Rubio feat Rubio
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“ La vicenda giudiziaria che si è sviluppata da febbraio a oggi, nella sua evidente inconsistenza (inconsistenza delle accuse, inconsistenza delle vecchie garanzie da "stato di diritto", inconsistenza dell'autonomia e libertà della magistratura, e si potrebbe andare avanti a lungo) potrebbe sembrare solo un ennesimo, ridicolo tassello nella vergognosa complicità del nostro paese verso lo stato sionista. In realtà rappresenta anche un ulteriore passo avanti nel tentativo di ridefinire gli spazi del diritto e della politica -in sintonia col DL
1660- legittimando l'arbitrio e la prevaricazione da parte del più forte come unica misura possibile, e la complicità tra gli oppressori (Israele, NATO, Occidente) come verità e legge.
Passando per gli schermi televisivi di un occidente con le mani sporche di sangue la resistenza diventa terrorismo, la violenza di stato diventa legittimità e diritto, dai massacri in Palestina alle celle di un carcere.” 🇵🇸✌🏾
📣CORTEO VERSO L'AULA BUNKER DOVE INIZIERÀ IL MAXIPROCESSO: VIENI ANCHE TU!

📌Napoli, Piazza Nazionale
📅 Lunedì 28 ottobre
🕦 ore 8:30

🗣️ 43 imputati/e per la lotta per il lavoro ed il salario a disoccupati/e e lavoratori e lavoratrici, per aver lottato contro spese militari, guerra, profitti e opere inutili e garantire salario, salute, dignità.

Dobbiamo fare tutti e tutte la nostra parte: la criminalizzazione e la repressione va respinta

👉 Per chi arriva col treno/bus Piazza Nazionale dista 15 minuti a piedi dalla Stazione Centrale ( in alternativa tram da piazza Garibaldi)
Trasmetto per informazione:

Appello di giuristi chiede l’espulsione di Israele dalle Nazioni Unite

Da oltre cinquant’anni i governi che si sono succeduti alla guida di Israele hanno costantemente disatteso i loro obblighi attinenti al diritto internazionale, facendosi beffe e violando le risoluzioni delle Nazioni Unite, fossero esse adottate dall’Assemblea generale o dal Consiglio di sicurezza o consistessero in chiare pronunce della Corte internazionale di giustizia.
Questo atteggiamento di aperto spregio del diritto Internazionale e delle Nazioni Unite ha raggiunto livelli parossistici nell’ultimo anno col genocidio in corso che ha già causato la morte di oltre quarantamila Palestinesi, in gran parte bambini, e determina ogni giorno nuove vittime a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Siria.
Si tratta di crimini che sono la diretta conseguenze della politica aggressiva, suprematista e colonialista portata avanti da Israele sotto l’egida del sionismo.

Da ultimo l’arroganza del governo Netanyahu si è spinta fino a Insultare l’ONU, definendolo “una palude di antisemitismo “, a dichiararne persona non grata il Segretario generale e a cannoneggiare deliberatamente i caschi blu dell’UNIFIL, forza di interposizione pacifica dispiegata dalle Nazioni Unite in Libano.

La misura è colma. Riteniamo che i tempi siano più che maturi per l’applicazione nei confronti di Israele dell’art. 6 della Carta delle Nazioni Unite, il quale prevede che “un Membro delle Nazioni Unite che abbia persistentemente violato i principi enunciati nel presente Statuto può essere espulso dall’Organizzazione da parte dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio di Sicurezza”.

Un tale provvedimento andrebbe accompagnato dall’adozione di sanzioni, a partire da un embargo totale immediato sugli armamenti, coi quali ogni giorno Israele porta avanti la sua politica di sterminio.

Rivolgiamo un appello in questo senso all’opinione pubblica mondiale e a tutti i governi. Siamo consapevoli del possibile veto che membri permanenti delle Nazioni Unite, fra i quali soprattutto gli Stati Uniti, da sempre protettori e complici di Israele, potrebbero interporre, ma riteniamo che tale veto possa essere aggirato da una votazione a maggioranza dell’Assemblea generale, come già avvenuto in altre occasioni.

