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Forwarded from Teresa Rocco
ALTRA VITTORIA CONTRO I “KAPO’” DEL VACCINO

Avv. Federica Fantauzzo
Avvocato Libero

Il TAR del Friuli Venezia Giulia, con sentenza del 16.1.2023, ha dato ragione ad un Ricercatore dell’Università di Udine ingiustamente sospeso dal lavoro e dalla retribuzione, pur avendo presentato un certificato di differimento dalla vaccinazione Covid-19 in attesa di visita allergologica.

L’Università ritenne insoddisfacente il certificato perché ritenuto contrario alla circolare ministeriale del 4.8.2021 e sospese il ricercatore, salvo poi riammetterlo in servizio dopo il deposito di ulteriore certificato.

Scrivono i Giudici: “il Tribunale ritiene che l’Università abbia agito con eccessivo formalismo, conducendo un’istruttoria non adeguata all’importanza del provvedimento e al rango degli interessi in gioco, né improntata ai principi di collaborazione e buona fede (art. 1, comma 2-bis della l. 241 del 1990). Il loro rispetto nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino si impone tanto più quando – come nel caso di specie – il procedimento veda coinvolte posizioni di rilevanza primaria (il diritto al lavoro e alla retribuzione), in un contesto normativo di non immediata comprensione, qual è quello dettato dal d.l. 44 del 2021 e dai relativi atti applicativi.”
Ed ancora “I documenti tempestivamente prodotti dal ricorrente fornivano, infatti, ragionevoli indizi circa il possesso dei requisiti per l’esenzione o per il differimento dalla vaccinazione, mentre le difformità dal modello normativo di riferimento (quello di cui alla circolare ministeriale del 04.08.2021) erano di carattere perlopiù formale, se non addirittura apparenti.”

Il TAR contesta all’Ateneo di aver preteso, illegittimamente, che il MMG esplicitasse anche i motivi e le correlazioni dell’esenzione, non ritenendo bastevole la certificazione della stessa.
Le motivazioni esplicitate e la condanna alle spese di lite, mettono a tacere l’ennesimo “kapò” del vaccino, che per compiacere i poteri forti diviene più crudele del carnefice!

Brava Elena…e brava Mariastefania.
W la libertà

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Forwarded from OVALmedia | Italiano
Mariagrazia SPALLUTO | NARRATIVE by Franco FRACASSI #48
Sappiamo di che cosa sono morte le mummie di 5000 anni fa, ma “non” sappiamo spiegarci tutti questi malori improvvisi...
La dottoressa Spalluto, Presidente dell’associazione “Danni Collaterali”, torna a Narrative a fare il punto della situazione. Non si tratta, purtroppo, di belle notizie.
Tuttavia ci sono delle cose che si possono fare per attenuare la probabile intossicazione. Vi invitiamo ad ascoltarle e poi a parlarne con i vostri cari che si sono sottoposti all’inoculo. E’ importante parlarne con tutti, tanto, senza giudicare, ma suggerendo di monitorarsi, rinforzare il sistema immunitario abbattuto e cercare subito rimedi adatti a ciascuna eventuale patologia.
GUARDARE QUI LA PUNTATA
les jeux sont faits

Avvocati Liberi

Anche questa è andata.

Siamo consapevoli che nulla dipende da noi, l’acqua scorre a prescindere.

Siamo consapevoli ma non rassegnati, non siamo in grado di rassegnarci, neppure volendo, anche se forse dovremmo.

Dovremmo

Ma nemmeno questo però dipende da noi, perché siamo preda di un riflesso irrefrenabile, di una sindrome da cui non si scappa, la cui sintomatologia si manifesta con l'impulso mai domo a difendere il più debole, la Giustizia e la Velarità.

