Chiusura negativa per quasi tutte le #borseeuropee.
I dati sull’#inflazione di gennaio in alcuni paesi della zona euro sono in linea con le attese, ma dimostrano che la corsa dei prezzi non sta esattamente frenando.
In 🇩🇪Germania il rialzo dei prezzi, armonizzato alla Ue, è del 9,2% anno su anno e +0,5% rispetto a dicembre.
In 🇮🇹Italia l’Istat stima che a gennaio il balzo sarà del 10% su base annua (da +11,6% di dicembre). Si tratta, come sottolinea il centro statistico, di “un netto rallentamento”.
In 🇩🇪Germania sale intanto la fiducia delle imprese (l’indice #Ifo è al 91,1), ma un po’ meno delle attese (91,2).
🇺🇸Wall Street viaggia poco mossa in attesa delle minute dell’ultima riunione della #Fed (ore 20.00) da cui si cercheranno di capire le future scelte della banca centrale americana.
Vediamo se oggi decolla dopo la seduta peggiore del 2023.
Ieri si è fatto sentire il forte dato sul #Pmi, servizi, che lascia ipotizzare una Federal Reserve ancora falco.
Secondo il presidente della Fed di St. Louis James #Bullard la banca centrale degli USA deve riportare l’inflazione verso il suo obiettivo del 2% quest’anno per evitare il ripetersi degli anni ’70, quando i tassi dovevano essere ripetutamente aumentati.
#EURUSD risulta poco mosso attorno a 1,063.
Tra le materie arretra il petrolio, con i future di #Brent e #Wti in ribasso del 2% circa.
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I dati sull’#inflazione di gennaio in alcuni paesi della zona euro sono in linea con le attese, ma dimostrano che la corsa dei prezzi non sta esattamente frenando.
In 🇩🇪Germania il rialzo dei prezzi, armonizzato alla Ue, è del 9,2% anno su anno e +0,5% rispetto a dicembre.
In 🇮🇹Italia l’Istat stima che a gennaio il balzo sarà del 10% su base annua (da +11,6% di dicembre). Si tratta, come sottolinea il centro statistico, di “un netto rallentamento”.
In 🇩🇪Germania sale intanto la fiducia delle imprese (l’indice #Ifo è al 91,1), ma un po’ meno delle attese (91,2).
🇺🇸Wall Street viaggia poco mossa in attesa delle minute dell’ultima riunione della #Fed (ore 20.00) da cui si cercheranno di capire le future scelte della banca centrale americana.
Vediamo se oggi decolla dopo la seduta peggiore del 2023.
Ieri si è fatto sentire il forte dato sul #Pmi, servizi, che lascia ipotizzare una Federal Reserve ancora falco.
Secondo il presidente della Fed di St. Louis James #Bullard la banca centrale degli USA deve riportare l’inflazione verso il suo obiettivo del 2% quest’anno per evitare il ripetersi degli anni ’70, quando i tassi dovevano essere ripetutamente aumentati.
#EURUSD risulta poco mosso attorno a 1,063.
Tra le materie arretra il petrolio, con i future di #Brent e #Wti in ribasso del 2% circa.
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🇪🇺Seduta borsistica all’insegna dei ribassi in Europa, con tutti i principali indici in territorio negativo nel pomeriggio dopo un avvio in rialzo.
Anche 🇺🇸Wall Street mostra perdite consistenti dopo la pubblicazione del #PCE core, parametro preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione Usa, che ha accelerato al 4,7% annuo, ben oltre le attese degli analisti.
Dinamica che rafforza le aspettative di una #Fed ancora restrittiva per lungo tempo al fine di contrastare le persistenti pressioni sui prezzi.
Anche la presidente della Fed di Cleveland, #Mester, ha ribadito la necessità di continuare con le strette.
Lo #spread Btp-Bund resta in area 183 pb con il rendimento del #decennale italiano al 4,32%,
#EURUSD scende ulteriormente a 1,054 mentre il #NINJA sale oltre quota 136 dopo il primo intervento del prossimo governatore della #BoJ, Kazuo #Ueda, che ha confermato la linea accomodante del suo predecessore Kuroda.
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Anche 🇺🇸Wall Street mostra perdite consistenti dopo la pubblicazione del #PCE core, parametro preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione Usa, che ha accelerato al 4,7% annuo, ben oltre le attese degli analisti.
Dinamica che rafforza le aspettative di una #Fed ancora restrittiva per lungo tempo al fine di contrastare le persistenti pressioni sui prezzi.
Anche la presidente della Fed di Cleveland, #Mester, ha ribadito la necessità di continuare con le strette.
Lo #spread Btp-Bund resta in area 183 pb con il rendimento del #decennale italiano al 4,32%,
#EURUSD scende ulteriormente a 1,054 mentre il #NINJA sale oltre quota 136 dopo il primo intervento del prossimo governatore della #BoJ, Kazuo #Ueda, che ha confermato la linea accomodante del suo predecessore Kuroda.
