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Buon pomeriggio a tutte/i e buona domenica! 👋

Sapete che c'è futuro per i pagamenti elettronici in Italia, che Facebook si ammoderna (ma non troppo) e che Twitter non ha voglia di litigare con Google?
🇮🇹 Crescono i pagamenti elettronici: +18,5%. Per questo motivo il governo ha avviato un tavolo di confronto con le banche e i servizi di pagamento elettronici per risolvere il nodo delle commissioni sui pagamenti di piccolo taglio: 6 su 10 sono infatti sotto i 30€. I problemi non sono pochi: l’azzeramento delle commissioni non potrà essere imposto, e i circuiti di pagamento internazionali (Amex, VISA, Bancomat), che applicano commissioni simili in tutto il mondo, non vorranno azzerare le proprie entrate senza ricevere qualcosa in cambio. Entro il 31 marzo qualcosa si muoverà, vista la scadenza della legge finanziaria.

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🤐 L’Oversight Board di Facebook, l’organo di controllo “indipendente” che fornisce al social indicazioni sulle riforme da intraprendere, non è del tutto soddisfatto di quanto è stato fatto negli ultimi mesi. È vero: l’azienda ha adottato in pieno 11 raccomandazioni su 32, e altre 15 sono state adottate parzialmente – tutte avevano come obiettivo la riforma del processo di moderazione, che ancora vede una parziale disparità di trattamento tra gli utenti “comuni” ed i “VIP”, che ottengono processi di moderazione prioritari. L’O.B. avrebbe voluto maggiore trasparenza su questi processi, che però non è stata concessa.

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🤝 Twitter non vuole litigare con Google: nonostante il social abbia praticamente sospeso i pagamenti con tutti i fornitori di servizi – Amazon compresa, da cui dipende l’hosting degli Spaces di Twitter – ciò non è accaduto con Google. Twitter avrebbe infatti cercato di rinegoziare il contratto da un miliardo di dollari per cinque anni stipulato con Google Cloud, ma, al rifiuto dell’azienda, si sarebbe rassegnata al pagamento di quanto concordato.

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📌 Viva il POS 🇮🇹 | Facebook cambia? 🤐 | Twitter ama Google 🤝

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Tag: #POS, #Italia, #PagamentiElettronici, #Facebook, #Meta, #Twitter, #Google.
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Buon pomeriggio a tutte/i e buon lunedì! 👋

Sapete che WhatsApp starà più attenta nella gestione dei dati, che TikTok potrebbe davvero essere bandita dagli Stati Uniti, e che l'hackeraggio di LastPass è stato il frutto di un madornale errore di distrazione?
🇪🇺 Meta, nel contesto di un percorso condotto insieme alla Commissione Europea, all’agenzia svedese per i consumatori e alla Commissione irlandese per la concorrenza, si è impegnata per una maggiore trasparenza e correttezza nei confronti degli utenti WhatsApp. In particolare, promette di informare gli utenti con chiarezza in merito alle modifiche che apporterà in futuro ai contratti, e all’impatto che potrebbero avere sui loro diritti; Meta darà poi alla conferma o al rifiuto delle modifiche contrattuali la stessa visibilità. Inoltre, WhatsApp non infastidirà più gli utenti con continue notifiche, chiedendo loro di accettare le modifiche. A vigilare sull’operato dell’azienda sarà la Rete di protezione per la tutela dei consumatori.

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📛 TikTok potrebbe subire un ban nazionale negli Stati Uniti. Ad aprire alla possibilità è stato il senatore democratico Mark Warner, a capo del Senate Intelligence Committee, che, ai microfoni di Fox News, ha annunciato di aver avviato un percorso condiviso con il suo collega repubblicano John Thune per fornire al governo statunitense l’impianto legislativo necessario per permettere il ban di tecnologie straniere. “TikTok è tra i candidati potenziali per tale divieto”, ha poi aggiunto.

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⚠️ Avete presente l’hackeraggio subito da LastPass, il famoso gestore di password per smartphone? Pare che sia avvenuto a causa della distrazione di un dipendente: questi avrebbe infatti mancato di installare i ben 75 aggiornamenti pendenti del suo client Plex – tra i quali c’era anche la risoluzione di una falla di sicurezza di cui gli hacker si sono serviti per inserirsi nei server aziendali.