Nell’ignoranza della moltitudine, quei pochi consapevoli resistono come possono, reagiscono nonostante sanno di essere in minoranza e di pensarla diversamente dal proprio giudice, tanto che qualcuno dei “nostri” inizia a chiedersi (legittimamente ma non comprensibilmente) se sia il caso di rinunciare a giocare una partita persa in partenza.

Tutto possiamo accettare ma non questo, quella di dichiararsi sconfitti, perché si sconfigge chi sta nel torto, chi non è sostenuto dalla forza della verità.

Ecco che il processo alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea esiste a prescindere di ALI, come preesisteva la Corte costituzionale, ed allora le pronunce di questi giudici ci sarebbero lo stesso anche senza l’intervento di una parte privata, ma se si muove dal presupposto che è già tutto ben apparecchiato, ci si dovrebbe chiedere se sia meglio voltare le spalle ad una giustizia burocratizzata amministrata in segreto, oppure se sia meglio presenziare, intervenire e manifestare posizioni che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di essere portate nelle aule dei tribunali di ogni ordine e grado.

Così ieri 18 gennaio si è concluso il processo alla CGEU introdotto dal Tribunale di Padova ed a giorni si saprà la decisione sulla invalidità delle autorizzazioni condizionate ai “vaccini” e sulla corretta interpretazione del principio di non-discriminazione e proporzionalità (principalmente riferibili al Cons. 36, Reg.507/2006) anche sussidiariamente in relazione agli artt. 3, 35, 21 e 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Alla Corte è stato spiegato ciò che nessuno delle altre parti – l’avvocatura dello stato italiano e la commissione europea – ha voluto o avuto il coraggio di spiegare, ossia la ricorrenza di almeno 4⃣ cause forti di invalidità della CMA: il venir meno dello Stato di emergenza; la sopravvenuta impossibilità per le case farmaceutiche di depositare Psur e relazioni intermedie in conseguenza della vaccinazione dei gruppi di controllo; l’esistenza di almeno 15 cure contro la covid19 approvate/autorizzate; il venir meno di un rapporto rischi/benefici positivo per questi ultimi.

Tant’è. Ora la parola definitiva passa alla Corte.

Noi di Avvocati Liberi ci siamo impegnati personalmente, professionalmente ed economicamente per andare in Lussemburgo al fine di far sentire al giudice la voce della memoria di morti e danneggiati “Invisibili” per l'assunzione di farmaci non testati.

Dunque tutto questo serve a poco o niente in un processo dall'esito scontato, ma serve a noi, uomini e donne libere, per convivere con la nostra coscienza, che rivendica l'azione per fermare uno stupro del diritto e della logica commesso con tratti di penna, messaggi accattivanti e circonvenzione sociale, con le quali si sono cancellati secoli di storia umanistica della civiltà dei popoli.

Le anime delle vite andate nel nome di questo nuovo mondo chiedono giustizia mentre i danneggiati "invisibili" vogliono essere riconosciuti e risarciti da una Scienza medica e giuridica che ancora esiste, per fortuna.

È debole come non mai, agonizzante, ma dobbiamo provare a curarle, a risollevarle.

Neanche la notte più buia può durare per sempre.

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🔴 Comunicato Playmastermovie

Ci sono giunte notizie di proiezioni di INVISIBILI non organizzate dalla produzione, per accedere alle quali è previsto un prezzo fisso di ingresso.
Playmastermovie ribadisce l'estraneità da questi contesti e sottolinea che in alcun modo beneficia delle somme raccolte in tali modalità.

Come è accaduto finora, la produzione avalla la modalità della libera offerta e del contributo consapevole, che consenta ai gruppi locali di affrontare i costi dell'organizzazione e a noi di continuare la nostra opera di rendicontare la contemporaneità in modo accurato e corretto.

Se è pur vero che incentiviamo il sostegno all'informazione indipendente, riteniamo che la richiesta di contributi vada svolta con trasparenza sui destinatari finali e nel rispetto di eventuali soggetti terzi di cui si propongono i contenuti.

