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🎮 Google Play Games, la suite di Android dedicata alla gestione dei progressi nei giochi Android, presto introdurrà la Modalità Notturna: a rivelarlo è l'analisi del codice di sviluppo dell'applicazione, ma non si tratta dell'unica novità. La vera sorpresa è sia l'arrivo di Snake ("Serpente") tra i minigiochi disponibili (una versione terrificante, aggiungiamo noi), sia di alcuni badge "d'incoraggiamento" per spingere gli utenti a completare gli obbiettivi dei giochi in uso, tramite comparazioni con le prestazioni degli utenti in tutto il mondo.

🇪🇺 Sepolto - per ora - un problema, se ne presenta un altro: se è vero che nel prossimo futuro nessuna legge sul copyright costringerà Google a pagare per fornire i propri servizi, nuovi guai potrebbero giungere dal fronte della privacy. Un'AI sviluppata in Europa, "Claudette", ha analizzato le privacy policy di 14 grandi dell'hi-tech operanti sul continente e avrebbe scoperto che un terzo di queste policy presenterebbero incompatibilità con il GDPR, mentre l'11% utilizzerebbe un "linguaggio poco chiaro" per spiegare l'uso dei dati raccolti.

🇺🇸 ZTE, il produttore cinese bandito dal suolo USA per spionaggio e infrazioni internazionali, tornerà ad operare sul suolo statunitense - ma a caro prezzo: oltre al pagamento di 2 miliardi di dollari di multa, l'intera leadership dell'azienda (CEO, CTO, CFO e vari vicepresidenti) è stata licenziata e sostituita.

Tag: #GooglePlayGames, #Giochi, #Google, #UE, #Privacy, #AI, #ZTE, #USA.

💬 Come scrivo un commento?
📊 Stando all'ultima grafica diffusa da App Annie (e che potete recuperare qui), Facebook domina il panorama delle app più utilizzate in Oriente e Occidente: l'app di Facebook o delle sue aziende controllate (WhatsApp, Instagram) sono infatti presenti nella Top5 delle applicazioni più utilizzate di tutti i Paesi coinvolti nell'analisi, ad esclusione della Cina (Paese dove Facebook è illegale). Telegram conquista la vetta solamente in Russia, mentre in Italia Facebook viene scalzato dall'app di editing fotografico FaceApp e dall'e-commerce Wish.

📛 Nonostante Huawei si appresti a diventare il più grande produttore di smartphone al mondo, e ZTE sia riuscito a tornare in pista negli USA, il terreno si fa sempre più scottante sotto i piedi dei due produttori: il Democratic National Committee, facente capo al Partito Democratico statunitense, ha inviato un memo a tutti i candidati alle elezioni di mid-term consigliando loro di evitare l'acquisto di un device dei due citati OEM, poiché potrebbero essere utilizzati con finalità di spionaggio dal governo cinese.

👎 Ma se Facebook è il più diffuso social network su Android, non è il più affidabile: Ben Nimmo del Digital Forensic Research Lab sostiene che i gruppi organizzati per la diffusione di fake news stiano diventando più difficili da individuare per la società di Menlo Park, che si aspetta un violento attacco in vista delle prossime elezioni USA.

Tag: #Facebook, #Statistiche, #Italia, #Cina, #Huawei, #ZTE, #USA, #FakeNews.

💬 Come scrivo un commento?
👁 Anche se, questa volta, non per sua diretta responsabilità: alcune app di terze parti per il social network di prorietà della messicana Cultura Colectiva, hanno lasciato 540 milioni di dati registrati (inclusi profili pubblici, liste di amicizie, Mi Piace, commenti e tanto altro) all'interno di un server Amazon non protetto, e dunque liberamente accessibile da chiunque. A peggiorare la situazione, l'azienda responsabile ha mancato di rispondere ad ogni sollecito di cancellazione dei dati, costringendo Facebook a chiedere direttamente ad Amazon di terminare le attività del server incriminato.

