRED abbia evidenziato che il numero dei disastri naturali degli ultimi anni è perfettamente in linea con gli anni precedenti. In effetti, secondo molti esperti, stiamo vivendo un periodo di optimum climatico.

Come possiamo opporci, dunque, alla propaganda Green che i governi stanno utilizzando per imporre misure sempre più lesive delle nostre libertà e del nostro portafogli? Soprattutto, come possiamo rasserenare quella parte della popolazione che sembra essere molto preoccupata per il cambiamento climatico a causa della propaganda Green e portarla a ragionare in modo lucido per aumentare le possibilità di opposizione e resistenza popolare? Ecco alcune idee.

Mostriamoci sempre molto sereni quando parliamo con chi è preoccupato e utilizziamo argomentazioni semplici e facilmente verificabili, per offrire spunti di ragionamento a chi non è abituato a ragionare e non è a conoscenza dei fatti ma ascolta solo la propaganda mainstream. Ad esempio, citiamo il caso del Periodo Caldo Romano in cui le temperature erano superiori a quelle odierne e le Alpi erano prive di ghiaccio, eppure il mondo non è finito né l'Impero Romano è stato distrutto da disastri naturali (che, secondo la propaganda, sarebbero direttamente proporzionali al riscaldamento). Oppure facciamo notare come tutte le previsioni degli “esperti” delle istituzioni dagli anni '70 ad oggi si siano dimostrate errate (Al Gore, il paladino del Green, annunciò con allarmante certezza la scomparsa del ghiaccio artico entro il 2013, mentre altri “esperti” ben prima di lui prevedevano un'era glaciale entro il 2000!). Allo stesso tempo, facciamo notare come dietro l'agenda Green si celino interessi economici enormi e proposte assurde e contraddittorie che vanno in direzione opposta al dettato costituzionale e allo stesso pensiero ecologista, ma che non toccano i super ricchi, i quali investono miliardi per accaparrarsi terreni coltivabili mentre i governi cercano di espropriarli agli agricoltori o impediscono loro di coltivarli. Altro argomento efficace è evidenziare come a fronte di proclamati disastri naturali i governi non investano un centesimo nella manutenzione e nel ripristino del territorio, che è stato invece progressivamente distrutto dalla cementificazione.

Le nostre armi migliori sono conoscenza, consapevolezza e pensiero critico e un numero di persone sufficiente che le possiedano. Una parola giusta detta al momento giusto e nel modo giusto può aprire un mondo a chi ci ascolta. Cerchiamo di ricostruire piccole comunità di persone che tornino ad incontrarsi e parlare, come facevamo prima dell'avvento dei telefonini. Torniamo a stare insieme e comunicare senza timore, quando cercano di dividerci e zittirci.

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TUTELA DELL'AMBIENTE O CONTROLLO DEL CIBO?

https://www.youtube.com/live/6dYrQ4S6oew?feature=shared

Al min 53:43 le considerazioni dell'Avv. Alessandro Fusillo ai microfoni di Border Nights sulle manifestazioni di protesta degli agricoltori che si stanno svolgendo in molti paesi europei. Dietro la falsa propaganda del pericolo che le emissioni di CO2 comporterebbero per il clima si nasconde un progetto che mira ad apportare profondi cambiamenti sociali, economici e politici nella nostra società, nell'intento di trasformarla in un regime totalitario tecnologico che sia accettato “per il bene di tutti”.

“Se controlli il petrolio, controlli le nazioni; se controlli gli alimenti, controlli i popoli” (Henry Kissinger).

Approfondimenti:

➡️ La voce di NY
➡️ FanPage
➡️ L'Antidiplomatico

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Di Enzo Ragusa per Attività Solare

“Negli ultimi 35 anni, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ci ha avvertito che le emissioni derivanti dalla combustione di combustibili fossili, principalmente anidride carbonica (CO2), stanno causando un pericoloso riscaldamento globale. Questo mito è ciecamente accettato, anche da molti dei miei colleghi scienziati che non sanno praticamente nulla del clima. Come scienziato, il mio scopo qui è quello di aiutare a smascherare questa favola.”Daniel W. Nebert

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Decrescita dei livelli di CO2 dal Cambriano ad oggi

Articolo nel post successivo 👇
LE EMISSIONI UMANE DI CO2 POTREBBERO AVER SALVATO LA VITA SUL PIANETA

Contrariamente al mantra spesso ripetuto che la concentrazione di CO2 di oggi è senza precedenti, il nostro attuale periodo geologico, il quaternario, ha visto i livelli medi più bassi di CO2 dal precambriano. La media negli ultimi 800.000 anni era di 230 ppm (Luthi 2008). La concentrazione media di CO2 nei precedenti 600 milioni di anni era più di 2.600 ppm, quasi sette volte la nostra quantità attuale. Il nostro attuale periodo geologico (quaternario) ha la concentrazione media di CO2 più bassa in più di 600 milioni di anni.

