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La turca Baykar sbarca in Ucraina

La società turca Baykar, che produce i tanto amati droni d'attacco "Bayraktars", sta attualmente costruendo una fabbrica sul territorio ucraino, secondo l'ambasciatore dell'Ucraina in Turchia, Vasyl Bodnar. In un'intervista con RBC Ukraine pubblicata lunedì, Bodnar ha affermato che Baykar ha già creato una società in Ucraina e che una fabbrica, che si diceva fosse in costruzione prima dell'inizio dell'invasione russa a fine febbraio, è ancora in fase di sviluppo.

"La fabbrica verrà costruita. Solo una settimana fa il governo ha approvato l'accordo bilaterale e lo ha inviato al parlamento per la ratifica, l'accordo sulla costruzione dell'impianto stesso".

Secondo l'ambasciatore, l'azienda turca ha già acquistato un appezzamento di terreno in Ucraina e sviluppato il progetto per l'impianto. Ha aggiunto che Baykar intende costruire la fabbrica, poiché "era quasi un impegno personale dei proprietari dell'azienda realizzare questa produzione in Ucraina".

Fonte: msn, rbc/ua, ukraine now

#Ucraina #Turchia #Bayraktar #GuerraRussoUcraina

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La realtà effettiva degli aiuti degli Stati Uniti all'Ucraina

Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, gli USA hanno stanziato circa 54 miliardi di dollari in assistenza. Ma se andiamo ad analizzare nel dettaglio questi fondi, possiamo facilmente capire come l'obiettivo potrebbe non essere aiutare l'Ucraina a lanciare una controffensiva e invertire l'avanzata russa.

Qual è il reale scopo di questi aiuti militari?

Partendo dal principio, i documenti rivelano che ci sono ben 9 miliardi destinati agli USA per il rimpiazzo di armi, munizioni, e buffetteria inviata in Ucraina nel passato o nel futuro. 8.1 miliardi destinati ai vari dipartimenti di intelligence delle forze armate statunitensi per la fornitura di materiale d'intelligence. Altri 3.9 miliardi sarebbero destinati al mantenimento di un nuovo dispiegamento di 10.500 militari nei paesi europei vicini come deterrente contro la Russia. 8.8 miliardi sono per l'appoggio diretto dell'economia Ucraina, con altri 8 miliardi destinati agli aiuti umanitari incluso il cibo, considerando che l'economia ucraina si contrarrà del 45% quest'anno. Altri 4 miliardi aiuteranno l'Ucraina ad acquistare armi dalle industrie statunitensi.

Ma rispetto agli aiuti inviati, cosa dice l'Ucraina di aver realmente bisogno?

Secondo il vice ministro alla difesa Vladimir Karpenko, "l'assistenza internazionale copre solo il 15% del bisogno totale", citando il bisogno di mezzi pesanti per la fanteria come IFV e MBT, mezzi mancanti dalla lista dell'equipaggiamento mandato in Ucraina. Di contro gli USA stanno inviando 200 M113 (APC) risalenti al 1960, veicolo prettamente "difensivo" e limitato nelle sue capacità. Solo 12 HIMARS sono stati inviati con le relative munizioni a range limitato, nonostante il ministro della difesa ucraino abbiamo menzionato "un minimo di 200".

Nella realtà, cosa può farci capire il sostengo americano all'Ucraina?

Come nel caso degli APC, è facile capire come per gli USA sia più semplice darli via che mantenerli negli stock ad occupare spazio e risorse per la manutenzione. Tali aiuti lascerebbero pensare che il vero obiettivo di questi non sia un vero e proprio supporto ad una possibile controffensiva, piuttosto un piano ben preciso mirato a fermare si i Russi, ma non dare la possibilità offensiva agli ucraini di cui tanto hanno bisogno. Alcuni analisti sono convinti che gli Stati Uniti vogliano trasformare l'attuale situazione in una guerra logorante, con l'obbiettivo finale di indebolire il più possibile le capacità russe e di ribadire chi comanda e chi ha il potere di far cambiare l'attuale corso del conflitto a suo vantaggio.

