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​​Se lo pensate anche voi, allora avete la memoria corta: Apple ha sempre commercializzato fantastici prodotti insieme a device assolutamente mediocri, se non proprio pessimi. Fotocamere, mouse, Mac-cestini e persino sacchetti: ecco i peggiori prodotti di Apple di sempre, assolutamente non all'altezza della fama che Apple si è guadagnata.

😓 I peggiori prodotti Apple di sempre | #Applefun
​​Sebbene molti possano aver guardato positivamente alle politiche pro-privacy di Apple, c'è un risvolto piuttosto amaro da considerare: stando ai dati, avvantaggiano Facebook, Google e chi della privacy ne ha fatto un business. E ve ne spieghiamo il motivo in questa puntata di #Applefun, per quanto ci sia effettivamente la speranza di un lieto fine.

🤑 Le politiche pro-privacy di Apple arricchiscono Facebook | #Applefun
🇬🇧 Nel Regno Unito l’autorità inglese per l’analisi della concorrenza ha proposto al governo la creazione di “un nuovo regime concorrenziale” che penalizzi le grandi aziende che basano il proprio business sulla pubblicità (come Facebook e Google). Nel mirino è probabile ci finirà anche l’accordo siglato tra Google e Apple per i motori di ricerca. Come vi abbiamo raccontato in una puntata di #Applefun, Google paga Apple affinché il proprio motore di ricerca sia disponibile di default in tutti i dispositivi di Cupertino: è stato però notato che quanto pagato da Google per il solo mercato inglese (1,5 miliardi di dollari) è più alto della cifra pagata cinque anni fa per il mercato statunitense (1 miliardo di dollari), per quanto la dimensione del secondo sia decisamente superiore. Per questo le autorità inglesi temono che tali cifre potrebbero impedire ad altri attori di competere nel mercato.

⚔️ Negli Stati Uniti sempre più aziende decidono di boicottare Facebook per le sue posizioni in materia di hate speech e moderazione dei contenuti - tuttavia, si tratta di una scelta che influirà sulla stabilità finanziaria della piattaforma? Secondo il Wall Street Journal, no. Stando all’analisi del quotidiano, solo l’8% dei grandi investitori in pubblicità partecipano alla protesta, e non sono nemmeno così importanti per Facebook. La spesa in pubblicità su Facebook, principale fonte di entrata per il social network, è data (secondo Deutsche Bank) al 76% da piccole e medie imprese, e i “boicottanti” non solo spendono poco sulla piattaforma (da soli, nel mese di maggio, hanno speso il 10% di quanto normalmente spendono i 100 più grandi pagatori di pubblicità del social) ma in molti casi hanno limitato il boicottaggio ad un solo mese, o al solo mercato americano.

⌨️ Le Smart Replies di Google stanno per arrivare su Telegram: presenti da tempo su GMail, permettono di risparmiare tempo grazie all’elaborazione di risposte “pre-confezionate” create dall’Intelligenza Artificiale di Google Gboard; la loro release su YouTube è iniziata da poche ore e probabilmente il supporto per Telegram (e WhatsApp) non sarà immediato.

Tag: #UK, #Google, #Facebook, #Antritrust, #Boicottaggio, #AI, #Telegram, #WhatsApp.

💬 Come scrivo un commento?
Non è una puntata di #Applefun, ma poco ci manca: tra i motivi per cui gli schermi degli smartphone (nel 2020!) tendono a graffiarsi continuamente c'entrano gli iPhone, ma anche una funzione che utilizziamo ogni giorno e a cui non possiamo rinunciare.

(Vi diamo un indizio: è la stessa che dovrete usare per leggere l'articolo!)

🦍 Perché non puoi davvero eliminare i graffi sullo schermo del cellulare
WhatsApp ha infatti criticato pesantemente le nuove impostazioni della privacy di Apple. Benché mentalmente potreste aver già assegnato le parti di "buono" e "cattivo", vi invitiamo a leggere più nel dettaglio come stanno le cose.

👁 La privacy di Apple danneggia la concorrenza? | #Applefun
Almeno una persona su 10 ascolta musica dalle cuffie a un volume tale da provocare danni all'udito: è il risultato di uno studio di Apple, che ci dà lo spunto per darvi qualche consiglio su come capire a che livello ascoltare la musica per evitare danni permanenti.

🎧 A che volume ascoltare la musica? Ce lo dice Apple e la WHO | #Applefun
Apple scansionerà le fotografie all'interno di iPhone e iPad alla ricerca di immagini pedopornografiche. Si preannuncia un futuro in cui dovremo dire addio alla privacy per un bene superiore?

