È passato un anno dall'inizio dell'invasione russa dell'#Ucraina.
Un anno di drammi e sofferenze, per milioni di persone.
La vittime tra i civili sono tra le 10mila e 30mila unità, tra i soldati centinaia di migliaia, i feriti non si contano, un quarto della popolazione è stata costretta ad abbandonare la propria casa.
Le cifre, per quanto impressionanti, da sole non restituiscono il senso di catastrofe umana (ed ecologica).
Come Brigate Volontarie per l'Emergenza, a partire dallo stesso sentimento di urgenza etica che ci ha visti nascere, insieme a vari amici, vecchi e nuovi, ci siamo impegnati per praticare dentro e contro questo contesto di emergenza una solidarietà diretta e autonoma, dalla gente per la gente.
Nel corso del 2022 abbiamo organizzato carovane cariche di aiuti umanitari, al confine polacco e in territorio ucraino, abbiamo dato passaggi sicuri ai profughi, abbiamo svolto attività di mutualismo insieme ai solidali del posto, abbiamo sviluppato un progetto di insegnamento della lingua italiana per persone ucrainofone e russofone a Milano.
Una goccia nel mare, un contributo minimo, ma è quel che sentivamo e sentiamo giusto fare: offrire una mano tesa come aiuto, diffondere i nostri valori anche e soprattutto dentro le avversità, fare la nostra parte nel grande movimento sociale di solidarietà oltre ogni confine, che opera per una pace giusta e per il sostegno reciproco tra popoli e persone.
Le prospettive per il futuro rimangono ancora incerte e se gli esperti mostrano diversi scenari su come si evolverà il conflitto noi abbiamo ben chiaro come affronteremo i mesi a venire, ancorati ai nostri principi: #internazionalismo e #solidarietà dal basso.
Un anno di drammi e sofferenze, per milioni di persone.
La vittime tra i civili sono tra le 10mila e 30mila unità, tra i soldati centinaia di migliaia, i feriti non si contano, un quarto della popolazione è stata costretta ad abbandonare la propria casa.
Le cifre, per quanto impressionanti, da sole non restituiscono il senso di catastrofe umana (ed ecologica).
Come Brigate Volontarie per l'Emergenza, a partire dallo stesso sentimento di urgenza etica che ci ha visti nascere, insieme a vari amici, vecchi e nuovi, ci siamo impegnati per praticare dentro e contro questo contesto di emergenza una solidarietà diretta e autonoma, dalla gente per la gente.
Nel corso del 2022 abbiamo organizzato carovane cariche di aiuti umanitari, al confine polacco e in territorio ucraino, abbiamo dato passaggi sicuri ai profughi, abbiamo svolto attività di mutualismo insieme ai solidali del posto, abbiamo sviluppato un progetto di insegnamento della lingua italiana per persone ucrainofone e russofone a Milano.
Una goccia nel mare, un contributo minimo, ma è quel che sentivamo e sentiamo giusto fare: offrire una mano tesa come aiuto, diffondere i nostri valori anche e soprattutto dentro le avversità, fare la nostra parte nel grande movimento sociale di solidarietà oltre ogni confine, che opera per una pace giusta e per il sostegno reciproco tra popoli e persone.
Le prospettive per il futuro rimangono ancora incerte e se gli esperti mostrano diversi scenari su come si evolverà il conflitto noi abbiamo ben chiaro come affronteremo i mesi a venire, ancorati ai nostri principi: #internazionalismo e #solidarietà dal basso.