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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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#Milano ha chiuso in calo dello 0,36%, con lo #spread a 214 punti e il rendimento del #Btp a dieci anni in rialzo al 4,64%, mentre in Italia sale anche l'attesa per l'approvazione della #finanziaria, che dovrebbe avvenire domani entro metà giornata.

A Piazza Affari #Erg ha guadagnato lo 0,2%, dopo aver annunciato il rafforzamento nel fotovoltaico tramite un'acquisizione in Spagna.
#Diasorin ha perso lo 0,3%, a dispetto della prospettiva di un incremento dell'uso dei tamponi, dopo l'annuncio dell'obbligo di test per il Covid imposti a coloro che arrivano dalla Cina.

Poco mosse, invece, #Nexi (+0,3%) e #TIM Telecom Italia (+0,18%), nonostante abbiano siglato una partnership commerciale.
Sono salite le #Amplifon (-1,3%), mentre hanno perso quota le #Saipem (-3,3%).

Vendite sulle utilities, in seguito al rialzo dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Spicca il calo di #Hera (-2,31%).

Sotto pressione #Juventus, che accusa un calo del 3,80%.
➡️I #mercati finanziari europei ritrovano il buon umore nella penultima seduta dell’anno, spinti dal rimbalzo di Wall Street e dalle richieste settimanali alla disoccupazione Usa, leggermente superiori alle attese.
Il dato è visto come un raffreddamento del mercato del lavoro in USA, utile a calmare un po’ la Fed.

➡️#PiazzaAffari è la migliore in Europa e si apprezza dell’1,2%, ritrovando i 24mila punti (24.056), con quasi tutte le blue chip in progresso.

➡️La speranza di banche centrali meno aggressive di quanto temuto e l’approvazione della legge di bilancio in giornata favoriscono la chiusura in verde anche dell’obbligazionario.
Lo #spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata arretra a 209 punti base (-2,01%) e i #tassi scendono rispettivamente al 4,55% e 2,46%.
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Le #borseeuropee chiudono ancora in rialzo, dando seguito alla performance positiva della prima ottava del 2023.

🇮🇹A Piazza Affari, il #FtseMib termina la sessione odierna in progresso dello 0,8% a 25.385 punti, con #TelecomItalia in evidenza a +5,6%, in scia al clima costruttivo sul fronte della rete e in attesa di sviluppi nelle prossime settimane.

Bene anche #Stm (+5,2%), #Ferrari (+3,4%) e #Saipem (+3,3%), sostenuta dall’andamento positivo del greggio (Brent +1,2% a 79,5 dollari al barile).
In calo invece #Erg (-1,6%), #Generali (-0,9%) e #Leonardo (-0,9%).

Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund sotto quota 200 punti base, con il #rendimento del decennale italiano in discesa al 4,23%.

Cambio #eurodollaro in risalita a 1,075 mentre il #gas naturale si riporta a oltre 74 euro/MWh.

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🔹Le principali piazze finanziarie #europee hanno terminato con ribassi frazionali una giornata caratterizzata da bassa volatilità.

🔸Il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti di questa settimana è destinato a diventare l'ultima tappa del braccio di ferro in corso tra il mercato, che ritiene che la Fed dovrà tagliare i tassi quest'anno, e i funzionari della Fed che insistono sul fatto che non accadrà nulla di simile", ha commentato Michael #Hewson, chief market analyst di CMC Markets.

🔹"Ci si aspettava che i commenti odierni del presidente della Fed Jay #Powell a Stoccolma potessero contenere un'espressione da falco, ma egli si è limitato a parlare del cambiamento climatico e della riluttanza della Fed a intervenire nella politica in materia, piuttosto che del clima degli investimenti.
L'assenza di commenti su questioni di politica monetaria ha contribuito a risollevare i mercati nei primi scambi, spostando così l'attenzione sui dati dell'IPC, previsti per giovedì".

🔸Obbligazionario: #spread Btp-Bund in contrazione a 190 punti base, con il rendimento del #decennale italiano al 4,2%.
Tra le valute, cambio #eurodollaro in risalita a 1,073. Fra le materie prime il #petrolio riprende leggermente quota con il Brent a 80,0 dollari mentre il #gas naturale in Europa scende nuovamente a 69,1 euro/MWh.
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Giornata positiva per le #borseeuropee e per Piazza Affari, sostenute anche dalla partenza in rialzo di Wall Street.
L’#euro ha oscillato intorno agli 1,075 dollari.

