📌 PRIVATIZZAZIONE SCALO DI CATANIA
Di seguito il comunicato stampa della nostra sezione.

Il ministro del "made in Italy" Adolfo Urso e l’ex-sindaco di Catania Salvo Pogliese rilanciano sulla privatizzazione dello scalo etneo, uno dei pochi ad essere rimasto in mano pubblica".

Nei giorni scorsi diverse agenzie di stampa hanno riportato le dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico e del “Made in Italy” Adolfo Urso e dell’ex-sindaco di Catania, l’onorevole Salvo Pogliese, riguardo la possibile privatizzazioni degli scali siciliani, soprattutto quello etneo.
Secondo i due autorevoli rappresentati della maggioranza la privatizzazione consentirà di realizzare importanti investimenti per avere servizi e collegamenti sempre più avanzati.

“Privatizzare uno dei principali scali italiani è un immenso errore strategico” sostiene Giuseppe Pappalardo, segretario della sezione catanese di Pro Italia e continua: “È davvero paradossale che due importanti esponenti del partito di governo che si definiscono patrioti, affermino di voler vendere gli aeroporti siciliani a degli investitori internazionali e dimostra, nuovamente, come centro-destra e centro-sinistra siano complementari al processo di distruzione di tutte le infrastrutture strategiche italiane”.

Riguardo lo scalo etneo, Pappalardo ricorda che: “Lo scalo catanese è tra i primi 12 aeroporti italiani di rilevanza strategica per l’interesse nazionale e nell’ultimo anno ha registrato un utile di 3 milioni con un incremento di circa il 7% del numero di passeggeri”.

“Queste improvvide affermazioni avvengono, a distanza di pochi mesi, dell’annuncio di un piano investimenti di più di 50 milioni per la realizzazione di opere di miglioramento dello stesso aeroporto. Non vorremmo che il piano di ammodernamento sia stato approvato in vista di una possibile cessione dello scalo, perché se così fosse si tratterebbe di una vera e propria speculazione a danno dell’intera città” avverte Pappalardo.

“Le conseguenze drammatiche delle privatizzazioni, iniziate negli anni '90, a partire dalla tragedia del ponte Morandi, dovrebbero indurre la nostra classe dirigente a scelte ed affermazioni più prudenti quando si parla di cessione o alienazione di beni pubblici” chiosa Pappalardo.

Giuseppe Pappalardo,
Segretario Pro Italia Catania

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Il delirio woke, con le sue crociate contro intolleranze inesistenti, ha creato una spaccatura antropologica che sarà difficilmente sanabile. Questa mentalità autodistruttiva rende le persone eterni bambinoni isterici, li priva del raziocinio e li premia costantemente con la promessa di essere riconosciuti come buoni, bravi e moderni. È un olocausto neuronale.

Scatto dalla bellissima serata di ieri a Prevalle (BS) dove siamo stati ospiti degli amici di "Brescia ai bresciani". Abbiamo raccolto nuovi fondi a sostegno delle spese legali di tutti i presunti Fleximan italiani e abbiamo animato un bel dibattito con l'ottimo Progetto Razzia sul tema attualissimo della società del controllo.

Presto torneremo a Brescia per inaugurare ufficialmente la nostra sezione, quindi se siete della zona... Fatevi sotto! Stiamo per piantare un corbezzolo anche qui.

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Quando leggete "ultradestra" avete la prova matematica che quell'articolo racconti ultrastronzate.

Pare che il semaforo di Scholz abbia smesso di funzionare.

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Al progressista globalista medio, trincerato nella propria ZTL, pare impossibile che la cittadinanza possa avere altri problemi oltre al sostegno fanatico all'Ucraina e alla lotta al razzismo delle nuvole.

All'Istituto Comprensivo "Tina Merlin" di Belluno il primo collegio docenti dell'anno, in un'ottica di "team building", sarà "game based learning". Un modo "figo" per dire che gli insegnanti giocheranno alla caccia al tesoro per consolidare il lavoro di squadra.

La scuola, insomma, è diventata un qualcosa a metà tra un parco giochi e un'azienda.

Noi, invece, crediamo che l'educazione non sia un gioco e che la scuola debba tornare a essere un luogo di cultura, apprendimento e rispetto.

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Al di là della notizia che si commenta da sola, provate a fare un test. Provate a ricercare su internet questa vicenda di ordinaria follia nel cuore della capitale e cronometrate il tempo che impiegate a imbattervi nella nazionalità del delinquente arrestato.
Quando finalmente troverete nella penultima riga dell'articolo di qualche testata un riferimento alla nazionalità nigeriana, segnatevi il tempo e confrontatelo con i millisecondi che avete impiegato per leggere l'espressione "disoccupato italiano" riportata nei titoli di tutti i giornaloni che hanno rilanciato la notizia dell'arresto di Moussa Sangare, l'assassino di Sharon Verzeni.

