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💸 La FTC ha infatti aperto un'indagine sulle responsabilità di Facebook in merito allo scandalo di Cambridge Analytica: secondo una stima del New York Times, l'agenzia governativa potrebbe chiedere un massimo di 7,1 trilioni di dollari di multa - anche se appare poco probabile, dato che in tutto il mondo circolano solamente 1,3 trilioni di dollari. Ma Facebook continua a impegnarsi, eliminando l'accesso ai dati alla società CubeYou, fondata da un italiano che, proprio come Cambridge Analytica, raccoglieva dati attraverso quiz e li vendeva poi ad analisti e pubblicitari.

🏃 YouTube, insieme a Facebook e Twitter, potrebbero subire la concorrenza di un nemico inaspettato: le piattaforme basate sulla tecnologia blockchain. Secondo un articolo di Bloomberg, molti creatori avrebbero deciso di spostarsi su realtà quali DTube capaci di fornire loro maggiori profitti grazie al sistema di donazioni degli spettatori, fornite in valute digitali a loro volta opposte dai social network tradizionali.

👀 Google starebbe invece progettando di sostituire la classica visualizzazione dei risultati della ricerca web tramite pagine con un più comodo elenco a scorrimento dei risultati, accessibili tramite un bottone posto in fondo alla Homepage.

Tag: #Facebook, #FTC, #CambridgeAnalytica, #YouTube #Google.
👓 Si tratta dell'etichetta relativa al nuovo modello di Snapchat Spectacles che la FCC americana ha ricevuto in questi giorni da parte di Snap Inc: l'azienda, come vi avevamo già annunciato, ha intenzione di lanciare sul mercato una seconda generazione di occhiali intelligenti nonostante il successo non eclatante a livello commerciale della prima serie. Non è stato rivelato molto dai documenti emersi, né sono state confermate le indiscrezioni sui due modelli in produzione, ma solo che i nuovi Spectacles supporteranno WiFi e Bluetooth 4.2 BLE.

👁 Si allarga lo scandalo di Cambridge Analytica, sulla base del quale lo stesso Mark Zuckerberg è stato costretto a testimoniare davanti al Senato statunitense: secondo nuove analisi, l'azienda avrebbe avuto accesso non solo ai dati di 80 milioni di utenti, ma in qualche caso anche ai loro messaggi privati grazie ad un sistema fitto e poco accessibile di permessi concessi tramite l'app This Is Your Digital Life. Per questo Facebook ha istituito un premio di 40.000$ per chiunque denunci casi simili a quello di Cambridge Analytica o delle altre aziende scoperte in questi giorni.

📛 Ottime notizie anche da parte di Google: da oggi non saranno più accettate su Google Play app dotate di nomi falsi o fasulli, anche se sviluppate per "scherzo" o per divertimento.

Tag: #Snapchat, #Spectacles, #Facebook, #CambridgeAnalytica, #GooglePlay.

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🔈 Si tratta del brevetto depositato da Facebook presso la FCC, raffigurante uno speaker intelligente: nonostante i rumor sugli smart speaker di Facebook fossero già iniziati a gennaio, l'azienda ha dilazionato per ben due volte la sua presentazione, l'ultima delle quali a causa di Cambridge Analytica. Questo nuovo design vede uno schermo più piccolo di quanto preventivato, oltre a nuove feature orientate verso la privacy - le informazioni biometriche, per esempio, saranno custodite localmente invece che sincronizzate con il cloud.

👨🏻‍⚖️ Le conseguenze di Cambridge Analytica potrebbero essere peggiori di una semplice multa: secondo un sondaggio effettuato da SurveyMonkey e Recode, Facebook sarebbe la meno affidabile delle tech company in materia di dati personali, secondo i cittadini USA, seguita da Google. I cui dirigenti sono molto preoccupati: questi temono che il Senato USA chiederà prossimamente loro di testimoniare sulla raccolta di dati per le pubblicità vendute dalla compagnia.

