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List '1397930001362657281' on X/Twitter
Siamo davvero consapevoli delle implicazioni dell'uso dell'#intelligenzaartificiale?
Nell'era digitale, l'intelligenza artificiale generativa (IIAG) rappresenta un'innovazione rivoluzionaria.
Strumenti così avanzati permettono l'accesso ad opportunità straordinarie, dalla creazione di contenuti all'analisi dati. Ma, come in ogni grande scoperta, esiste un lato non troppo illuminato che richiede la massima attenzione.
La mia esperienza nel digitale da sempre mi ha insegnato che l'aggiornamento e l'affidabilità degli strumenti sono essenziali. E questo credo valga anche per l'intelligenza artificiale. Anzi, vale di più.
Siamo portati ad affidarci a questi strumenti per generare contenuti e informazioni, dimenticando che, senza un controllo umano attento, possono diventare veicoli, involontari, di #disinformazione.
Le #fakenews, un problema già molto serio nel nostro panorama informativo, potrebbero trovare nell'IA un alleato non voluto, amplificando le loro conseguenze.
Per fare un esempio, banale, basterebbe generare una informazione apparentemente vera ma con una data ed un riferimento ambiguo che già basterebbe per generare una informazione falsa.
L'errore umano fa parte della nostra natura, ma quando si tratta di intelligenza artificiale, dobbiamo essere doppiamente cauti. Non solo per prevenire la diffusione di informazioni false, ma anche per garantire che questi strumenti siano usati in modo etico e responsabile.
Questo post è un invito a riflettere sulla necessità di un uso consapevole, responsabile e controllato dell'intelligenza artificiale. Ricordiamoci che stiamo interagendo con strumenti in continua evoluzione.
Guardate l'immagine allegata a questo post. È ciò che ci invita a fare Gemini - lo strumento di intelligenza artificiale generativa di Google. Lo stesso potrebbe essere valido per qualsiasi strumento.
Si tratta di un invito alla cautela. Si tratta di strumenti "non definitivi", dove si fa appello alla #consapevolezza. Appunto.
Un uso responsabile dell'IA può portare ad esplorare opportunità senza precedenti, ma solo se accompagnato da una attenzione costante e da un impegno collettivo a mantenere l'integrità delle informazioni.
Siamo davvero consapevoli delle implicazioni dell'uso dell'#intelligenzaartificiale?
Nell'era digitale, l'intelligenza artificiale generativa (IIAG) rappresenta un'innovazione rivoluzionaria.
Strumenti così avanzati permettono l'accesso ad opportunità straordinarie, dalla creazione di contenuti all'analisi dati. Ma, come in ogni grande scoperta, esiste un lato non troppo illuminato che richiede la massima attenzione.
La mia esperienza nel digitale da sempre mi ha insegnato che l'aggiornamento e l'affidabilità degli strumenti sono essenziali. E questo credo valga anche per l'intelligenza artificiale. Anzi, vale di più.
Siamo portati ad affidarci a questi strumenti per generare contenuti e informazioni, dimenticando che, senza un controllo umano attento, possono diventare veicoli, involontari, di #disinformazione.
Le #fakenews, un problema già molto serio nel nostro panorama informativo, potrebbero trovare nell'IA un alleato non voluto, amplificando le loro conseguenze.
Per fare un esempio, banale, basterebbe generare una informazione apparentemente vera ma con una data ed un riferimento ambiguo che già basterebbe per generare una informazione falsa.
L'errore umano fa parte della nostra natura, ma quando si tratta di intelligenza artificiale, dobbiamo essere doppiamente cauti. Non solo per prevenire la diffusione di informazioni false, ma anche per garantire che questi strumenti siano usati in modo etico e responsabile.
Questo post è un invito a riflettere sulla necessità di un uso consapevole, responsabile e controllato dell'intelligenza artificiale. Ricordiamoci che stiamo interagendo con strumenti in continua evoluzione.
Guardate l'immagine allegata a questo post. È ciò che ci invita a fare Gemini - lo strumento di intelligenza artificiale generativa di Google. Lo stesso potrebbe essere valido per qualsiasi strumento.
Si tratta di un invito alla cautela. Si tratta di strumenti "non definitivi", dove si fa appello alla #consapevolezza. Appunto.
Un uso responsabile dell'IA può portare ad esplorare opportunità senza precedenti, ma solo se accompagnato da una attenzione costante e da un impegno collettivo a mantenere l'integrità delle informazioni.
