#comandi #file
IMPORTAZIONE DI UN FILE .3DS
Con il comando 3DSIN si possono importare i file creati da Autodesk 3ds Max aventi estensione .3DS.
Nell'importazione sono presi in considerazione la geometria 3D e i dati di rendering. Quindi mesh, materiali, mappature, luci e apparecchi fotografici.
Gli apparecchi fotografici vengono convertiti in viste con nome.
Gli eventuali materiali procedurali assegnati agli oggetti 3D non sono importati.
Agli oggetti viene assegnato il colore che più si avvicina al colore dell'oggetto in 3ds Max.
Per luci e materiali, utilizzare i comandi CONVERTILUCIPREC e CONVERTIMATPREC. Le luci vengono convertite nelle luci equivalenti più vicine.
I riflettori diventano riflettori di AutoCAD.
La luce ambiente perde il colore.
Le luci diffuse vengono convertite in luci puntiformi.
IMPORTAZIONE DI UN FILE .3DS
Con il comando 3DSIN si possono importare i file creati da Autodesk 3ds Max aventi estensione .3DS.
Nell'importazione sono presi in considerazione la geometria 3D e i dati di rendering. Quindi mesh, materiali, mappature, luci e apparecchi fotografici.
Gli apparecchi fotografici vengono convertiti in viste con nome.
Gli eventuali materiali procedurali assegnati agli oggetti 3D non sono importati.
Agli oggetti viene assegnato il colore che più si avvicina al colore dell'oggetto in 3ds Max.
Per luci e materiali, utilizzare i comandi CONVERTILUCIPREC e CONVERTIMATPREC. Le luci vengono convertite nelle luci equivalenti più vicine.
I riflettori diventano riflettori di AutoCAD.
La luce ambiente perde il colore.
Le luci diffuse vengono convertite in luci puntiformi.
#file #dxf
Doppio click su file DXF apre una nuova istanza di AutoCAD
Hai già AutoCAD attivo, ti sposti in Esplora Risorse, immetti un doppio click su un file DXF e non succede quello che ti aspetteresti.
Anziché vedere aperto il DXF nell'AutoCAD già attivo parte invece una nuova istanza del programma appositamente per il file su cui hai immesso il doppio click.
Nel post di Autodesk si spiega come risolvere il problema
Doppio click su file DXF apre una nuova istanza di AutoCAD
Hai già AutoCAD attivo, ti sposti in Esplora Risorse, immetti un doppio click su un file DXF e non succede quello che ti aspetteresti.
Anziché vedere aperto il DXF nell'AutoCAD già attivo parte invece una nuova istanza del programma appositamente per il file su cui hai immesso il doppio click.
Nel post di Autodesk si spiega come risolvere il problema
Autodesk
Facendo doppio clic o aprendo un file DXF, viene avviata una nuova istanza di AutoCAD
Quando si fa doppio clic su un file DXF in Esplora risorse, viene avviata una nuova istanza di AutoCAD. I disegni non verranno aperti nella stessa sessione del programma.
#file
FORMATO DWG DELLA 2023
La nuova versione di AutoCAD 2023 salva ancora (per fortuna) nel precedente formato di file DWG, cioè "DWG 2018".
Sono dunque 6 le versioni (dalla 2018 alla 2023) che supportano lo stesso formato di file.
FORMATO DWG DELLA 2023
La nuova versione di AutoCAD 2023 salva ancora (per fortuna) nel precedente formato di file DWG, cioè "DWG 2018".
Sono dunque 6 le versioni (dalla 2018 alla 2023) che supportano lo stesso formato di file.
#variabili #prestazioni #file
MIGLIORARE LE ANTEPRIME DEL DWG
Tramite l'utilizzo di 2 variabili è possibile migliorare la qualità delle anteprime dei file DWG.
Le anteprime sono delle immagini raster (PNG) memorizzate all'interno dello stesso DWG.
Con la variabile THUMBSIZE si può scegliere la risoluzione in pixel.
Si parte da un minimo di 64x64 pixel (THUMSBIZE uguale a 0) ad un massimo di 2560x2560 pixel (THUMBSIZE uguale a 8).
Di seguito tutti i valori ammissibili per THUMBSIZE:
0 64 x 64
1 128 x 128
2 256 x 256
3 512 x 512
4 1024 x 1024
5 1440 x 1440
6 1600 x 1600
7 1920 x 1920
8 2560 x 2560
Per abilitare questo meccanismo bisogna che un'altra variabile sia attiva cioè con valore pari a 1.