💰 Buone notizie invece per tutti gli utenti Spotify: secondo Bloomberg, l'azienda avrebbe intenzione di migliorare l'esperienza utente della versione gratuita, allargando il parco di feature disponibili per gli utenti che non hanno ancora sottoscritto l'abbonamento.

Tag: #Facebook, #SmartSpeakers, #CambridgeAnalytica, #Google, #Spotify.

💬 Come scrivo un commento?
🖥 Stando ad alcuni rumor, quest'immagine, leakata da un prototipo in fase di ultimazione, sarebbe da ricondurre al prossimo dispositivo Android TV che l'azienda potrebbe persino presentare al Google I/O. Secondo gli analisti però non si tratterà dell'unico device per Android TV: il dongle, molto simile a quelli per Chromecast, è di base un dispositivo entry-level e le specifiche che caratterizzano questo modello lasciano supporre che verrà accompagnato da un altro prodotto, di fascia alta, ancora da rivelare.

🤷🏻‍♀️ Molto contrastanti sono invece i dati che arrivano dagli analisti nei giorni dopo lo scandalo di Cambridge Analytica: nonostante sui social sia montata la rabbia contro il social network, sia gli utenti che le aziende non sembrerebbero aver modificato il loro atteggiamento nei riguardi della piattaforma. Dissente da questa opinione una ricerca della società Creative Strategies, secondo la quale il 9% dei cittadini americani avrebbe cancellato il proprio profilo Facebook, mentre il 17% avrebbe disinstallato l'app ufficiale del social network.

📭 Cattive notizie per tutti gli utenti Yahoo! e AOL: le due società, di proprietà del colosso statunitense Verizon, hanno modificato la propria privacy policy che da oggi consente ad un'AI di scansionare tutte le email degli utenti per una migliore targhettizzazione delle pubblicità.

Tag: #Google, #AndroidTV, #Facebook, #CambridgeAnalytica

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📊 Se vi state chiedendo che fine abbiano fatto le percentuali di distribuzione di marzo per Android, vi possiamo rispondere che... non lo sappiamo: sembra infatti che Google si sia semplicemente dimenticata di comunicarli. Ma la società ha subito recuperato con le percentuali di aprile che segnalano un aumento quasi al 5% di Android Oreo, e una crescita di tutte le versioni pari o superiori ad Android 7.0. Di seguito, i dati:

Android 2.3 - 0.3% (0);
Android 4.0 - 0.4% (0);
Android 4.1 - 1.7% (0);
Android 4.2 - 2.2% (-0.4);
Android 4.3 - 0.6% (-0.1);
Android 4.4 - 10.5% (-1.5);
Android 5.0 - 4.9% (-0.5);
Android 5.1 - 18% (-1.2);
Android 6.0 - 26% (-2.1);
Android 7.0 - 23% (+0.7);
Android 7.1 - 7.8% (+1.6);
Android 8.0 - 4.1% (+3.3);
Android 8.1 - 0.5% (+0.2).

👁 Molto più inquietanti sono i risultati di una recente inchiesta della rivista Forbes: sembra infatti che per tutti questi anni di social networking una società israeliana, Terrogence, avrebbe costruito una rete di profili falsi e bot per spiare e catalogare gli utenti delle principali piattaforme sociali, da Facebook a YouTube. Tale attività sarebbe stata funzionale alla costruzione di un database facciale venduto poi ad agenzie governative e militari, principalmente statunitensi ma non solo.

🏦 Ma non si tratta certamente dell'unica società che registri guadagni dai dati degli utenti: Cambridge Analytica, prima che venisse scoperta nelle sue attività illecite, progettava il lancio di una criptovaluta per il commercio di informazioni personali - proprio quando si scopre che il numero di profili coinvolti nello scandalo potrebbe esser persino superiore agli 87 milioni finora dichiarati.

Tag: #Distribuzione, #Android, #Privacy, #CambridgeAnalytica, #Facebook.