📛 In acque più turbolente navigano invece migliaia di programmatori cinesi che, da un giorno all'altro, si sono visti censurare l'unica piattaforma pubblica dove poter discutere e denunciare sfruttamenti e semplici disagi in ambito lavorativo - Github. Ciò che più inquieta è però la modalità di applicazione della censura, coordinata da tutti i browser più utilizzati in Cina e sviluppati da colossi come Tencent (QQ Browser), Xiaomi (MIUI Browser) e Qihoo 360 (360 Browser); secondo gli esperti, la censura sarebbe stata applicata individualmente dalle singole compagnie per silenziare critiche e lamentele, piuttosto che domandata dal governo centrale.

👋 E sempre rimanendo in ambito "cinese", è notizia di oggi che il MIT (Massachusetts Institute of Technology) progressivamente eliminerà ogni connessione con Huawei e ZTE, alla luce delle indagini che coinvolgono le due compagnie sulla rottura di embarghi commerciali statunitensi.

Tag: #Facebook, #Privacy, #Scandalo, #Cina, #Censura, #Tencent, #Xiaomi, #MIT, #Huawei, #ZTE, #USA.

💬 Come scrivo un commento?
📛 L’amministrazione Trump ha infatti posto nuovamente in essere il ban nei confronti di Huawei, vietando a tutte le agenzie federali e governative di stringere rapporti commerciali con l’azienda cinese. Il provvedimento, che sarà valido a partire dal 13 di agosto, coinvolge altre tre multinazionali cinesi della tecnologia (ZTE, Hyteria, Hikvision) nel timore che i prodotti da esse forniti possano essere utilizzati per lo spionaggio da parte dei servizi segreti cinesi. Per Huawei, così come per le altre tre compagnie, sarà possibile ottenere dei permessi di collaborazione commerciale solamente “caso-per-caso”, laddove la sicurezza nazionale statunitense non venga messa a rischio da un’eventuale attività di sorveglianza.

🇮🇹 I call center clandestini sono sempre più un danno per gli italiani: lo riconosce la Polizia postale, la quale ha segnalato all’AGCOM che la minaccia posta in essere da questi centri illegali di marketing telefonico va ben oltre il fastidio di una telefonata indesiderata. Grazie infatti a software specializzati per l’oscuramento o la falsificazione del chiamante - illegale in Italia - si rendono irrintracciabili ai destinatari e alla stessa Polizia e, a volte addirittura spacciandosi per altri (in alcuni casi, per l’AGCOM stessa), inducono le vittime a cambiare operatore, proponendo offerte a volte inesistenti. Per questo l’AGCOM ha diffidato gli operatori, invitandoli a organizzare una “vigilanza preventiva” per questo genere di attività.

👂 Ma la “febbre da Huawei” non finisce con un semplice ban: alcuni senatori repubblicani hanno infatti accusato Google di collaborazione con il governo cinese, in quanto lo sviluppo di uno smart speaker con Huawei (ora abbandonato) avrebbe permesso alla società di ottenere un formidabile mezzo di spionaggio.

Tag: #Huawei, #ZTE, #USA, #Cina, #AGCOM, #Operatori, #Google, #SmartSpeaker, #Privacy.

💬 Come scrivo un commento?
🙌 Anzi, da molto prima. Tutti gli smartphone che saranno stati aggiornati ad Android 9 o Android 10 a partire dal 3 settembre dovranno includere nell’update sia Benessere Digitale, sia una modalità di Parental Control, rispettando inoltre condizioni molto precise: Benessere Digitale ad esempio - feature ideata per consentire una forma di “digital detox” da applicazioni e giochi - dovrà essere posta nella parte più visibile delle Impostazioni. I device dovranno inoltre includere il supporto all’USB-C PD, standard ideato per aumentare la velocità di ricarica ma finora snobbato dai produttori a favore di tecnologie proprietarie. Ogni smartphone poi che sarà venduto dal 31 gennaio 2020 dovrà avere equipaggiato Android 10. Pare inoltre che Google stia lavorando ad una certificazione specifica per gli smartphone da gaming, così da assicurare al consumatore il rispetto di determinati standard (ad es., che ogni app possa allocare sino a 2,3GB di memoria RAM).

