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Franz Russo
RT @GPaoloFontani: @franzrusso 👇 esattamente così!!!
Si criticava Draghi che era poco #social, ma poi non mancava una conferenza stampa.
Invece, il governo #Meloni fa il contrario. Molto social, anche su TikTok, e poche conferenze stampa.
Forse era meglio il primo approccio. Sottrarsi alle domande non é mai bello.
- Franz Russo
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Informa Pirata #WeAreAllAssange #PiratesForAssange
RT @makkox: alé. è finita la pacchia.
primo avvertimento alla satira.
bisognerà usare nelle vignette deii nomi in codice, nomi di cavalli, Cognatino, Queen e D'Artagnan ;)
Un veloce aggiornamento

#satira #lollobrigida #meloni #natangelo
- Natangelo
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Franz Russo
Il recente approdo della premier Giorgia #Meloni su #LinkedIn ha acceso l’interesse della politica verso la piattaforma di Microsoft. La ricerca di @iCorporateNews ci aiuta a conoscere qualche dato in più. franzrusso.it/condividere-co… #socialmedia
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RT @Cartabellotta: Le tasse possono non essere "una cosa bellissima" o essere etichettate come "pizzo di Stato".
Ma per sostenere la #sanità pubblica TUTTI devono pagare TUTTE le tasse

#Meloni
#SalviamoSSN
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La cronaca di questi giorni porta all’attenzione il tema della sicurezza sui social media. In particolare, su #Instagram.

Ecco alcune semplici regole da seguire.

La cronaca di questi giorni ci riporta all’attenzione di quanto sia importante mantenere in sicurezza il proprio account sui social media. In realtà questa attenzione dovrebbe essere sempre alta. Ma, a volte, questi casi eclatanti possono aiutare ad apporre la giusta attenzione.

Il riferimento è all’incidente che ha riguardato la premier Giorgia #Meloni, il cui account Instagram è stato violato un paio di giorni fa. Un episodio, poi subito rientrato senza conseguenze. Ma che porta all’attenzione quanto sia importante rendere più sicuro il proprio account.

Prima di procedere ad indicare alcune regole base da seguire, proviamo insieme a dare uno sguardo su altri casi simili.

Violazioni social media, casi eclatanti

Un caso di violazione, seppur breve, lo ha subito anche l’attuale presidente Usa, Joe Biden. A maggio dell’anno scorso. La violazione riguardò anche l’account su X.

Si ricorda anche il caso della violazione di Downing Street, la sede del premier inglese, in quel caso c’era Boris Johnson, era l’aprile del 2022. Una violazione portata avanti attraverso il software di hacking Pegasus. Si tratta di un software in grado di trasformare un telefono in un dispositivo di ascolto remoto.

E poi, da annoverare nei grandi casi di violazione più recente, quello che riguardò Twitter nel luglio del 2020. Un caso che portò alla violazione di account di gente come Joe Biden, Bill Gates, Elon Musk, Warren Buffett, Kanye West, Michael Bloomberg, Uber, Jeff Bezos e anche Barack Obama. Gli account di queste personalità furono violati per far girare una truffa sui bitcoin.

Uno screenshot di truffa attraverso bitcoin è quello che è stato pubblicato dopo la violazione dell’account Instagram della presidente Giorgia Meloni.

Violazioni e social media, alcuni dati
Di casi eclatanti ce ne sono stati tanti purtroppo. E l’attenzione non deve mai essere abbassata da questo punto di vista.

Da mettere in chiaro, gli hacker possono attaccare chiunque, nessuno è escluso. Ecco perché l’attenzione deve essere sempre molto alta da parte di tutti. Soprattutto poi da chi ha responsabilità molto grandi da gestire.

Un recente studio di Google ha affermato che ormai oltre il 20% degli account social media è destinato ad essere violato. E il fenomeno è in crescendo. Nonostante siano sempre più affinate le tecnologie di difesa.

Ci sono alcuni studi recenti che rilevano il fatto che ormai, mediamente 1,4 miliardi di account sui social media vengono violati ogni mese. Si tratta di un numero che continuerà ad aumentare, all’aumentare del numero di persone che usano i social media.

Violazioni e social media, fenomeno in crescita
Dal 2021 al 2022 il numero di account di social media che sono stati dirottati ha registrato un aumento del 1.000%.

Nel 2023, il fenomeno delle violazioni e degli attacchi hacker sui social media ha continuato a essere significativo.

A guardare Instagram nello specifico, è stato rilevato che un account IG viene hackerato ogni 10 minuti, con oltre 50.000 account Instagram compromessi all’anno​​.

Da sapere che la piattaforma più violata al momento e Facebook. Instagram è la seconda.

Solo Facebook riceve circa 70 mila richieste di recupero di account, su Instagram sono circa 36 mila.

Alcune regole da seguire per mettere in sicurezza l’account Instagram

[Continua la lettura su @InTime_Blog]
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RT @fjcaporlingua: Il monologo di #Scurati censurato perché antifascista, mentre governo che non si definisce antifascista. La #rai costruita dalla #Meloni vuol far dimenticare agli italiani, che il #25aprile_è_ANTIFASCISTA , ci siamo liberati di #Mussolini e del suo regime.

https://t.co/a5CvorlvxY
- Franz Russo
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RT @Antonio_Caramia: Siamo ormai in un paese in cui vige la censura e la repressione con la forza delle idee diverse da quelle promosse dalla propaganda di governo.

Censura e repressione che sono poste in essere dalla stessa #Meloni.

Solidarietà a #Scurati per l'attacco vergognoso subito.

La risposta di Antonio #Scurati alla Presidente Meloni, a proposito di ciò che ha scritto su Facebook.
Ecco il testo integrale, così che tutti possano leggerlo:

"Gentile Presidente,

leggo sue affermazioni che mi riguardano. Lei stessa riconosce di non sapere "quale sia la verità" sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l'entità dell'impegno.

Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda. Io ho solo accolto l'invito di un programma della televisione pubblica a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall'agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto.

La decisione di cancellare il mio intervento è evidentemente dovuta a "motivazioni editoriali", come dichiarato esplicitamente in un documento aziendale ora pubblico. Il mio pensiero su fascismo e postfascismo, ben radicato nei fatti, doveva essere silenziato. Continua a esserlo ora che si sposta il discorso sulla questione evidentemente pretestuosa del compenso. Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo.

Questa, gentile Presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?"
- Franz Russo
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RT @MarcoAlici: #Scurati 2
#Meloni 0

La risposta di Antonio #Scurati alla Presidente Meloni, a proposito di ciò che ha scritto su Facebook.
Ecco il testo integrale, così che tutti possano leggerlo:

"Gentile Presidente,

leggo sue affermazioni che mi riguardano. Lei stessa riconosce di non sapere "quale sia la verità" sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l'entità dell'impegno.

Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda. Io ho solo accolto l'invito di un programma della televisione pubblica a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall'agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto.

La decisione di cancellare il mio intervento è evidentemente dovuta a "motivazioni editoriali", come dichiarato esplicitamente in un documento aziendale ora pubblico. Il mio pensiero su fascismo e postfascismo, ben radicato nei fatti, doveva essere silenziato. Continua a esserlo ora che si sposta il discorso sulla questione evidentemente pretestuosa del compenso. Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo.

Questa, gentile Presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?"
- Franz Russo