Chin sos ocros de sa Palestina.
Mostra fotografica di Julio L. Zamarrón
Un viaggio fotografico nella Palestina occupata attraverso le foto di Julio L. Zamarrón, nel campo profughi di Daesheh nella Cisgiordania occupata. Dal 1948, da 78 anni, i palestinesi vivono sotto l'occupazione israeliana fatta di soprusi e violenze quotidiane, prigionieri nella loro stessa terra, dove giorno per giorno cercano di cancellare la loro storia, cultura e popolazione. Attraverso straordinari scatti fotografici, un popolo che non si rassegna e resiste contro l'oppressore, la quotidianità di un genocidio passato per troppo tempo sotto silenzio con la complicità di USA e UE.
Dalla Palestina alla Sardegna, un filo che unisce due popoli sottomessi ma mai sconfitti.
Mostra fotografica di Julio L. Zamarrón
Un viaggio fotografico nella Palestina occupata attraverso le foto di Julio L. Zamarrón, nel campo profughi di Daesheh nella Cisgiordania occupata. Dal 1948, da 78 anni, i palestinesi vivono sotto l'occupazione israeliana fatta di soprusi e violenze quotidiane, prigionieri nella loro stessa terra, dove giorno per giorno cercano di cancellare la loro storia, cultura e popolazione. Attraverso straordinari scatti fotografici, un popolo che non si rassegna e resiste contro l'oppressore, la quotidianità di un genocidio passato per troppo tempo sotto silenzio con la complicità di USA e UE.
Dalla Palestina alla Sardegna, un filo che unisce due popoli sottomessi ma mai sconfitti.
Julio L. Zamarrón lavora come fotoreporter freelance, è tecnico superiore dell'immagine e
laureato in comunicazione audiovisiva presso l'Università di Burgos.
Nel 2013 ha fatto parte del team grafico dell'agenzia di stampa Disopress. Collaboratore
Grafico CSIC sugli scavi relativi alla Guerra Civile Spagnola. Nel 2015
intraprende la sua prima opera di carattere internazionale: dalla guerra del Donbass in
Ucraina orientale (2015-2024), passando per gli assassinii di Stato in Messico (Oaxaca
2016), gli omicidi dal grilletto facile in Argentina (2018, 2019) o le rivolte in Cile
(2019), le donne sfollate a causa del conflitto colombiano (2023), la rivolta sociale in Perù. Il suo ultimo lavoro internazionale è stato in Cisgiordania in coincidenza con il 7 ottobre 2023.
Collaboratore di “El Salto”, giornale spagnolo, i suoi lavori sono stati pubblicati su diversi media
nazionali ed internazionali.
Fotoreporter abituale ai contro-vertice del G7 (Biarritz 2019) e del G20 (Amburgo)
2017, Argentina 2019), anche dalla protesta sociale e operaia (Italia e Francia 2024). Nel 2020 è uscito il suo primo libro autoprodotto “G20 - Benvenuti all' Inferno” con Álvaro Minguito. Attualmente presenta il suo libro fotografico "No Pasarán" con testi di David Cacchione, testimonianza, con circa 200 foto, dei 10 anni di impegno della Carovana Antifascista con il popolo del Donbass.
laureato in comunicazione audiovisiva presso l'Università di Burgos.
Nel 2013 ha fatto parte del team grafico dell'agenzia di stampa Disopress. Collaboratore
Grafico CSIC sugli scavi relativi alla Guerra Civile Spagnola. Nel 2015
intraprende la sua prima opera di carattere internazionale: dalla guerra del Donbass in
Ucraina orientale (2015-2024), passando per gli assassinii di Stato in Messico (Oaxaca
2016), gli omicidi dal grilletto facile in Argentina (2018, 2019) o le rivolte in Cile
(2019), le donne sfollate a causa del conflitto colombiano (2023), la rivolta sociale in Perù. Il suo ultimo lavoro internazionale è stato in Cisgiordania in coincidenza con il 7 ottobre 2023.
Collaboratore di “El Salto”, giornale spagnolo, i suoi lavori sono stati pubblicati su diversi media
nazionali ed internazionali.
Fotoreporter abituale ai contro-vertice del G7 (Biarritz 2019) e del G20 (Amburgo)
2017, Argentina 2019), anche dalla protesta sociale e operaia (Italia e Francia 2024). Nel 2020 è uscito il suo primo libro autoprodotto “G20 - Benvenuti all' Inferno” con Álvaro Minguito. Attualmente presenta il suo libro fotografico "No Pasarán" con testi di David Cacchione, testimonianza, con circa 200 foto, dei 10 anni di impegno della Carovana Antifascista con il popolo del Donbass.
