#comandi #visualizzazione #blocchi #attributi
COMANDO VISATT
Il comando VISATT (Visualizzazione Attributi) agisce sulla visibilità degli attributi dei blocchi.
Con questo comando si possono nascondere gli attributi visibili o mostrare gli attributi nascosti, all'interno del disegno
Il suo utilizzo torna comodo quando si desidera - in un sol colpo - nascondere degli attributi che non servono e non è possibile farlo congelando un layer.
Immaginate una pianta con blocchi di porte e finestre che abbiano le dimensioni come attributi e che debba essere riprodotta in scala 1:200.
Anziché agire sul contenuto degli attributi o ridefinire i blocchi li si mette in Off con VISATT.
Il comando ha 3 opzioni:
Normale, visualizza gli attributi con le loro impostazioni di visibilità originali (quelli noascosti restano nascosti e quelli visibili sono visibili) ;
ON, rende visibii tutti gli attributi;
OFF, rende invisibii tutti gli attributi.
COMANDO VISATT
Il comando VISATT (Visualizzazione Attributi) agisce sulla visibilità degli attributi dei blocchi.
Con questo comando si possono nascondere gli attributi visibili o mostrare gli attributi nascosti, all'interno del disegno
Il suo utilizzo torna comodo quando si desidera - in un sol colpo - nascondere degli attributi che non servono e non è possibile farlo congelando un layer.
Immaginate una pianta con blocchi di porte e finestre che abbiano le dimensioni come attributi e che debba essere riprodotta in scala 1:200.
Anziché agire sul contenuto degli attributi o ridefinire i blocchi li si mette in Off con VISATT.
Il comando ha 3 opzioni:
Normale, visualizza gli attributi con le loro impostazioni di visibilità originali (quelli noascosti restano nascosti e quelli visibili sono visibili) ;
ON, rende visibii tutti gli attributi;
OFF, rende invisibii tutti gli attributi.
#blocchi
DWG SILHOUETTES UMANE
Vi segnalo un originale sito ricchissimo di silhouette di figure umane.
Disponibili in formato DWG e AI (per Adobe Illustrator) sono realizzati davvero bene.
La maggior parte dei modelli sono scaricabili gratuitamente.
Sono presenti anche alberi e auto ma in numero più limitato.
Il sito si chiama 👉🏻 https://pimpmydrawing.com/
DWG SILHOUETTES UMANE
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Sono presenti anche alberi e auto ma in numero più limitato.
Il sito si chiama 👉🏻 https://pimpmydrawing.com/
#comandi #blocchi
PUNTO BASE DI UN DISEGNO
Sappiamo che per creare un Blocco ci sono 3 parametri da immettere:
Nome del blocco, oggetti che lo compongono e punto base di inserimento.
Ma quando si vuole inserire un disegno che non è stato generato dal comando Mblocco (Crea Blocco), per il quale dunque non si è specificato un punto di inserimento, come si fa ad impostare correttamente questo punto?
Il comando BASE serve ad indicare il punto che sarà utilizzato come punto di inserimento (trascinamento) del disegno, nel caso in cui dovesse essere inserito come blocco.
Esempio: nell'animazione un disegno viene inserito ma il suo punto di inserimento non è... comodo.
Si apre dunque il disegno, si specifica una nuova BASE e lo si salva.
Il successivo inserimento sfrutta il nuovo punto base più congruo allo scopo.
PUNTO BASE DI UN DISEGNO
Sappiamo che per creare un Blocco ci sono 3 parametri da immettere:
Nome del blocco, oggetti che lo compongono e punto base di inserimento.
Ma quando si vuole inserire un disegno che non è stato generato dal comando Mblocco (Crea Blocco), per il quale dunque non si è specificato un punto di inserimento, come si fa ad impostare correttamente questo punto?
Il comando BASE serve ad indicare il punto che sarà utilizzato come punto di inserimento (trascinamento) del disegno, nel caso in cui dovesse essere inserito come blocco.
