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🤑 Un nuovo report di Bloomberg evidenzia infatti la sostanziale incapacità del team della piattaforma di gestire i contenuti definiti "tossici" o pericolosi, a partire dal suo CEO Susan Wojcicki che si sarebbe rifiutata di affrontare direttamente il problema. La diffusione di simili contenuti è stata, e in parte lo è ancora, sopportata in nome del profitto e dell'engagement, ossia della permanenza dell'utenza all'interno della piattaforma: molti dei video più disturbanti, successivamente eliminati, erano ben noti ma tollerati e nel 2016 venne addirittura sviluppato un nuovo sistema di pagamento per i creator che premiava esclusivamente l'engagement, poi successivamente bocciato dal CEO di Google Sundar Pichai.

Rimanendo all'interno della grande famiglia di Google, è notizia di oggi che la compagnia abbia finalmente raggiunto un accordo con i sindacati dei contractor che per il 54% compongono la propria forza-lavoro. I nuovi accordi prevedono infatti l'applicazione di un nuovo minimo salariale di 15$ all'ora (a partire dal 2020, e a partire dai contractor statunitensi), assistenza sanitaria completa (a partire dal 2022), 12 settimane di congedo parentale per entrambi i genitori e corsi di aggiornamento pagati per un massimo di 5.000$ l'anno.

💀 Oggi è un giorno triste: Google+ e Inbox, due Google App e piattaforme sulle quali molti avevano riposto le proprie speranze, sono state disattivate completamente da Google.

Tag: #YouTube, #Scandali, #Google, #GooglePlus, #Inbox, #MortiDigitali.

💬 Come scrivo un commento?
📊 Ma si tratta di una buona notizia: il mercato degli smartphone ha sofferto di un anno davvero nero in termini di volumi di vendite, ed è stata accolta positivamente la notizia di un aumento dello +0,8% registrato nel Q3 2019 a confronto con i dati dello scorso anno. Il trend si conferma positivo specialmente rispetto al Q2 2019: +8,1%, risultato al quale hanno contribuito i produttori cinesi che hanno invaso il mercato locale in occasione di due festività consumistiche molto sentite nel Paese (Single Day e Black Friday). Andando più nello specifico, scopriamo che il mercato è stabilmente in mano a cinque produttori: Samsung (20,3% di mercato, +8,3% dal 2018), Huawei (14,6%, +14,2%), Apple (13,2%, -0,6%), Xiaomi (9%, -3,3%) e OPPO (8,4, +4,1%) sono infatti responsabili del 70% delle spedizioni.

👨🏻‍⚖️ Alphabet, la compagnia-ombrello dell’universo Google, ha avviato un’indagine interna per verificare che le misure intraprese dalla dirigenza di Google per gestire gli scandali sessuali accaduti negli scorsi anni siano stati appropriati al contesto e alla filosofia dell’azienda. Ultimamente più di un dirigente è stato accusato di aver mantenuto una condotta poco appropriata nei confronti delle proprie dipendenti: tra questi l’ex-vice direttore della ricerca, Amit Singhal, e il co-fondatore di Android Andy Rubin; entrambi hanno tuttavia già lasciato l’azienda. David Drummond è invece ancora a capo dell’ufficio legale di Google, pur avendo intessuto storie extraconiugali con numerose assistenti; oggi ha sposato una delle sue dipendenti, tramite un matrimonio avvenuto pochi giorni la pubblicazione di una nota dove giurava di non avere alcuna storia con membri del personale della compagnia.

🔨 Un laboratorio di ricerca della marina statunitense ha sviluppato un nuovo materiale che potrebbe rendere indistruttibili gli schermi degli smartphone: un’argilla metallica trasparente la cui chiave di volta sarebbe una lega a base di magnesio e alluminio capace di rendere gli schermi non solo antigraffio, ma anche anti-caduta e resistenti persino ai proiettili.

Tag: #Statistiche, #Smartphone, #Google, #Alphabet, #Scandali, #Schermi, #Protitipi.

💬 Come scrivo un commento?
💸 Opera, browser estremamente popolare sino a qualche anno fa, è stata scoperta dalla società d’analisi Hindemburg Research ad utilizzare metodi di guadagno contrari alle politiche di Google Play. In particolare, tramite quattro applicazioni di prestiti a breve termine (OKCash, OPesa, OBean e CashBean): attive in Paesi in via di sviluppo come Nigeria e Kenya, chiedevano interessi compresi tra il 365% e 876% e la restituzione delle somme entro 61 giorni (contro il minimo legalmente previsto di 90 giorni); inoltre pare che effettuassero chiamate dirette ai clienti, minacciandoli di azioni legali nel caso in cui non avessero restituito i prestiti. Ad aggiungere la beffa alla truffa, sembra che la totalità dei guadagni generati da queste operazioni venga incamerata in maniera più o meno diretta dal CEO di Opera, subentrato al fondatore dell’app dopo la sua vendita ad un consorzio cinese nel 2017.

👨🏻‍⚖️ Nel corso di un’intervista al quotidiano Financial Times, Sundar Pichai ha fatto appello alle forze politiche internazionali affinché si proceda ad una regolamentazione delle Intelligenze Artificiali. Secondo Pichai, da poco dichiarato CEO di Alphabet e già CEO di Google, “la Storia è piena di esempi” che possono fornire le ragioni per cui una tecnologia innovativa non debba essere lasciata a svilupparsi in maniera incontrollata, ma anzi necessiti di un’azione da parte dei legislatori. Proseguendo nel ragionamento, ha citato quali punti di partenza per la regolamentazione il GDPR europeo e le linee guida di Google sull’AI, approvate nel 2018 in seguito alle proteste dei dipendenti dell’azienda in merito al suo coinvolgimento nello sviluppo di soluzioni digitali per l’esercito statunitense.

🇨🇳 Il governo cinese ha nuovamente invitato la propria controparte canadese a rilasciare la CEO di Huawei, Meng Whanzhou: la donna è attualmente agli arresti in Canada dopo che, lo scorso anno, un mandato di cattura statunitense l’aveva vista arrestata all’areoporto di Vancouver con l’accusa di aver aggirato le sanzioni statunitensi sull’Iran.

Tag: #Opera, #Scandali, #SundarPichai, #IA, #Cina, #Huawei, #Canada.

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