📚 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 La Maddalena 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚🪖
Proseguono le presentazioni del libro 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚.
Sabato 18 Maggio 2024 saremo a La Maddalena, per presentare il libro ai magazzini Ex Ilva, in un territorio che per decenni è stato costretto ad ospitare una base americana per sottomarini a propulsione nucleare e dotati di armamento nucleare.
Dopo la chiusura della base della US Navy avvenuta nel 2005, questa è la prima iniziativa organizzata da A Foras sull'isola e speriamo possa essere un momento proficuo di confronto con la cittadinanza sulla problematica dell' occupazione militare.
--> Isole in Guerra - Presentazione del libro <--
🗣️𝐼𝑙 𝑑𝑜𝑠𝑠𝑖𝑒𝑟 “𝐼𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎” 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑢𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜.
𝑆𝑎𝑟𝑑𝑒𝑔𝑛𝑎, 𝐶𝑜𝑟𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑒𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑒 𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑐𝑢𝑙𝑖𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑜-𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖, 𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑖𝑡 𝑑'𝑢𝑛𝑖𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑛𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑖, 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑒𝑖 𝑎𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑜𝑠𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑖.
𝐼𝑙 𝑝𝑒𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑒𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑖𝑜̀ 𝐴 𝐹𝑜𝑟𝑎𝑠, 𝐶𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝐹𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑇𝑟𝑖𝑛𝑎𝑐𝑟𝑖𝑎 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑠𝑠𝑖𝑒𝑟, 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒.
"𝐿'𝑜𝑏𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑡𝑟𝑎𝑣𝑎𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑎𝑚𝑝𝑙𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑖 𝑏𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑎𝑟 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜"
A Foras - Contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna
Trinacria (Movimento indipendentista siciliano)
Core in Fronte (Movimento indipendentista corso)
📆 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨? Sabato 18 Maggio, ore 18:00
👉 𝐃𝐨𝐯𝐞? La Maddalena, Cala Gavetta, Magazzini Ex Ilva.
🙋Anche tu vuoi organizzare una presentazione del libro nel tuo paese o nella tua città? 👉 Scrivici all’indirizzo aforasinfo@gmail.com
#aforas #lamaddalena #isoleinguerra
Proseguono le presentazioni del libro 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚.
Sabato 18 Maggio 2024 saremo a La Maddalena, per presentare il libro ai magazzini Ex Ilva, in un territorio che per decenni è stato costretto ad ospitare una base americana per sottomarini a propulsione nucleare e dotati di armamento nucleare.
Dopo la chiusura della base della US Navy avvenuta nel 2005, questa è la prima iniziativa organizzata da A Foras sull'isola e speriamo possa essere un momento proficuo di confronto con la cittadinanza sulla problematica dell' occupazione militare.
--> Isole in Guerra - Presentazione del libro <--
🗣️𝐼𝑙 𝑑𝑜𝑠𝑠𝑖𝑒𝑟 “𝐼𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎” 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑢𝑙𝑎𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜.
𝑆𝑎𝑟𝑑𝑒𝑔𝑛𝑎, 𝐶𝑜𝑟𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑒𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑒 𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑐𝑢𝑙𝑖𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑜-𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖, 𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑖𝑡 𝑑'𝑢𝑛𝑖𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑛𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑖, 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑒𝑖 𝑎𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑜𝑠𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑖.
𝐼𝑙 𝑝𝑒𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑒𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑖𝑜̀ 𝐴 𝐹𝑜𝑟𝑎𝑠, 𝐶𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝐹𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑇𝑟𝑖𝑛𝑎𝑐𝑟𝑖𝑎 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑠𝑠𝑖𝑒𝑟, 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒.
"𝐿'𝑜𝑏𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑡𝑟𝑎𝑣𝑎𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑎𝑚𝑝𝑙𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑖 𝑏𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑎𝑟 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜"
A Foras - Contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna
Trinacria (Movimento indipendentista siciliano)
Core in Fronte (Movimento indipendentista corso)
📆 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨? Sabato 18 Maggio, ore 18:00
👉 𝐃𝐨𝐯𝐞? La Maddalena, Cala Gavetta, Magazzini Ex Ilva.
🙋Anche tu vuoi organizzare una presentazione del libro nel tuo paese o nella tua città? 👉 Scrivici all’indirizzo aforasinfo@gmail.com
#aforas #lamaddalena #isoleinguerra
Vi invitiamo ad un’assemblea lunedì 13/05 a su Tzirculu, in via Molise 58 a Cagliari, “verso la manifestazione del 2/6”.