Fra le materie prime, avanza il petrolio con il #Brent a 82,6 dollari mentre il #gas naturale in Europa scende nuovamente a 66 euro/MWh.
Il report sulle scorte settimanali di #greggio negli Usa ha evidenziato un forte incremento delle riserve.

Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund in forte contrazione a 182 punti base, sui minimi da circa 9 mesi, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%, dopo che Bloomberg ha riferito che il cancelliere Olaf Scholz chiederà all’Unione europea di creare nuovi strumenti di finanziamento congiunti per rispondere ai sussidi green varati da Biden negli Stati Uniti.

L'attenzione degli investitori resta rivolta all'#inflazione 🇺🇸Usa (il dato di dicembre sara' pubblicato domani) e alle mosse delle banche centrali. Per ora, la #Bce non ha anticipato cambi di rotta e la Federal Reserve appare determinata a proseguire sulla via di una strategia aggressiva sui tassi, anche se questo dovesse implicare decisioni difficili e impopolari da un punto di vista politico.

Il membro della banca centrale statunitense Michelle #Bowman ha ribadito che resta molto lavoro da fare per frenare l’inflazione, ritenendo necessario un ulteriore inasprimento.
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🔹Spread stabile, ma il tasso del Btp decennale torna al 4%;
🔹Pil
, Moody’s: in Italia e Germania sotto i livelli pre Covid nel 2023.
🔹60% eurozona in recessione, prospettive credito negativ
e

La chiusura è poco variata anche sul secondario, con lo #spread tra Btp decennale e Bund di pari durata che si conferma a 187 punti base.
Salgono però i #rendimenti e il titolo italiano è indicato nuovamente al 4,01%, dopo essere sceso sotto questa soglia la scorsa settimana.

Il tasso del Bund è indicato a +2,14%.
Potrebbe aver influito sull’andamento il fatto che la prospettiva di Moody’s sui rating sovrani della zona euro sia negativa. L’#agenzia, in una nota, sostiene che “la crisi dell’energia, i crescenti tassi di interesse e il rallentamento della crescita globale porteranno a una #lieverecessione”.

Le misure pubbliche per evitare questa deriva non salverà il 60% dei paesi del blocco. In particolare “il Pil di Germania, Italia e Slovacchia scenderà sotto i livelli pre-pandemia”.
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I listini della #zonaeuro si confermano cautamente positivi nonostante i conti deludenti di alcune grandi banche statunitensi e l’andamento contrastato di Wall Street.

Il clima continentale è stato positivamente influenzato dal record di capitalizzazione a 400 miliardi di euro raggiunto in seduta da #LouisVuitton alla borsa di #Parigi, che poi ha chiuso a +0,39%.

Borsa di Milano: il #FtseMib chiude la seduta con un rialzo di + 0.31%.

Lo #spread scende attorno ai 184 punti e il #Btp decennale rende meno del 4%.
Sul listino milanese spicca il balzo di #Leonardo, dopo che Goldman Sachs ha fissato il target price a 11,7 euro e alzato il rating da neutral a buy.

Materie prime: il #petrolio, con il Brent a +1,7%, 85,9 dollari al barile.
Secondo l’#Opec la domanda petrolifera cinese rimbalzerà quest’anno grazie all’allentamento delle restrizioni imposte dal Paese contro il Covid-19 e trainerà la crescita globale.
Il cartello ha espresso ottimismo sulle prospettive dell’economia mondiale nel 2023.
Nell’Eurozona l’inflazione si è confermata in rallentamento al 9,2% annuale a dicembre e a -0,4% mensile.
La #BCE potrebbe valutare aumenti dei tassi di minore entità rispetto a quanto previsto.

Con questi rumors, il #Btp decennale rende il 3,7%, in calo rispetto ai giorni scorsi.
Anche lo #spread scende sotto i 180 punti.

#EURUSD si attesta a 1,082 mentre #USDJPY è in lieve rialzo a 128,5 dopo la conferma di politica monetaria accomodante della Bank of Japan, che manterrà i tassi negativi e non abbandonerà il controllo della curva dei rendimenti.

Fra le materie prime il petrolio avanza per il nono giorno consecutivo, con il #Brent in area 87,5 dollari, complici le aspettative di ripresa della domanda cinese.