Esempio: nell'animazione un disegno viene inserito ma il suo punto di inserimento non è... comodo.
Si apre dunque il disegno, si specifica una nuova BASE e lo si salva.
Il successivo inserimento sfrutta il nuovo punto base più congruo allo scopo.
#autocad #blocchi #variabili
TAVOLOZZA BLOCCHI RECENTI
La tavolozza dei blocchi contiene una scheda relativa ai blocchi utilizzati recentemente (Recente).
Per la precisione sono visualizzati i blocchi creati o inseriti nella sessione corrente o precedenti.
Il numero di voci o anteprime visualizzate in questo elenco è regolato dal valore della variabile BLOCKMRULIST (cioè block most recent user list).
Il valore di default è 50 ma il range ammesso va da 0 a 100.
Se si volesse per ragioni di riservatezza o altri motivi cancellare la lista dei Blocchi Recenti si può impostare questa variabile a 0 e poi rimetterla ad un valore maggiore.
TAVOLOZZA BLOCCHI RECENTI
La tavolozza dei blocchi contiene una scheda relativa ai blocchi utilizzati recentemente (Recente).
Per la precisione sono visualizzati i blocchi creati o inseriti nella sessione corrente o precedenti.
Il numero di voci o anteprime visualizzate in questo elenco è regolato dal valore della variabile BLOCKMRULIST (cioè block most recent user list).
Il valore di default è 50 ma il range ammesso va da 0 a 100.
Se si volesse per ragioni di riservatezza o altri motivi cancellare la lista dei Blocchi Recenti si può impostare questa variabile a 0 e poi rimetterla ad un valore maggiore.
#blocchi
ALCUNI (6) CONSIGLI PER CREARE BLOCCHI EFFICIENTI
1️⃣ Scegliere il punto di inserimento con criterio. Non selezionare punti a caso. Meglio un punto caratteristico della geometria che rappresenta.
2️⃣ Attenzione ai layer di giacenza degli oggetti che lo compongono.
Se degli oggetti si trovano su determinati layer è perchè questo rientra in una strategia per la gestione della futura visibilità e rappresentazione del blocco.
Se non serve preimpostare colorazioni, tipi linea e visibilità, tramite il layer di appartenenza, allora è meglio che gli oggetti giacciano sul layer "0".
3️⃣ Assegnare al blocco un nome coerente che possa farlo riconoscere tra gli altri. Non sembra ma è una operazione che richiede a volte qualche secondo in più.
Ricordare inoltre che quando si crea un blocco tramite INCOLLABLOC il blocco risultante ha un nome random (es: "A$C7738e420") ... se quel blocco deve essere riutilizzato altre volte è meglio perdere qualche secondo a rinominarlo con un nome coerente tramite il comando Rinomina
4️⃣ Dove possibile creare dei blocchi 'unitari' in maniera che l'assegnazione di valori di scala x,y e z li dimensioni effettivamente dei valori immessi.
Pensiamo al classico chiusino.... disegnato 1 unità x 1 unità potrà assumere le dimensioni volute di volta in volta in base ai valori X e Y immessi
5️⃣ Quando si usano degli attributi evitare di creare attributi con le etichette identiche.
6️⃣ Utilizzare blocchi nidificati all'interno di un blocco mediamente complesso può essere utile a ridurne le dimensioni in kb... anche se la presenza nell'elenco dei blocchi di nomi di blocchi secondari può essere una seccatura.
ALCUNI (6) CONSIGLI PER CREARE BLOCCHI EFFICIENTI
1️⃣ Scegliere il punto di inserimento con criterio. Non selezionare punti a caso. Meglio un punto caratteristico della geometria che rappresenta.
2️⃣ Attenzione ai layer di giacenza degli oggetti che lo compongono.
Se degli oggetti si trovano su determinati layer è perchè questo rientra in una strategia per la gestione della futura visibilità e rappresentazione del blocco.
Se non serve preimpostare colorazioni, tipi linea e visibilità, tramite il layer di appartenenza, allora è meglio che gli oggetti giacciano sul layer "0".