🇮🇹 Huawei e ZTE sono state ascoltate in Senato in occasione delle audizioni in merito al nuovo decreto legge sulla cybersicurezza nazionale. Huawei, per bocca del suo presidente italiano Luigi De Vecchis, ha invitato il governo a non considerare i suggerimenti del Segretario di Stato americano Mike Pompeo ad escludere Huawei dalla fornitura di apparecchiature 5G in Italia, in quanto l’azienda sarebbe solo un “capro espiatorio” nella guerra commerciale tra due superpotenze; ha inoltre minacciato l’abbandono del mercato italiano nel caso in cui l’azienda percepisse la presenza di discriminazioni nei propri confronti, “quindi mille impiegati dovrebbero trovarsi un altro lavoro”. ZTE ha invece mantenuto toni amichevoli, sostenendo di voler continuare a collaborare con le autorità.

🇺🇸 E sempre per rimanere in tema, gli Stati Uniti hanno inserito nella “entity list” delle aziende a cui è stato proibito il commercio con agenzie governative ben 28 società cinesi specializzate nella vendita e produzione di Intelligenza Artificiale, tecnologie di sorveglianza e riconoscimento facciale in quanto coinvolte nelle attività di discriminazione contro la minoranza Uigura.

Tag: #Google, #Android, #Android10, #Giochi, #Huawei, #ZTE, #Cina, #Italia, #USA, #Privacy.

💬 Come scrivo un commento?
📛 La Federal Communication Commission (FCC) ha reso noto il testo di due proposte che, se approvate, potrebbero castrare la capacità operativa commerciale di Huawei e ZTE all’interno del territorio americano. La prima riguarda l’Universal Service Found, un fondo utilizzato da aziende ed enti governativi per il finanziamento di programmi che aiutino ad estendere l’utilizzo dei servizi telefonici anche tra le fasce più povere ed emarginate della popolazione, dal cui accesso Huawei e ZTE sarebbero quindi escluse. La seconda coinvolge un secondo programma di finanziamento, questa volta pensato dalla FCC per rimborsare i piccoli operatori rurali che avessero fatto uso di componenti ed equipaggiamenti delle due aziende cinesi all’interno della propria infrastruttura, che verrebbero vietati e di cui ci si offrirebbe di ripagarne le spese di sostituzione con materiali provenienti da società più “affidabili”. Il prossimo 19 novembre sarà resa nota la decisione in merito a queste due risoluzioni.

Dopo Spotify, Twitter e altre aziende del settore, sono stati diffusi i risultati relativi al Q3 2019 anche di Alphabet, la società proprietaria di Google e di tutte le altre aziende sussidiarie: per quanto siano stati registrati 40,5 miliardi di dollari di ricavi (+20%), a trascinare il titolo della compagnia in borsa sono stati i profitti, crollati del -23% dal 2018 e fermi a 7,1 miliardi, contro gli 8 miliardi previsti dagli analisti. Alphabet registra anche una perdita di 1,5 miliardi di dollari in partecipazioni in altre aziende, come Uber, per quanto non sia stata specificata la provenienza esatta di tali perdite. Sale invece del +41% il titolo in borsa di Fitbit, compagnia specializzata nella produzione di smartwatch alla quale Google avrebbe avanzato un’offerta di acquisto. Nello specifico interesse di Google c’è naturalmente l’esperienza e le conoscenze in campo degli indossabili e, qualora l’acquisizione dovesse andare in porto, è possibile che si arrivi alla produzione del tanto sospirato Pixel Smartwarch.

