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La Camera del Congresso USA ha votato a grande maggioranza per un possibile divieto di #TikTok. La palla adesso passa al Senato dove il destino è molto incerto. Sorgono problemi di costituzionalità e non è detto che si arrivi al divieto o alla vendita.
La House del Congresso USA ha approvato a grande maggioranza il disegno di legge che potrebbe portare al divieto di TikTok negli USA. Ora la palla passa al Senato, anche se il suo destino sembra alquanto incerto.
Il voto della Camera su TikTok
Con 352 voti a favore, e 65 contrari, il destino di TikTok adesso sembra essere legato al Senato. Dove, da quello che merge in queste ore, non è certo che la camera alta segua il voto della House.
Infatti, il senatore repubblicano Rand Paul ha evidenziato un problema procedurale della proposta che andrebbe a confliggere con i dettami costituzionali.
La situazione per la verità non è affatto tranquilla. Proprio in queste ore si scopre che TikTok abbia spinto gli utenti americani, circa 170 milioni, a fare pressione sul Congresso. Alcuni utenti hanno ricevuto un messaggio alert con queste parole: “Fai sapere al Congresso cosa significa TikTok per te e di loro di votare NO”.
Un’azione che non è piaciuta ai sostenitori della proposta di legge e che, comunque, non ha avuto riflessi sul voto alla Camera.
Le proteste degli utenti e delle PMI americane
Ma nel paese la protesta degli utenti si è fatta sentire. Tante sono state le manifestazioni a contrarie alla proposta di legge. Alcune hanno visto anche la partecipazione di tante piccole e medie imprese che grazie a TikTok hanno potuto evitare la chiusura definitiva delle loro attività.
Uno scenario questo che non può essere ignorato.
Cosa succede adesso?
Come dicevo prima, la proposta deve essere votata in Senato con uno scenario incerto.
Il passaggio al Senato è incerto
Se dovesse ottenere un voto favorevole delle medesime proporzioni ottenute alla Camera, allora ByteDance (la società cinese che ne detiene la proprietà) avrà 180 giorni di tempo per vendere la piattaforma. In alternativa dovrà prepararsi ad affrontare il divieto all’interno degli store di Apple e Google e dei servizi di web hosting negli USA.
Il presidente Joe Biden ha detto che trasformerà la legislazione in legge se verrà approvata dal Congresso.
Tutto ebbe inizio con Trump
Già nel 2020, a seguito dell’ordine esecutivo di Donald Trump, si era arrivati ad uno scenario simile. Ordine che fu poi annullato dal successore di Trump, appunto Biden, e la cosa finì lì. Per il momento.
In realtà la vicenda TikTok negli Usa non si è mai sopita del tutto. Ma i dirigenti di TikTok stessi credevano che si fosse un attimo superato quel vento contrario all’app.
[Continua la lettura su @InTime_Blog] #socialmedia
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La Camera del Congresso USA ha votato a grande maggioranza per un possibile divieto di #TikTok. La palla adesso passa al Senato dove il destino è molto incerto. Sorgono problemi di costituzionalità e non è detto che si arrivi al divieto o alla vendita.
La House del Congresso USA ha approvato a grande maggioranza il disegno di legge che potrebbe portare al divieto di TikTok negli USA. Ora la palla passa al Senato, anche se il suo destino sembra alquanto incerto.
Il voto della Camera su TikTok
Con 352 voti a favore, e 65 contrari, il destino di TikTok adesso sembra essere legato al Senato. Dove, da quello che merge in queste ore, non è certo che la camera alta segua il voto della House.
Infatti, il senatore repubblicano Rand Paul ha evidenziato un problema procedurale della proposta che andrebbe a confliggere con i dettami costituzionali.
La situazione per la verità non è affatto tranquilla. Proprio in queste ore si scopre che TikTok abbia spinto gli utenti americani, circa 170 milioni, a fare pressione sul Congresso. Alcuni utenti hanno ricevuto un messaggio alert con queste parole: “Fai sapere al Congresso cosa significa TikTok per te e di loro di votare NO”.
Un’azione che non è piaciuta ai sostenitori della proposta di legge e che, comunque, non ha avuto riflessi sul voto alla Camera.
