đź“ŤSabato 26 ottobre, ore 18.00,
presso lo spazio sociale Roberto Scialabba in via Calpurnio Fiamma 136
đź“ŤVi aspettiamo per il dibattito
NO ALLA GUERRA E AL PENTAGONO
SI' AL PARCO LIBERO DI CENTOCELLE!
Ne parliamo con PAC Libero - Comitato per il Parco Archeologico Libero di Centocelle
đźš©La lotta contro i promotori della terza guerra mondiale e la lotta in difesa dell'ambiente sono un'unica lotta!
A seguire aperitivo di autofinanziamento
https://www.instagram.com/reel/DBgclMhtK2c/?igsh=d3FjMm9janBtZ2wz
presso lo spazio sociale Roberto Scialabba in via Calpurnio Fiamma 136
đź“ŤVi aspettiamo per il dibattito
NO ALLA GUERRA E AL PENTAGONO
SI' AL PARCO LIBERO DI CENTOCELLE!
Ne parliamo con PAC Libero - Comitato per il Parco Archeologico Libero di Centocelle
đźš©La lotta contro i promotori della terza guerra mondiale e la lotta in difesa dell'ambiente sono un'unica lotta!
A seguire aperitivo di autofinanziamento
https://www.instagram.com/reel/DBgclMhtK2c/?igsh=d3FjMm9janBtZ2wz
[25/10, 21:33] Andrea DM: Pubblichiamo il testamento di Yahya Sinwar, martire della lotta di resistenza del popolo palestinese contro l’occupazione sionista e dirigente dell’organizzazione politica Hamas.
Le parole di Sinwar sono tutt’altro che il comizio di un “fondamentalista islamico”, appellativo con cui i media di regime cercano di denigrare lui e la sua organizzazione Hamas. Sono le parole di un partigiano. L’unione senza condizioni tra le sue scelte di vita e la liberazione del suo popolo, la spinta a unire ogni palestinese in questa lotta, al di là delle organizzazioni politiche di riferimento e le parole d’ordine “non aspettatevi giustizia, siate giustizia” sono un grande contributo e lascito di Sinwar al suo popolo insieme alla sua opera.
Le sue parole sono inoltre un messaggio di riscossa e di lotta per le masse popolari di tutto il mondo. Nel pieno della terza guerra mondiale che avanza e dello sterminio quotidiano che la borghesia conduce in mille forme in ogni singoli paese contro le masse popolari, per le classi oppresse e le loro organizzazioni sociali, popolari, sindacali e politiche è sempre più decisivo e importanti mettere al centro quello le unisce da quelle che le divide. Serve unità e solidarietà di classe, serve dibattito un dibattito franco, aperto e constante sulle giuste idee e iniziative sempre più convinte e radicali ad esse conseguenti. Serve dare uno sbocco politico all’enorme malcontento, rabbia e mobilitazione che cresce in ogni angolo del pianeta.
Per noi comunisti, attivisti, compagni, lavoratori e studenti avanzati che vivono in Italia, tutto questo significa alzare il livello, marciare uniti per rendere il paese ingovernabile al governo Meloni fino a cacciarlo. Significa liberare il paese da occupanti abusivi della Nato, della Ue, del Vaticano, della Confindustria e delle organizzazioni criminali. Significa imporre un governo che sia espressione di questi interessi e si ponga questi obiettivi. Significa non aspettare o limitarsi a chiedere giustizia ma essere giustizia.
[25/10, 21:35] Andrea DM: Non aspettatevi giustizia, siate giustizia
https://www.carc.it/2024/10/25/non-aspettatevi-giustizia-siate-giustizia/
Le parole di Sinwar sono tutt’altro che il comizio di un “fondamentalista islamico”, appellativo con cui i media di regime cercano di denigrare lui e la sua organizzazione Hamas. Sono le parole di un partigiano. L’unione senza condizioni tra le sue scelte di vita e la liberazione del suo popolo, la spinta a unire ogni palestinese in questa lotta, al di là delle organizzazioni politiche di riferimento e le parole d’ordine “non aspettatevi giustizia, siate giustizia” sono un grande contributo e lascito di Sinwar al suo popolo insieme alla sua opera.
Le sue parole sono inoltre un messaggio di riscossa e di lotta per le masse popolari di tutto il mondo. Nel pieno della terza guerra mondiale che avanza e dello sterminio quotidiano che la borghesia conduce in mille forme in ogni singoli paese contro le masse popolari, per le classi oppresse e le loro organizzazioni sociali, popolari, sindacali e politiche è sempre più decisivo e importanti mettere al centro quello le unisce da quelle che le divide. Serve unità e solidarietà di classe, serve dibattito un dibattito franco, aperto e constante sulle giuste idee e iniziative sempre più convinte e radicali ad esse conseguenti. Serve dare uno sbocco politico all’enorme malcontento, rabbia e mobilitazione che cresce in ogni angolo del pianeta.