3️⃣ Assegnare al blocco un nome coerente che possa farlo riconoscere tra gli altri. Non sembra ma è una operazione che richiede a volte qualche secondo in più.
Ricordare inoltre che quando si crea un blocco tramite INCOLLABLOC il blocco risultante ha un nome random (es: "A$C7738e420") ... se quel blocco deve essere riutilizzato altre volte è meglio perdere qualche secondo a rinominarlo con un nome coerente tramite il comando Rinomina
4️⃣ Dove possibile creare dei blocchi 'unitari' in maniera che l'assegnazione di valori di scala x,y e z li dimensioni effettivamente dei valori immessi.
Pensiamo al classico chiusino.... disegnato 1 unità x 1 unità potrà assumere le dimensioni volute di volta in volta in base ai valori X e Y immessi
5️⃣ Quando si usano degli attributi evitare di creare attributi con le etichette identiche.
6️⃣ Utilizzare blocchi nidificati all'interno di un blocco mediamente complesso può essere utile a ridurne le dimensioni in kb... anche se la presenza nell'elenco dei blocchi di nomi di blocchi secondari può essere una seccatura.
#blocchi #lisp
CAMBIARE PUNTO DI INSERIMENTO BLOCCO
E' sempre importate stabilire quale deve essere il punto di inserimento di un blocco, sia per il posizionamento nel disegno sia anche per una sua futura gestione.
A volte capita di vedere disegni (fatti da altri ... sono sempre gli altri che fanno casini :-)) nei quali ci sono blocchi con il loro punti di inserimento posizionati in punti casuali posti esterni al blocco senza nessun criterio.
Quando poi si usano comandi come DIVIDI, MISURA o si desidera scalare il blocco, al termine di queste operazioni, il posizionamento del blocco non rispecchia le nostre aspettative.
La ridefinizione di un blocco ci consente di specificare un nuovo punto di inserimento ma, dopo aver fatto questo, il blocco già presente nel disegno assume una nuova posizione, dislocata alla distanza che c'è tra il vecchio e nuovo punto di inserimento.
Per ovviare a questo problema esiste un utilissimo programma Lisp che consente di ridefinire il punto di inserimento di un blocco senza che questo cambi la sua posizione già assegnata nel disegno.
Il programma, scritto da Lee Mac, è scaricabile da qui 👈, usare poi il comando Appload per caricarlo.
Nell'animazione seguente si vede come i blocchi delle lampade non abbiano un punto di inserimento baricentrico. La successiva scalatura fa sì che i blocchi si ingrandiscano dal punto posto in alto perdendo la posizione originaria.
Il richiamo del comando CBPR consente di specificare un nuovo punto di inserimento al centro.
CAMBIARE PUNTO DI INSERIMENTO BLOCCO
E' sempre importate stabilire quale deve essere il punto di inserimento di un blocco, sia per il posizionamento nel disegno sia anche per una sua futura gestione.
A volte capita di vedere disegni (fatti da altri ... sono sempre gli altri che fanno casini :-)) nei quali ci sono blocchi con il loro punti di inserimento posizionati in punti casuali posti esterni al blocco senza nessun criterio.
Quando poi si usano comandi come DIVIDI, MISURA o si desidera scalare il blocco, al termine di queste operazioni, il posizionamento del blocco non rispecchia le nostre aspettative.
La ridefinizione di un blocco ci consente di specificare un nuovo punto di inserimento ma, dopo aver fatto questo, il blocco già presente nel disegno assume una nuova posizione, dislocata alla distanza che c'è tra il vecchio e nuovo punto di inserimento.
Per ovviare a questo problema esiste un utilissimo programma Lisp che consente di ridefinire il punto di inserimento di un blocco senza che questo cambi la sua posizione già assegnata nel disegno.
Il programma, scritto da Lee Mac, è scaricabile da qui 👈, usare poi il comando Appload per caricarlo.