Le proteste degli utenti e delle PMI americane
Ma nel paese la protesta degli utenti si è fatta sentire. Tante sono state le manifestazioni a contrarie alla proposta di legge. Alcune hanno visto anche la partecipazione di tante piccole e medie imprese che grazie a TikTok hanno potuto evitare la chiusura definitiva delle loro attività.
Uno scenario questo che non può essere ignorato.
Cosa succede adesso?
Come dicevo prima, la proposta deve essere votata in Senato con uno scenario incerto.
Il passaggio al Senato è incerto
Se dovesse ottenere un voto favorevole delle medesime proporzioni ottenute alla Camera, allora ByteDance (la società cinese che ne detiene la proprietà) avrà 180 giorni di tempo per vendere la piattaforma. In alternativa dovrà prepararsi ad affrontare il divieto all’interno degli store di Apple e Google e dei servizi di web hosting negli USA.
Il presidente Joe Biden ha detto che trasformerà la legislazione in legge se verrà approvata dal Congresso.
Tutto ebbe inizio con Trump
Già nel 2020, a seguito dell’ordine esecutivo di Donald Trump, si era arrivati ad uno scenario simile. Ordine che fu poi annullato dal successore di Trump, appunto Biden, e la cosa finì lì. Per il momento.
In realtà la vicenda TikTok negli Usa non si è mai sopita del tutto. Ma i dirigenti di TikTok stessi credevano che si fosse un attimo superato quel vento contrario all’app.
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RT @mcc43_: #Biden aveva annunciato il suo approdo su #TikTok, un #Social malvisto negli #Usa, e poco dopo la Camera vota per la sospensione negli #Usa 😆
tutta la storia 👇 da @franzrusso
RT @mcc43_: #Biden aveva annunciato il suo approdo su #TikTok, un #Social malvisto negli #Usa, e poco dopo la Camera vota per la sospensione negli #Usa 😆
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#TikTok verso il divieto negli Usa ma il destino è incerto
https://t.co/T9G5iXChQH @InTime_Blog #socialmedia
- Franz RussoX (formerly Twitter)
Franz Russo (@franzrusso) on X
#TikTok verso il divieto negli Usa ma il destino è incerto
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#TikTok verso il divieto negli Usa ma il destino è incerto.
Adesso la palla passa al Senato.
https://t.co/T9G5iXChQH #socialmedia #tiktokban
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Adesso la palla passa al Senato.
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+++Il Garante per la Concorrenza ha multato #TikTok per 10 milioni di euro. Il motivo è quello di non aver monitorato e controllato adeguatamente contenuti "suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili"+++
+++Il Garante per la Concorrenza ha multato #TikTok per 10 milioni di euro. Il motivo è quello di non aver monitorato e controllato adeguatamente contenuti "suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili"+++
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As the US considers banning #TikTok, it is important to keep in mind the problem with the social media giant isn't legal jurisdiction alone. 👮♀️
The problem with TikTok is TikTok.
👉 https://t.co/IuhNUKyTYS https://t.co/EZ5hEqUbRI
As the US considers banning #TikTok, it is important to keep in mind the problem with the social media giant isn't legal jurisdiction alone. 👮♀️
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Dopo alcuni rumors arriva la conferma. #LinkedIn ha avviato un test su un feed video in stile #TikTok. L’intento è di strizzare l’occhio ai più giovani che approderanno nel mondo del lavoro
https://t.co/MtduLXmGub #socialmedia @InTime_Blog
Dopo alcuni rumors arriva la conferma. #LinkedIn ha avviato un test su un feed video in stile #TikTok. L’intento è di strizzare l’occhio ai più giovani che approderanno nel mondo del lavoro
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#TikTok sta testando TikTok Notes in Australia e Canada. Una app che copia Instagram, concentrando l’attenzione sull’immagine piuttosto che sul video.
In un contesto di grande cambiamento all’interno del panorama dei #socialmedia, quello che non muta è provare a riproporre ciò che funziona già altrove.
Una modalità che tra l’altro, guarda proprio il caso, ha fatto la fortuna di Instagram. Ricordiamo tutti che Instagram ha dato vita alle Ig Stories copiandole da Snapchat.
E, sempre Instagram, ha copiato da TikTok la modalità di visualizzazione dei Reel, il famoso “scroll verso l’alto”.