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🔫 Qualche tempo fa aveva suscitato notevole scalpore la decisione di Apple di eliminare all'interno del proprio pacchetto di emoji l'immagine del revolver a favore di una più innocua pistola d'acqua (abbiamo scritto un #Applefun a proposito); molte altre aziende hanno poi seguito il suo esempio, desiderose di inviare un segnale contro la proliferazione delle armi, e oggi anche Google ha deciso di prendere posizione a favore di tale scelta. Le ultime multinazionali dell'hi-tech a mantenere il revolver originale rimangono Microsoft e Facebook, anche se quest'ultima ha affermato che presto effettuerà anche lei la sostituzione.

🎙 Google si starebbe invece preparando (finalmente, ndr) a dare luogo a tutta una serie di rumor che da qualche mese vedono YouTube e Google Play Music convergere in un'unica offerta di streaming musicale. La nuova soluzione porterebbe all'eliminazione sia del programma YouTube Red, mai arrivato in Italia, sia di Play Music trasformandosi in un più generale "YouTube Remix" capace di offrire sia contenuti video che audio, ad un abbonamento mensile fisso e con varie opzioni d'uso e di qualità di riproduzione.

🤷🏻‍♀️ Tanto rumore per nulla? In una dichiarazione pubblica l'AD di Cambridge Analytica ha affermato che i dati ottenuti illegalmente tramite un'applicazione-quiz per Facebook su oltre 80 milioni di profili sarebbero stati "inutili" ai fini elettorali della campagna elettorale di Donald Trump, e dunque mai utilizzati.

Tag: #Google, #Emoji, #YouTube, #GooglePlayMusic, #Facebook, #CambridgeAnalytica.

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💀 La società ha infatti deciso di interrompere le proprie attività in seguito alle conseguenze dello scandalo a cui ha dato il proprio nome. Nonostante gli sforzi, Cambridge Analytica in una nota sostiene di essere "stata offesa per attività non solo legali ma anche ampiamente accettate come componente standard dell'advertising online sia nelle arene politiche che commerciali", e che questo avrebbe allontanato tutti i clienti. Ma il futuro non sembra preoccuparli troppo: una nuova azienda di nome Emerdata è subito nata dalle sue ceneri, con gli stessi dirigenti e dipendenti, lo stesso mercato e persino lo stesso indirizzo detenuto da CA.

🎮 Google vuole lanciare una nuova piattaforma per videogiocatori, "Arcade": per ora la startup è in fase ancora sperimentale e non è dato conoscere nessun dettaglio delle sue probabili attività; ciononostante Google si è dichiarata interessata al fenomeno di coesione sociale che si viene a creare attorno a giochi di grande successo, e si presume che tenterà di realizzare una suite virtuale che diventi il punto di riferimento per queste comunità di gamers. Gli utenti potranno iscriversi tramite il proprio numero di telefono, e sembra che Arcade svilupperà giochi proprietari.

📈 Spotify non sorprende ma non delude: la società si mantiene nelle previsioni annunciate di crescita, prevedendo di raggiungere poco meno di 100 milioni di utenti paganti entro il 2018, dai 75 milioni di oggi. Buoni anche i ricavi, attestati sui 1,42 miliardi di dollari.

Tag: #CambridgeAnalytica, #Facebook, #Spotify, #Google, #Arcade.

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👁 Uno dei più gravi problemi di Android al momento in materia di connessioni è sicuramente l'accesso facilitato alle attività di rete di cui godono le app: nonostante queste non possano controllare il contenuto delle connessioni, sono comunque in grado di prevederne il contenuto semplicemente monitornando i server di uscita. Con Android P però le applicazioni dovranno chiedere espressamente un simile permesso, lesivo della privacy se concesso indiscriminatamente.

⛔️ Nuove polemiche colpiscono YouTube dopo un massiccio intervento di moderazione sui contenuti della piattaforma che avrebbe portato all'eliminazione di migliaia di video: secondo la società tali filmati sarebbero stati lesivi dei TOS della compagnia, in quanto promuovevano i servizi della società ucraina EduBirdie, specializzata nella falsificazione di tesi di laurea e in altre attività illecite per la promozione scolastica.