Nell'animazione seguente si vede come i blocchi delle lampade non abbiano un punto di inserimento baricentrico. La successiva scalatura fa sì che i blocchi si ingrandiscano dal punto posto in alto perdendo la posizione originaria.
Il richiamo del comando CBPR consente di specificare un nuovo punto di inserimento al centro.
#attributi #blocchi #comandi
ATTRIBUTI MULTILINEA
Nella versione di AutoCAD 2007 sono stati introdotti gli Attributi Multilinea che permettono di disporre il contenuto dell'attributo su più righi.
Durante la creazione di un blocco si può quindi scegliere se continuare ad adottare gli attributi a singola linea (come un oggetto Testo) o multilinea (come un oggetto TestoM).
Se non si ha necessità di inserire dati su più linee di testo e il contenuto dell'attributo ha una lunghezza limitata conviene continuare ad utilizzare il vecchio tipo di attributo.
Questo tra l'altro garantisce la compatibilità con vecchie versioni del CAD o con altri CAD non 'evoluti', soprattutto nella eventuale fase di estrazione dati nella quale si dovrebbe gestire l'accapo posto fra i righi.
Per i soli Attributi Multilinea c'è comunque la possibilità di formattare il testo (sottolineato e sopralineato) e di impostare una maschera di sfondo (proprio come il TestoM).
Per creare un Attributo multiriga si può farlo nella fase di definizione dell'attributo - comando DEFATT - attivando l'opzione o tramite il pannello delle proprietà dell'oggetto.
ATTRIBUTI MULTILINEA
Nella versione di AutoCAD 2007 sono stati introdotti gli Attributi Multilinea che permettono di disporre il contenuto dell'attributo su più righi.
Durante la creazione di un blocco si può quindi scegliere se continuare ad adottare gli attributi a singola linea (come un oggetto Testo) o multilinea (come un oggetto TestoM).
Se non si ha necessità di inserire dati su più linee di testo e il contenuto dell'attributo ha una lunghezza limitata conviene continuare ad utilizzare il vecchio tipo di attributo.
Questo tra l'altro garantisce la compatibilità con vecchie versioni del CAD o con altri CAD non 'evoluti', soprattutto nella eventuale fase di estrazione dati nella quale si dovrebbe gestire l'accapo posto fra i righi.
Per i soli Attributi Multilinea c'è comunque la possibilità di formattare il testo (sottolineato e sopralineato) e di impostare una maschera di sfondo (proprio come il TestoM).
Per creare un Attributo multiriga si può farlo nella fase di definizione dell'attributo - comando DEFATT - attivando l'opzione o tramite il pannello delle proprietà dell'oggetto.
#attributi #blocchi #comandi
MODIFICARE L'ORDINE DEGLI ATTRIBUTI
L'ordine con il quale gli attributi di un blocco sono elencati nella finestra di editazione degli attributi dipende dall'ordine in cui sono stati selezionati.
Quando si crea un blocco si selezionano gli oggetti che ne faranno parte. Selezionando a finestra tutti gli attributi saranno poi elencati in base al loro ordine di creazione.
Se si desidera cambiare l'ordine si può utilizzare il comando ORDATTBLOC. Il comando deve essere richiamato nell'editor dei blocchi.
I motivi possono essere vari, ad esempio per portare nelle prime posizioni quelli più importanti che devono essere editati oppure per avere un ordine basato su criteri logici diversi.
Nel video seguente si vede come, tramite la finestra di dialogo del comando, si spostano (verso l'alto o verso il basso) gli attributi.
Come sempre quando si modificano gli attributi di un blocco, per vedere le modifiche applicate ai blocchi già inseriti, occorre utilizzare il comando SINCATT (Sincronizza Attributi).
MODIFICARE L'ORDINE DEGLI ATTRIBUTI
L'ordine con il quale gli attributi di un blocco sono elencati nella finestra di editazione degli attributi dipende dall'ordine in cui sono stati selezionati.