TikTok copia, e sfida, Instagram
Ebbene, stavolta è TikTok a trovarsi nella posizione di chi copia. L’app di ByteDance, che si appresta a vivere un momento non facile visto il possibile divieto negli Usa ancora da decidere, sta per lanciare un test che copia proprio Instagram.
Si chiama #TikTokNotes e anche il nome non è per nulla originale.
Il test sta per essere avviato in Australia e Canada all’interno di un ristretto gruppo di utenti.
TikTok Notes si presenta quindi come la versione rivale di Instagram. Ciò accade perché, in questo caso, il contenuto al centro non è il video, ma l’immagine.
A differenza di Instagram che accentra diverse forme di contenuto all’interno della stessa app, TikTok sembra optare per una versione separata. Ma potrebbe essere solo un modo per verificare l’andamento del test.
Come funziona e come si presenta TikTok Notes
Dai market di Apple e Google si possono vedere alcune immagini che rivelano l’app nel modo in cui si presenta.
Gli screenshot fanno pensare che i post verranno visualizzati in griglie a due colonne nella home. Da quello che si vede, sembra che ci sia la possibilità di pubblicare più foto tramite un post carosello.
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Continua la lettura su @InTime_Blog
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#TikTok sta testando TikTok Notes in Australia e Canada. Una app che copia Instagram, concentrando l’attenzione sull’immagine piuttosto che sul video.
In un contesto di grande cambiamento all’interno del panorama dei #socialmedia, quello che non muta è provare a riproporre ciò che funziona già altrove.
Una modalità che tra l’altro, guarda proprio il caso, ha fatto la fortuna di Instagram. Ricordiamo tutti che Instagram ha dato vita alle Ig Stories copiandole da Snapchat.
E, sempre Instagram, ha copiato da TikTok la modalità di visualizzazione dei Reel, il famoso “scroll verso l’alto”.
TikTok copia, e sfida, Instagram
Ebbene, stavolta è TikTok a trovarsi nella posizione di chi copia. L’app di ByteDance, che si appresta a vivere un momento non facile visto il possibile divieto negli Usa ancora da decidere, sta per lanciare un test che copia proprio Instagram.
Si chiama #TikTokNotes e anche il nome non è per nulla originale.
Il test sta per essere avviato in Australia e Canada all’interno di un ristretto gruppo di utenti.
TikTok Notes si presenta quindi come la versione rivale di Instagram. Ciò accade perché, in questo caso, il contenuto al centro non è il video, ma l’immagine.
A differenza di Instagram che accentra diverse forme di contenuto all’interno della stessa app, TikTok sembra optare per una versione separata. Ma potrebbe essere solo un modo per verificare l’andamento del test.
Come funziona e come si presenta TikTok Notes
Dai market di Apple e Google si possono vedere alcune immagini che rivelano l’app nel modo in cui si presenta.
Gli screenshot fanno pensare che i post verranno visualizzati in griglie a due colonne nella home. Da quello che si vede, sembra che ci sia la possibilità di pubblicare più foto tramite un post carosello.
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Il Senato Usa approva il ddl sul divieto di #TikTok.
Biden si era già ripromesso di firmarlo. Da quel momento, ByteDance ha 12 mesi di tempo per cedere l'attività americana o a prepararsi al divieto.
Un divieto che avrebbe un impatto notevole su 170 milioni di utenti e su tante piccole e medie imprese che hanno visto in TikTok una piattaforma con cui riprendersi.
#socialmedia
Il Senato Usa approva il ddl sul divieto di #TikTok.
Biden si era già ripromesso di firmarlo. Da quel momento, ByteDance ha 12 mesi di tempo per cedere l'attività americana o a prepararsi al divieto.
Un divieto che avrebbe un impatto notevole su 170 milioni di utenti e su tante piccole e medie imprese che hanno visto in TikTok una piattaforma con cui riprendersi.
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#TikTok verso il divieto o la vendita negli Usa, ma non subito
https://t.co/asMiYebqFy #TikTokBan #socialmedia @InTime_Blog
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Il presidente Biden firma la legge che avvia il conto alla rovescia, di nove mesi più altri 3, per il divieto o la vendita di #TikTok negli Usa. Un lento addio.
La vicenda del divieto di TikTok o della sua vendita negli Usa è ormai sempre più netta. Con la firma del presidente Joe Biden sulla legge proposta dal Congresso Usa inizia un vero e proprio conto alla rovescia.