Speriamo di vedervi numerosə 💪🏽❤️🔥
#aforas
Speriamo di vedervi numerosə 💪🏽❤️🔥
#aforas
𝐀𝐒𝐒𝐄𝐌𝐁𝐋𝐄𝐀 𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐀𝐋𝐄
Il 19 maggio rinnoviamo la chiamata dell'assemblea generale di A Foras. Ci incontreremo nei territori di Nuoro per continuare a discutere, condividere e organizzarci contro l'occupazione militare della nostra terra.
In un momento storico in cui la Sardegna, ancora una volta, si presenta come terra da conquistare per nuove e vecchie servitù, chiamiamo questa assemblea, aprendoci alla popolazione tutta.
La lotta che portiamo avanti non può non confrontarsi con le altre lotte nel territorio, legate tra loro da un filo imprescindibile, come non può svilupparsi senza tener conto di ciò che accade oltre la nostra isola.
Ricordiamo che A Foras è un’assemblea, composta da comitati, collettivi, associazioni, realtà politiche e individualità che si oppongono all’occupazione militare della Sardegna. Tutte le soggettività che lottano per il blocco delle esercitazioni, la completa dismissione dei poligoni, il risarcimento delle popolazioni da parte di chi ha inquinato e la bonifica dei territori compromessi sono bene accette all'interno del movimento.
L'antifascismo, il transfemminismo e l'antirazzismo sono punti fondamentali della nostra lotta.
Per popoli e territori liberi e autodeterminati!
𝐂𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝟏𝟗 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒, 𝐚 𝐍𝐮𝐨𝐫𝐨, 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐈.𝐁.𝐈.𝐒. 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐒𝐚𝐭𝐭𝐚.
Appuntamenti dell'assemblea:
h. 10:00 Assemblea operativa
h. 15:30 Assemblea politica
Il 19 maggio rinnoviamo la chiamata dell'assemblea generale di A Foras. Ci incontreremo nei territori di Nuoro per continuare a discutere, condividere e organizzarci contro l'occupazione militare della nostra terra.
In un momento storico in cui la Sardegna, ancora una volta, si presenta come terra da conquistare per nuove e vecchie servitù, chiamiamo questa assemblea, aprendoci alla popolazione tutta.
La lotta che portiamo avanti non può non confrontarsi con le altre lotte nel territorio, legate tra loro da un filo imprescindibile, come non può svilupparsi senza tener conto di ciò che accade oltre la nostra isola.
Ricordiamo che A Foras è un’assemblea, composta da comitati, collettivi, associazioni, realtà politiche e individualità che si oppongono all’occupazione militare della Sardegna. Tutte le soggettività che lottano per il blocco delle esercitazioni, la completa dismissione dei poligoni, il risarcimento delle popolazioni da parte di chi ha inquinato e la bonifica dei territori compromessi sono bene accette all'interno del movimento.
L'antifascismo, il transfemminismo e l'antirazzismo sono punti fondamentali della nostra lotta.
Per popoli e territori liberi e autodeterminati!
𝐂𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝟏𝟗 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒, 𝐚 𝐍𝐮𝐨𝐫𝐨, 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐈.𝐁.𝐈.𝐒. 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐒𝐚𝐭𝐭𝐚.
Appuntamenti dell'assemblea:
h. 10:00 Assemblea operativa
h. 15:30 Assemblea politica
📚 "𝐈𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚" 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐚 𝐒𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢 𝐞 𝐀𝐥𝐠𝐡𝐞𝐫𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐭𝐞𝐯𝐢 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 🪖
In vista del grande corteo di domenica 2 Giugno proseguono le presentazioni del libro, edito da Catartica, scritto a sei mani con Trinacria e Core in Fronte . Un'occasione per conoscere più a fondo le problematiche dell'occupazione militare ma anche per parlarsi e organizzarsi in vista della manifestazione per la palestina e contro l'occupazione militare che si terrà il prossimo 2 Giugno.
--> Isole in Guerra - Presentazione del libro <--
🗣️
"𝐿'𝑜𝑏𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑡𝑟𝑎𝑣𝑎𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑎𝑚𝑝𝑙𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑖 𝑏𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑎𝑟 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜"
📆 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨? Domenica 19 Maggio, ore 18:00
👉 𝐃𝐨𝐯𝐞? Sassari, via Tavolara, Padiglione Tavolara.
📆 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨? Lunedì 20 Maggio, ore 18:00
👉 𝐃𝐨𝐯𝐞? Alghero, Via Ardoino 44, Obra Cultural de l'Algher.
