Briciole di teologia
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Briciole per nutrire il YouTube 📹 bit.ly/Robertube 📚Libri di Robert Cheaib bit.ly/cheaibook 📱 Social: Fb.com/robertcheaib; theologhia.com ☦️ #rispostalvolo #pregareinbriciole #scuoladipreghiera #pregolaParola📬 per contattarmi: bit.ly/connesso
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Nelle “Dieci parole” l’onore dovuto ai genitori è preceduto dall’osservanza del sabato, mentre nel Levitico si parla del timore reverenziale che precede lo shabbat. Il Talmud trae da questo legame «un obbligo pratico».
Qual è il senso di questo legame? Da un lato, la trasmissione del rispetto del sabato è legata all’educazione generazionale. Da un altro lato, vivere il sabato non è possibile nell’individualismo radicalmente separato da ogni appartenenza.
Nella concretezza, lo shabbat mira al rafforzamento dell’unità del focolare, della pace della casa, della gioia di un’unità ritrovata e il focolare permette di custodire lo shabbat. Ciò che manca alle famiglie non sono le cose, non sono gli spazi, ma il tempo. Manca lo shabbat.
#1pagina1libro
https://www.theologhia.com/2019/03/che-rapporto-ce-tra-shabbat-e-famiglia.html
«L’uomo non è fatto per amare. È fatto per morire d’amore. Questa vocazione è talmente forte che essa contiene in sé tutti gli smarrimenti. La pornografia ne è una. Nella sua orgia, la pornografia mima il desiderio, iscritto nel cuore dell’uomo, per donarsi senza riserva. Essa non è il contrario dell’amore, ma ne è la scimmia, la caricatura»
Martin steffens, L'amour vrai
#1pagina1libro
https://www.theologhia.com/2019/04/pornografia-e-amore-vero-1pagina1libro.html
Un grande uomo è tornato al Padre, Jean Vanier. Uomo profetico nella sua mitezza...
Lo ricordo con questa recensione #1pagina1libro. La sua preghiera sia con noi.
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Dare non è l’unico gesto d’amore perché a volte si dona troppo, si dona senza criterio e discernimento e, a ben vedere, «si può uccidere dando; si crede di amare e si crea, di fatto, uno stato di dipendenza che porta alla frustrazione e all’odio, o si mette in gioco tutto un mondo di sessualità o di gelosia che l’altro non sa gestire. Il solo vero dono è la rivelazione all’altro delle sue qualità positive, che gli danno fiducia in se stesso, e che gli provano che è capace di fare qualcosa di bello».
https://www.theologhia.com/2016/03/oltre-la-paura-di-amare-e-di-essere.html
Si può essere teologi senza fede?
Anche se in alcuni paesi il "teologo" è uno che ha una laurea un teologia come il veterinario ha una laurea in veterinaria, a ben dire, non si può essere teologi senza essere "invasi" da Dio, senza essere immersi in Dio... Bernard Sesboué manifesta il nesso inscindibile tra fede e teologia, affermando che «la teologia propriamente detta non può svilupparsi che nel quadro dell’atto di fede. In ciò, essa è ben diversa dalla scienza delle religioni, dove l’autore non è coinvolto personalmente in ciò che enuncia».
#1pagina1libro Editrice Queriniana
https://www.theologhia.com/2019/06/introduzione-alla-teologia-di-bernard.html
I sacramenti sono la disponibilità concreta dell’amore di Dio verso l’uomo. Ma accanto a questo aspetto teocentrico, vediamo anche nei sacramenti «una richiesta divina di amore umano». I sacramenti mostrano il carattere umano di Dio e fanno trasparire sotto le specie umane l’amore divino. Sono ripresentazione reale dell’opera di Cristo.👇👇 https://www.theologhia.com/2019/06/cosa-sono-i-sacramenti-1pagina1libro.html
Commentando l'espressione del libro del Deuteronomio, bada a te stesso, san Basilio di Cesarea scrive: «Bada a te stesso (cf. Dt 15,9) significa, allora, che devi osservare te stesso in ogni punto. Tieni l’occhio dell’anima sempre desto per custodire te stesso. Cammini in mezzo ai lacci. Ovunque ci sono lacci nascosti, tesi dall’avversario. Osserva, dunque, tutto intorno, per salvarti come un’antilope dai lacci, e come un uccello da una trappola
[…] Bada a te stesso significa non badare alle tue cose, a quelle di chi ti sta attorno, ma soltanto a te stesso. Una cosa, infatti, siamo noi, altro sono le nostre cose, altro ancora quelle di coloro che ci stanno attorno.