Teniamo a ricordare che coloro i quali hanno raccontato la loro esperienza, drammatica, con gli effetti avversi da vaccino COVID-19 hanno condiviso una dimensione molto profonda, ed è pertanto cura di Playmastermovie adoperarsi in ogni modo per evitare qualsiasi eventualità di strumentalizzazione.

Il fatto che INVISIBILI "Il documentario sulle reazioni avverse che tutti devono vedere" sia fruibile in forma gratuita per una visione privata su Internet non è in alcun modo una implicita autorizzazione ad utilizzarlo pubblicamente in forme che non corrispondono agli originari intenti del regista e della produzione.

Per tutte queste ragioni, da ora in avanti, ogni evento legato alla proiezione del documentario INVISIBILI dovrà non solo essere concordato tramite l'indirizzo email info@playmastermovie.com, ma anche essere approvato in precedenza per iscritto dalla produzione.

In caso contrario adiremo tutte le vie legali in nostro possesso, a protezione e riguardo della nostra professionalità e immagine artistica, per dimostrare, una volta di più, essere scevra da ogni dubbio in merito.
Forwarded from Teresa Rocco
Messaggio di richiesta di aiuto da parte di Riccardo Szumski.
Giratelo alle persone che sapete essere state curate da lui.
Grazie
📍IUTEME-AIUTATEMI
Visto che sono stato radiato anche per aver messo in pericolo la vita dei pazienti con cure non riconosciute ufficialmente, invito coloro che ho aiutato per covid ad inviare la propria esperienza avuta con me via mail a: testimonianzericcardo@gmail.com
Nome cognome e data e breve descrizione dell' intervento ed esito.
Grazie anticipatamente, mi servono per il ricorso.

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#INVISIBILI
il documentario che sta aprendo gli occhi di tanti italiani ancora ignari sulle reazioni avverse vaccinali e che sta facendo discutere tutta l'Italia arriva a Roma nella sala Promoteca in Piazza del Campidoglio 55 dove sarà proiettato il 13.02.2023 alle 17:30.

Interverranno i registi e la produzione, #playmastermovie, nonchè Federica Angelini, presidente del Comitato Ascoltami che accoglie e riunisce le vittime ancora inascoltate del "vaccino" anti-covid19 e altri importanti ospiti e protagonisti come la dott.ssa Bruna Maccarrone, Doina Marchetti (mamma di una vittima del vaccino), il Dott. Antonio De Palma e Roberto Martina, segretario di Avvocati Liberi.

Invitiamo i romani a partecipare e ad invitare anche le persone vaccinate che vi stanno più a cuore, se sono pronte ad ascoltare e vedere una triste ma necessaria verità.

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Il commento di Avvocati Liberi a seguito dell'udienza di discussione del procedimento pregiudiziale n. C-765/2022 della Corte di Giustizia Europea - CGUE sull'invalidità delle Autorizzazioni Condizionate dei "vaccini" anti-covid19 e sulla corretta interpretazione del principio UE di non-discriminazione e proporzionalità Reg. 953/2021 e. CDFUE

Salutiamo ❤️ e ringraziamo 🙏 il
#salottodimimar

Guarda il video
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https://m.youtube.com/watch?v=DSKX_AKcDTY

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Forwarded from Angelo Di Lorenzo
🎶 Continuate così 🎶
🎶 uccellini a cinguettare 🎶

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

La scienzah di stato è sempre piu alla frutta.

Nell'estremo tentativo di convincere le persone a continuare a vaccinarsi, non si accorgono che i dati raccolti dimostrano l'esatto contrario delle loro intenzioni.

In sostanza l'università di Bologna (in collaborazione con l'Università di Ferrara e l'Asl di Pescara) ha pubblicato uno studio sulla rivista Vaccines secondo cui non vi sarebbe "nessuna patologia risultata più frequente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati”.