Il presidente della #Fed di St. Louis James Bullard ha affermato che il costo del denaro dovrà aumentare ulteriormente per garantire che le pressioni inflazionistiche si riducano. “Siamo quasi in una zona che potremmo definire restrittiva, ma non ci siamo ancora del tutto”, ha dichiarato Bullard.
L’andamento positivo di Wall Street sostiene le #borseeuropee, che chiudono sopra la parità.

A Piazza Affari, il #FtseMib termina in rialzo dello 0,2% a 25.821 punti.

Rimbalzo per #IntesaSanpaolo (+2,71% a 2,2395 euro), dopo la correzione subita nella seduta di venerdì.
#Leonardo(+3,5%)
#MPS Monte dei Paschi di Siena (+4,88%) #Credem (+5,78%).

In coda #Enel (-3,3%) e #Snam (-2,7%), frenate dallo stacco dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2022. Nel dettaglio, Enel ha pagato un acconto di 20 centesimi per azione mentre Snam ha distribuito 11 centesimi per azione.

Sull’obbligazionario, lo #spread Btp-Bund rimane poco mosso a 180 punti base, con il #rendimento del decennale italiano al 4% dopo la risalita di venerdì.

#EURUSD in rialzo a 1,086 dopo aver superato momentaneamente quota 1,09.

Ancora acquisti sul petrolio dopo i guadagni della scorsa settimana, in scia alle prospettive di ripresa della Cina, con il #Brent vicino agli 89 dollari al barile.
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Le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso con variazioni frazionali una seduta caratterizzata da bassa volatilità.

Il #Brent viaggia in ribasso dell’1,9% a 86,5 dollari al barile, prima della diffusione dei dati settimanali dell’Api sulle scorte statunitensi.

Sul Forex, l’#eurusd rimane poco sotto quota 1,09 mentre sull’obbligazionario lo #spread Btp-Bund si riduce a 175 punti base, con il #rendimento del decennale italiano intorno al 3,9%.

Tiene banco ancora la #Bce con la sua politica aggressiva sui tassi di interesse. #Lagarde ha ribadito che l’obiettivo della banca centrale è riportare la stabilità dei prezzi e che l’inflazione di fondo è ancora troppo elevata.

In giornata è intervenuto il membro del consiglio direttivo Bce Fabio #Panetta, affermando che la stretta monetaria dell’Eurotower non rappresenta una fonte di rischio per l’Italia. Panetta ha aggiunto che l’approccio della Bce si basa sui dati e verrà rivalutato a marzo.

🇪🇺Nell’#eurozona, le stime hanno evidenziato una marginale crescita dell’attività economica dopo sei mesi di declino, superando le attese degli analisti, con l’indice composito a 50,2 punti.
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Giornata positiva per le #borseeuropee, che hanno beneficiato anche dell'avvio in rally di Wall Street.

Gli operatori vedono fortificato lo scenario di un atterraggio morbido dell'economia americana dai dati migliori delle attese su PIL e sussidi di disoccupazione.

Il #FtseMib svetta tra i listini continentali con un rialzo dell’1,3% a 26.217 punti, trainata dai finanziari da #Stm (+8,2%), che ha registrato nel quarto trimestre vendite e utili superiori alle aspettative del mercato, e #Tods, che ieri sera ha comunicato ricavi 2022 sopra 1 miliardo di euro.

Vendite diffuse sull’obbligazionario, dove lo #spread Btp-Bund si amplia nuovamente sopra i 180 punti base, con il #rendimento del decennale italiano sopra il 4%.
Il #Fiber in lieve calo a 1,086 mentre torna a salire il petrolio con il #Brent a 87,6 dollari al barile.
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Le #borseeuropee si muovono con cautela in vista del meeting della #BCE la prossima settimana e dell'ormai scontato aumento dei tassi di interesse di 50 punti.

L'#Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,05%.
Sull’obbligazionario, lo #spread Btp-Bund si amplia a 184 punti base, con il #rendimento del decennale italiano in aumento al 4,08%.
Il petrolio perde quota con il #Brent in calo a 86,8 dollari al barile.

Recupera nel finale, dopo i cali precedenti, il #gas naturale, che comunque si riavvicina alla soglia dei 50 euro al megawattora, ai minimi da dicembre 2021 (+2% a 55,95 euro i contratti febbraio scambiati ad Amsterdam).

Sul mercato valutario, #Fiber (EurUsd) in area 1,086 mentre il #Ninja (dollaro/yen) è a 129,90.
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