Con THUMBSIZE2D uguale a 1 la dimensione dell'anteprima wireframe 2D è controllata dalla impostazione della variabile THUMBSIZE, altrimenti è sempre impostate su una risoluzione di 256 x 256 pixel.
L'utilizzo di risoluzione alte ha lo svantaggio di aumentare di qualche decina di kilobyte le dimensioni del file di disegno.
Le immagini seguenti mostrano la finestra del comando APRI, la prima quando il file aveva una anteprima di 64x64 pixel, la seconda con la massima risoluzione 2560x2560. Notate anche come la dimensione del file in kb è diversa.
MIGLIORARE LE ANTEPRIME DEL DWG
Tramite l'utilizzo di 2 variabili è possibile migliorare la qualità delle anteprime dei file DWG.
Le anteprime sono delle immagini raster (PNG) memorizzate all'interno dello stesso DWG.
Con la variabile THUMBSIZE si può scegliere la risoluzione in pixel.
Si parte da un minimo di 64x64 pixel (THUMSBIZE uguale a 0) ad un massimo di 2560x2560 pixel (THUMBSIZE uguale a 8).
Di seguito tutti i valori ammissibili per THUMBSIZE:
0 64 x 64
1 128 x 128
2 256 x 256
3 512 x 512
4 1024 x 1024
5 1440 x 1440
6 1600 x 1600
7 1920 x 1920
8 2560 x 2560
Per abilitare questo meccanismo bisogna che un'altra variabile sia attiva cioè con valore pari a 1.
Con THUMBSIZE2D uguale a 1 la dimensione dell'anteprima wireframe 2D è controllata dalla impostazione della variabile THUMBSIZE, altrimenti è sempre impostate su una risoluzione di 256 x 256 pixel.
L'utilizzo di risoluzione alte ha lo svantaggio di aumentare di qualche decina di kilobyte le dimensioni del file di disegno.
Le immagini seguenti mostrano la finestra del comando APRI, la prima quando il file aveva una anteprima di 64x64 pixel, la seconda con la massima risoluzione 2560x2560. Notate anche come la dimensione del file in kb è diversa.
#variabili #file
REMEMBERFOLDER
Di default AutoCAD memorizza l'ultima cartella utilizzata quando si richiamano i comandi Apri e Salva. Quindi al successivo richiamo di questi comandi sarà presentata la cartella scelta in precedenza.
Questa può essere una comodità o, in altri casi, un comportamento sconveniente.
Se si volesse che il programma, ogni volta che si richiama il comando Apri o Salva, si posizioni sempre su una determita cartella bisogna modificare il valore della variabile REMEMBERFOLDER, mettendolo a 0.
Per specificare il nome delle cartella da utilizzare, bisogna agire nel collegamento che si utilizza per lanciare AutoCAD.
Tramite click destro sull'icona si richiama il menù contestuale, cliccando la voce 'Proprietà' appare la finestra proprietà del collegamento.
Nella scheda 'Collegamento' nel campo 'Da' immettere - tra virgolette - il nome della nuova cartella.
REMEMBERFOLDER
Di default AutoCAD memorizza l'ultima cartella utilizzata quando si richiamano i comandi Apri e Salva. Quindi al successivo richiamo di questi comandi sarà presentata la cartella scelta in precedenza.
Questa può essere una comodità o, in altri casi, un comportamento sconveniente.
Se si volesse che il programma, ogni volta che si richiama il comando Apri o Salva, si posizioni sempre su una determita cartella bisogna modificare il valore della variabile REMEMBERFOLDER, mettendolo a 0.
Per specificare il nome delle cartella da utilizzare, bisogna agire nel collegamento che si utilizza per lanciare AutoCAD.
Tramite click destro sull'icona si richiama il menù contestuale, cliccando la voce 'Proprietà' appare la finestra proprietà del collegamento.
Nella scheda 'Collegamento' nel campo 'Da' immettere - tra virgolette - il nome della nuova cartella.
#file #variabili #comandi
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
#file #nanocad
FILEHISTORY di nanoCAD
Una interessante feature fornita da nanoCAD è quella del FILE HISTORY
Questo meccanismo sfrutta i file di salvataggio automatico (Autosave) per mantenere una cronologia dei file.
Si può far creare in automatico una serie di file di archivio ognuno che fotografa la situazione del disegno in un determinato momento.
Si ha dunque la possibilità di disporre di file relativi a versioni precedenti del disegno.
Al nome del file di versione viene aggiunta data e ora, ad esempio una versione del file principale
Cerchi.dwg diventa : Cerchi.dwg_28092022_222603.dwg
Questa funzionalità permette di impostare il numero massimo di file di versione da salvare ed limite di giorni oltre cui cancellare le versioni (a partire dalle più vecchie).