Per noi comunisti, attivisti, compagni, lavoratori e studenti avanzati che vivono in Italia, tutto questo significa alzare il livello, marciare uniti per rendere il paese ingovernabile al governo Meloni fino a cacciarlo. Significa liberare il paese da occupanti abusivi della Nato, della Ue, del Vaticano, della Confindustria e delle organizzazioni criminali. Significa imporre un governo che sia espressione di questi interessi e si ponga questi obiettivi. Significa non aspettare o limitarsi a chiedere giustizia ma essere giustizia.
[25/10, 21:35] Andrea DM: Non aspettatevi giustizia, siate giustizia
https://www.carc.it/2024/10/25/non-aspettatevi-giustizia-siate-giustizia/
Partito dei CARC
Non aspettatevi giustizia, siate giustizia • Partito dei CARC
Il testamento di Yahya Sinwar
“ La vicenda giudiziaria che si è sviluppata da febbraio a oggi, nella sua evidente inconsistenza (inconsistenza delle accuse, inconsistenza delle vecchie garanzie da "stato di diritto", inconsistenza dell'autonomia e libertà della magistratura, e si potrebbe andare avanti a lungo) potrebbe sembrare solo un ennesimo, ridicolo tassello nella vergognosa complicità del nostro paese verso lo stato sionista. In realtà rappresenta anche un ulteriore passo avanti nel tentativo di ridefinire gli spazi del diritto e della politica -in sintonia col DL
1660- legittimando l'arbitrio e la prevaricazione da parte del piĂą forte come unica misura possibile, e la complicitĂ tra gli oppressori (Israele, NATO, Occidente) come veritĂ e legge.
Passando per gli schermi televisivi di un occidente con le mani sporche di sangue la resistenza diventa terrorismo, la violenza di stato diventa legittimità e diritto, dai massacri in Palestina alle celle di un carcere.” 🇵🇸✌🏾
1660- legittimando l'arbitrio e la prevaricazione da parte del piĂą forte come unica misura possibile, e la complicitĂ tra gli oppressori (Israele, NATO, Occidente) come veritĂ e legge.
Passando per gli schermi televisivi di un occidente con le mani sporche di sangue la resistenza diventa terrorismo, la violenza di stato diventa legittimità e diritto, dai massacri in Palestina alle celle di un carcere.” 🇵🇸✌🏾
đź“ŁCORTEO VERSO L'AULA BUNKER DOVE INIZIERĂ€ IL MAXIPROCESSO: VIENI ANCHE TU!
đź“ŚNapoli, Piazza Nazionale
📅 Lunedì 28 ottobre
🕦 ore 8:30
🗣️ 43 imputati/e per la lotta per il lavoro ed il salario a disoccupati/e e lavoratori e lavoratrici, per aver lottato contro spese militari, guerra, profitti e opere inutili e garantire salario, salute, dignità .
✊Dobbiamo fare tutti e tutte la nostra parte: la criminalizzazione e la repressione va respinta
👉 Per chi arriva col treno/bus Piazza Nazionale dista 15 minuti a piedi dalla Stazione Centrale ( in alternativa tram da piazza Garibaldi)
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📅 Lunedì 28 ottobre
🕦 ore 8:30
🗣️ 43 imputati/e per la lotta per il lavoro ed il salario a disoccupati/e e lavoratori e lavoratrici, per aver lottato contro spese militari, guerra, profitti e opere inutili e garantire salario, salute, dignità .
✊Dobbiamo fare tutti e tutte la nostra parte: la criminalizzazione e la repressione va respinta
👉 Per chi arriva col treno/bus Piazza Nazionale dista 15 minuti a piedi dalla Stazione Centrale ( in alternativa tram da piazza Garibaldi)
Le voci dalla conferenza stampa: il 28 tutti e tutte a Piazza Nazionale!