👁 Apple scansionerà le foto dei suoi utenti: addio privacy? | #Applefun

AGGIORNAMENTO: abbiamo risolto il problema relativo al link di destinazione. Grazie Stefano per la segnalazione!
🎼 Dato che martedì è giorno di #Applefun, vi segnaliamo che Apple ha comprato per una cifra non meglio specificata l’app di streaming di musica classica Primephonic, con l’intenzione di integrare le funzioni del servizio nonché il suo catalogo all’interno di un’app dedicata allo streaming di musica classica (nonché, in parte, su Apple Music), che verrà lanciata nel 2022. Primephonic sarà messa offline a partire da venerdì; gli abbonati godranno di sei mesi di Apple Music gratuiti. (via @appelmoladg)

Tag: #Telegram, #Statistiche, #Russia, #India, #Instagram, #Bambini, #Apple, #StreamingMusicale, #Primephonic.

💬 Come scrivo un commento?
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Il martedì solitamente lo dedichiamo alla rubrica #Applefun, nella quale critichiamo alcune posizioni o strategie commerciali di Apple.

Questa sera vi proponiamo questa pubblicità di Apple, geniale e anche molto ben fatta. Il messaggio è forte e chiaro: la pubblicità è un mercato di dati personali - effettivamente, l'advertising funziona in base ad aste - e Apple può fermarlo.

Il problema è che Apple, così facendo, non solo mette in crisi molte attività (sviluppatori in primis) che basano il proprio sostentamento su pubblicità che non sono assolutamente predatorie; ma lo fa a proprio vantaggio: dei propri servizi, che non vengono toccati da questa "crisi"; del proprio sistema pubblicitario; e costringendo gli sviluppatori a puntare di più sulla vendita di servizi, sui quali bisogna pagare un salato 30% di commissioni.

Come diceva Silver, "certe belle notizie, se ti avvicini, ti accorgi che hanno tre dita di cerone".

Un contributo del Direttore @guglielmocrotti.
💸 Cattive notizie per gli utenti Apple – e non a caso vi diamo questa notizia di martedì, giornata della rubrica #Applefun: a partire dal 5 ottobre, sull’App Store le applicazioni costeranno di più. Apple ha infatti aumentato a 1,19€ la spesa minima per l’acquisto di un’app o di un gioco, superando per la prima volta la soglia psicologica degli 0,99€; allo stesso modo, le app che costano oggi 9,99€ costeranno 11,99€. L’aumento delle commissioni è stato voluto per bilanciare l’inflazione, ma non toccherà gli abbonamenti che si auto-rinnovano.

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📵 È martedì e quindi pubblichiamo una puntata di #Applefun: Apple non potrà infatti più vendere i suoi nuovi Apple Watch in tutti gli Apple Store degli Stati Uniti. La decisione, senza precedenti, è stata presa in seguito a un ban imposto dall'autorità statunitense per i brevetti, che ha ritenuto Apple colpevole di violazione di diversi brevetti, tra cui uno sull'analisi della quantità di sangue nell'ossigeno detenuto da un'azienda di nome Masimo. Il presidente Biden si è rifiutato di mettere un veto sul ban, che è diventato dunque effettivo. Apple ha comunque annunciato ricorso.

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📌 Apple Intelligence: un modello per Android? 🍎 | Spotify HiFi costerà un bel po' 🫰 | BeReal diventa francese 📸

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Tag: #AppleIntelligence, #Apple, #Applefun, #SpotifyHiFi, #Spotify, #StreamingAudio, #Lossless, #Voodoo, #BeReal.
5⃣ C'è una cosa che sicuramente potete dire di noi: che siamo, o che almeno proviamo a essere originali.

D'altronde, già il nome ("AppElmo") denota un certo grado di originalità; le prime pubblicazioni avvenivano poi su un Blogspot con testo su sfondo nero e testo bianco (poi abbandonato, per grande piacere delle vostre e nostre diottrie) - insomma: volevamo farci notare.

Per combattere una certa vena conformista tipica dell'editoria tecnologica, è necessario accentuare quei tratti che ci rendono unici. Grafici (come i nostri colori - l'arancione e il verde), di brand (avete mai conosciuto questo "Guglielmo"?) ma anche editoriali - le nostre rubriche, come #Applefun e Launcher Friday, o gli EDIToriali.

Conoscersi per riconoscersi, insomma: se ci seguite significa che apprezzate quello che facciamo, e che apprezzate un certo modo di raccontare la tecnologia. Noi siamo strani e originali e promettiamo di non cambiare - prometteteci che non lo farete nemmeno voi! 🤞

#valori