L'UE che traballa, le speranze della generazione Z.
Ne ho parlato a 100 Giorni da Leoni.
https://www.youtube.com/watch?v=GVw1ERe6Zpc

Guerra persa, crisi economica, tensioni sociali... L'Unione Europea sta per attraversare un periodo di crisi senza precedenti. E usciranno fuori tutti i suoi alleati, tra quelli più evidenti a quelli più nascosti. A cui la baracca europea piace da morire.

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Piuttosto che ammettere la sconfitta e il fallimento, preferiscono mandarci in guerra. Con il culo al caldo.
Analisi di Andrea Balzani.
https://youtu.be/YF4G0r0ZSUQ?si=s4sVa-SJeRRRnl9c

Dalle 8.30 alle 9.30 sono in diretta qui!
https://www.youtube.com/watch?v=deAhYgN_MNM

Perché l'Islam non ha conquistato l'Italia?
Perché fu sconfitto. In una battaglia che quasi nessuno ricorda.
Preparatevi perché martedì sul mio podcast "Ritorno a Esperia" vi farò scoprire il momento in cui gli italiani fermarono la mezzaluna.

Va detto chiaro e tondo.

Petrarca aveva ragione: le Alpi segnano un confine, naturale, politico, mentale.

Ho avuto il piacere di visitare il castello Orsini-Odescalchi sul lago di Bracciano. Uno dei tanti gioielli costruiti da noi italiani, che ci ricorda che non dobbiamo sentirci secondi a nessuno.

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Il congelamento e la confisca dei soldi e dei beni russi, in questo momento, è un segnale che l'UE sta dando al resto del mondo: siamo abbastanza idioti da volerci autodistruggere. Il che andrebbe benissimo, se si trattasse solo della baracca sovranazionale europea, sulle cui rovine andrebbe sparso il sale. Il problema è che una simile mossa, nel pieno delle difficilissime trattative di pace (con un sempre spassoso Zelensky che racconta di essere a due passi dal convincere Witkoff e Kushner ad accettare il suo "piano"), significa sabotare VOLUTAMENTE tale trattativa. E innalzare le fiamme, già alte, del conflitto bellico.
Mai, nella Storia, si era vista un'accozzaglia di pavidi governanti a capo di nazioni alla canna del gas (di scisto) mostrare i muscoli in assenza di muscoli. Il "cupio dissolvi" all'europea è arrivato allo zenit della follia. Invece di occuparsi della cancrena sociale del Vecchio Continente, dove ormai le immagini dei mercatini di Natale assediati da simpatiche risorse allogene è diventata la norma, i leader europei continuano a scherzare col fuoco. Fino a quando? E per cosa?

Tutti conoscono la battaglia di Poitiers, quando Carlo Martello sconfisse gli arabi che stavano risalendo l'Europa.
Ma quasi nessuno ricorda la battaglia che fermò l'invasione islamica in Italia! Quando un'alleanza italiana assieme all'impero romano d'Oriente schiantò i Saraceni, che avevano persino assediato Roma. Uno scontro sconosciuto ma cruciale!

Preparatevi perché questo martedì sul mio podcast "Ritorno a Esperia" esce la puntata dedicata alla Battaglia del Garigliano!

Destra!
Estrema destra!
Ultradestra!

Diamo una mano ai pennivendoli: hanno bisogno di un termine ancora più cattivo e spaventoso.

Inizio io: gigadestra? Megadestra?

Repubblicana, monarchica, papalina, rivoluzionaria... l'Italia avrebbe potuto avere volti diversi. Perché c'erano idee diverse.
Ne parlo in questo video in collaborazione con un canale davvero interessante: Storie di Popoli.
https://youtu.be/UBMuHexj4Sc?si=hMhyCdAtzrN56L4w

LA BATTAGLIA DEL GARIGLIANO
Quando la nostra penisola fu sul punto di cadere in mano agli arabi, un'alleanza italiana guidata da Papa Giovanni X decise di opporsi agli invasori. Fermando l'Islam in Italia e cambiando le sorti di tutta l'Europa. Persino più di Poitiers.
Questa è la storia della battaglia del Garigliano.

Ritorno a Esperia, il podcast di Matteo Brandi per vedere l'Italia da un punto di vista nuovo.
Con colonna sonora dedicata.

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