Quando si crea un blocco si selezionano gli oggetti che ne faranno parte. Selezionando a finestra tutti gli attributi saranno poi elencati in base al loro ordine di creazione.
Se si desidera cambiare l'ordine si può utilizzare il comando ORDATTBLOC. Il comando deve essere richiamato nell'editor dei blocchi.
I motivi possono essere vari, ad esempio per portare nelle prime posizioni quelli più importanti che devono essere editati oppure per avere un ordine basato su criteri logici diversi.
Nel video seguente si vede come, tramite la finestra di dialogo del comando, si spostano (verso l'alto o verso il basso) gli attributi.
Come sempre quando si modificano gli attributi di un blocco, per vedere le modifiche applicate ai blocchi già inseriti, occorre utilizzare il comando SINCATT (Sincronizza Attributi).
#comandi #blocchi #autocad
ADC PER CREARE UNA TAVOLOZZA DEGLI STRUMENTI
Utilizzando il comando ADC (AutoCAD Design Center) è possibile esplorare - tra le altre cose - anche il contenuto dei disegni aperti in quel momento.
Sono visibili l'elenco dei Blocchi, dei Layout, degli Stili di quota, degli Stili di tabella, ecc. e ADC ci consente di trasportare un elemento da un disegno all'altro.
Un'altra funzionalità molto comoda è quella della creazione di una Tavolozza degli strumenti basata sui blocchi contenuti in un disegno.
Senza dover ricordare in quale disegno abbiamo raccolto i nostri blocchi la Tavolozza ci offre un accesso immediato ai blocchi che ci servono.
Nel video seguente si vede come, dopo aver selezionato il nodo Blocchi di un disegno, con un click destro appare un menu contestuale con la voce "Crea tavolozza degli strumenti".
Dopo alcuni secondi la tavolozza appare, pronta per permetterci l'utilizzo dei blocchi.
ADC PER CREARE UNA TAVOLOZZA DEGLI STRUMENTI
Utilizzando il comando ADC (AutoCAD Design Center) è possibile esplorare - tra le altre cose - anche il contenuto dei disegni aperti in quel momento.
Sono visibili l'elenco dei Blocchi, dei Layout, degli Stili di quota, degli Stili di tabella, ecc. e ADC ci consente di trasportare un elemento da un disegno all'altro.
Un'altra funzionalità molto comoda è quella della creazione di una Tavolozza degli strumenti basata sui blocchi contenuti in un disegno.
Senza dover ricordare in quale disegno abbiamo raccolto i nostri blocchi la Tavolozza ci offre un accesso immediato ai blocchi che ci servono.
Nel video seguente si vede come, dopo aver selezionato il nodo Blocchi di un disegno, con un click destro appare un menu contestuale con la voce "Crea tavolozza degli strumenti".
Dopo alcuni secondi la tavolozza appare, pronta per permetterci l'utilizzo dei blocchi.
#variabili #blocchi #attributi
ATTREQ
Questa variabile abilita o disabilita la richiesta di inserimento dei valori degli attributi in un blocco.
In fase di inserimento di un blocco - se questo ha degli attributi - impostando la variabile a 0 non sarà richiesto di inserire un valore per ogni attributo presente nel blocco.
ATTREQ
Questa variabile abilita o disabilita la richiesta di inserimento dei valori degli attributi in un blocco.
In fase di inserimento di un blocco - se questo ha degli attributi - impostando la variabile a 0 non sarà richiesto di inserire un valore per ogni attributo presente nel blocco.
#blocchi #comandi
Cosa significa: "La doppia definizione del blocco '....' è stata ignorata" ?
Questo messaggio può apparire dopo un 'Copia e Incolla' di oggetti provenienti da altri disegni nel caso siano inclusi dei blocchi.
Quando si inserisce un blocco, se nel disegno è già presente un blocco avente lo stesso nome del blocco che si sta per inserire, il programma emette questo messaggio sulla riga di comando.