Negli ultimi 140 milioni di anni, i livelli di CO2 sono diminuiti precipitosamente e costantemente fino a circa 30 ppm dalla “linea di morte” di 150 ppm al di sotto della quale le piante non possono sopravvivere. Entrambi i dati relativamente a breve termine dei nuclei di ghiaccio e i dati a lungo termine che risalgono a 140 milioni di anni (Berner 2001) mostrano una tendenza allarmante verso il basso e verso la fame di CO2. Il rilascio di anidride carbonica mediante l'uso di combustibili fossili ha permesso all'umanità di aumentare le concentrazioni di questa molecola benefica e forse evitare un'apocalisse climatica correlata alla CO2.

Con un recente studio prodotto per la CO2 Coalition, “Challenging "Net Zero" with Science”, i Proff. William Happer (Professore Emerito di fisica alla Princeton University) e Richard Lindzen (Professore Emerito di scienze atmosferiche al Massachussetts Institute of Technology) sfidano l'ideologia Net Zero mostrando come gli obiettivi per eliminare l'uso di combustibili fossili e le emissioni dei gas serra si basano su metodi analitici che violano i principi fondamentali del metodo scientifico che esistono da più di 300 anni.

L'articolo prevede la fame globale se i combustibili fossili venissero eliminati. A rischio nei prossimi decenni sarebbero miliardi di persone alimentate attualmente da colture coltivate con fertilizzanti derivati da combustibili fossili.

Il documento afferma che 600 milioni di anni di prove geologiche mostrano che i livelli di CO2 attuali hanno raggiunto quasi un record negativo e che gli aumenti atmosferici del gas seguono i periodi di riscaldamento piuttosto che precederli.

Fonti:

➡️ CO2 Coalition #1
➡️ CO2 Coalition #2
➡️ CO2 Coalition #3

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Media is too big
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CAPIRE LA QUESTIONE DEGLI AGRICOLTORI

Un documentario che illustra con chiarezza la follia criminale che guida l'agenda green. Non sono necessarie parole di commento per unire i puntini.

Prima comprendiamo i reali obbiettivi dietro l'Agenda 2030, prima sarà meglio per tutti noi. È arrivato il momento del risveglio.

Si ringrazia Documentari BdS per il video e i sottotitoli.

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The_First_Global_Revolution_A_Report_by_the_Council_of_the_Club.pdf
5.7 MB
AGENDA GREEN: SOLUZIONE A PROBLEMI REALI O STRATAGEMMA PIANIFICATO?

Alla pag. 115 del documento allegato, “The First Global Revolution” (Club of Rome, 1991), si legge: “Nella ricerca di un nuovo nemico che ci unisse, ci è venuta l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la scarsità d’acqua, la carestia e simili sarebbero stati all’altezza. Nella loro totalità e nelle loro interazioni questi fenomeni costituiscono una minaccia comune che esige la solidarietà di tutti i popoli. [...] Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento umano ed è solo attraverso un cambiamento di atteggiamenti e comportamenti che possono essere superati. Il vero nemico, quindi, è l’umanità stessa.”

La questione climatica, dunque, è solo “un'idea” di un'élite di cospiratori, finalizzata a implementare false soluzioni per combattere una falsa minaccia incombente, al fine di mantenere il controllo sull'umanità facendo leva sulla paura e il senso di colpa collettivi?

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“Ciò che più preoccupa è l'accelerazione che negli ultimi tre anni si è verificata nella contrazione del numero di bovini allevati. Nel decennio 2010-2020 si sono persi ogni anno più di 14mila capi, negli ultimi tre anni questa cifra si è quasi triplicata. [...] Dal 2020 a oggi hanno chiuso i battenti circa 35mila aziende suinicole e la stessa sorte è toccata al patrimonio animale. In tre anni l'Anagrafe Suina Nazionale registra la perdita di oltre 500mila capi su un totale di poco più di otto milioni. [...] Una visione e un progetto condiviso fra allevamento, trasformazione e fornitori di mezzi di produzione è condizione indispensabile per invertire una rotta che porta altrimenti ad altre chiusure e ad altri fallimenti.”

Agenda 2030 va avanti. Se non risolviamo, mangeremo insetti o non mangeremo.

➡️ AgroNotizie

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LA TRANSIZIONE ECOLOGICA ATTRAVERSO LE TRANSFORMATION MAPS

Se andate a questo link ➡️ https://intelligence.weforum.org/topics e cliccate su “Climate Change” o “Climate Health” potete leggere tutto ciò che è stato pianificato riguardo al tema Green e farvi un giro nella mente del WEF attraverso il “Grande Occhio”.

Per accedere ai documenti in ogni sezione occorre iscriversi. Non essendo iscritti, non possiamo mettervi a disposizione la documentazione.

