#VelenoQB: Il commento di Maria Zakharova sull'istigazione alla violenza da parte del peggior quotidiano del mondo (la Stampa) merita di essere letto per intero!
#Maria_Zakharova:
"Ricordi il recente incidente in cui Sergey Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della #Federazione_Russa presso la Repubblica Italiana, ha intentato una causa presso la #Procura_di_Roma contro il quotidiano italiano #La_Stampa e il suo giornalista Domenico Quirico per la pubblicazione di un articolo intitolato "Se uccidere un tiranno fosse l'unica opzione", che discuteva con tutta serietà la possibilità, l'opportunità e gli ipotetici autori dell'assassinio del presidente russo?
Il codice penale italiano contiene l'articolo 414, comma 1 e comma 3, sull'istigazione a delinquere.
L'ambasciatore russo ha citato queste clausole nel caso giudiziario. Ma le meraviglie della democrazia non finiscono mai di stupire.
Lo stesso quotidiano ha pubblicato l'altro giorno un articolo in cui si informava che la causa dell'ambasciatore russo era stata archiviata in udienza preliminare a Torino. Nonostante la procedura stabilita, finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale. Secondo il quotidiano, la corte ha citato l'assenza di un principio costituzionale che confermasse un reato penale, mentre le descrizioni di un omicidio non costituiscono una minaccia per la sicurezza dello Stato (di chi è quella russa o italiana?) e non costituiscono incitamento a commettere un reato poiché “non vi sono elementi essenziali di un reato”.
Non è fantastico?
Sulla base di queste conclusioni, il caporedattore de La Stampa ha affermato con orgoglio che il giornale ha le proprie convinzioni per le quali si batte: le convinzioni della democrazia liberale.
Nessun dubbio a riguardo.
Questo è chiaramente un caso di #totalitarismo liberale."
Per capire cosa succede nel mondo segui T.me/Canale_Veleno
#Maria_Zakharova:
"Ricordi il recente incidente in cui Sergey Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della #Federazione_Russa presso la Repubblica Italiana, ha intentato una causa presso la #Procura_di_Roma contro il quotidiano italiano #La_Stampa e il suo giornalista Domenico Quirico per la pubblicazione di un articolo intitolato "Se uccidere un tiranno fosse l'unica opzione", che discuteva con tutta serietà la possibilità, l'opportunità e gli ipotetici autori dell'assassinio del presidente russo?
Il codice penale italiano contiene l'articolo 414, comma 1 e comma 3, sull'istigazione a delinquere.
L'ambasciatore russo ha citato queste clausole nel caso giudiziario. Ma le meraviglie della democrazia non finiscono mai di stupire.
Lo stesso quotidiano ha pubblicato l'altro giorno un articolo in cui si informava che la causa dell'ambasciatore russo era stata archiviata in udienza preliminare a Torino. Nonostante la procedura stabilita, finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale. Secondo il quotidiano, la corte ha citato l'assenza di un principio costituzionale che confermasse un reato penale, mentre le descrizioni di un omicidio non costituiscono una minaccia per la sicurezza dello Stato (di chi è quella russa o italiana?) e non costituiscono incitamento a commettere un reato poiché “non vi sono elementi essenziali di un reato”.
Non è fantastico?
Sulla base di queste conclusioni, il caporedattore de La Stampa ha affermato con orgoglio che il giornale ha le proprie convinzioni per le quali si batte: le convinzioni della democrazia liberale.
Nessun dubbio a riguardo.
Questo è chiaramente un caso di #totalitarismo liberale."
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#VelenoQB: #Palamara sembra avere molte cose da raccontare sulla struttura del "governo ombra" dei #dem, i loro patti con la mafia, la magistratura e i giornalisti.
Questo paese è profondamente corrotto.
⏰️ Sveglia italiani, è ora di mandarli tutti a casa e poi in galera!