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Prevalenza di chiusure positive per le #borseeuropee con 🇫🇷#Parigi (+0,34%) che nella prima parte della seduta ha toccato il nuovo massimo storico oltre i 7.400 punti base.
🇮🇹#Milano ha guadagnato lo 0,44%, mentre lo #spread ha chiuso a 181 punti e il rendimento dei #Btp a dieci anni si è portato al 4,52%.
🇺🇸#WallStreet in leggero guadagno in attesa del presidente della Fed #Powell che porterà la sua testimonianza sulla politica monetaria al Congresso (domani e mercoledì).
In settimana usciranno dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Su quanto dirà Powell si respira un certo ottimismo, visto che a trascinare la borsa di New York sono i titoli delle megacap, sensibili ai tassi.
#EURUSD si attesta a 1,068, #USDJPY a 135.94, mentre fra le materie prime il petrolio (#Brent) si mantiene sopra gli 85 dollari al barile.
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🇺🇸#WallStreet in leggero guadagno in attesa del presidente della Fed #Powell che porterà la sua testimonianza sulla politica monetaria al Congresso (domani e mercoledì).
In settimana usciranno dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Su quanto dirà Powell si respira un certo ottimismo, visto che a trascinare la borsa di New York sono i titoli delle megacap, sensibili ai tassi.
#EURUSD si attesta a 1,068, #USDJPY a 135.94, mentre fra le materie prime il petrolio (#Brent) si mantiene sopra gli 85 dollari al barile.
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🇪🇺Chiusura verde per la maggior parte delle #borseeuropee.
Le parole più morbide sui tassi del presidente della #FED hanno permesso un recupero dei listini europei.
Il cambio #EURUSD si mantiene in area 1,055 e il #USDJPY oscilla intorno a quota 137, dopo il rafforzamento di ieri del biglietto verde per via dei toni restrittivi di Powell.
Fra le materie prime, petrolio (#Brent) in calo a circa 82,4 dollari al barile per via del dollaro più forte e dei timori legati agli effetti economici di un ulteriore inasprimento della politica monetaria.
🇺🇸Davanti alla commissione Finanze della Camera degli Stati Uniti, #Powell ha detto che "nessuna decisione è stata presa sul rialzo dei tassi d'interesse di marzo. Non siamo su un percorso prestabilito, saremo guidati dai prossimi dati".
Thomas Barkin, Fed di #Richmond, ha rimarcato che la banca centrale deve continuare ad aumentare i tassi perché l’inflazione rimane troppo elevata, pur senza esprimere un’opinione sull’entità del prossimo ritocco.
Gli analisti di #Citigroup e di #GoldmanSachs puntano ora ad una stretta da 50 punti base a marzo e ad un tasso terminale fra il 5,5% e il 5,7%.
Il mercato del #lavoro Usa resta forte: secondo l'agenzia Adp a febbraio sono stati creati più posti di lavoro del previsto, cruciale sarà il dato sulla disoccupazione di febbraio, in agenda per venerdì.
Infine, si segnala la decisione sui tassi da parte della 🇨🇦Banca del #Canada, che ha lasciato invariato il costo del denaro come da attese.
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Le parole più morbide sui tassi del presidente della #FED hanno permesso un recupero dei listini europei.
Il cambio #EURUSD si mantiene in area 1,055 e il #USDJPY oscilla intorno a quota 137, dopo il rafforzamento di ieri del biglietto verde per via dei toni restrittivi di Powell.
Fra le materie prime, petrolio (#Brent) in calo a circa 82,4 dollari al barile per via del dollaro più forte e dei timori legati agli effetti economici di un ulteriore inasprimento della politica monetaria.
🇺🇸Davanti alla commissione Finanze della Camera degli Stati Uniti, #Powell ha detto che "nessuna decisione è stata presa sul rialzo dei tassi d'interesse di marzo. Non siamo su un percorso prestabilito, saremo guidati dai prossimi dati".
Thomas Barkin, Fed di #Richmond, ha rimarcato che la banca centrale deve continuare ad aumentare i tassi perché l’inflazione rimane troppo elevata, pur senza esprimere un’opinione sull’entità del prossimo ritocco.
Gli analisti di #Citigroup e di #GoldmanSachs puntano ora ad una stretta da 50 punti base a marzo e ad un tasso terminale fra il 5,5% e il 5,7%.
Il mercato del #lavoro Usa resta forte: secondo l'agenzia Adp a febbraio sono stati creati più posti di lavoro del previsto, cruciale sarà il dato sulla disoccupazione di febbraio, in agenda per venerdì.
Infine, si segnala la decisione sui tassi da parte della 🇨🇦Banca del #Canada, che ha lasciato invariato il costo del denaro come da attese.
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