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Domenica scorsa #Trump ha incontrato un gruppo di possibili donatori per la sua campagna presidenziale. E tra questi figurava anche Elon Musk.
Non si sa se poi il proprietario di questa piattaforma abbia poi fatto una donazione.
Musk ha detto che alle ultime presidenziali ha votato per #Biden. Anche se ormai la sua posizione è sempre più vicina a posizioni di estrema destra.
Negli ultimi due anni è stato anche critico verso Trump.
Ma adesso la situazione è cambiata completamente.
Una notizia che viene diffusa oggi negli USA al termine del #SuperTuesday e proprio Trump esce vittorioso in 13 stati su 15.
Vedremo quale sarà, da qui in avanti, la posizione di Musk.
E intanto si apre la polemica son OpenAI.
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Alla fine #Trump quoterá in borsa la sua piattaforma, #Truth. Si parla di 3 miliardi di dollari che potrebbero tornare utili al candidato alla presidenza USA. Soldi che pioverebbero come una manna dal cielo per Trump nella sua corsa presidenziale, visti i tanti problemi giudiziari dell'ultimo periodo.
Truth non brilla particolarmente nel panorama social media.
Si tratta di una piattaforma schierata, con pochi utenti e, soprattutto, poche entrate.
Eppure si parla di una valutazione di 5 miliardi di dollari.
Il ticker per il titolo sarà $DJT, le iniziali di Trump.
A pensarci, Trump arriva a quotare in borsa la sua piattaforma in un momento di particolare bisogno. Può contare sui tanti sostenitori pronti a fare acquisti.
Non é chiaro se questa operazione avrà futuro. Per Trump è importante che lo sia entro i prossimi mesi che lo separano dalle elezioni di novembre.
Trump rende pubblica la sua piattaforma.
Operazione contraria a ciò che fece Musk quando acquisí Twitter. Da azienda pubblica quale era infatti, Twitter venne posta fuori listino e resa privata.
Curioso.
Intanto vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.
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Mass surveillance is wrong - no matter what political side you are on.

Now #Trump says "KILL FISA".

For once, we can say we couldn't agree more. 🔒

Read here why #FISA is a threat to #privacy: https://t.co/a8Zq9skGKj

#surveillance #encryption https://t.co/g1VaefZ2oZ
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+++ Donald #Trump è stato giudicato colpevole nel caso Hush-Money +++
Ha falsificato documenti https://t.co/SaLWmlewwQ
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Si tratta di una sentenza che passerà alla storia.
Mai nessun presidente Usa ha subito condanne penali come queste.
La sentenza è fissata per l'11 luglio.
Questo no impedisce a #Trump di continuare la sua campagna elettorale per le presidenziali di novembre 2024.

+++ Donald #Trump è stato giudicato colpevole nel caso Hush-Money +++
Ha falsificato documenti https://t.co/SaLWmlewwQ
- Franz Russo
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Un'immagine che dice molto.
Ipotesi assai remota che #Trump possa scontare una pena.
Infatti continuerà la sua compagna per le presidenziali.
Ma la parola colpevole, "guilty", è quella che risuona di più negli Usa. https://t.co/p18l8giXoy
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Britannica ha aggiornato la bio di #Trump https://t.co/M3U2VEAM5c

Yes, we've already updated his bio.
- Britannica
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Aspettavamo il commento di Musk sulla sentenza di colpevolezza di #Trump.
Al solito, non fa altro che reggere la narrazione populista.
Al di là di questo, vorrei far notare che Musk è proprietario di questa piattaforma. La dimostrazione di quale sia la direzione e la narrazione che si vuole prevalente.
In aggiunta a tutto questo, notizia questa non ancora confermata, pare che X abbia fatto un accordo con NewsNation, sempre più sbilanciata a destra, per fare dei canali tematici sui candidati alle presidenziali Usa.
Uno di questi, guarda caso è Trump, l'altro è Robert F. Kennedy jr., candidato indipendente con posizioni sempre più rivolte a destra.
Insomma, questa piattaforma da qui a novembre sarà megafono di una parte politica, il tutto ben condito dalla libertà di parola. Certo...
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Come già rilevato da @martaottaviani, e da pochi altri, l'idea Michelle Obama come candidata per sostituite il presidente Joe #Biden, uscito malconcio dal primo dibattito con #Trump la notte scorsa, resta, per ora una illusione che ha preso piede in Italia in modo particolare.
La possibilità che Biden possa essere sostituito dipende solo dal presidente, candidato per i democratici. Possibilità che, al momento, appare molto remota.
Ma, se mai dovesse concretizzarsi, il tutto dovrà succedere alla prossima convention democratica di Chicago, che si terrò in agosto.
E i nomi che si fanno negli Usa, come possibili candidati, sono questi:

- Kamala Harris, vicepresidente Usa (a sinistra nella foto);
- Gavin Newsom, Governatore della California (al centro);
- Gretchen Whitmer, Governatore del Michigan (a destra).

Questi sono i nomi, al momento.
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La narrazione pro-Trump continuerà a screditare #Biden e a esaltare qualsiasi suo errore, sia piccolo che grande, favorendo così Donald #Trump. Questo è uno dei motivi per cui Trump avanza nei sondaggi mentre Biden inizia a calare.

Forse, sarebbe stato saggio pensare a una sostituzione di Biden qualche mese fa. Ora è difficile convincere qualcuno come Joe Biden, uomo politico di lungo corso, a fare un passo indietro. Vederlo quasi in forma durante #bidenpressconference è stato positivo, ma due enormi gaffe hanno riportato a galla il tema della sua sostituzione.

Chiedere a Biden di fare un passo indietro non significa dire che non è adatto, ma prendere coscienza del fatto che questa situazione avvantaggia solo Trump, la cui narrazione è spesso basata sulla #disinformazione.

Biden dovrebbe rendersi conto di questa situazione, consapevole del rischio sempre più concreto di una mancata rielezione. Se non dovesse fare un passo indietro, una nuova elezione di Trump diventerebbe sempre più probabile.

Fare un passo indietro, aggiungo, non significa essere sconfitti, ma riconoscere che esiste un momento in cui è necessario mettersi a disposizione per raggiungere l'obiettivo. È un gesto che dimostra responsabilità e grande forza.

Ricordo che nel 2016 l'elezione di Trump avvenne anche grazie a una massiccia campagna mediatica sui social, che convinse gli americani all'ultimo momento. Un esempio è il "famoso endorsement" di Papa Francesco, assolutamente falso, che oggi appare quasi ridicolo, ma all'epoca fu sufficiente per convincere molti americani, fino a quel momento indecisi, a votare Trump.

Cosa potrebbe succedere se Biden non cambiasse idea? Proporre un altro candidato potrebbe mettere in difficoltà la narrazione pro-Trump, costringendolo a cercare nuovi appigli convincenti.
Potrebbe, non vi è certezza. Ma la situazione che si sta delineando impone una scelta.

Il fattore tempo può giocare a favore di una parte e mettere in difficoltà l'altra. È essenziale prendere una decisione rapida, prima che sia troppo tardi.