Forwarded from La Banda degli Idraulici
SE LE FANNO ANCHE TRA DI LORO😁
Comunque, guardiamo il bicchiere mezzo pieno: è tornato a casa caZZa!
🇮🇹 Smetti la bamba,
stai con la Banda🇷🇺
🤙 https://t.me/labandadegliidraulici
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stai con la Banda
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Forwarded from Salvini News
Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali.
A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania.
Quella contro Marine Le Pen è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose.
Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!
➡️ https://x.com/matteosalvinimi/status/1906657394181947451?s=46&t=L925MN6yO4qihYeSoJKWtQ
A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania.
Quella contro Marine Le Pen è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose.
Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!
➡️ https://x.com/matteosalvinimi/status/1906657394181947451?s=46&t=L925MN6yO4qihYeSoJKWtQ
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Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali.
A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania.
Quella…
A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania.
Quella…
ULTIM’ORA
Von der Leyen scrive a tutte le magistrature europee: “riammettere tutti i partiti e i candidati che sono stati esclusi dalle competizioni elettorali” dopo lo scandalo Le Pen, il Commissario Europeo ha scritto una accorata lettera a tutte le magistrature dell’Unione per chiedere di rispettare il volere dei cittadini e smettere di interferire nelle faccende politiche; citato anche Georgescu, per il quale si chiede addirittura l’accettazione del risultato del primo turno elettorale (chiedendone quindi l’immediata nomina a presidente) e la Le Pen che sarebbero “vittima di una strumentalizzazione politica della magistratura francese”.
“Il popolo deve vincere” chiosa Ursula von der Leyen giocolando con tre pesci durante l’intervista rilasciata ai maggiori organi di stampa.
Von der Leyen scrive a tutte le magistrature europee: “riammettere tutti i partiti e i candidati che sono stati esclusi dalle competizioni elettorali” dopo lo scandalo Le Pen, il Commissario Europeo ha scritto una accorata lettera a tutte le magistrature dell’Unione per chiedere di rispettare il volere dei cittadini e smettere di interferire nelle faccende politiche; citato anche Georgescu, per il quale si chiede addirittura l’accettazione del risultato del primo turno elettorale (chiedendone quindi l’immediata nomina a presidente) e la Le Pen che sarebbero “vittima di una strumentalizzazione politica della magistratura francese”.
“Il popolo deve vincere” chiosa Ursula von der Leyen giocolando con tre pesci durante l’intervista rilasciata ai maggiori organi di stampa.
Media is too big
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Per gli amanti degli anime di Miyazaki: Donaldo Trumpo
Oggi è Pasqua e Gianminkio è già pronto a confutare la tesi della resurrezione perché lui è ateo, talmente ateo che bestemmia tutti i giorni. Peraltro Gianminkio con un post ironico confuta la resurrezione definendo “ebeti” tutti i credenti, esclusi i musulmani perché “predicano una religione di pace, io lo so perché sotto a ogni post contro l’Islam invito sempre a leggere il Corano anche se io no l’ho fatto”.
Gianminkio fa tanta ironia sulla religione cattolica e questo lo fa da quando faceva la quarta ginnasio, ora ha quarant’anni, è pelato ed esige ancora l’ovetto kinder ma guai a parlare di religione perché sennò ti piazza un pippone sulle crociate e l’eutanasia.
Ricordate che, se non vi siete fatti sbattezzare prima dei 20 anni, avrete sempre dei rimpianti, una psiche danneggiata, non sarete mai normali. Gianminkio ha anche una foto profilo con le corna metal e la maglietta con su scritto 666.
Ora Gianminkio convive perché è contro l’istituzione del matrimonio (in realtà è tirchio come la merda e teme di dover corrispondere il mantenimento alla sua compagna, insegnante di yoga, in caso di separazione) ma ha un figlio a cui ha dato, a sua insaputa, un nome di origine ebraica. Il piccolo Gabriele, per il tramite del padre e della madre, ha già chiesto l’esonero dall’insegnamento della religione cattolica già alla materna perché sa che i patti lateranensi sono opera derducie e Gianminkio è per la libertà anche se quando perde il suo partito invoca l’abolizione del suffragio universale.
Gianminkio ha comunque interiorizzato il messaggio cattolico, ha perdonato l’insegnante di yoga quando la sorprese a scosciacapretto con un grezzo, un ex calciatore che gira ancora con la tuta della squadra di paese. A Gianminkio non interessa perché la monogamia è un retaggio cattolico…infatti lui fa i lavori in casa, cucina, lava, stira e apprezza Saverio Tommasi, che vita dimmerda Gianminkio che se volano due schiaffi ne prende tre.