List '1397930001362657281' on X/Twitter
RT @AssOpenG: Ne è uscito un incontro fuori dagli schemi, partecipato, e con un bel mix di domande, risposte e contributi.
Crediamo di essere riusciti a portare i partecipanti ad una maggiore #consapevolezza e a porsi le domande giuste durante l'utilizzo quotidiano della #tecnologia.
(2/2)
RT @AssOpenG: Ne è uscito un incontro fuori dagli schemi, partecipato, e con un bel mix di domande, risposte e contributi.
Crediamo di essere riusciti a portare i partecipanti ad una maggiore #consapevolezza e a porsi le domande giuste durante l'utilizzo quotidiano della #tecnologia.
(2/2)
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Eppure, resto dell'idea che per farsi #ascoltare non serva provare ad urlare più forte. Serve provare a dire qualcosa di interessante, intelligente, che faccia pensare, senza per forza mettere sempre "io" davanti.
Siamo tutti alla ricerca di qualcosa di interessante che illumini la strada che abbiamo davanti, non che illumini noi stessi. Dobbiamo provare ad indicarla questa strada, riflettendo, offrendo spunti, senza dare sentenze gratuite.
Nessuno ha le chiavi in tasca, serve costruire la mappa giusta. E non è facile.
Resto sempre convinto che la vera forza delle parole sta nella loro capacità di connettersi con gli altri. E questaconnessionedeve trasformarsiin una #Relazione, piùprofonda.
In un mondo dove le voci si sovrappongono in un continuo caos, la chiarezza e la capacità dibfare Relazioni emergono in maniera limpida.
Abbiamo bisogno di idee che sfidino il nostro modo di pensare, che ci spingano a vedere il mondo da prospettive diverse e a riconoscere le sfumature.
La nostra #comunicazione dovrebbe essere un viaggio condiviso, una costruzione collettiva dove ognuno porta il proprio mattone di conoscenza e di esperienza.
Solo così possiamo sperare di tracciare un percorso significativo. Questo richiede umiltà e #consapevolezza.
Ogni contributo, ogni riflessione, può essere un passo avanti verso una comprensione più ampia.
La sfida sta nel mantenere questa mentalità aperta, nel resistere alla tentazione di imporre le nostre opinioni come assolute. Dobbiamo coltivare il dialogo, ascoltare veramente gli altri e trovare valore anche nelle idee che differiscono dalle nostre.
Senza farci guidare dagli algoritmi.
Questo è il modo in cui possiamo costruire, insieme, una mappa che ci guidi verso un futuro migliore. E, sì, non è affatto facile. Ma è un obiettivo che vale ogni sforzo.
Eppure, resto dell'idea che per farsi #ascoltare non serva provare ad urlare più forte. Serve provare a dire qualcosa di interessante, intelligente, che faccia pensare, senza per forza mettere sempre "io" davanti.
Siamo tutti alla ricerca di qualcosa di interessante che illumini la strada che abbiamo davanti, non che illumini noi stessi. Dobbiamo provare ad indicarla questa strada, riflettendo, offrendo spunti, senza dare sentenze gratuite.
Nessuno ha le chiavi in tasca, serve costruire la mappa giusta. E non è facile.
Resto sempre convinto che la vera forza delle parole sta nella loro capacità di connettersi con gli altri. E questaconnessionedeve trasformarsiin una #Relazione, piùprofonda.
In un mondo dove le voci si sovrappongono in un continuo caos, la chiarezza e la capacità dibfare Relazioni emergono in maniera limpida.
Abbiamo bisogno di idee che sfidino il nostro modo di pensare, che ci spingano a vedere il mondo da prospettive diverse e a riconoscere le sfumature.
La nostra #comunicazione dovrebbe essere un viaggio condiviso, una costruzione collettiva dove ognuno porta il proprio mattone di conoscenza e di esperienza.
Solo così possiamo sperare di tracciare un percorso significativo. Questo richiede umiltà e #consapevolezza.
Ogni contributo, ogni riflessione, può essere un passo avanti verso una comprensione più ampia.
La sfida sta nel mantenere questa mentalità aperta, nel resistere alla tentazione di imporre le nostre opinioni come assolute. Dobbiamo coltivare il dialogo, ascoltare veramente gli altri e trovare valore anche nelle idee che differiscono dalle nostre.
Senza farci guidare dagli algoritmi.
Questo è il modo in cui possiamo costruire, insieme, una mappa che ci guidi verso un futuro migliore. E, sì, non è affatto facile. Ma è un obiettivo che vale ogni sforzo.