Questa situazione comporta che, sebbene si stia caricando un blocco dall'esterno del disegno corrente, la rappresentazione grafica di quel blocco sarà ignorata e sarà utilizzata la rappresentazione grafica, (definizione), del blocco già presente nel disegno corrente.
Per evitare questo conflitto tra nomi - che potrebbe comportare una non fedele rappresentazione degli oggetti che si stanno incollando rispetto a quanto appare nel disegno di origine - si può rinominare il blocco in uno dei due disegni.
Il comando RINOMINA consente di rinominare i blocchi.
Cosa significa: "La doppia definizione del blocco '....' è stata ignorata" ?
Questo messaggio può apparire dopo un 'Copia e Incolla' di oggetti provenienti da altri disegni nel caso siano inclusi dei blocchi.
Quando si inserisce un blocco, se nel disegno è già presente un blocco avente lo stesso nome del blocco che si sta per inserire, il programma emette questo messaggio sulla riga di comando.
Questa situazione comporta che, sebbene si stia caricando un blocco dall'esterno del disegno corrente, la rappresentazione grafica di quel blocco sarà ignorata e sarà utilizzata la rappresentazione grafica, (definizione), del blocco già presente nel disegno corrente.
Per evitare questo conflitto tra nomi - che potrebbe comportare una non fedele rappresentazione degli oggetti che si stanno incollando rispetto a quanto appare nel disegno di origine - si può rinominare il blocco in uno dei due disegni.
Il comando RINOMINA consente di rinominare i blocchi.
#autocad #comandi #blocchi
AutoCAD 2025: nuovo comando CONVERTIB
Il nuovo comando CONVERTIB (converti in blocco) permette di selezionare una geometria qualsiasi e poi trasformare quella selezione e, le geometrie simili presenti nel disegno, in blocchi.
Le rappresentazioni identiche a quella selezionata possono essere anche ruotate o scalate rispetto alla selezione di riferimento.
Una volta rilevate, il comando offre una anteprima e, successivamente, tramite una finestra di dialogo si può convertire la geometria selezionata e le sue istanze in un nuovo blocco o in un blocco esistente.
Nell'interfaccia a finestra ci sono varie opzioni per perfezionare l'azione come ad esempio:
- specificare il punto di inserimento del futuro blocco;
- escludere alcune istanze dalla trasformazione in blocco;
- avere anteprime dei blocchi esistenti;
- suggerimenti su quali blocchi esistenti sianno più simili alla selezione fatta.
Un comando davvero utile sopratutto per principianti che spesso dimenticano di ottimizzare il disegno tramite l'utilizzo di blocchi.
Sarebbe bello che il comando disponesse anche di una tolleranza lineare per includere istanze simili ma con piccoli scostamenti lineari, situazione tipica in caso di vettorializzazione di PDF (comando IMPORTAPDF).
AutoCAD 2025: nuovo comando CONVERTIB
Il nuovo comando CONVERTIB (converti in blocco) permette di selezionare una geometria qualsiasi e poi trasformare quella selezione e, le geometrie simili presenti nel disegno, in blocchi.
Le rappresentazioni identiche a quella selezionata possono essere anche ruotate o scalate rispetto alla selezione di riferimento.
Una volta rilevate, il comando offre una anteprima e, successivamente, tramite una finestra di dialogo si può convertire la geometria selezionata e le sue istanze in un nuovo blocco o in un blocco esistente.
Nell'interfaccia a finestra ci sono varie opzioni per perfezionare l'azione come ad esempio:
- specificare il punto di inserimento del futuro blocco;
- escludere alcune istanze dalla trasformazione in blocco;
- avere anteprime dei blocchi esistenti;
- suggerimenti su quali blocchi esistenti sianno più simili alla selezione fatta.
Un comando davvero utile sopratutto per principianti che spesso dimenticano di ottimizzare il disegno tramite l'utilizzo di blocchi.
Sarebbe bello che il comando disponesse anche di una tolleranza lineare per includere istanze simili ma con piccoli scostamenti lineari, situazione tipica in caso di vettorializzazione di PDF (comando IMPORTAPDF).