📰 "L’inchiesta #Mafia_capitale, che coinvolgeva anche alcuni #dem, aveva crea- to fibrillazione nei rapporti tra una parte del #Pd, quella che comandava, e i vertici della #Procura_di_Roma. E io ho avuto modo di discutere di questi aspetti sia con il presidente #Zingaretti sia con #Pignatone anche nei giorni precedenti alla partecipazione di quest’ultimo a una conferenza del Pd».
«Ricordo che all’inizio della mia esperienza come Presidente dell’ #Anm partecipai a un convegno organizzato dal #Partito_democratico di cui era segretario #Walter_Veltroni in via di Ripetta a #Roma. Nel comitato organizzatore formato da parlamentari del Pd c’erano più #magistrati che pubblico in aula."
"Io sono anche testimone di un incontro sulla terrazza dell’hotel Bernini di Roma in concomitanza con l’inchiesta Mafia capitale in cui l’allora neonominato #direttore del #Corriere_della_Sera #Luciano_Fontana incontrò #Pignatone, l’aggiunto Michele #Prestipino e il sottoscritto. Quel pranzo fu organizzato da Sergio #Crippa, manager di #Italcementi e durante l’incontro vennero illustrati ai giornalisti gli sviluppi dell’indagine».
«Mi ricordo più di una cena con Pignatone e #Lotti. L’ex sottosegretario non era ancora indagato per #Consip. Quegli incontri servivano a creare un clima di collaborazione tra #Palazzo_Chigi e la Procura di Roma»
🔗la Verità
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Questo paese è profondamente corrotto.
⏰️ Sveglia italiani, è ora di mandarli tutti a casa e poi in galera!
📰 "L’inchiesta #Mafia_capitale, che coinvolgeva anche alcuni #dem, aveva crea- to fibrillazione nei rapporti tra una parte del #Pd, quella che comandava, e i vertici della #Procura_di_Roma. E io ho avuto modo di discutere di questi aspetti sia con il presidente #Zingaretti sia con #Pignatone anche nei giorni precedenti alla partecipazione di quest’ultimo a una conferenza del Pd».
«Ricordo che all’inizio della mia esperienza come Presidente dell’ #Anm partecipai a un convegno organizzato dal #Partito_democratico di cui era segretario #Walter_Veltroni in via di Ripetta a #Roma. Nel comitato organizzatore formato da parlamentari del Pd c’erano più #magistrati che pubblico in aula."
"Io sono anche testimone di un incontro sulla terrazza dell’hotel Bernini di Roma in concomitanza con l’inchiesta Mafia capitale in cui l’allora neonominato #direttore del #Corriere_della_Sera #Luciano_Fontana incontrò #Pignatone, l’aggiunto Michele #Prestipino e il sottoscritto. Quel pranzo fu organizzato da Sergio #Crippa, manager di #Italcementi e durante l’incontro vennero illustrati ai giornalisti gli sviluppi dell’indagine».
«Mi ricordo più di una cena con Pignatone e #Lotti. L’ex sottosegretario non era ancora indagato per #Consip. Quegli incontri servivano a creare un clima di collaborazione tra #Palazzo_Chigi e la Procura di Roma»
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#VelenoQB: Il gruppo Gedi, oltre che distribuire propaganda di regime attraverso i suoi giornalacci corrotti, è pure colpevole di truffa ai danni dell'INPS.
📰 La #Procura_di_Roma ha notificato nelle ultime settimane avvisi di chiusura delle indagini a decine di dipendenti o ex dipendenti di #Gedi, editore, tra gli altri, della #Repubblica, della #Stampa e del #Secolo_XIX, quando era guidato dalla famiglia #De_Benedetti (sino a fine 2019, quando è stato ceduto alla #Exor della famiglia #Agnelli_Elkann). Le accuse sono pesantissime ed erano state anticipate tra dicembre e gennaio da questo giornale: si va, a vario titolo, dalla #truffa_aggravata ai danni dello #Stato per aver indotto in errore l’ #Inps, all’accesso abusivo a sistema informatico alla responsabilità amministrativa da reato (per cinque aziende della holding), ai sensi del decreto legislativo 231.
Nello specifico, «le investigazioni della polizia giudiziaria», sostiene l’accusa, avrebbero consentito di raccogliere «gravi indizi» nei confronti di 83 presunte posizioni illecite.