Pino Arlacchi, già Vicesegretario delle Nazioni Unite; Michela Arricale, Margherita Cantelli, Claudio Giangiacomo, Nicola Giudice, Luca Saltalamacchia, Gianluca Vitale, Fausto Gianelli, Luigi Galloni, Barbara Spinelli, Filippo Torretta, Carla Serra, Maria Luna, Marco Grilli, Anna Maria Spognardi, Rachele Fortuni, Caterina Calia, Ludovica Formoso, Giuseppina Massaiu, Flavio Rossi Albertini, Pamela Donnarumma, Simonetta Crisci, Fabio Marcelli, Gregorio Moneti, Dario Rossi, Francesca Venditti (avvocati e giuristi Italia), Rodrigo Liberona Muñoz, Viviana Andrea Melián Melián (avvocati Cile), Ramiro Chimuris (giurista Uruguay), Sabah Al Mukhtar (avvocato Iraq/Regno Unito), Yannis Rachiotis (avvocato Grecia), Hasan Tarique Chowdhury (avvocato Bangla Desh), Hüseyin Dişli (avvocato Turchia), Nahet Hadriche ( avvocato Tunisia)

Per adesioni all’appello scrivere a: viaisraeledallonu@gmail.com.
"La nonviolenza è inefficace
La nonviolenza è razzista
La nonviolenza è statalista
La nonviolenza è patriarcale
La nonviolenza è strategicamente inferiore
La nonviolenza è illusoria
L’alternativa: possibilità per un attivismo rivoluzionario"


https://bibliotecaanarchica.org/library/peter-gelderloos-come-la-nonviolenza-protegge-lo-stato
🇵🇸✌🏾
IL 4 NOVEMBRE
NON È LA NOSTRA FESTA

Quella che si celebra il 4 novembre col nome di “Giornata delle forze armate” è in realtà la giornata della guerra. Le fanfare dei reggimenti dell’esercito italiano si uniscono ai discorsi retorici dei sindaci che in ogni città portano una corona d’alloro ai monumenti dei caduti, mentre nelle scuole vengono fatti degli alzabandiera degni della peggiore scuola militare e gli uomini dell’esercito fanno lezione ai nostri studenti “sulla difesa della pace”. È così, e non solo, che i signori della guerra, i trafficanti d’armi e i guerrafondai celebrano la militarizzazione della società…

Appuntamento alle 17.30 in piazza dei Consoli, Roma (lato direzione piazza Don Bosco). A seguire volantinaggio e comunicazione agli abitanti del quartiere per la messa in allerta circa il pericolo pubblico costituito dal COVI (nei fatti una base NATO sotto copertura) e in sostegno delle resistenze dei popoli in lotta contro i promotori della terza guerra mondiale in corso.
“Quando la disumanizzazione dei palestinesi sostenuta e alimentata da apparati discorsivi e politici che costituiscono i palestinesi come "animali umani" e come minacce "inaffrontabili" sembra dare alle forze armate israeliane il diritto di uccidere e mutilare impunemente, è giusto porre l'urgenza di risposte più umane che trascendano il riconoscimento di base dell'umanità? È il momento di insistere sul fatto che i palestinesi sono portatori del diritto umano non solo alla vita ma anche a molto altro? Sì, e ancora sì, è tempo di insistere su ciò che le femministe hanno storicamente manifestato attraverso la richiesta di "pane per tutti e anche rose"!
Questo manifesto per il pane e le rose cerca di rendere evidente, visibile, udibile, percepibile - come le radici di un manifesto devono richiedere - non solo il diritto alla vita, alla sicurezza e all'incolumità dei palestinesi di Gaza, della Cisgiordania e dei…” #ElenaFiddianQasmiyeh #Dismantle_Israel_now 🇵🇸✌🏾