Da: https://www.facebook.com/share/1AMgenCcCV/?mibextid=wwXIfr
Gianminkio fa tanta ironia sulla religione cattolica e questo lo fa da quando faceva la quarta ginnasio, ora ha quarant’anni, è pelato ed esige ancora l’ovetto kinder ma guai a parlare di religione perché sennò ti piazza un pippone sulle crociate e l’eutanasia.
Ricordate che, se non vi siete fatti sbattezzare prima dei 20 anni, avrete sempre dei rimpianti, una psiche danneggiata, non sarete mai normali. Gianminkio ha anche una foto profilo con le corna metal e la maglietta con su scritto 666.
Ora Gianminkio convive perché è contro l’istituzione del matrimonio (in realtà è tirchio come la merda e teme di dover corrispondere il mantenimento alla sua compagna, insegnante di yoga, in caso di separazione) ma ha un figlio a cui ha dato, a sua insaputa, un nome di origine ebraica. Il piccolo Gabriele, per il tramite del padre e della madre, ha già chiesto l’esonero dall’insegnamento della religione cattolica già alla materna perché sa che i patti lateranensi sono opera derducie e Gianminkio è per la libertà anche se quando perde il suo partito invoca l’abolizione del suffragio universale.
Gianminkio ha comunque interiorizzato il messaggio cattolico, ha perdonato l’insegnante di yoga quando la sorprese a scosciacapretto con un grezzo, un ex calciatore che gira ancora con la tuta della squadra di paese. A Gianminkio non interessa perché la monogamia è un retaggio cattolico…infatti lui fa i lavori in casa, cucina, lava, stira e apprezza Saverio Tommasi, che vita dimmerda Gianminkio che se volano due schiaffi ne prende tre.
Da: https://www.facebook.com/share/1AMgenCcCV/?mibextid=wwXIfr
Buongiorno amiche e amici cari; in questi giorni i media non parlano d’altro, e giustamente, visto che è un evento che capita ogni morte di Papa, ma ai nostri amici accoglioni che tanto decantano le doti del nostro caro Papa defunto bisogna ricordare tutto quello che diceva, non solo le parti convenienti alle politiche lib-dem.
Inoltre, ieri al Parlamento, tanto si è discusso di ipocrisia, per assurdo era la sinistra schleiniana, renziana e pentastellata che accusava la destra, insomma gente che detesta la Chiesa che vuole spiegare ai credenti cosa sia giusto e sbagliato in merito alla Dottrina Cattolica; follia allo stato puro, ma a questo l’opposizione ci ha abituato da anni.
Io rimango sempre basito quando sento parlare gli esponenti di questa sinistra, voi che ne pensate? Sfruttano la morte del Papa per fare polemica?
Inoltre vi ricordo che il 25 aprile va festeggiato con sobrietà perché il nostro Stato è in lutto
Inoltre, ieri al Parlamento, tanto si è discusso di ipocrisia, per assurdo era la sinistra schleiniana, renziana e pentastellata che accusava la destra, insomma gente che detesta la Chiesa che vuole spiegare ai credenti cosa sia giusto e sbagliato in merito alla Dottrina Cattolica; follia allo stato puro, ma a questo l’opposizione ci ha abituato da anni.
Io rimango sempre basito quando sento parlare gli esponenti di questa sinistra, voi che ne pensate? Sfruttano la morte del Papa per fare polemica?
Inoltre vi ricordo che il 25 aprile va festeggiato con sobrietà perché il nostro Stato è in lutto
Chi scrive non ha mai sentito il giorno della Liberazione come una data da festeggiare.
Per lo meno, non la Liberazione per quello che è diventata (o forse è sempre stata...): una ricorrenza divisiva, usata da una parte politica come bandiera di partito, da brandire con violenza contro l'avversario.
Un peccato, perché - al contrario - il 25 aprile avrebbe potuto rappresentare per davvero un cardine di fortissima condivisione e coesione nazionale, partendo da una considerazione elementare: qualsiasi italiano - o, più in generale, qualsiasi individuo - sano di mente non può che rallegrarsi, in ogni epoca, rammentando la fine della guerra e la caduta del Nazismo con i suoi orrori.
