Aldo Pecora
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Cercavo un posto dove potessi trovare non tanto copia/incolla quanto i fatti e mini-analisi "oneste" su #startup, #fintech, e più in generale #economia e #lavoro in senso #digitale. Non l’ho trovato, e quindi eccoci qua 🤗
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Basterebbe spegnere il proprio telefono, guidare fino alla spiaggia, dimenticare tutto e ascoltare semplicemente il rumore delle onde che si infrangono a riva.
(Anonimo)
Bentrovati e buon anno, cari amici e care amiche del canale Telegram! 😊

La presa di posizione delle principali piattaforme social dopo l'irruzione di alcuni manifestanti pro-Trump nel palazzo del Congresso americano del 6 gennaio è davvero senza precedenti: bannati gli account ufficiali Twitter e Facebook del presidente uscente e levata di scudi di tutti i colossi digitali contro Parler, l'anti-Twitter molto in voga tra i sostenitori del tycoon poiché "non sottoposto a censura". Piaccia o meno Trump, si pone come non mai una questione: la neutralità di internet (e dei social).

Twitter, Facebook, Google, Amazon sono o non sono degli editori e come tali, quindi, dovrebbero essere "regolati"? Al di là delle vicende umane e politiche di Donald Trump, meritano profonda attenzione il principio della libertà d'espressione e l'infulenza degli algoritmi e delle aziende tecnologiche private nel dare o togliere voce a chiunque con assoluta e incontrollata discrezionalità, influenzando la politica, l'economia, i mercati e, quindi, il futuro dell'umanità.

QUESTA E LE ALTRE NOTIZIE DELLA SETTIMANA, QUI:
https://italia2030.eu/neutralita-social-trump-parler-notizie/3548
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🤖 Mentre Bitcoin cadeva giù c’è qualcuno che ha speso mezzo milione di dollari VERI per farsi casa affianco a quella di Snoop Dogg nel metaverso. E poi il TIME ed i suoi esperimenti con gli NFT e il balzo in avanti di Apple in Borsa.

Sul canale YouTube italiano di Bitpanda trovate il Weekly Recap di questo venerdì. In codino e barba, as usual ⤵️

https://youtu.be/qrs3lFS-3o8
📉 Mezzo miliardo di capitalizzazione bruciati in meno di 24 ore. Tra disperazione e meme abbiamo provato a capire qualcosa in più sul crollo di #Bitcoin e un po' di tutte le criptovalute, e se ci sono analogie con gli andamenti degli indici tecnologici.

Date un'occhiata al #WeeklyRecap, sul canale YouTube di Bitpanda Italia.
QUI IL VIDEO ➡️ https://youtu.be/cU_s4VBd99U

Spoiler: ho fatto un piccolo gioco giornalistico, mettendo rapidamente in relazione le tesi di CoinDesk e quelle Financial Times... due mondi per ovvie ragioni diametralmente opposti, poiché megafono rispettivamente della #DeFi e della vecchia guardia.
Chi ha ragione? Probabilmente nessuno dei due, anche se è ancora troppo presto per tirare le somme.

Voi cosa ne pensate?
Una storia pazzesca!
Ah, inutile dire che la nostra cripto-ladra avesse firmato in passato anche articoli apparsi su Forbes, Inc. e tante altre riviste “top” in ambito economico-finanziario…

👉🏻 Date un’occhiata al #Recap di questa settimana: https://youtu.be/QKa5a3cOwuk
WeeklyRecap 🗞
Cos'è successo questa settimana.
Chiaro che nello spirito che accompagna il Weekly Recap vorremmo avere un approccio sempre fresco nel “raccontare dove vanno il mondo e i nostri soldi” (la ricordate la promessa della intro?), ma la notizia delle notizie di questa settimana è l’escalation in Ucraina. L'azione militare ha iniziato a produrre anche i suoi risvolti nell'economia reale: i listini azionari in calo un po' ovunque e il prezzo di petrolio e gas in rialzo.
Le altre notizie. Sempre a proposito di mercati, la SEC (la Consob americana) ha accusa Elon Musk di averli manipolati (levategli Twitter!). Mentre il mondo degli asset digitali si prepara all’annuncio di un ordine esecutivo sulle cripto da parte del presidente americano Joe Biden. Era atteso in questi giorni ma è chiaro che il presidente USA ha altro a cui pensare adesso.

🇨🇦 IN CANADA CONGELANO ANCHE I BITCOIN
In Canada, precisamente in Ontario, proseguono le proteste del Freedom Convoy, un movimento nato in segno di protesta contro le misure anti-Covid (qualcosa di simile ai "Gilet gialli" francesi ed ai "Forconi" italiani).
Di tutta risposta, il Governo canadese per mettere le briglia al movimento ha adottato un provvedimento senza precedenti: l’Emergency Act, che consente di bloccare l’accesso ai propri conti correnti e wallet digitali per chi partecipa o finanzia le proteste.