250 dipendenti (0,7% degli oltre 35mila dipendenti complessivi) hanno scritto una lettera a Mark Zuckerberg per protestare contro le linee guida inerenti alle pubblicità dei politici sui social network, che come abbiamo già riportato non sarebbero soggette a fact-cheking rigorosi per esplicita volontà della piattaforma.

Tag: #Huawei, #ZTE, #Cina, #USA, #Google, #Fitbit, #Smartwatch, #Alphabet, #Facebook.

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🇮🇹 Perché l’habitué medio delle filiali delle banche non ne fa uso. Lo rivela una ricerca della società Simon-Kucher & Partners, compiuta interrogando qualche centinaio di frequentatori abituali degli sportelli bancari: per quanto la maggior parte degli intervistati (80%) compia tali visite per azioni che potrebbe svolgere già sull’app della propria banca, come verificare lo stato del conto corrente o inviare bonifici, il metodo di controllo tradizionale del saldo viene preferito nel 74% dei casi. Perché? Il 22% sostiene di “non sentirsi a proprio agio” con la tecnologia, mentre il 20% preferisce il contatto umano dello sportellista a quello più freddo e digitale; il 16% non ha ricevuto istruzioni sull’utilizzo delle alternative digitali, mentre il 9% non è proprio in grado di farne uso. In generale, conclude la ricerca, i canali digitali sono considerate come “barriere enormi” per i correntisti, che non vedono il motivo di sostituire la visita fisica allo sportello con una virtuale.

🔬 X, la sussidiaria di Alphabet precedentemente conosciuta con il nome di “Google X” e famosa per i suoi progetti sperimentali, ha presentato il programma Everyday Robot Project”, che punta a sviluppare robot che possano risultare utili all’interno di un contesto quotidiano. Uno di questi esiste già, e presta servizio all’interno della stessa struttura della sussidiaria: si tratta di un robot, dotato di un braccio meccanico e di altre cellule per la rilevazione degli oggetti, oggi impiegato come inserviente per lo smistamento tramite raccolta differenziata di tazze e bicchieri lasciati in giro da ospiti e dipendenti. Nonostante l’entusiasmo, molti osservatori hanno notato lo stato acerbo del progetto, che impiegherà probabilmente anni prima di riuscire a sviluppare robot veramente utili (solo per “allenare” il braccio meccanico, sono occorsi più di 200mila tentativi).

🇺🇸 Per quanto Huawei abbia ricevuto nuove concessioni commerciali, la diffidenza americana nei suoi confronti non cessa di esistere: la Federal Communications Commission (FCC) ha negato a Huawei e ZTE l’accesso ai fondi dell’Universal Service Founds, per via dei legami delle due compagnie con il governo cinese e le sue alte sfere militari.

Tag: #Italia, #Statistiche, #Banche, #Applicazioni, #Robot, #Google, #GoogleX, #Huawei, #ZTE, #USA, #Cina.

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📍 Prende sempre più corpo l’idea di una funzione di tracciamento dei dispositivi Android attraverso una rete wireless universale: sono infatti emerse nuove indiscrezioni secondo cui Google starebbe lavorando a un’app, chiamata “Spot”, che aiuterebbe il tracciamento attraverso l’uso del protocollo Eddystone, sviluppato da Google nel 2010. Trovate nel gruppo @appelmeggiando una foto del logo sperimentale di Spot. (via @appelmoladg)

Tag: #Italia, #Statistiche, #Smartphone, #JoeBiden, #USA, #ZTE, #Huawei, #TikTok, #Cina, #WeChat, #GoogleSpot.

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Tag: #Cina, #Taiwan, #Apple, #Censura, #WPS, #Huawei, #ZTE, #USA.
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Tag: #ElonMusk, #Twitter, #5G, #Italia, #ZTE, #Huawei, #Microsoft, #Netflix.