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👻 Parliamo di Snapcash, la suite proprietaria di Snapchat per il trasferimento di denaro tra utenti che sarà disabilitata completamente a partire dal 30 agosto. Si tratta sicuramente di una mossa curiosa per un'azienda che punta a trasformarsi in un gigante dell'e-commerce, ma c'è una spiegazione - seppure ufficiosa: Snapcash veniva infatti utilizzato dagli utenti del social network per il pagamento di immagini... pornografiche - complice il timer di 24 ore di vita di ogni contenuto inviato sulla piattaforma.

🦆 DuckDuckGo, il motore di ricerca amico della privacy, ha accolto con grande soddisfazione la decisione della Commissione Europea di multare Google di 4,3 miliardi di euro per pratiche anti-concorrenziali. DuckDuckGo ha denunciato di essere stato soggetto per anni a pesanti penalizzazioni da parte di Android e di Chrome in particolare - sino all'anno scorso, per esempio, il browser non consentiva di impostare DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito, e altri sgarbi molto subdoli.

🇬🇧 Facebook controcorrente invece nella crisi della Brexit: mentre decine di aziende decidono di trasferirsi a causa dell'uscita del Regno Unito dall'UE, il social network ha deciso di aumentare i propri investimenti nella capitale acquistando 56.000 metri quadrati di uffici a King's Cross.

Tag: #Snapchat, #Snapcash, #DuckDuckGo, #UE, #Chrome, #Google, #Facebook, #Londra, #UK.

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📛 L’applicazione ha infatti perso la seconda delle licenze temporanee garantitegli dall’autorità dei trasporti pubblici londinesi per via di “problemi di sicurezza” che l’azienda non si sarebbe impegnata a sufficienza per risolvere. Dopo che nel 2017 le autorità della City avevano privato Uber della licenza per via di “evidenti mancanze” di responsabilità aziendale (manifestatesi in vari modi, uno dei quali l’utilizzo del software Greyball), le erano state concesse due proroghe affinché dimostrasse la volontà di cambiare: nonostante ciò, si è preferito procedere con la cancellazione della licenza, a causa di “problemi di sicurezza” dati da bug, o magari feature del software dell’applicazione che consentivano agli autisti di impersonare i colleghi, oppure di continuare ad operare attraverso nuovi account nonostante la presenza di sanzioni disciplinari a proprio carico.

🇪🇺 Nuovo nulla di fatto per l’ePrivacy Regulation, il regolamento che dovrà fornire le direttive necessarie per l’applicazione delle norme del GDPR e che più in generale dovrà servire da aggiornamento al regolamento del 2002 attualmente in vigore. In particolare, non è stato raggiunto un accordo tra gli Stati membri dell’UE per via delle opposizioni, contrarie nei principi ma comuni nella forza, da parte delle associazioni a favore della privacy e di quelle rappresentanti i giganti delle telecomunicazioni. Questi ultimi in particolare lamentano che il nuovo regolamento sarebbe troppo stringente per gli operatori tradizionali, lasciando un vantaggio competitivo significativo ad aziende straniere come WhatsApp, Messenger e altre app che, grazie al VoIP, assomigliano sempre più ad operatori tradizionali senza dover sottostare alle medesime regole di raccolta dei dati.

Continuano le proteste dei dipendenti di Google: un nutrito gruppo di impiegati ha lanciato oggi una manifestazione contro l’azienda, colpevole secondo i rappresentanti dell’iniziativa di utilizzare forme di “sospensione lavorativa indefinita” per scoraggiare qualunque forma di attivismo estraneo alle finalità della compagnia.

Tag: #Uber, #Londra, #UK, #Sicurezza, #UE, #Privacy, #WhatsApp, #Operatori, #Google, #Proteste.

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