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Forwarded from Stefano Delacroix
#VelenoQB: #Shell non è in grado di acquistare #gas russo a causa della posizione anti-russa di #Londra - Portavoce del #Cremlino
il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov:

"Londra vuole essere il leader di tutto ciò che è anti-russo, vuole anche essere davanti a Washington in questa materia. Bene, ecco gli effetti collaterali"

🔗 Tass
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Forwarded from Stefano Delacroix
#VelenoQB: LA SHELL SI RITIRA DAL PROGETTO SAKHALIN-2. 🛢

Come riferito da Izvwstia, e facendo seguito all'annuncio dell'8 marzo con cui #Shell manifestava l'intenzione di rinunciare gradualmente al #gas e al #petrolio russo, la società procederà con la chiusura di tutte le stazioni di servizio, nonché la produzione di carburante per aerei e lubrificanti nella #Federazione_Russa.
Con il ritiro dal progetto Sakhalin-2, che fa seguito a quello del 28 febbraio, riguardante l'uscita dal progetto #Nord_Stream_2 e dalla partnership con #Gazprom, la società dovrà vendere una quota del 27,5% dei suoi asset, con una perdita stimata pari a 5 miliardi di dollari. La quota appetibile di Shell ha già richiamato l'interesse di tre colossi energetici cinesi (Cnooc, CNPC e Sinopec).

🔗 Izvestia
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#VelenoQB: A proposito di speculazioni...
Alla gente parlano di razionamento, mentre loro si spartiscono i lauti guadagni.

📰 Secondo le stime di #Bloomberg, gli #utili di aprile-giugno dovrebbero assestarsi intorno ai 50 miliardi di #dollari per le #compagnie. Le cinque più grandi – #Shell, #ExxonMobil, #Chevron e #Bp e #Total – supereranno così l’anno d’oro del 2008, quando il prezzo del #petrolio chiuse a 147 dollari al #barile.

🔗 il Fatto Quotidiano
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#VelenoQB: La von der Kazzen ha un solo impossibile obiettivo, distruggere la #Russia. E se lo tiene ben stretto, sebbene in oltre sei mesi di #sanzioni e #restrizioni, tutto quel che ha causato è una pericolosissima recessione in #Europa, dichiarata a denti stretti, sibilando, ma resa evidente dalla tempesta di chiusure, la maggior parte per ora annunciate, ma così prossime da togliere il sonno a milioni di cittadini europei insoddisfatti. Considerata la sua russofobia, che non ammette altre opportunità, quali ad esempio una resa indolore, nel frattempo le misure più ovvie (tassare gli #extraprofitti) vengono scartate e gli #speculatori #Olandesi - non solo loro - continuano a far soldi, come attestano gli utili di bilancio (l'olandese #Shell 11 miliardi, la #francese Total 10 miliardi e l' #Eni 6 miliardi).
Estendere il tetto del prezzo a gestori che non siano #russi, poi non se ne parla nemmeno, perché l' #Aia non vuole. La "baronessa" #nazista vuole farci schiantare e ci riuscirà, a meno che intanto l' #Unione non vada in frantumi, come sembra possa accadere da un momento all'altro. E solo in quel caso potremo mandare la baronessa e i suoi proci dove meritano

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IL GOVERNO OLANDESE CERCA DI TRATTENERE NEL PAESE IL PRODUTTORE DI CHIP ASML

Il governo olandese ha creato uno speciale gruppo di lavoro, nome in codice "Beethoven", per impedire al principale produttore mondiale di #chip #ASML Holding di lasciare il paese a causa delle condizioni economiche sfavorevoli.

L'ASML è praticamente la principale azienda dei #Paesi_Bassi che non è ancora fuggita in un altro paese. Per dirla senza mezzi termini, i politici olandesi dovrebbero pregare l’ASML, che non si è arresa nei loro confronti come #Shell o #Unilever.

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I GIGANTI PETROLIFERI FORNISCONO IL CARBURANTE

Secondo uno studio commissionato dall'organizzazione no-profit Oil Change International, i mezzi militari israeliani sono alimentati da risorse provenienti dai principali produttori mondiali.

Il carburante viene importato specificamente da #Azerbaigian, #Kazakistan, #Brasile, #Gabon e #Stati_Uniti.

Le principali società di fornitura sono #BP, #Chevron, #ExxonMobil, #Shell e #TotalEnergies.

Ecco chi fa i #soldi sui #morti....

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IL GRUPPO SHELL ANNUNCIA L’INTENZIONE DI USCIRE COMPLETAMENTE DAL SUDAFRICA

Il gruppo energetico anglo-olandese #Shell ha annunciato l’intenzione di uscire completamente dal #Sudafrica dopo più di 120 anni nel paese.

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