Da questo momento scatta un periodo di 9 mesi, entro il quale ByteDance deve evitare il divieto attraverso la ricerca di un compratore delle sue attività nel territorio Usa. Il periodo può essere prorogato per altri 3 mesi nel caso in cui si arrivi ad intavolare una trattiva con un potenziale compratore.
L’accelerazione verso la firma di Biden è data dalla approvazione di un pacchetto di aiuti che la Camera ha approvato per poi passare al Senato. Il pacchetto conteneva anche il ddl su TikTok. Ragion per cui l’approvazione del pacchetto comportava anche l’approvazione della stessa proposta e, quindi, dell’inizio di una fase che per molti potrebbe rivelarsi rischiosa.
Cerchiamo, per quel che si può, di fare un po’ di chiarezza.
L’accelerazione è arrivata in un momento in cui sembrava che il ddl stesse per arenarsi. E non avrebbe di certo sorpreso. In questi anni i tentativi di fermare TikTok negli Usa sono stati tanti. Ma la svolta è stata trovata alla Camera, inserendo il ddl in un provvedimento importante, come l’approvazione di un pacchetto di 95 miliardi di dollari di aiuti che include finanziamenti per Ucraina, Israele e Taiwan.
Si è trattato quindi di mettere in atto un gioco politico per arrivare a sbloccare una situazione sempre più orientata verso lo stallo.
Molti di voi ricorderanno che proprio Joe Biden aveva aperto il suo account, in vista delle elezioni presidenziali di novembre 2024, in occasione del SuperBowl.
La vicenda TikTok negli Usa ha acceso un dibattito molto intenso che ora, con la firma del provvedimento, sarà ancora più acceso.
Primo perchè molte piccole e medie imprese hanno messo in evidenza come lo strumento TikTok sia stato di grande aiuto per superare la crisi post pandemica. E poi perchè un eventuale ban negli Usa significherebbe privare l’accesso alla piattaforma a oltre 170 milioni di utenti.
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Il presidente Biden firma la legge che avvia il conto alla rovescia, di nove mesi più altri 3, per il divieto o la vendita di #TikTok negli Usa. Un lento addio.
La vicenda del divieto di TikTok o della sua vendita negli Usa è ormai sempre più netta. Con la firma del presidente Joe Biden sulla legge proposta dal Congresso Usa inizia un vero e proprio conto alla rovescia.
Da questo momento scatta un periodo di 9 mesi, entro il quale ByteDance deve evitare il divieto attraverso la ricerca di un compratore delle sue attività nel territorio Usa. Il periodo può essere prorogato per altri 3 mesi nel caso in cui si arrivi ad intavolare una trattiva con un potenziale compratore.
L’accelerazione verso la firma di Biden è data dalla approvazione di un pacchetto di aiuti che la Camera ha approvato per poi passare al Senato. Il pacchetto conteneva anche il ddl su TikTok. Ragion per cui l’approvazione del pacchetto comportava anche l’approvazione della stessa proposta e, quindi, dell’inizio di una fase che per molti potrebbe rivelarsi rischiosa.
Cerchiamo, per quel che si può, di fare un po’ di chiarezza.
L’accelerazione è arrivata in un momento in cui sembrava che il ddl stesse per arenarsi. E non avrebbe di certo sorpreso. In questi anni i tentativi di fermare TikTok negli Usa sono stati tanti. Ma la svolta è stata trovata alla Camera, inserendo il ddl in un provvedimento importante, come l’approvazione di un pacchetto di 95 miliardi di dollari di aiuti che include finanziamenti per Ucraina, Israele e Taiwan.
Si è trattato quindi di mettere in atto un gioco politico per arrivare a sbloccare una situazione sempre più orientata verso lo stallo.
Molti di voi ricorderanno che proprio Joe Biden aveva aperto il suo account, in vista delle elezioni presidenziali di novembre 2024, in occasione del SuperBowl.
La vicenda TikTok negli Usa ha acceso un dibattito molto intenso che ora, con la firma del provvedimento, sarà ancora più acceso.
Primo perchè molte piccole e medie imprese hanno messo in evidenza come lo strumento TikTok sia stato di grande aiuto per superare la crisi post pandemica. E poi perchè un eventuale ban negli Usa significherebbe privare l’accesso alla piattaforma a oltre 170 milioni di utenti.
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