Tutte le risposte le abbiamo da ieri. Da quando il 23 novembre 2019 abbiamo lanciato la Carta dell’Aquila, il manifesto delle città medie delle aree interne, che individuava nei pilastri innovazione, turismo, cultura e formazione, i possibili elementi di riscatto.

Oggi, dopo il sisma, nel covid, nella città della doppia emergenza, noi possiamo dire di aver colto nel segno.

Sono 100 i milioni di euro già previsti per L’Aquila nel Fondo complementare al Pnrr per il sisma 2009 e 2016: un’operazione che ci consentirà di convertire l’emergenza in opportunità. Dalla Scuola di pubblica amministrazione al centro di formazione per il Servizio civile universale. Ma ancora prima il Collegio Ferrante d’Aragona e la scuola nazionale dei Vigili del Fuoco.

La presidenza del Consiglio dei ministri continua a scegliere L’Aquila per la narrazione eccezionale di un Paese che non si arrende, che si riprende e si rilancia.

Questo siamo. Grazie e forza L’Aquila, sempre.

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