La ricerca ha seguito per 18 mesi l'intera popolazione della provincia di Pescara, raccogliendo i dati sanitari dai quali è emerso - ed è qui la bomba - che il 4⃣0⃣.8⃣ % dei vaccinati con la quarta dose sia MORTO ⚰️

Il dato che balza all’attenzione è quello della quarta dose: 3⃣3⃣5⃣1⃣ morti su 8⃣2⃣1⃣3⃣ persone vaccinate con la 4⃣° dose.

in sostanza la metà dei quadridosati muore❗️

Ovviamente non c'è alcuna possibilità che ciò venga detto, figurarsi, la vita umana non vale il mantenimento del potere, ma in fondo non abbiamo bisogno che ce lo dicano i medici di Stato, perché si legge perfettamente dai dati empirici.

Questi dati non mentono, possono essere ignorati, ma non mentono.

Ed allora basterà leggere i dati pubblicati a pagina 6-7 dello studio sotteso alla valutazioni dell'Università (vedi documento 👆👆) che, ordinati in forma intelligibile, dimostrano nella tabella soprastante come su 8⃣2⃣1⃣3⃣ quadrivaccinati, ne sono morte 3⃣3⃣5⃣1⃣ (dunque il 4⃣0⃣.8⃣ %).

Per la precisione, piu di quelli con la 1⃣a dose (1⃣,7⃣%), piu di quelli con la 2⃣a (3⃣,5⃣%), piu di quelli con la 3⃣a (0⃣,7⃣%) e molto di più dei non vaccinati (4⃣,2⃣%, che poi sono morti di cause naturali, perché alla fine, in natura, si muore).

Continuate così uccellini a cinguettare cantava negli anni '90 un famoso autore bolognese, che al quarto assolo si rischia seriamente (nella metà dei casi) di rimanerci, aggiungerebbe oggi un medico bìvaro.

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CANTA CHE TI PASSA

Avv Emilio De Stefano
Avvocati Liberi

È notizia di pochi giorni fa: il noto conduttore tv Amadeus annuncia alla stampa che, tra gli ospiti del suo 73^ festival di Sanremo ci sarà Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina.

L'intervento sarà registrato, ma verrà mandato in diretta durante la finale della gara canora (11.2.2023) perché, a sentire Amadeus, “è giusto che sia così”.

Ma Zelensky non è stato invitato dal direttore artistico del festival (come sarebbe immaginabile); Zelensky ha richiesto espressamente di parteciparvi; e lo ha fatto usando il suo ambasciatore occasionale, quel Bruno Vespa, recatosi apposta a Kiev per intervistarlo (come lo stesso giornalista ha dichiarato in tv, il 15 gennaio scorso, ospite di “domenica in”).

Si, proprio lui, il Vespa che, punto tre volte, rimase incredulo, quasi pentito, quando gli si confermò che, nonostante tre dosi di siero miracoloso, poteva ugualmente infettare ed infettarsi di sars-cov2.

Amadeus, intervistato al riguardo, ha precisato che la decisione di registrare l’intervento di Zelensky è scaturita dalla esigenza di evitare problemi di collegamento e di poterla trasmettere al momento opportuno ( fonti: sky tg24 e Avvenire.it del 16.1.2023).

Una tale decisione e le modalità dalla quale origina, confermano la scelleratezza di coloro che, da anni, consapevolmente, “indirizzano ed influenzano” i telespettatori italiani, dolosamente disinformandoli con la rappresentazione di realtà distorte, convincendoli, di fatti che, di contro, non trovano riscontro nella realtà.

Effettivamente, la richiesta di Zelensky, se avanzata quando era ancora uno sconosciuto attore comico ucraino, sebbene ardua e coraggiosa, poteva comprendersi: rappresentava un sogno, un traguardo, un trampolino di lancio internazionale per la sua carriera di piccolo commediante. Ci stava, aveva deciso di fare spettacolo, l’attore comico, di rappresentare storie di fantasia.