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Forwarded from PRESSKIT
La Coldiretti oggi manifesta con gli agricoltori a Bruxelles: “Non è l’Europa che vogliamo”

Gli agricoltori della Coldiretti scendono in piazza a Bruxelles contro le follie dell’Unione Europea che minacciano l’agricoltura italiana, in occasione del Vertice europeo straordinario sul bilancio dell’Ue, al quale partecipa anche il premier Giorgia Meloni, dove la Commissione europea presenterà la proposta per la deroga alle norme Ue sull’obbligo di mantenere i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac).

L’appuntamento “Non è l’Europa che vogliamo” è per giovedì 1° febbraio alle ore 9 in Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento europeo, dove assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini ci saranno oltre un migliaio di contadini e allevatori…

https://presskit.it/2024/02/01/la-coldiretti-oggi-manifesta-gli-agricoltori-bruxelles-non-leuropa-vogliamo/
IL PELLET INQUINA PIÙ DI PETROLIO E CARBONE

E non si parla di emissioni di innocua CO2, ma di inquinanti.

“Un recente studio pubblicato sulla rivista Renewable Energy ha dimostrato, per la prima volta, che gli impianti a biomassa legnosa degli Stati Uniti emettono in media una quantità di inquinamento quasi 3 volte superiore a quella rilasciata dagli impianti a combustibili fossili tradizionali, come petrolio e carbone”. [...] Negli Stati Uniti, quindi, la combustione di biomassa forestale contribuisce fino al 17% di tutte le emissioni inquinanti, pur rappresentando solo l’1,3% della produzione energetica totale. [...] Sia l’Unione Europea che il Regno Unito hanno già speso miliardi di fondi pubblici per convertire decine di impianti energetici a carbone in impianti a pellet.”

➡️ Fonte: L'Indipendente
➡️ La ricerca

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇪 GERMANIA: IL SOGNO DI 15 MILIONI DI VEICOLI ELETTRICI ENTRO IL 2030 STA SVANENDO

A novembre, solo circa 1 milione, pari ad appena il 2% di tutte le auto sulle strade tedesche, erano completamente elettriche. Senza sussidi, si stima che le vendite di veicoli elettrici in Germania dovrebbero diminuire del 14% quest’anno, il primo calo dal 2016. Audi e VW sono tra le case che stanno ridimensionando gli ambiziosi obiettivi legati ai veicoli elettrici. (Fonte: Bloomberg)

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇪 GERMANIA, VENDITE ELETTRICHE AUTO: A GENNAIO -55%
Nell’ultimo mese del 2023 la Germania ha eliminato il bonus che lo Stato concedeva per l’acquisto di auto elettriche. Di conseguenza, le case automobilistiche sono state costrette ad abbassare i prezzi. Anche Dacia ha abbassato di 10.000 euro il prezzo del modello Spring. Non sorprende che le vendite di auto a emissioni zero siano crollate. Ad esempio, nel gennaio 2024, le vendite di auto elettriche in Germania sono diminuite del 54,9 per cento rispetto al primo mese del 2023. Inoltre, anche le vendite di auto ibride plug-in sono diminuite del 19,6 per cento.
Come previsto, i clienti si sono orientati verso le auto dotate di motori convenzionali. Le vendite di auto con motore a benzina sono aumentate del 9,1 per cento e quelle dotate di motore diesel del 9,5 per cento. Nonostante questi aumenti, il mercato dell’auto ha registrato a gennaio un calo dell’11,7 per cento rispetto a dicembre 2023. Secondo gli esperti, la soppressione dei bonus concessi dallo Stato non è l’unica causa di queste diminuzioni. (Fonte: MotoriSuMotori)

Finiti gli incentivi, finita la festa.

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Forse si sono accorti che la storiella del “riscaldamento globale” non funzionava. E quindi sono passati al “cambiamento climatico”, che, tuttavia, non suonava abbastanza allarmante. Quindi è stato il turno della “crisi climatica”, più inclusiva; ma siccome non funzionava manco lei, siamo approdati all'imminente “era glaciale”, che fa certamente più effetto. Poi, se non ci sarà, non importa: ciò che conta è che continuiamo ad essere allarmati, confusi, in preda all'ecoansia e con il senso di colpa di essere responsabili dell'apocalisse climatica che i nostri figli affronteranno, calda o fredda che sia, e che, quindi, obbediamo adesso alle direttive dell'agenda green, per sentirci un po' più responsabili.

Per chi invece volesse approfondire cosa sia l'AMOC e come funziona, suggeriamo la lettura di ➡️ questo articolo.

➡️ Money
➡️ Meteo Web

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Questo articolo è molto diretto ed esplicito e descrive con chiarezza alcuni tra i problemi fondamentali legati alle politiche dell'UE sull'agricoltura, che purtroppo si riflettono negativamente sul nostro Paese, che dovrebbe sedere al vertice della piramide alimentare, almeno in termini di qualità.

‼️ Si ringrazia il Canale Ecologista per la segnalazione dell'articolo.

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