🙋Anche tu vuoi organizzare una presentazione del libro nel tuo paese o nella tua città? 👉 Scrivici all’indirizzo aforasinfo@gmail.com
#aforas #sassari #alghero #algher ##tàttari #catartica #sardegna #sicilia #corsica #coreinfronte #trinacria #isoleinguerra
In vista del grande corteo di domenica 2 Giugno proseguono le presentazioni del libro, edito da Catartica, scritto a sei mani con Trinacria e Core in Fronte . Un'occasione per conoscere più a fondo le problematiche dell'occupazione militare ma anche per parlarsi e organizzarsi in vista della manifestazione per la palestina e contro l'occupazione militare che si terrà il prossimo 2 Giugno.
--> Isole in Guerra - Presentazione del libro <--
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"𝐿'𝑜𝑏𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑡𝑟𝑎𝑣𝑎𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑖 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑎𝑚𝑝𝑙𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑢𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑒𝑟𝑖𝑎𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑖 𝑏𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑎𝑟 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜"
📆 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨? Domenica 19 Maggio, ore 18:00
👉 𝐃𝐨𝐯𝐞? Sassari, via Tavolara, Padiglione Tavolara.
📆 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨? Lunedì 20 Maggio, ore 18:00
👉 𝐃𝐨𝐯𝐞? Alghero, Via Ardoino 44, Obra Cultural de l'Algher.
🙋Anche tu vuoi organizzare una presentazione del libro nel tuo paese o nella tua città? 👉 Scrivici all’indirizzo aforasinfo@gmail.com
#aforas #sassari #alghero #algher ##tàttari #catartica #sardegna #sicilia #corsica #coreinfronte #trinacria #isoleinguerra
VERSO L'ASSEMBLEA GENERALE
📽️🏴🚩
AForas in collaborazione con il CinemAntifascista di Nuoro vi invita a partecipare alla proiezione di SA LOTA
Venerdì 17 maggio h 19:30
Allo Spazio Antifascista di Nuoro, in vico Barisone n. 4.
"Il documentario ricostruisce la rivolta e la lotta vittoriosa di Pratobello, avvenuta a Orgosolo nel 1969, quando l’intera popolazione, compresi vecchi e bambini, invase e occupò pacificamente ma in modo risoluto, l’area del territorio comunale, già soggetta ad esercitazioni militari, che lo Stato italiano intendeva trasformare in un poligono permanente. La lotta viene raccontata attraverso una serie di interviste ai familiari, parenti e amici delle autrici."
A seguire dibattito.
Baretto popolare aperto 🍷🍻
#AFORAS #cinemantifascista
📽️🏴🚩
AForas in collaborazione con il CinemAntifascista di Nuoro vi invita a partecipare alla proiezione di SA LOTA
Venerdì 17 maggio h 19:30
Allo Spazio Antifascista di Nuoro, in vico Barisone n. 4.
"Il documentario ricostruisce la rivolta e la lotta vittoriosa di Pratobello, avvenuta a Orgosolo nel 1969, quando l’intera popolazione, compresi vecchi e bambini, invase e occupò pacificamente ma in modo risoluto, l’area del territorio comunale, già soggetta ad esercitazioni militari, che lo Stato italiano intendeva trasformare in un poligono permanente. La lotta viene raccontata attraverso una serie di interviste ai familiari, parenti e amici delle autrici."
A seguire dibattito.
Baretto popolare aperto 🍷🍻
#AFORAS #cinemantifascista
📚🎤 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐒𝐞𝐧𝐞𝐠𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐀𝐢𝐝𝐞 𝐄𝐬𝐮, 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥'𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞
𝑬𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐--> Presentazione del libro: "Violare gli spazi. Militarizzazione in tempo di pace e resistenza locale"
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖:𝟑𝟎 saremo a #seneghe ospiti dell' Associazione Culturale Perda Sonadora, per una dialogo sul libro 𝑉𝑖𝑙𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖. 𝑀𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑐𝑒 𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑒 assieme all'autrice, la prof.ssa Aide Esu, dialogo coorganizzato assieme a Evento realizzato in collaborazione con Comitato Tutela Montiferru, Mussura cooperativa agricola di comunità e AlterEvents Crew.