In questo momento storico, però: con il ruolo che altri gli hanno attribuito; con una guerra in corso da mesi; con i suoi quotidiani appelli a ricevere armi da usare contro i russi (è di questi giorni la richiesta di avere carri armati dalla Germania -fortunatamente, per ora, rispedita al mittente-) intervenire alla nostra tv nazionale, nella kermesse annuale della canzone italiana, non solo è inappropriato, non solo è irriguardoso degli italiani che la pensano diversamente (e che, parimenti, corrispondono il canone Rai), non solo è politicamente arrogante, ma è, indubbiamente, un ulteriore motivo per alimentare questa guerra, per mostrare al mondo intero che l’Italia, almeno quella che conta, che comanda, che indottrina, sta con Zelensky.

Non avevo bisogno di un ulteriore motivo per non guardare il festival della canzone “italiana”; ce n’erano e ce ne sono già tanti e sono anni, ormai, che non lo seguo, ma non mi permetto, qui, di fare critiche di merito, nel rispetto di coloro che, invece, lo guardano compiaciuti e divertiti.

Quest’anno, però, per la presenza dell’ospite autoinvitatosi -riveritamente accolto e nient’affatto gradito- sento l’impulso irrefrenabile di esortare a boicottare ogni attimo di questo festival di Sanremo, augurandomi vivamente che possa rivelarsi un flop tale da non giustificare i lauti guadagni (attinti da fondi pubblici) riconosciuti a semplici servi, obbligati e prezzolati di un sistema ormai degenerato e, perciò, da abbattere❗️

W il popolo libero❗️

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21/XII/2023 - Un anno fa

Eravamo già in cammino ma esattamente un anno fa eravamo davanti alla Corte di Cassazione a rivendicare i diritti e le libertà dei cittadini e nostre, a rivendicare giustizia, e soprattutto a lottare contro ogni forma di discriminazione.
Il 21 gennaio 2022 eravamo Avvocati in toga davanti al Giudice delle leggi a protestare per le violazioni dei diritti inalienabili dell’uomo.
Siamo stati avversati dalle forze dell’ordine ma non siamo arretrati di un millimetro e alla fine siamo riusciti a “sfondare” e il Procuratore Generale ha dovuto ascoltarci. Eravamo già in lotta e quel giorno lo abbiamo bene impresso nella memoria.
Dopo un anno siamo più motivati di prima e continuiamo le nostre lotte davanti ai giudici di ogni ordine e grado, per la libertà, per il diritto… per la Giustizia

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Il gioco delle 3 carte

Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

I soldi del PNRR si giocano al tavolo della giustizia, e l'Italia punta all in all'apertura con carte deboli, bluffando sulle reali capacità di raggiungere gli obbiettivi richiesti.

Nella riforma del processo penale troviamo molti esempi di simulazioni mentaliste al soldo del vil denaro.

Una di queste è la nuova forma di processo per gli imputati "assenti", ossia contro coloro che non sono stati reperiti e non vi è prova certa che abbiano avuto notizia della pendenza del giudizio a loro carico.

Ebbene, a differenza di prima, la riforma prevede che questi soggetti vengano prosciolti con sentenza, la quale farà "numero" tra i processi definiti e contribuirà al raggiungimento dell'obbiettivo europeo imposto al nostro Paese di ridurre del 25% i processi penali entro il 2026.

⚠️ è tutta una farsa.

Il proscioglimento è solo fuffa e nessuna deflazione processuale si realizza, posto che vengono sospesi e raddoppiati i termini di prescrizione del reato e iniziano le ricerche al fine di riaprire del processo.

Una volta reperito l'imputato, anche dopo anni, il processo ricomincia da capo.

Quindi cui prodest

Sicuramente la norma serve i fini statistici ma non certo serve l'imputato, ibernato in un limbo da cui appena esce troverà la scure del boia pronta a mozzargli le mani senza alcuna nuova garanzia di tutela.