Alla fine di questo esperimento, avrete ottenuto un'ottima misura del grado di ideologizzazione della nostra stampa.

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Il trionfo di AfD e della Wagenknecht certificano come vi sia un generale rifiuto delle politiche tipicamente europeiste (transizione green, sostegno alla guerra in Ucraina, immigrazione di massa) in Germania.
Oltralpe sta tornando lo "spirito prussiano", con i territori della ex DDR proiettati da tutt'altra parte rispetto all'area renano-vestfaliana, mentre la ricca Baviera è destinata a fare da ago della bilancia.
La Germania è divisa, umiliata e arrabbiata. Il che, in ottica anti-europeista, è certamente un bene. Ma occhio a non dare per certo il crollo del mostro a dodici stelle, esperto nel puntellarsi con sfrontatezza gattopardesca.
La domanda è: noi che facciamo? Noi che dall'UE abbiamo avuto solo sciagure? Noi che rispetto ai tedeschi abbiamo visto con l'euro crollare il nostro potere d'acquisto, la produzione e il tessuto industriale?

Lo spot pubblicitario di "Grand Tour Italia", nome con cui Farinetti sta cercando di rilanciare il suo centro commerciale di Bologna, mette in mostra un grado di fanatismo immigrazionista tale da sembrare uno scherzo.

Purtroppo non lo è.

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Stasera alle 20:30 interverrà su Byoblu Matteo Brandi alla trasmissione "Che idea ti sei fatto?" per parlare delle parole di Mario Draghi sulla difesa comune europea.

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L'offensiva che ha portato le forze armate ucraine oltre i confini della Federazione Russa nell'Oblast' di Kursk è stata celebrata dai media occidentali come una straordinaria rivincita di Kiev. Le cose però non stanno esattamente così, anzi: con ogni settimana che passa risulta più chiaro che questa mossa sia stata un clamoroso autogol per l'esercito ucraino.

Dopo la pausa agostana torna finalmente "Uno sguardo da Vicino" e, in questo primo appuntamento di settembre, affronteremo la portata geopolitica dell'offensiva di Kiev in terra russa. Come al solito in diretta dalle 18:30 sul nostro canale YouTube, su Facebook e anche su X.

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Zelensky ha silurato mezzo esecutivo.
Con missili non suoi, ovviamente.

Con l'esercito europeo perderemo una guerra in più come se ne avessimo combattuta una in meno.

Perché l'esercito europeo è una follia? E perché l'occidente è visto dal resto del mondo come in decadenza? Ne ho parlato a 100 Giorni da Leoni.
https://www.youtube.com/watch?v=qj_Q47c_0gU

Mario Draghi è un cabarettista, non ci sono altre spiegazioni. Mister "whatever it takes" torna per invocare la nascita di un esercito europeo. Come? Destinando i fondi UE all'acquisto di nuove armi, per prepararsi a un possibile esito "negativo" delle elezioni USA. Una roba tragicomica.
https://youtu.be/Vu_0pWerAgw

Mario Draghi torna per invocare la nascita di un esercito europeo. Come? Destinando i fondi UE all'acquisto di nuove armi, per prepararsi a un possibile esito "negativo" delle elezioni USA. Ma quelle di Super Mario sono parole tragicomiche.
Intervento di Matteo Brandi della segreteria nazionale di Pro Italia alla trasmissione "Che idea ti sei fatto?"

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Dopo l'exploit elettorale in Sassonia e Turingia di AfD, che da sola ha triplato i voti di tutti i partiti della coalizione di Governo messi insieme, a Berlino cominciano a sentir mancare la terra sotto i piedi. E Scholz non è l'unico a traballare in Germania: i segnali dal mondo dell'economia e, in particolare, dell'industria mostrano una crisi senza precedenti di quella che un tempo i giornaloni chiamavano "locomotiva d'Europa".

Riprendono le dirette del giovedì con una serata dedicata all'aria che tira in Germania, un tema a dir poco frizzante che affronteremo in compagnia del direttore del blog Inimicizie. Come al solito in diretta dalle 21:00 sul nostro canale YouTube, su Facebook e anche su X.

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Senza radici non c'è futuro.
L'Occidente ha dichiarato guerra alle colonne portanti della civiltà, mentre da altre parti la rinascita passa dalla riscoperta del proprio passato.

Matteo Brandi
Pro Italia - Segreteria Nazionale
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Solita smielosa, imbarazzante sviolinata di Mattarella alla sacra Unione Europea condita con i complimenti alla Von der Leyen per le "scelte lucide dopo la pandemia".
Inascoltabile.