🙏 Decisamente più curioso è il risultato di un sondaggio Reuters/Ipsos secondo il quale il pubblico americano sarebbe stato ben poco coinvolto dallo scandalo di Cambridge Analytica: gli intervistati hanno sostenuto di utilizzare Facebook spesso e in alcuni casi più frequentemente del normale, nonostante solo il 41% della popolazione USA ritenga che adotti regole volte a proteggere la privacy degli utenti.

Tag: #AndroidP, #Privacy, #YouTube, #Facebook, #CambridgeAnalytica.

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🕵🏻‍♂ Nonostante l'apparente bizzarria di disporre di una simile funzionalità all'interno di YouTube, pare che la decisione di Google sia stata accolta con grande entusiasmo di pubblico. Attraverso un rollout via server, e senza alcun annuncio particolare infatti YouTube starebbe integrando una modalità di navigazione in incognito che, una volta attivata, permette di nascondere le proprie tracce alla cronologia di ricerca del proprio dispositivo, all'algoritmo di gestione delle iscrizioni e dei video suggeriti e naturalmente agli altri utenti della piattaforma, proprio come su Chrome. La feature sembra essere in arrivo anche in Italia, e potrete verificarne l'attivazione accedendo nell'app ufficiale a "Profilo" e da qui verificare la presenza della voce "Attiva la modalità di navigazione in incognito".

📶 Buone notizie per tutti gli utenti Android che lottano ogni giorno contro il segnale limitato di WiFi e router: dopo la presentazione a inizio gennaio del nuovo modello di sicurezza WPA3, la WiFi Alliance è tornata a far parlare di sé con la presentazione dello standard EasyMesh. Secondo le intenzioni del consorzio, EasyMesh dovrebbe favorire l'interoperabilità di router e diffusori del segnale WiFi, oggi non compatibili tra marche diverse, per permettere a smartphone e PC di godere di una connettività diffusa nell'ambiente domestico. Una simile iniziativa potrebbe danneggiare però sistemi come il Google WiFi - che offre il medesimo servizio - e dunque è dubbia la partecipazione della casa di Mountain View al progetto.

👀 Il lupo perde il pelo ma non il vizio: Facebook ha infatti sospeso oltre 200 applicazioni dall'accesso ai dati degli utenti e dalla loro operatività sulla piattaforma, e tra queste è saltata fuori "myPersonality", un progetto di alcuni studenti dell'Università di Cambridge che avrebbe esposto al pubblico i dati personali di oltre 3 milioni di profili poiché le credenziali di accesso all'applicazione sono rimaste pubblicamente accessibili su GitHub per 4 anni.

Tag: #YouTube, #Incognito, #Wifi, #WifiAlliance, #Facebook, #CambridgeAnalytica.

💬 Come scrivo un commento?
📈 Lo scandalo di Cambridge Anlytica sembrerebbe infatti non aver avuto alcun impatto sulla popolarità reale del social network di Mark Zuckerberg, dopotutto: stando a una ricerca effettuata dal laboratorio ComScore, il tempo medio speso dagli utenti statunitensi su Facebook - sia in una prospettiva anno-per-anno che mese-per-mese - sarebbe rimasto in costante aumento, persino nei periodi di massima concentrazione dello slogan #deleteFacebook, con una crescita del 7% rispetto al 2017.

📉 Ma non si può dire lo stesso della popolarità di Facebook presso i publisher: secondo il vicepresidente di Fast Company, società leader nel settore del business media, YouTube rimarrebbe una piattaforma più solida e conveniente sulla quale investire rispetto a Facebook. I cambiamenti adottati dal social network, come la riduzione della portata delle pagine o il tentativo di relegarle in una schermata secondaria dell'app, hanno suscitato forti perplessità e sospetti sulla mancanza di una reale strategia da parte di Facebook, contrariamente a YouTube del quale sono state apprezzate le politiche aggressive e coraggiose sul monitoraggio dei contenuti.

😈 Cambiamento curioso, e un po' preoccupante, in casa Google: la società di Mountain View ha eliminato dal proprio codice di condotta lo storico motto "Don't be evil" da qualsiasi riferimento, escluso per la chiusura finale del documento.

Tag: #Facebook, #CambridgeAnalytica, #YouTube, #Google, #DontBeEvil.

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