🇨🇳 LA CINA E IL COLLASSO DELLE BIG TECH
Lo abbiamo visto con le Trimestrali USA, dove i numeri dicono che buona parte del comparto Tech è di fatto tenuto in piedi dalle teste di serie Apple, Microsoft, eccetera. Ebbene, le Big Tech cinesi non se la passano certo meglio.
Alibaba ha iniziato una discesa rapidissima e ripidissima, e con lei decine sono le aziende tecnologiche a collezionare segni meno sui listini.
Secondo un report di Bloomberg, le autorità di Pechino dato mandato alle banche statali di avviare un giro di vite per verificare eventuali legami di tutte le aziende tecnologiche con Ant, la "banca" di Jack Ma.

Se vi va di approfondire potete dare un'occhiata al video: https://youtu.be/Bqa_37a4d-U

Buon weekend a tutti/e!
Aldo
🔦SPECIALE
La #guerra al tempo delle #criptovalute

Un capitolo a sé riguardo gli effetti economici e finanziari del conflitto in #Ucraina meritano i risvolti sul fronte cripto di tutto ciò che abbiamo finora raccontato. Nel conflitto Russia-Ucraina, quale parte sta aiutando? Entrambe.

Forse non lo sapevate, ma l’Ucraina è da tempo un hub tecnologico di primo piano e ha un atteggiamento aperto e positivo nei confronti delle criptovalute. Oggi più che mai, il Paese sta usando le caratteristiche di decentralizzazione delle cripto. Molti cittadini per esempio usano le cripto - #Tether è molto popolare in Ucraina, essendo legata al dollaro - per avere una via alternativa di accesso ai propri fondi.
Milioni di dollari in criptovalute hanno supportato e stanno supportando l'esercito ucraino e diversi gruppi di attivisti informatici. Lo stesso governo ucraino sta ora sollecitando donazioni in criptovalute e ha già raccolto oltre 15 milioni di dollari.

Per certi aspetti il conflitto ha evidenziato la volatilità delle criptovalute. #Bitcoin è caduto in concomitanza dell’escalation. Parallelamente alle sanzioni, poi, sono visibilmente cresciuti gli scambi di criptovalute in questi ultimi giorni, con Bitcoin (+20%) ed Ethereum (+15%) su tutte, che hanno ricominciato a correre dopo una caduta che durava da settimane. Le stesse criptovalute — che non sono controllate dalle banche centrali — potrebbero essere sfruttate dai russi per aggirare il blocco sui capitali e la perdita di valore dei loro beni.
Non dimentichiamoci che la Russia è comunque il terzo più grande #miner bitcoin del mondo!
E a tal proposito abbiamo letto anche di eventuali ipotesi di congelamento dei wallet, qualora dovesse essere richiesto agli exchange dagli organi internazionali.  

Ma il blocco dei capitali è un problema che accomuna tanto i cittadini russi quanto quelli ucraini: l'economia ucraina è al collasso, la banca centrale del Paese ha già sospeso i bonifici elettronici e non permette ai cittadini ucraini di ritirare valuta estera.

Insomma, che ci piaccia o meno, le cripto fanno già parte pienamente di questa guerra. E stanno facendo quello per cui sono nate: dare alle persone un modo per usare il proprio denaro al di fuori delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Il #video completo del #WeeklyRecap di questa settimana è su YouTube: https://youtu.be/Mguyan8UcxQ
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#CRIPTO 💵
Il disastro di TERRA e LUNA, spiegato


Nell’eterna diatriba tra chi ritiene che gli andamenti delle cripto seguano comunque quelli dell’economia reale e chi invece sostiene che siano assolutamente slegati c’è un evento, tutto intrinseco al mondo cripto, che secondo diversi analisti avrebbe contribuito in modo determinante alla picchiata di tutto il comparto: la caduta verticale della stablecoin TerraUSD e della cripto ad essa collegata, LUNA.

IN QUESTO VIDEO provo a riassumere tutta questa storia in modo semplice, “terra terra” (che battutona…!)

https://youtu.be/_QpphsQGRU0
💬 “Ma quindi chiunque può accedere ai dati del mio conto?”. No, non facciamo confusione. I dati sono i tuoi, sempre. Prima dell’introduzione della #PSD2, solo tu e la tua banca avevate accesso ai tuoi dati bancari, o meglio ai tuoi dati finanziari. Meglio ancora, alla gestione dei tuoi soldi. La PSD2 ha rotto questo paradigma, consentendoci di decidere a chi farli visualizzare e, soprattutto, utilizzare.

✳️ LEGGILO (e capiscilo, aggratis) QUI 👇
https://www.aldopecora.it/psd2-spiegazione-facile-futuro-soldi/487382