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"Sono stato martirizzato, vero?"
Dopo 9 mesi di detenzione nelle carceri israeliane – meglio descritte come centri di tortura – il 37enne Moaziz Abayad è stato rilasciato in condizioni scioccanti, rivelando le condizioni disumane imposte ai prigionieri palestinesi dall’occupazione israeliana.
La sua storia e la sua voce rappresentano le migliaia di persone tenute in queste condizioni inconcepibili, che hanno continuato a peggiorare mentre Israele ha intensificato le sue misure brutali contro di loro.
Questi palestinesi sono il più delle volte tenuti in detenzione amministrativa senza accusa o processo, e i funzionari israeliani hanno apertamente sostenuto la loro esecuzione, tortura e imporre la fame.
#dismantle_israel_now 🇵🇸✌🏾
Dopo 9 mesi di detenzione nelle carceri israeliane – meglio descritte come centri di tortura – il 37enne Moaziz Abayad è stato rilasciato in condizioni scioccanti, rivelando le condizioni disumane imposte ai prigionieri palestinesi dall’occupazione israeliana.
La sua storia e la sua voce rappresentano le migliaia di persone tenute in queste condizioni inconcepibili, che hanno continuato a peggiorare mentre Israele ha intensificato le sue misure brutali contro di loro.
Questi palestinesi sono il più delle volte tenuti in detenzione amministrativa senza accusa o processo, e i funzionari israeliani hanno apertamente sostenuto la loro esecuzione, tortura e imporre la fame.
#dismantle_israel_now 🇵🇸✌🏾
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Coi finanziamenti e il benestare placido delle comunità ebraiche italiane tutte #dismantle_israel_now ✌🏾🇵🇸
https://www.facebook.com/share/v/QqvnH7SKmQBkqSKD/ l’antifascismo si fa, non si dice #dismantle_israel_now #CALP #Genova 🇵🇸✌🏾
Per l’ennesima volta eseguo quanto il giudice mi ordina, ma il tentato omicidio su commissione va oltre il web. Ormai tutti sanno, e i tweet già il giorno dopo sono vecchi. Mentre io cancello e vado avanti libero, altri rimarranno sempre schiavi delle loro prigioni d'oro. Free 🇵🇸 #dismantle_israel_now
CARC: Solidarietà al popolo e alla resistenza palestinese!
Il 15 maggio ricorreva l’anniversario della Nakba, la catastrofe. Mentre in tutta Italia (e in tutto il mondo) si moltiplicavano le manifestazioni, Gabriele Rubini veniva aggredito da una squadraccia di nazi-sionisti che lo attendeva sotto casa al ritorno di una di queste iniziative. Non è stato l’unico atto di intimidazione e di violenza contro i militanti del movimento di solidarietà con la resistenza palestinese, ma è stato probabilmente il più grave, quello che ha portato alla luce del sole il legame diretto fra i criminali che stanno conducendo il genocidio in Palestina e i loro complici nel nostro paese. Tuttavia, nonostante le provocazioni, il movimento non è arretrato, si è sviluppato.
A che punto è, quali insegnamenti trarre dal percorso fatto, quali problemi affrontare e su quali prospettive avanzare?
Ne parliamo con Gabriele Rubini, chef Rubio, e con Rajeh dell’Unione Democratica Arabo Palestinese – Udap. 🇵🇸✌🏾
Il 15 maggio ricorreva l’anniversario della Nakba, la catastrofe. Mentre in tutta Italia (e in tutto il mondo) si moltiplicavano le manifestazioni, Gabriele Rubini veniva aggredito da una squadraccia di nazi-sionisti che lo attendeva sotto casa al ritorno di una di queste iniziative. Non è stato l’unico atto di intimidazione e di violenza contro i militanti del movimento di solidarietà con la resistenza palestinese, ma è stato probabilmente il più grave, quello che ha portato alla luce del sole il legame diretto fra i criminali che stanno conducendo il genocidio in Palestina e i loro complici nel nostro paese. Tuttavia, nonostante le provocazioni, il movimento non è arretrato, si è sviluppato.
A che punto è, quali insegnamenti trarre dal percorso fatto, quali problemi affrontare e su quali prospettive avanzare?
Ne parliamo con Gabriele Rubini, chef Rubio, e con Rajeh dell’Unione Democratica Arabo Palestinese – Udap. 🇵🇸✌🏾
“Insomma con questo dispositivo legale il prossimo giornalista che denuncia il malaffare o attività extralegali e che magari viene aggredito sotto casa da un gruppo di malavitosi o criminali, per indicare i responsabili dovrà fornire le prove altrimenti i clan potranno querelarlo e magari troveranno anche un tribunale disposto a dargli credito” https://contropiano.org/news/politica-news/2024/07/31/incredibile-condanna-contro-chef-rubio-ti-hanno-pestato-ma-non-lo-devi-dire-0174530 🇵🇸✌🏾#dismantle_israel_now
Contropiano
Incredibile condanna contro Chef Rubio. "Ti hanno pestato ma non lo devi dire" - Contropiano
Quando un giornalista o un attivista antimafia, ripetutamente minacciato, viene aggredito da un gruppo di mafiosi e denuncia l’accaduto, gli sono mai