🔗 la Verità
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📰 La #Procura_di_Roma ha notificato nelle ultime settimane avvisi di chiusura delle indagini a decine di dipendenti o ex dipendenti di #Gedi, editore, tra gli altri, della #Repubblica, della #Stampa e del #Secolo_XIX, quando era guidato dalla famiglia #De_Benedetti (sino a fine 2019, quando è stato ceduto alla #Exor della famiglia #Agnelli_Elkann). Le accuse sono pesantissime ed erano state anticipate tra dicembre e gennaio da questo giornale: si va, a vario titolo, dalla #truffa_aggravata ai danni dello #Stato per aver indotto in errore l’ #Inps, all’accesso abusivo a sistema informatico alla responsabilità amministrativa da reato (per cinque aziende della holding), ai sensi del decreto legislativo 231.
Nello specifico, «le investigazioni della polizia giudiziaria», sostiene l’accusa, avrebbero consentito di raccogliere «gravi indizi» nei confronti di 83 presunte posizioni illecite.
🔗 la Verità
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#VQBChannel 🇮🇹
FINI FIDUCIOSO
#Fini commenta la richiesta di condanna della #Procura_di_Roma
"Era scontato che l'accusa chiedesse la mia condanna".
"Continuo ad avere fiducia nella giustizia e questo è dovuto alla mia totale estraneità alle accuse contro di me".
Così Gianfranco Fini, imputato nel processo relativo all'acquisto di un appartamento a Montecarlo, commenta la richiesta di condanna a 8 anni avanzata dalla Procura di Roma.
#ThisIsNotForMe
#NonInMioNome
Se apprezzi il nostro lavoro sostienici con una donazione!
La nostra piattaforma sopravvive solo grazie al sostegno del nostro pubblico
https://talksnow.net/donazioni/
FINI FIDUCIOSO
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"Era scontato che l'accusa chiedesse la mia condanna".
"Continuo ad avere fiducia nella giustizia e questo è dovuto alla mia totale estraneità alle accuse contro di me".
Così Gianfranco Fini, imputato nel processo relativo all'acquisto di un appartamento a Montecarlo, commenta la richiesta di condanna a 8 anni avanzata dalla Procura di Roma.
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#VQBChannel 🇮🇹
INDAGINI ROMANE SUL DOSSIERAGGIO
La #Procura_di_Roma sta indagando per accesso abusivo a un sistema informatico, violazione della #privacy ed esercizio abusivo di una professione in un procedimento contro un gruppo che avrebbe svolto attività di #dossieraggio e raccolta illecita di dati. Il procedimento, al momento senza indagati, viaggia in parallelo con quello avviato a #Milano sotto il coordinamento della Procura nazionale #antimafia.
Secondo quanto riferito, l'attività investigativa nella capitale, affidata alla #Polizia_Postale, è scattata la scorsa primavera. Il gruppo, denominato "Squadra Fiore", sarebbe stato composto anche da ex membri delle forze dell'ordine che operavano da un appartamento nella zona nord-est di Roma e lavoravano anche per mandanti #stranieri.
#ThisIsNotForMe
#NonInMioNome
Per capire cosa succede nel mondo segui: t.me/VQBChannel
INDAGINI ROMANE SUL DOSSIERAGGIO
La #Procura_di_Roma sta indagando per accesso abusivo a un sistema informatico, violazione della #privacy ed esercizio abusivo di una professione in un procedimento contro un gruppo che avrebbe svolto attività di #dossieraggio e raccolta illecita di dati. Il procedimento, al momento senza indagati, viaggia in parallelo con quello avviato a #Milano sotto il coordinamento della Procura nazionale #antimafia.
Secondo quanto riferito, l'attività investigativa nella capitale, affidata alla #Polizia_Postale, è scattata la scorsa primavera. Il gruppo, denominato "Squadra Fiore", sarebbe stato composto anche da ex membri delle forze dell'ordine che operavano da un appartamento nella zona nord-est di Roma e lavoravano anche per mandanti #stranieri.
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