Su questa base, si sarebbe dovuta però tramandare una onesta narrazione degli eventi: una narrazione che riconoscesse il ruolo totalmente decisivo, per la vittoria alleata, del sacrificio dei tanti ragazzi americani e inglesi (e non solo) che, combattendo e morendo in Europa ed in Italia in eserciti regolari, sconfissero col loro valore la Wermacht e le SS.
Una narrazione che affrontasse altresì senza dogmi e preconcetti il fenomeno della Resistenza italiana, ammettendo come essa abbia avuto un ruolo del tutto marginale per gli eventi bellici, e riconoscendone, accanto agli episodi di eroismo, i tanti casi di viltà e i brutali crimini di cui, a loro volta, molti partigiani si macchiarono.
Ed invece, nella ricostruzione dogmatica artefatta, blindata da decenni di menzogne e violenza, si è imposta l'immagine dei partigiani come eroi senza ombre, e come unici artefici della vittoria: una balla storica bella e buona.
Peggio ancora, ad intestarsi il diritto unico di rappresentanza dell'intero fenomeno della Resistenza - un fenomeno complesso, rappresentato da molte anime diverse ed eterogenee -, col tempo è stata quella corrente figlia della peggior risma della Resistenza stessa: l'estremismo di sinistra, discendente diretto di coloro che lottarono non per la Libertà, ma per sostituire un totalitarismo con un altro totalitarismo, Stalin al posto di Hitler.
Ecco così che, ai giorni nostri, il 25 aprile non è più - se mai è stata - la festa degli Italiani. Ma la festa della sinistra antidemocratica, usata annualmente come patetica scimitarra per provare a delegittimare l'avversario nelle piazze e nei salotti, non potendo batterlo nelle urne. Ululando ad un Fascismo morto 80 anni fa.
Il tutto, plasticamente rappresentato da quella canzoncina apocrifa di merda, strillata con l'atteggiamento (e l'immaturità) di un bimbo capriccioso che vuol dare fastidio.
Per lo meno, non la Liberazione per quello che è diventata (o forse è sempre stata...): una ricorrenza divisiva, usata da una parte politica come bandiera di partito, da brandire con violenza contro l'avversario.
Un peccato, perché - al contrario - il 25 aprile avrebbe potuto rappresentare per davvero un cardine di fortissima condivisione e coesione nazionale, partendo da una considerazione elementare: qualsiasi italiano - o, più in generale, qualsiasi individuo - sano di mente non può che rallegrarsi, in ogni epoca, rammentando la fine della guerra e la caduta del Nazismo con i suoi orrori.
Su questa base, si sarebbe dovuta però tramandare una onesta narrazione degli eventi: una narrazione che riconoscesse il ruolo totalmente decisivo, per la vittoria alleata, del sacrificio dei tanti ragazzi americani e inglesi (e non solo) che, combattendo e morendo in Europa ed in Italia in eserciti regolari, sconfissero col loro valore la Wermacht e le SS.
Una narrazione che affrontasse altresì senza dogmi e preconcetti il fenomeno della Resistenza italiana, ammettendo come essa abbia avuto un ruolo del tutto marginale per gli eventi bellici, e riconoscendone, accanto agli episodi di eroismo, i tanti casi di viltà e i brutali crimini di cui, a loro volta, molti partigiani si macchiarono.
Ed invece, nella ricostruzione dogmatica artefatta, blindata da decenni di menzogne e violenza, si è imposta l'immagine dei partigiani come eroi senza ombre, e come unici artefici della vittoria: una balla storica bella e buona.
Peggio ancora, ad intestarsi il diritto unico di rappresentanza dell'intero fenomeno della Resistenza - un fenomeno complesso, rappresentato da molte anime diverse ed eterogenee -, col tempo è stata quella corrente figlia della peggior risma della Resistenza stessa: l'estremismo di sinistra, discendente diretto di coloro che lottarono non per la Libertà, ma per sostituire un totalitarismo con un altro totalitarismo, Stalin al posto di Hitler.
Ecco così che, ai giorni nostri, il 25 aprile non è più - se mai è stata - la festa degli Italiani. Ma la festa della sinistra antidemocratica, usata annualmente come patetica scimitarra per provare a delegittimare l'avversario nelle piazze e nei salotti, non potendo batterlo nelle urne. Ululando ad un Fascismo morto 80 anni fa.
Il tutto, plasticamente rappresentato da quella canzoncina apocrifa di merda, strillata con l'atteggiamento (e l'immaturità) di un bimbo capriccioso che vuol dare fastidio.