"Il libro, edito dai tipi di #ombrecorte -colana culture- nel 2024 è un libro fondamentale per comprendere cosa sia oggi la Sardegna al di fuori dela retorica di meta turistica mediterranea incontaminata:
𝑆𝑜𝑙𝑒, 𝑠𝑝𝑖𝑎𝑔𝑔𝑒, 𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑒𝑙𝑣𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑙’𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑔𝑟𝑎𝑓𝑖𝑎 𝑡𝑢𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑎𝑟𝑑𝑒𝑔𝑛𝑎, 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜. 𝐷𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝐶𝑖𝑛𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑙’𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛 ℎ𝑢𝑏 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑡 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑑𝑑𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑒 𝑎𝑟𝑚𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑡𝑜. 𝐼𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎 𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒, 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜 𝑎𝑙 𝑃𝑎𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜, 𝑎𝑛𝑐ℎ’𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑎 𝑜𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑠𝑚𝑜, 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒𝑑 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑚𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑡𝑡𝑟𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑐𝑙𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀.
𝐿𝑒 𝑑𝑖𝑛𝑎𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎𝑙𝑖, 𝑙’𝑢𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀-𝑎𝑟𝑟𝑒𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑎𝑑𝑑𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒, 𝑙’𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑓𝑒𝑟𝑎 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑒𝑠𝑎𝑚𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑜. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑠𝑣𝑒𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑔𝑢𝑖𝑡𝑎̀, 𝑖 𝑑𝑖𝑛𝑖𝑒𝑔ℎ𝑖 𝑒 𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑐𝑒. 𝑀𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑜, 𝑖𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑒𝑐𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑖𝑑𝑖𝑐𝑖, 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑜-𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑐𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖, 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑜𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑠𝑜𝑣𝑟𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎.
Aide Esu insegna sociologia all’Università di Cagliari, si è formata in Francia e negli Stati Uniti, è stata Fulbright Distinguished Chair all’Università di Pittsburgh. Ha scritto articoli scientifici e contributi in volume sulla militarizzazione della Sardegna e su memoria e naturalizzazione della violenza nel conflitto tra Israele e Palestina.
𝑬𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐--> Presentazione del libro: "Violare gli spazi. Militarizzazione in tempo di pace e resistenza locale"
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖:𝟑𝟎 saremo a #seneghe ospiti dell' Associazione Culturale Perda Sonadora, per una dialogo sul libro 𝑉𝑖𝑙𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖. 𝑀𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑐𝑒 𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑒 assieme all'autrice, la prof.ssa Aide Esu, dialogo coorganizzato assieme a Evento realizzato in collaborazione con Comitato Tutela Montiferru, Mussura cooperativa agricola di comunità e AlterEvents Crew.
"Il libro, edito dai tipi di #ombrecorte -colana culture- nel 2024 è un libro fondamentale per comprendere cosa sia oggi la Sardegna al di fuori dela retorica di meta turistica mediterranea incontaminata:
𝑆𝑜𝑙𝑒, 𝑠𝑝𝑖𝑎𝑔𝑔𝑒, 𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑠𝑒𝑙𝑣𝑎𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑙’𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑔𝑟𝑎𝑓𝑖𝑎 𝑡𝑢𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑎𝑟𝑑𝑒𝑔𝑛𝑎, 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜. 𝐷𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝐶𝑖𝑛𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑙’𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛 ℎ𝑢𝑏 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑡𝑒𝑠𝑡 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑑𝑑𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑒 𝑎𝑟𝑚𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑁𝑎𝑡𝑜. 𝐼𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎 𝑎𝑑 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒, 𝑑𝑎𝑙 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜 𝑎𝑙 𝑃𝑎𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜, 𝑎𝑛𝑐ℎ’𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑎 𝑜𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑠𝑚𝑜, 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒𝑑 𝑒𝑠𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑚𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑡𝑡𝑟𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑐𝑙𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀.
𝐿𝑒 𝑑𝑖𝑛𝑎𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎𝑙𝑖, 𝑙’𝑢𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀-𝑎𝑟𝑟𝑒𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑎𝑑𝑑𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒, 𝑙’𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑓𝑒𝑟𝑎 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑙𝑒 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑒𝑠𝑎𝑚𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑜. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑠𝑣𝑒𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑔𝑢𝑖𝑡𝑎̀, 𝑖 𝑑𝑖𝑛𝑖𝑒𝑔ℎ𝑖 𝑒 𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎 𝑎𝑚𝑏𝑖𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑐𝑒. 𝑀𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑜, 𝑖𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑒𝑐𝑐𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑖𝑑𝑖𝑐𝑖, 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑜-𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑐𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖, 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑜𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑠𝑜𝑣𝑟𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎.
Aide Esu insegna sociologia all’Università di Cagliari, si è formata in Francia e negli Stati Uniti, è stata Fulbright Distinguished Chair all’Università di Pittsburgh. Ha scritto articoli scientifici e contributi in volume sulla militarizzazione della Sardegna e su memoria e naturalizzazione della violenza nel conflitto tra Israele e Palestina.
Vi aspettiamo sabato, e se volete bene alla Sardegna non mancate."