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📌 WhatsApp privacy 🇪🇺 | TikTok ban 📛 | LastPass hack ⚠️

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Tag: #WhatsApp, #Privacy, #UE, #TikTok, #Ban, #USA, #LastPass.
Buon pomeriggio a tutte/i e buon martedì! 👋

Sapete che Twitter ha avuto di nuovo dei problemi tecnici, che Musk ne ha combinata una davvero brutta, e che YouTube si sbarazzerà di un tipo di pubblicità davvero fastidioso?
🐦 Nelle ultime ore il social network è risultato inagibile per moltissimi utenti: immagini e video non venivano caricati, l’URL shortener della piattaforma non poteva accedere alle API del social, Tweetdeck risultava inagibile e i sottodomini non rispondevano. A quanto pare, l’errore sembra essere stato causato da un aggiornamento che, a causa della carenza di personale (problema di cui vi abbiamo già parlato), non era stato testato a dovere. Lo stesso Musk è tornato sull’argomento, sostenendo che “l’intero codice di Twitter andrebbe riscritto”.

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😖 A rappresentare plasticamente la situazione di confusione in cui regna Twitter ci ha pensato Halli Thorleifsson, islandese. Thorleifsson, divenuto dipendente di Twitter dopo aver venduto alla società la sua azienda di design creativo, ha dovuto interpellare pubblicamente Musk su Twitter per sapere se fosse stato licenziato o meno. Da nove giorni Thorleifsson non riusciva infatti ad accedere al gestionale dell’azienda, e nemmeno il responsabile delle risorse umane aveva saputo rispondergli con chiarezza. Alla fine Thorleifsson ha scoperto di essere stato licenziato, e ai microfoni della BBC ha espresso tutta la sua preoccupazione – essendo malato di distrofia muscolare, teme che Musk possa non rispettare i termini del contratto di vendita, che garantiva a lui e alla sua famiglia un futuro economico sicuro.

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🥳 Buone notizie: YouTube ha deciso di eliminare le pubblicità overlay dalla sua versione desktop, citando l’impatto negativo suscitato nell’esperienza d’uso della piattaforma da parte degli utenti. Le pubblicità overlay non erano mai state esportate (fortunatamente) nella versione mobile dell’applicazione.

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📌 Twitter down 🐦 | Musk-ifo 😖 | Addio pubblicità 🥳

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Tag: #Twitter, #ElonMusk, #Ads, #YouTube.
Buonasera a tutte/i e buon mercoledì! 👋

Sapete che Twitter potrebbe finalmente generare profitto, che la Cina (TikTok) è sempre più nel mirino degli USA, e che Google vi aiuterà a trovare i vostri dati nel dark web?
🐦 Twitter potrebbe cominciare a generare profitto già nel secondo trimestre del 2023: lo ha comunicato Elon Musk stesso, sostenendo che le spese non legate al debito (su cui occorrerà pagare 1,5 miliardi di dollari di interessi) sono calate di 3 miliardi di dollari, dai 4,5 miliardi iniziali. Un risultato raggiunto attraverso il taglio di gran parte del personale, del 40% dei servizi cloud, e dalla chiusura di un data center. Non è tutto "rose e fiori", però: la FTC americana ha infatti avviato un'indagine preliminare per verificare che i dati degli utenti, sotto la nuova gestione-Musk, siano protetti.

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🇨🇳 Negli Stati Uniti non uno, ma ben due sono i provvedimenti legislativi che puntano al ban di TikTok nel Paese: il primo è il RESTRICT Act, una legge che, se approvata, permetterebbe il bando di tecnologie legate a una blacklist di Paesi selezionati – tra cui Iran, Cuba, Russia e, ovviamente, Cina. Il secondo è il DATA Act, che mi era invece a tenere i dati degli utenti al sicuro evitando che finiscano in mano al governo cinese. Secondo gli analisti, il RESTRICT Act ha più probabilità di essere approvato poiché più generico.

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👀 Buone notizie per gli abbonati a Google One, il servizio di archiviazione cloud di Google: ora anche il piano a pagamento da 1,99€/mese dispone dell'accesso alla VPN di Google. Inoltre, Google avvertirà l'utente nel caso in cui nel dark web vengano rintracciati dati personali di sua proprietà, come foto, video o informazioni di contatto.

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