Anzi. Si allungano i tempi.

Altra fregatura è la richiesta al PM e al GIP di prevedere la condanna dell'imputato prima di richiedere l'archiviazione o di rinviare a giudizio.

Il PM - che prima poteva chiedere l'archiviazione in presenza di una notizia di reato infondata - dopo la riforma dovrà farlo solo se e quando prevede che, ragionevolmente, l'indagine non porterà ad una condanna all'esito del giudizio.

Allo stesso modo il GIP - che prima proscioglieva nel dubbio della sussistenza del fatto - oggi proscioglierà se ritiene ragionevole che il suo rinvio a giudizio non porti a una condanna

Non è uno scherzo❗️
Il magistrato trasferisce al magistrato della fase successiva l'imprinting della colpevolezza

Bella fregatura se si pensa che vengono eliminate le endiadi di senso che differenziavano il momento inquirente (cioè l'accusa del PM) da quello decisionale (cioè il giudizio del GIP sull'accusa), per lasciare spazio all'identico presupposto valutativo per le scelte definitorie del processo (circ.Min 26 ott 22)

A fronte di cotanta capacità divinatoria dei giudici nulla potrà una difesa che nemmeno più nel merito del reato, o su questioni processuali o sulla colpevolezza potrà interloquire

Vale solo l'opinione a staffetta, non più il giudizio di un fatto storico e processuale, ma la previsione di un fatto futuro

E come si fa a ragionare su questo

C'è chi la chiama "prognosi" ma la convinzione che quel processo andrà in malora resta uno ius proprium del PM o del GIP.

Del resto siamo troppo disillusi per credere alle favole, perché la giustizia è tanto più vicino ad un processo quanto il governo italiano è vicino al cittadino.

Andrà a finire come sempre, che il Giudice si limiterà a cambiare il paradigma motivazionale delle sue decisioni, passando dalla pigra ripetizione della vecchia formula normativa "la notizia di reato è infondata" o "il fatto non sussiste", al nuovo mantra "non v'è una ragionevole previsione di condanna".

Insomma motivazioni apparenti, talmente soggettive da essere inopinabili, libere da forme di misurazione della produttività della prognosi: cosa accade se il PM ed il GIP abbiano mandato a giudizio una persona poi assolta

Tale esito dovrebbe essere considerato un "errore" del giudice proprio perché oggi la legge impone a quel giudice di non processare persone che potrebbero non essere condannate, e di prevedere in anticipo tale esito.

L'assoluzione dunque sarà un demerito per il giudice, dimostratosi incapace di fare prognosi.

Ma va tutto bene, i soldi per il carrozzone li abbiamo trovati, i numeri ci sono, così come pure il cetriolo per il malcapitato di turno servito freschissimo.

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Forse qualcuno ha perso questa importante dichiarazione di Musk. Certo arriva da un soggetto che merita critiche per il modo in cui intende utilizzare computer quantistici e AI, in direzione transumanista, ma al momento è sicuramente in grado di squarciare il silenzio sui sieri ancora sperimentali definiti “vaccini” anti-covid.

Elon Musk:
Ho avuto importanti effetti collaterali dalla mia seconda dose di richiamo. Mi sentivo come se stessi morendo per diversi giorni. Spero che non ci siano danni permanenti, ma non lo so

E mio cugino, che è giovane e in ottima salute, ha avuto un grave caso di miocardite. Ha dovuto andare in ospedale

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Forwarded from Angelo Di Lorenzo
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MEMORANDUM
Martedì 24 gennaio 2023 h 19:00*

Nuova *Intervista a Viso Aperto* di LSC.
Interviene:
*l'Avv. Roberto Martina* Segretario di Avvocati Liberi (ALI)
modera: Elena Esposito

https://youtube.com/watch?v=g_lnhTKEMJo&si=EnSIkaIECMiOmarE
link ☝️☝️☝️☝️d'ingresso alla diretta
Condividete e non mancate🌹