Tutti questi parametri si impostano dal comando Opzioni (vedi immagine seguente) o tramite variabili di sistema:
- FILEHISTORY: valori 0 o 1 , disattivata o attivata
- FILEHISTORYMAX: numero massimo di file di versione da creare
- FILEHISTORYDURATION: numero di giorni oltre cui cominciare a cancellare le vecchie versioni
Il comando OPENHISTORY infine apre direttamente la cartella nella quale si sono indirizzati questi file.
FILEHISTORY di nanoCAD
Una interessante feature fornita da nanoCAD è quella del FILE HISTORY
Questo meccanismo sfrutta i file di salvataggio automatico (Autosave) per mantenere una cronologia dei file.
Si può far creare in automatico una serie di file di archivio ognuno che fotografa la situazione del disegno in un determinato momento.
Si ha dunque la possibilità di disporre di file relativi a versioni precedenti del disegno.
Al nome del file di versione viene aggiunta data e ora, ad esempio una versione del file principale
Cerchi.dwg diventa : Cerchi.dwg_28092022_222603.dwg
Questa funzionalità permette di impostare il numero massimo di file di versione da salvare ed limite di giorni oltre cui cancellare le versioni (a partire dalle più vecchie).
Tutti questi parametri si impostano dal comando Opzioni (vedi immagine seguente) o tramite variabili di sistema:
- FILEHISTORY: valori 0 o 1 , disattivata o attivata
- FILEHISTORYMAX: numero massimo di file di versione da creare
- FILEHISTORYDURATION: numero di giorni oltre cui cominciare a cancellare le vecchie versioni
Il comando OPENHISTORY infine apre direttamente la cartella nella quale si sono indirizzati questi file.
#file #prestazioni #varibili
FINESTRA SELEZIONE FILE ASSENTE
Se per un motivo qualsiasi nel vostro CAD al momento di selezionare un file non appare la finestra di Esplora Risorse che visualizza i file nelle varie modalità provate ad immettere il simbolo ~ (tilde) e dare invio.
Non funziona con tutti i comandi ma con alcuni.
Per ottenere la tilde tenere premuto il tasto ALT e premere contemporaneamente 1 2 6 sul tastierino numerico.
Il fatto che la finestra di selezione file non appaia può dipendere dalla impostazione della variabile FILEDIA. La variabile deve avere valore 1.
FINESTRA SELEZIONE FILE ASSENTE
Se per un motivo qualsiasi nel vostro CAD al momento di selezionare un file non appare la finestra di Esplora Risorse che visualizza i file nelle varie modalità provate ad immettere il simbolo ~ (tilde) e dare invio.
Non funziona con tutti i comandi ma con alcuni.
Per ottenere la tilde tenere premuto il tasto ALT e premere contemporaneamente 1 2 6 sul tastierino numerico.
Il fatto che la finestra di selezione file non appaia può dipendere dalla impostazione della variabile FILEDIA. La variabile deve avere valore 1.
#progecad #file
IMPORTARE RILIEVI IN progeCAD
In progeCAD è disponibile il comando _IMPOINT che consente di leggere le coordinate presenti in un file ed inserire, in quella posizione, dei punti o dei vertici di una polilinea o spline.
Il file deve avere le coordinate X,Y e Z separate da una virgola ed elencare un punto per ogni rigo.
La presenza di altre informazioni dopo il valore della Z è comunque accettata nel senso che non viene inserita ma non interrompe l'esecuzione del comando.
Se si sceglie di rappresentare i punti con degli oggetti Punto il comando richiede la dimensione del punto.
Nel video seguente si vede l'importazione di molti punti di un rlievo.
Per renderli visibili, poi, si cambia il tipo di rappresentazione dei punti tramite la variabile PDMODE, da puntiforme a X.
IMPORTARE RILIEVI IN progeCAD
In progeCAD è disponibile il comando _IMPOINT che consente di leggere le coordinate presenti in un file ed inserire, in quella posizione, dei punti o dei vertici di una polilinea o spline.
Il file deve avere le coordinate X,Y e Z separate da una virgola ed elencare un punto per ogni rigo.
La presenza di altre informazioni dopo il valore della Z è comunque accettata nel senso che non viene inserita ma non interrompe l'esecuzione del comando.
Se si sceglie di rappresentare i punti con degli oggetti Punto il comando richiede la dimensione del punto.
Nel video seguente si vede l'importazione di molti punti di un rlievo.