ℹ️ Video ⬆️⬆️⬆️
ℹ️ Link articoli ⬇️⬇️⬇️
-
https://youtu.be/7n36BU45DZc?si=NRAdWBziP9psaaT6
- https://napoli.corriere.it/notizie/cronaca/24_ottobre_23/napoli-43-disoccupati-a-processo-a-poggioreale-davanti-all-aula-bunker-la-protesta-contro-il-dl-sicurezza-fb86f73c-8310-42d8-b4df-d9fd25994xlk.shtml
- https://www.vitawebtv.it/aula-bunker-del-carcere-di-poggiorealemaxi-processo-contro-i-disoccupati-organizzati/
- https://www.cronachedellacampania.it/2024/10/napoli-dl-sicurezza/
- https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/10/23/news/napoli_disoccupati_processo_aula_bunker_poggioreale-423572192/
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https://youtu.be/7n36BU45DZc?si=NRAdWBziP9psaaT6
- https://napoli.corriere.it/notizie/cronaca/24_ottobre_23/napoli-43-disoccupati-a-processo-a-poggioreale-davanti-all-aula-bunker-la-protesta-contro-il-dl-sicurezza-fb86f73c-8310-42d8-b4df-d9fd25994xlk.shtml
- https://www.vitawebtv.it/aula-bunker-del-carcere-di-poggiorealemaxi-processo-contro-i-disoccupati-organizzati/
- https://www.cronachedellacampania.it/2024/10/napoli-dl-sicurezza/
- https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/10/23/news/napoli_disoccupati_processo_aula_bunker_poggioreale-423572192/
YouTube
Processo contro 43 attivisti, protesta dei disoccupati organizzati
Leggi la notizia completa su: https://videoinformazioni.com/processo-contro-43-attivisti-protesta-dei-disoccupati-organizzati/
Trasmetto per informazione:
Appello di giuristi chiede l’espulsione di Israele dalle Nazioni Unite
Da oltre cinquant’anni i governi che si sono succeduti alla guida di Israele hanno costantemente disatteso i loro obblighi attinenti al diritto internazionale, facendosi beffe e violando le risoluzioni delle Nazioni Unite, fossero esse adottate dall’Assemblea generale o dal Consiglio di sicurezza o consistessero in chiare pronunce della Corte internazionale di giustizia.
Questo atteggiamento di aperto spregio del diritto Internazionale e delle Nazioni Unite ha raggiunto livelli parossistici nell’ultimo anno col genocidio in corso che ha già causato la morte di oltre quarantamila Palestinesi, in gran parte bambini, e determina ogni giorno nuove vittime a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Siria.
Si tratta di crimini che sono la diretta conseguenze della politica aggressiva, suprematista e colonialista portata avanti da Israele sotto l’egida del sionismo.
Da ultimo l’arroganza del governo Netanyahu si è spinta fino a Insultare l’ONU, definendolo “una palude di antisemitismo “, a dichiararne persona non grata il Segretario generale e a cannoneggiare deliberatamente i caschi blu dell’UNIFIL, forza di interposizione pacifica dispiegata dalle Nazioni Unite in Libano.
La misura è colma. Riteniamo che i tempi siano più che maturi per l’applicazione nei confronti di Israele dell’art. 6 della Carta delle Nazioni Unite, il quale prevede che “un Membro delle Nazioni Unite che abbia persistentemente violato i principi enunciati nel presente Statuto può essere espulso dall’Organizzazione da parte dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio di Sicurezza”.
Un tale provvedimento andrebbe accompagnato dall’adozione di sanzioni, a partire da un embargo totale immediato sugli armamenti, coi quali ogni giorno Israele porta avanti la sua politica di sterminio.
Rivolgiamo un appello in questo senso all’opinione pubblica mondiale e a tutti i governi. Siamo consapevoli del possibile veto che membri permanenti delle Nazioni Unite, fra i quali soprattutto gli Stati Uniti, da sempre protettori e complici di Israele, potrebbero interporre, ma riteniamo che tale veto possa essere aggirato da una votazione a maggioranza dell’Assemblea generale, come già avvenuto in altre occasioni.
Pino Arlacchi, già Vicesegretario delle Nazioni Unite; Michela Arricale, Margherita Cantelli, Claudio Giangiacomo, Nicola Giudice, Luca Saltalamacchia, Gianluca Vitale, Fausto Gianelli, Luigi Galloni, Barbara Spinelli, Filippo Torretta, Carla Serra, Maria Luna, Marco Grilli, Anna Maria Spognardi, Rachele Fortuni, Caterina Calia, Ludovica Formoso, Giuseppina Massaiu, Flavio Rossi Albertini, Pamela Donnarumma, Simonetta Crisci, Fabio Marcelli, Gregorio Moneti, Dario Rossi, Francesca Venditti (avvocati e giuristi Italia), Rodrigo Liberona Muñoz, Viviana Andrea Melián Melián (avvocati Cile), Ramiro Chimuris (giurista Uruguay), Sabah Al Mukhtar (avvocato Iraq/Regno Unito), Yannis Rachiotis (avvocato Grecia), Hasan Tarique Chowdhury (avvocato Bangla Desh), Hüseyin Dişli (avvocato Turchia), Nahet Hadriche ( avvocato Tunisia)
Per adesioni all’appello scrivere a: viaisraeledallonu@gmail.com.