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Forwarded from Angelo Di Lorenzo
Aggiornamento sulla carestia medicamentosa

Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

Il ministro della salute Orazio Schillaci, in risposta al question time del 18 gennaio 2023 sul tema della carenza di farmaci che abbiamo segnalato in precedenza (https://t.me/avvocati_liberi/1979) ha affermato che «Le difficoltà di approvvigionamento non emergono in molti casi dalla carenza di medicinali, quanto da un limitato ricorso agli equivalenti, che pure sono ampiamente disponibili sul mercato. Proprio per ovviare a questo fenomeno è mia intenzione avviare ogni iniziativa finalizzata a promuovere la prescrizione del principio attivo in modo da consentire la diversificazione della domanda dei farmaci, ferma restando la proprietà terapeutica del singolo principio attivo ai fini della cura».

«Si sono verificati problemi di approvvigionamento - ha aggiunto il Ministro - in particolare su antinfiammatori, antinfluenzali e antibiotici ma questa difficoltà non sarebbe direttamente riconducibile alla carenza di medicinali, data l'alta disponibilità di medicinali equivalenti sul mercato».

Schillaci ha poi detto che l'allarme mediatico ha già determinato una revisione della lista dei farmaci carenti che Aifa pubblica da ormai dieci anni, il che «ha portato a escludere farmaci di non significativa rilevanza», mentre «sono in corso iniziative informative e formative volte ad aumentare l'accesso agli equivalenti, ai prodotti galenici e ai farmaci di importazione».

Tra le risposte alla carenza di farmaci «è mia intenzione avviare il ricorso ove possibile a farmaci galenici che, preparati dal farmacista, rispondono alle esigenze del paziente garantendo la qualità del prodotto secondo le norme di 'buona preparazione'. Promuoverò le mappe delle farmacie che garantiscono la preparazione di questi farmaci attraverso un sistema di registrazione on line», ha promesso il ministro Schillaci durante il question time, ricordando inoltre che i medicinali galenici e officinali sono comunque esclusi dall'esportazione.

Infine il ministro ha ricordato di aver convocato l'11 gennaio il Tavolo di Lavoro Permanente sull'approvvigionamento dei farmaci «per definire la reale entità del fenomeno, ai fini di una comunicazione appropriata e corretta e per adottare le iniziative che nell'ambito europeo e internazionale siano finalizzate a garantire un adeguato approvvigionamento dei medicinali per la tutela del diritto alle cure».

Il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, in apertura dei lavori del Tavolo avuta il 18 gennaio stesso, ha dichiarato «Il tavolo, che per adesso ha un orizzonte temporale di un anno e focus sull’ approvvigionamento dei farmaci, consoliderà un gruppo di lavoro permanente a carattere strategico per trattare tutte le tematiche riguardo l’accesso, la disponibilità e la sostenibilità del bene farmaco per i cittadini. Penso, ad esempio, alla possibilità di riportare strategicamente la produzione di principi attivi in Italia e alla possibilità di rendere sempre più attrattivo il nostro Paese in tema di ricerca e produzione di farmaci».

Nel corso dell’incontro il sottosegretario Gemmato ha precisato di essere «molto contento della presenza quest’oggi, a questo tavolo, anche dei medici di medicina generale. Il loro ruolo è, infatti, importantissimo per sensibilizzare il cittadino circa le valide alternative terapeutiche e all’uso di farmaci equivalenti. Sappiamo, inoltre, quanto l’interazione tra medico e farmacista sia fondamentale per fornire al paziente alternative immediate in fase di prescrizione medica, da un lato, e di disponibilità in farmacia, dall’altro».

Secondo i rappresentanti della filiera la situazione sarebbe già in miglioramento, ma di questo attendiamo di ricevere notizie e feedback dal mondo reale.

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Forwarded from Antonietta Veneziano