[…] Bada, dunque, a te stesso, perché tu possa badare anche a Dio».
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https://www.theologhia.com/2019/10/bada-te-stesso-basilio-di-cesarea.html
Un tempo, le religioni erano legate ognuna a uno suo spazio, una sua nazione e una sua cultura. L’induista viveva in India, il musulmano nei paesi arabi e qualche paese d’Oriente. Un tempo. Oggi, la situazione è cambiata. Ora, un solo condominio può essere un universo plurale dove si trovano il musulmano, il cristiano, l’induista, l’ateo, ecc.
Ci sono piccoli mondi che convivono, si scontrano, si guardano sospettosi o curiosi. L’identità di ognuno è continuamente in fase di costruzione e di ricostruzione e la teologia delle religioni si trova davanti a una sfida importante per autocomprendersi e per comprendere l’altro.
La teologia cristiana del pluralismo religioso si pone come oggetto di capire l’esistenza delle altre religioni: sono volute da Dio? Partecipano della verità cristiana? Svolgono un ruolo nell’economia della salvezza?
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https://www.theologhia.com/2020/01/dio-al-plurale-1pagina1libro.html
«[Dio] ha disposto il tutto dall’origine, unendo l’uomo e la donna in una cosa sola, come si fa con le pietre da costruzione. Non ha fatto la donna prendendo la sostanza dell’esterno, perché non stesse al fianco dell’uomo come un’estranea né ha limitato il matrimonio a quella prima coppia, perché l’uomo, rimanendo solo e senza compagna, non si isolasse dai suoi simili. E come le piante migliori sono quelle che hanno un unico fusto che si sviluppa in molti rami, mentre se ci sono solo polloni attorno alle radici, questi non producono nulla e anche se ha molte radici l’albero non è nulla di speciale, così anche in questo caso dal solo Adamo Dio ha fatto germogliare tutto il nostro genere, costringendoci necessariamente a non dividerci e a non separarci» (San Giovanni Crisostomo)
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https://www.theologhia.com/2020/04/il-rapporto-tra-luomo-e-la-donna.html
La spiritualità cristiana, quella vera, è una spiritualità della libertà, della gioia e dell'amore concreto. In una parola, è la spiritualità della sequela di Cristo
Così un santo come Francesco di Sales insegna che «se la mistica resta in sé stessa, non è (ancora) cristiana. Essa porta all’“estasi dell’azione”. Mistica e pastorale vanno di pari passo» (le parole tra parentesi sono di Christoph Benke, autore del libro presentato nel link)
https://www.theologhia.com/2021/01/alla-sequela-di-gesu-storia-della.html
In occasione della festa degli innamorati, vorrei condividere con voi un estratto da un piccolo libro che ho avuto l'onore di accompagnare come editor. Il testo è di due amici: Tommaso e Giulia Lodi e si intitola:
Il cielo nel tuo corpo. Teologia del corpo di lui e del corpo di lei.
Si tratta di un'opera veramente scrupolosa nel presentare gli effetti della teologia del corpo di Giovanni Paolo II nel vissuto concreto dell'uomo, della donna e del loro "noi".
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Buona lettura 📚👇
https://www.theologhia.com/2021/02/lamore-eleva-e-trasfigura-1pagina1libro.html
«A von Balthasar appartiene a pieno titolo l’appellativo di teologo. Nessuno come lui ha saputo tenere fisso lo sguardo sul mistero dell’amore trinitario di Dio, per elaborare una riflessione teologica che permettesse all’uomo di oggi di porre attenzione alla proposta cristiana». https://www.theologhia.com/2021/04/la-bellezza-prima-parola-1pagina1libro.html