Fonti: ukraintoday, task&purpose, MoD ucraino, Zsolt Lazar

#GuerraRussoUcraina #Ucraina #Russia #USA

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La Russia perde il controllo del fronte est di Kharkiv

Grazie agli avanzamenti rapidi delle forze ucraine, negli ultimi giorni molti villaggi e città sono state riportate sotto il controllo ucraino. Dopo l'importante conquista, e la ritirata russa, della parte Est della città di Kupyansk, nelle ultime ore sia russi che ucraini riportano la caduta della strategica città di Izyum, con la conseguente ritirata delle truppe russe e separatiste dall'area.

Oltre a Kupyanks e Izyum, fonti russe riportano la ritirata dei russi da Lyman e pesanti combattimenti a Svyatohirsk. Si teme un completo accerchiamento dell'area con le forze ucraine pronte a chiudere l'offensiva in direzione Sud.

#GuerraRussoUcraina

Fonti: Intel Slava, Georgian Foundation

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🇷🇺⚔️🇺🇦 La Russia perde il controllo del fronte est di Kharkiv Grazie agli avanzamenti rapidi delle forze ucraine, negli ultimi giorni molti villaggi e città sono state riportate sotto il controllo ucraino. Dopo l'importante conquista, e la ritirata russa…
❗️AGGIORNAMENTO:

La sacca di Izyum è stata chiusa dalle forze ucraine, in contemporanea con l'annuncio del MoD russo delle "preventive ritirate delle forze russe" nell'area.

Segnalata un'offensiva ucraina in direzione Velykyi Burluk e a Vovčans'k, al confine con la Russia (Oblast di Belgorod).

Importanti combattimenti a Svjatohirs'k e Lyman.

In aggiunta, alcune fonti parlano della presenza ucraina nelle vicinanze di Lysyčans'k, luogo della battaglia finale che portò alla conquista dell'Oblast Luhansk.

#GuerraRussoUcraina

Fonti: Rybar, Georgian Foundation

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Lyman è caduta, così l'esercito Ucraino dimostra all'occidente l'importanza degli aiuti militari

Dai primi di settembre, gli ucraini hanno lanciato un'estesa offensiva lungo la maggior parte della prima linea, concentrando gli sforzi a Sud ed Est. Nonostante l'estesa campagna di distruzione di magazzini e depositi di munizioni russi lungo tutto il fronte, e un'iniziale avanzata, l'esercito ucraino non è stato in grado di ottenere sufficienti successi nel sud, arrivando ad una situazione di stallo con importanti perdite sia di uomini che di mezzi.

La situazione si ribalta se ci si sposta ad est, nello specifico nell'Oblast di Kharkiv. In questo settore, i russi dall'inizio dell'invasione hanno preso di mira la città e i villaggi nell'Oblast, costringendo l'esercito ucraino a mantenere una grande forza di difesa nella zona. Le cose sono cambiate da quando il presidente ucraino Zelensky, più o meno da metà Luglio, ha iniziato una campagna propagandistica e di disinformazione, in cui enfatizzava il reclutamento di un milione di uomini per la fatidica offensiva mirata alla ripresa di Kherson, Città ed Oblast scarsamente difesi dai russi, se messi a confronto con le zone ad est. Ciò ha spinto l'establishment della difesa russo a dare priorità alla difesa di Kherson, allentando la presa su Kharkiv e spostando uomini, mezzi e risorse nel sud. Ciò ha reso il fronte Kharkiv sguarnito, dando agli ucraini una concreta possibilità di offensiva su larga scala nell'Oblast.

I risultati si sono visti con un'efficiente offensiva ucraina che gli ha permesso in pochi giorni di liberare decine di villaggi, accerchiando e conquistando prima Izyum e poi Lyman, importanti città strategiche e logistiche. L'offensiva continua ora verso nord, oltre il fiume Oskil, fino ai confini dell'Oblast di Luhansk, già penetrato in alcune zone. Si può presumere che tra i prossimi obiettivi potrebbero esserci la strada "P66", che funge da arteria logistica per tutto il fronte est e le due città chiave di Lysychans'k e Severodonetsk.

#GuerraRussoUcraina

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