#aforas #occupazionemilitare #sardegna #seneghe #violareglispazi #perdasonora #montiferru #salviamoilmontiferru
#aforas #occupazionemilitare #sardegna #seneghe #violareglispazi #perdasonora #montiferru #salviamoilmontiferru
Mare vietato anche alla Maddalena per le esercitazioni militari dal 15 maggio al 3 giugno: Sabato 18 maggio A Foras organizza incontro con la comunità maddalenina per presentare il libro “Isole in Guerra”.
Pochi mesi fa un'altra esercitazione aveva riguardato uno specchio di mare molto più vasto. Solo l’intervento dell’autorità dell’Ente Parco della Maddalena aveva impedito che spazi sottoposti normalmente a rigida tutela ambientale venissero utilizzati per esercitazioni con esplosivi.
È evidente come, nell’attuale clima sempre più guerrafondaio, le attività militari in Sardegna si stiano espandendo a vista d’occhio, senza riguardo alcuno per l’ambiente e per la popolazione. D’altronde, l’attuale esercitazione avviene nel quadro degli enormi giochi di guerra della NATO denominati “Mare Aperto”, che per tutto questo mese infesteranno il Mediterraneo occidentale e soprattutto i poligoni sardi. La sfrontatezza dei militari arriva a pretendere di utilizzare il Parco Nazionale della Maddalena, tutelato anche come zona SIC dalle convenzioni europee.
In questo contesto, "A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna" arriva per la prima volta a La Maddalena. Sabato 18 maggio alle 18:00 saremo ai Magazzini Ex Ilva per presentare il dossier “Isole in Guerra”, scritto assieme al movimento corso Core in Fronte (che sarà anch’esso presente) e al movimento siciliano Trinacria. Il dossier mira a diffondere la conoscenza sulle specifiche situazioni di militarizzazione delle isole del Mediterraneo, a partire dai casi di Sardegna, Corsica e Sicilia, ma la presentazione vuole essere anche un'occasione di confronto con la comunità maddalenina sulla problematica dell’occupazione militare.
Nonostante siano passati 20 anni dalla chiusura della base americana per sommergibili nucleari, la presenza dell'occupazione militare italiana nell’arcipelago continua ad essere strabordante: le strutture occupate dal demanio militare continuano ad essere le stesse, sebbene oramai il personale sia una frazione di quello occupato nei decenni passati. Un’enorme quantità di strutture inutilizzate o sottoutilizzate, che vengono sottratte alla possibilità concreta di una riconversione per usi civili. L'obbiettivo del Ministero, attraverso la Difesa Servizi Spa, è quello di monetizzare questo patrimonio immobiliare in spregio degli interessi delle comunità a cui dovrebbe essere restituito. In particolare l'isola di Santo Stefano è menzionata nel bilancio di previsione 2023 della società in house del Ministero della Difesa, che stima un incremento di 3,7 milioni delle entrate attraverso l'avvio del servizio di stoccaggio presso il deposito della Marina Militare. Non è dato sapere che tipo di materiali ci verranno stoccati e un articolo comparso sull'Unione Sarda del 16 maggio a firma di Alessandra Carta paventa che possa trattarsi delle scorie nucleari, il cui deposito unico potrebbe essere installato sul demanio militare in base a quanto previsto dal decreto 181 del 2023, ora convertito in legge.
Per tutti questi motivi invitiamo la comunità maddalenina all’appuntamento del 18 maggio, ai Magazzini Ex Ilva, Cala Gavetta, ore 18, per la presentazione del dossier “Isole in Guerra”.
#aforas #lamaddalena #sardegna
Pochi mesi fa un'altra esercitazione aveva riguardato uno specchio di mare molto più vasto. Solo l’intervento dell’autorità dell’Ente Parco della Maddalena aveva impedito che spazi sottoposti normalmente a rigida tutela ambientale venissero utilizzati per esercitazioni con esplosivi.
È evidente come, nell’attuale clima sempre più guerrafondaio, le attività militari in Sardegna si stiano espandendo a vista d’occhio, senza riguardo alcuno per l’ambiente e per la popolazione. D’altronde, l’attuale esercitazione avviene nel quadro degli enormi giochi di guerra della NATO denominati “Mare Aperto”, che per tutto questo mese infesteranno il Mediterraneo occidentale e soprattutto i poligoni sardi. La sfrontatezza dei militari arriva a pretendere di utilizzare il Parco Nazionale della Maddalena, tutelato anche come zona SIC dalle convenzioni europee.
