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#VelenoQB: (Libero, la Verità,)
Svolta clamorosa nel caso #Becciu, che ieri in tribunale ha portato prove certe a sua totale discolpa. Così l'impianto accusatorio crolla, lasciando emergere tutte le perplessità, a cominciare  dal fatto che fu proprio il #Papa ad autorizzare segretamente il ricorso all'obolo di #San_Pietro; ma poi ci sono le strane manovre che introducono la "007" Cecilia Marogna, accreditata come figura seria e autorevole nel mondo dell’intelligence, nientemeno che dai direttori dell’#Aise, Luciano Carta (oggi presidente di Leonardo) e il sucessore Gianni Caravelli, tuttora in carica.  E fu il Papa ad autorizzare Becciu, di usarne le competenze per liberare suor Gloria, rapita in Mali dai terroristi islamici (purché non si superasse la cifra di un milione di euro). "Il Santo Padre mi aveva espressamente autorizzato" afferma il Cardinale, mentre monsignor Perlasca - l'accusatore - si costituisce parte civile.
Mala tempora currunt...

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#VelenoQB:  al di là delle parole di circostanza di Gabrielli, le responsabilità sono gravissime  perché il documento è giunto tra le mani del Corriere sella Sera, che lo ha pubblicato. Parlare di "livello minimo di segretezza" non minimizza affatto, ma espone ancor più le responsabilità dei servizi. Chi ha passato il documento al giornalastro e cosa voleva ottenere? Se ora si intende difendere il "principio democratico", allora la responsabilità ricade tanto sui servizi, tanto su chi ne ha autorizzata la pubblicazione, e non è fifty-fifty, ma una doppia vergogna.

📰 LE AUTORITÀ ITALIANE HANNO DECLASSIFICATO UN DOCUMENTO SUI SENTIMENTI FILO-RUSSI NEI MEDIA E NELLA BLOGOSFERA

Il governo italiano ha declassificato un documento sui sentimenti filo-russi nei media locali e tra i blogger dopo una pubblicazione sul quotidiano #Corriere_della_Sera su un'indagine della Commissione per la sicurezza del Parlamento italiano (#Copasir) contro cittadini italiani che sarebbero parte della Propaganda russa in #Italia
Il rappresentante della dirigenza del Consiglio dei ministri, #Franco_Gabrielli, responsabile della sicurezza dello Stato della repubblica, ha smentito le informazioni sui "dossier mantenuti dai servizi di intelligence" nei confronti di giornalisti filorussi, esperti e blogger, ordinando di declassificare il rapporto "sulla disinformazione durante il conflitto russo-ucraino". 
"Spero che la sua lettura completa porti alla fine permanente di qualsiasi intelligence nazionale disonorevole o di politiche governative fittizie volte a limitare il diritto all'informazione", ha affermato in un comunicato. 
Il documento di sette pagine è stato preparato dal Dipartimento italiano dell'informazione e della sicurezza (#Dis), che sovrintende alle attività dei servizi segreti nazionali #Aisi e #Aise. Gabrielli ne ha illustrato il contenuto in una conferenza appositamente convocata, sottolineando che era stato compilato sulla base di informazioni provenienti da fonti aperte ed era sotto il minimo segno di segretezza possibile. 
"Non ha niente a che vedere con la catalogazione o la costituzione di un dossier. In Italia non c'è né un "fratello maggiore" né uno Spettro (un'organizzazione segreta della "Bondiana" - ndr). Nessuno vuole indagare sulle opinioni", ha detto il segretario dell'apparato del governo di stato. 
Il rapporto, ha precisato Gabrielli, non contiene informazioni relative all'informazione nazionale, d'altra parte, ha espresso insoddisfazione per la sua trasmissione ai giornalisti. 

Il documento rileva "un cambiamento nella tendenza della disinformazione russa, che ha subito una diminuzione della sua tensione e si è spostata in una posizione difensiva". Gli autori del documento sottolineano le critiche nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio #Mario_Draghi , al quale i soggetti dell'analisi attribuiscono il problema dell'economia italiana. Il documento fa riferimento anche a un presunto "tentativo di screditare organizzazioni internazionali", alla diffusione nei social network del contenuto di un'intervista al ministro degli Esteri Sergei Lavrov e all'attività di resoconti delle missioni estere russe. 

🔗 Ria Novosti
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