Appello di giuristi chiede l’espulsione di Israele dalle Nazioni Unite
Da oltre cinquant’anni i governi che si sono succeduti alla guida di Israele hanno costantemente disatteso i loro obblighi attinenti al diritto internazionale, facendosi beffe e violando le risoluzioni delle Nazioni Unite, fossero esse adottate dall’Assemblea generale o dal Consiglio di sicurezza o consistessero in chiare pronunce della Corte internazionale di giustizia.
Questo atteggiamento di aperto spregio del diritto Internazionale e delle Nazioni Unite ha raggiunto livelli parossistici nell’ultimo anno col genocidio in corso che ha già causato la morte di oltre quarantamila Palestinesi, in gran parte bambini, e determina ogni giorno nuove vittime a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Siria.
Si tratta di crimini che sono la diretta conseguenze della politica aggressiva, suprematista e colonialista portata avanti da Israele sotto l’egida del sionismo.
Da ultimo l’arroganza del governo Netanyahu si è spinta fino a Insultare l’ONU, definendolo “una palude di antisemitismo “, a dichiararne persona non grata il Segretario generale e a cannoneggiare deliberatamente i caschi blu dell’UNIFIL, forza di interposizione pacifica dispiegata dalle Nazioni Unite in Libano.
La misura è colma. Riteniamo che i tempi siano più che maturi per l’applicazione nei confronti di Israele dell’art. 6 della Carta delle Nazioni Unite, il quale prevede che “un Membro delle Nazioni Unite che abbia persistentemente violato i principi enunciati nel presente Statuto può essere espulso dall’Organizzazione da parte dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio di Sicurezza”.
Un tale provvedimento andrebbe accompagnato dall’adozione di sanzioni, a partire da un embargo totale immediato sugli armamenti, coi quali ogni giorno Israele porta avanti la sua politica di sterminio.
Rivolgiamo un appello in questo senso all’opinione pubblica mondiale e a tutti i governi. Siamo consapevoli del possibile veto che membri permanenti delle Nazioni Unite, fra i quali soprattutto gli Stati Uniti, da sempre protettori e complici di Israele, potrebbero interporre, ma riteniamo che tale veto possa essere aggirato da una votazione a maggioranza dell’Assemblea generale, come già avvenuto in altre occasioni.
Pino Arlacchi, già Vicesegretario delle Nazioni Unite; Michela Arricale, Margherita Cantelli, Claudio Giangiacomo, Nicola Giudice, Luca Saltalamacchia, Gianluca Vitale, Fausto Gianelli, Luigi Galloni, Barbara Spinelli, Filippo Torretta, Carla Serra, Maria Luna, Marco Grilli, Anna Maria Spognardi, Rachele Fortuni, Caterina Calia, Ludovica Formoso, Giuseppina Massaiu, Flavio Rossi Albertini, Pamela Donnarumma, Simonetta Crisci, Fabio Marcelli, Gregorio Moneti, Dario Rossi, Francesca Venditti (avvocati e giuristi Italia), Rodrigo Liberona Muñoz, Viviana Andrea Melián Melián (avvocati Cile), Ramiro Chimuris (giurista Uruguay), Sabah Al Mukhtar (avvocato Iraq/Regno Unito), Yannis Rachiotis (avvocato Grecia), Hasan Tarique Chowdhury (avvocato Bangla Desh), Hüseyin Dişli (avvocato Turchia), Nahet Hadriche ( avvocato Tunisia)
Per adesioni all’appello scrivere a: viaisraeledallonu@gmail.com.
"La nonviolenza è inefficace
La nonviolenza è razzista
La nonviolenza è statalista
La nonviolenza è patriarcale
La nonviolenza è strategicamente inferiore
La nonviolenza è illusoria
L’alternativa: possibilità per un attivismo rivoluzionario"
https://bibliotecaanarchica.org/library/peter-gelderloos-come-la-nonviolenza-protegge-lo-stato
🇵🇸✌🏾
La nonviolenza è razzista
La nonviolenza è statalista
La nonviolenza è patriarcale
La nonviolenza è strategicamente inferiore
La nonviolenza è illusoria
L’alternativa: possibilità per un attivismo rivoluzionario"
https://bibliotecaanarchica.org/library/peter-gelderloos-come-la-nonviolenza-protegge-lo-stato
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Biblioteca anarchica
Come la nonviolenza protegge lo stato
Peter Gelderloos Come la nonviolenza protegge lo stato 2007 Traduzione pubblicata a gennaio 2023Per eventuali feedback, confronti o...