In questo contesto, "A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna" arriva per la prima volta a La Maddalena. Sabato 18 maggio alle 18:00 saremo ai Magazzini Ex Ilva per presentare il dossier “Isole in Guerra”, scritto assieme al movimento corso Core in Fronte (che sarà anch’esso presente) e al movimento siciliano Trinacria. Il dossier mira a diffondere la conoscenza sulle specifiche situazioni di militarizzazione delle isole del Mediterraneo, a partire dai casi di Sardegna, Corsica e Sicilia, ma la presentazione vuole essere anche un'occasione di confronto con la comunità maddalenina sulla problematica dell’occupazione militare.
Nonostante siano passati 20 anni dalla chiusura della base americana per sommergibili nucleari, la presenza dell'occupazione militare italiana nell’arcipelago continua ad essere strabordante: le strutture occupate dal demanio militare continuano ad essere le stesse, sebbene oramai il personale sia una frazione di quello occupato nei decenni passati. Un’enorme quantità di strutture inutilizzate o sottoutilizzate, che vengono sottratte alla possibilità concreta di una riconversione per usi civili. L'obbiettivo del Ministero, attraverso la Difesa Servizi Spa, è quello di monetizzare questo patrimonio immobiliare in spregio degli interessi delle comunità a cui dovrebbe essere restituito. In particolare l'isola di Santo Stefano è menzionata nel bilancio di previsione 2023 della società in house del Ministero della Difesa, che stima un incremento di 3,7 milioni delle entrate attraverso l'avvio del servizio di stoccaggio presso il deposito della Marina Militare. Non è dato sapere che tipo di materiali ci verranno stoccati e un articolo comparso sull'Unione Sarda del 16 maggio a firma di Alessandra Carta paventa che possa trattarsi delle scorie nucleari, il cui deposito unico potrebbe essere installato sul demanio militare in base a quanto previsto dal decreto 181 del 2023, ora convertito in legge.
Per tutti questi motivi invitiamo la comunità maddalenina all’appuntamento del 18 maggio, ai Magazzini Ex Ilva, Cala Gavetta, ore 18, per la presentazione del dossier “Isole in Guerra”.
#aforas #lamaddalena #sardegna
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💥2 Giugno a Casteddu, Stay tuned!💥
#aforas #freepalestine #eyesonrafah #sardegna #occupazionemilitare #cagliari #2giugno #militari #stopnato
#aforas #freepalestine #eyesonrafah #sardegna #occupazionemilitare #cagliari #2giugno #militari #stopnato
2 GIUGNO - MANIFESTAZIONE CONTRO L’OCCUPAZIONE MILITARE
IN SOLIDARIETA’ COL POPOLO PALESTINESE - CAGLIARI, ORE 16 PIAZZA SAN BARTOLOMEO
A Foras è un movimento che si occupa di lottare contro l’occupazione militare della Sardegna. La data del 2 Giugno è simbolica, in quanto ci riappropriamo del giorno in cui viene celebrata la Repubblica italiana, che considera la nostra terra come un’area da cui trarre profitto, utilizzandola a proprio piacimento e affittandola a diversi eserciti, alle multinazionali dell’energia e alle persone più ricche del mondo.
Il 66% del demanio militare italiano si trova nella nostra isola, ma anche tutto il resto della Sardegna viene utilizzata dai militari: a Teulada, Quirra e Capo Frasca ci sono i poligoni più grandi d’Europa, ma l’occupazione militare insiste anche sugli altri paesi e città , aumentando ogni giorno di più senza sosta, come vediamo ad esempio nei terreni confiscati e nelle zone costiere interdette militarmente, per rendere possibile la costruzione del Tyrrhenian link o nei famosi Cpr, controllati a vista dall'esercito. Per rendersi ulteriormente conto di quanto è militarizzata la nostra terra è sufficiente fare una passeggiata a Cagliari: fra caserme, stabilimenti balneari di tutte le forze armate, residenze militari e depositi di carburante si ha a che fare con una città a misura di militare. Il porto di Cagliari, come tante altre aree civili, durante il periodo delle esercitazioni è invaso da navi da guerra e carri armati ed è in gran parte interdetto alla popolazione civile.
Quest’anno il 2 Giugno assume un significato ancora più forte, per via della guerra che divampa in ogni angolo del mondo e per il massacro indiscriminato che Israele, armata dalle “democrazie” occidentali, sta compiendo: un vero e proprio genocidio. Davanti ad almeno 35 mila morti, alle fosse comuni, agli ospedali rasi al suolo, alle migliaia di orfani etc. come sardə sentiamo di dover prendere parola e lo facciamo per schierarci senza ambiguità con la Resistenza Palestinese, condannando senza appello i crimini di guerra dello stato israeliano, crimini che vengono da oltre 70 anni di occupazione e pulizia etnica e che in questi mesi hanno raggiunto l’apice massimo con una seconda imminente Nakba (la catastrofe per i palestinesi). Quello che sta succedendo in Palestina è qualcosa di inaudito che dobbiamo impegnarci a combattere.