Per renderli visibili, poi, si cambia il tipo di rappresentazione dei punti tramite la variabile PDMODE, da puntiforme a X.
#autocad #file #prestazioni #xrif
ECCESSO DI SCALE ANNOTATIVE IN UN FILE
Quando un file DWG contiene un numero eccessivo di Scale annotative le prestazioni nel disegno possono degradarsi sino a rendere lentissimo il file.
Nella lista delle scale vengono rilevate anche quelle presenti in eventuali XRIF caricati nel disegno.
Il comando MODIFELENCOSCALE serve a gestire le scale annotative.
Tramite la finestra di dialogo che il comando mostra, si possono selezionare e cancellare quelle non desiderate.
ECCESSO DI SCALE ANNOTATIVE IN UN FILE
Quando un file DWG contiene un numero eccessivo di Scale annotative le prestazioni nel disegno possono degradarsi sino a rendere lentissimo il file.
Nella lista delle scale vengono rilevate anche quelle presenti in eventuali XRIF caricati nel disegno.
Il comando MODIFELENCOSCALE serve a gestire le scale annotative.
Tramite la finestra di dialogo che il comando mostra, si possono selezionare e cancellare quelle non desiderate.
#file #autocad
EXPORTTOAUTOCAD
Alcune versioni di AutoCAD, tipo AutoCAD Architecture, AutoCAD Mechanical, AutoCAD MEP ecc, al fine di gestire i propri elementi grafici speciali, inseriscono nel file di disegno dei dati che restano anche quando il file lo si riapre con il semplice AutoCAD.
A volte questi elementi risultano ineliminabili con i normali comandi a disposizione, come il comando Elimina.
E' per questo motivo che è disponibile un comando come EXPORTOAUTOCAD.
Questo comando crea una copia del file corrente depurato da tutti gli elementi provenienti da altre versioni (Toolset) di AutoCAD.
Nelle immagini seguenti si vede come degli stili di Quota e di Testo (provenienti da AutoCAD Mechanical) non siano eliminabili, sebbene non vi sia nessun collegamento con gli oggetti del disegno (nel mio caso il file conteneva semplici polilinee).
Il comando richiede, tramite prompt su linea di comando, il nome del nuovo file da creare, la versione del file e come trattare eventuali Xrif collegati.
EXPORTTOAUTOCAD
Alcune versioni di AutoCAD, tipo AutoCAD Architecture, AutoCAD Mechanical, AutoCAD MEP ecc, al fine di gestire i propri elementi grafici speciali, inseriscono nel file di disegno dei dati che restano anche quando il file lo si riapre con il semplice AutoCAD.
A volte questi elementi risultano ineliminabili con i normali comandi a disposizione, come il comando Elimina.
E' per questo motivo che è disponibile un comando come EXPORTOAUTOCAD.
Questo comando crea una copia del file corrente depurato da tutti gli elementi provenienti da altre versioni (Toolset) di AutoCAD.
Nelle immagini seguenti si vede come degli stili di Quota e di Testo (provenienti da AutoCAD Mechanical) non siano eliminabili, sebbene non vi sia nessun collegamento con gli oggetti del disegno (nel mio caso il file conteneva semplici polilinee).
Il comando richiede, tramite prompt su linea di comando, il nome del nuovo file da creare, la versione del file e come trattare eventuali Xrif collegati.
#file
LE ESTENSIONI DEI FILE
Curiosando nelle cartelle dei file del CAD ti è mai capitato di vedere file che hanno una strana estensione ?
Oltre alle più note
LIN: file di tipo di linea (comando TLINEA)
PAT: file di modello di tratteggio (comando TRATTEGGIO)
CUI: file di personalizzazione (comando IUPERS)
LSP: file sorgente AutoLISP
SCR: file di script (comando SCRIPT)
DXF: file di interscambio dei disegni
SV$: file di disegno di salvataggio automatico
ve ne sono tante altre.
Prova a verificare la tua conoscenza in materia con il quiz seguente
LE ESTENSIONI DEI FILE
Curiosando nelle cartelle dei file del CAD ti è mai capitato di vedere file che hanno una strana estensione ?
Oltre alle più note
LIN: file di tipo di linea (comando TLINEA)
PAT: file di modello di tratteggio (comando TRATTEGGIO)
CUI: file di personalizzazione (comando IUPERS)
LSP: file sorgente AutoLISP
SCR: file di script (comando SCRIPT)
DXF: file di interscambio dei disegni
SV$: file di disegno di salvataggio automatico
ve ne sono tante altre.
Prova a verificare la tua conoscenza in materia con il quiz seguente