Esiste un filo che connette l’occupazione della Palestina da parte di Israele all’occupazione militare della Sardegna: il popolo palestinese viene massacrato dagli stessi eserciti, nemici dei popoli, che in Sardegna causano spopolamento, disocuppazione povertà e tumori.
Non possiamo ancora pensare che tutto quello che succede in Sardegna non abbia implicazioni nello scenario globale.
Non c’è il nostro consenso per questo uso della nostra terra e per l'esportazione delle guerre provate qui.
Non possiamo più essere un parco giochi per chi bombarda ospedali e ammazza migliaia di bambinə.
Non c’è posto per un altro genocidio in questo mondo.
Ci vediamo il 2 giugno a Cagliari per dimostrare che il popolo sardo non è complice, e vuole vivere in una Sardegna libera dall’occupazione militare, solidale col popolo palestinese e con tutti i popoli per un mediterraneo di pace.
IN SOLIDARIETA’ COL POPOLO PALESTINESE - CAGLIARI, ORE 16 PIAZZA SAN BARTOLOMEO
A Foras è un movimento che si occupa di lottare contro l’occupazione militare della Sardegna. La data del 2 Giugno è simbolica, in quanto ci riappropriamo del giorno in cui viene celebrata la Repubblica italiana, che considera la nostra terra come un’area da cui trarre profitto, utilizzandola a proprio piacimento e affittandola a diversi eserciti, alle multinazionali dell’energia e alle persone più ricche del mondo.
Il 66% del demanio militare italiano si trova nella nostra isola, ma anche tutto il resto della Sardegna viene utilizzata dai militari: a Teulada, Quirra e Capo Frasca ci sono i poligoni più grandi d’Europa, ma l’occupazione militare insiste anche sugli altri paesi e città , aumentando ogni giorno di più senza sosta, come vediamo ad esempio nei terreni confiscati e nelle zone costiere interdette militarmente, per rendere possibile la costruzione del Tyrrhenian link o nei famosi Cpr, controllati a vista dall'esercito. Per rendersi ulteriormente conto di quanto è militarizzata la nostra terra è sufficiente fare una passeggiata a Cagliari: fra caserme, stabilimenti balneari di tutte le forze armate, residenze militari e depositi di carburante si ha a che fare con una città a misura di militare. Il porto di Cagliari, come tante altre aree civili, durante il periodo delle esercitazioni è invaso da navi da guerra e carri armati ed è in gran parte interdetto alla popolazione civile.
Quest’anno il 2 Giugno assume un significato ancora più forte, per via della guerra che divampa in ogni angolo del mondo e per il massacro indiscriminato che Israele, armata dalle “democrazie” occidentali, sta compiendo: un vero e proprio genocidio. Davanti ad almeno 35 mila morti, alle fosse comuni, agli ospedali rasi al suolo, alle migliaia di orfani etc. come sardə sentiamo di dover prendere parola e lo facciamo per schierarci senza ambiguità con la Resistenza Palestinese, condannando senza appello i crimini di guerra dello stato israeliano, crimini che vengono da oltre 70 anni di occupazione e pulizia etnica e che in questi mesi hanno raggiunto l’apice massimo con una seconda imminente Nakba (la catastrofe per i palestinesi). Quello che sta succedendo in Palestina è qualcosa di inaudito che dobbiamo impegnarci a combattere.
Esiste un filo che connette l’occupazione della Palestina da parte di Israele all’occupazione militare della Sardegna: il popolo palestinese viene massacrato dagli stessi eserciti, nemici dei popoli, che in Sardegna causano spopolamento, disocuppazione povertà e tumori.
Non possiamo ancora pensare che tutto quello che succede in Sardegna non abbia implicazioni nello scenario globale.
Non c’è il nostro consenso per questo uso della nostra terra e per l'esportazione delle guerre provate qui.
Non possiamo più essere un parco giochi per chi bombarda ospedali e ammazza migliaia di bambinə.
Non c’è posto per un altro genocidio in questo mondo.
Ci vediamo il 2 giugno a Cagliari per dimostrare che il popolo sardo non è complice, e vuole vivere in una Sardegna libera dall’occupazione militare, solidale col popolo palestinese e con tutti i popoli per un mediterraneo di pace.