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RETE 4 TRASMETTE I DELIRI DI ORSINI SU ISRAELE: "FECCIA DEL MONDO"

"Le forze armate israeliane sono dei terroristi e degli assassini. I soldati israeliani sono dei terroristi, i soldati israeliani sono dei volgari assassini, i soldati israeliani sono dei terroristi, i soldati israeliani sono la feccia del mondo, i soldati israeliani sono la feccia del mondo, i soldati israeliani sono la feccia del mondo, i soldati israeliani sono la feccia del mondo, i soldati israeliani sono dei terroristi".

Così Alessandro Orsini èesploso contro la giornalista Annalisa Chirico, nel corso della trasmissione È sempre Cartabianca, il talk show condotto da Bianca Berlinguer su Rete4, che aveva cercato di contenere le idiozie affermate del cosiddetto professore sulla presunta crudeltà dell’esercito israeliano: "E' molto grave professore quello che lei sta dicendo, perché come lei sa le forze armate israeliane hanno delle regole di ingaggio", aveva ribattuto la giornalista dopo le accuse di Orsini ai soldati israeliani di compiere deliberatamente una strage di civili a Gaza.

All’ennesimo delirio orsiniano è seguita l’ultima replica della Chirico: "Viene fuori il suo antisemitismo. Lei è un antisemita. Bene, hanno sentito tutti", ha ribattuto la giornalista.

La Berlinguer, per riportare tutti all'ordine, ha allora stoppato tutto e mandato la pubblicità.

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A circa 15 metri dal suo nascondiglio, ha detto, ha visto avvicinarsi motociclette, automobili e camion. Ha detto di aver visto "circa 100 uomini", la maggior parte dei quali vestiti con tute militari e stivali da combattimento, alcuni con tute scure, entrare e uscire dai veicoli. Ha detto che gli uomini si sono radunati lungo la strada e si sono passati tra di loro fucili d'assalto, granate, piccoli missili e donne gravemente ferite, dice il rapporto del Nyt. "Era come un punto di raccolta", ha detto.

La prima vittima che Sapir ha detto di aver visto era una giovane donna con i capelli color rame, il sangue che le colava lungo la schiena, i pantaloni abbassati fino alle ginocchia. Un uomo l'ha tirata per i capelli, costringendola a piegarsi. Un altro l'ha stuprata, ha detto Sapir, e ogni volta che lei sussultava, lui le affondava un coltello nella schiena.

Ha detto di aver poi visto un'altra donna "fatta a pezzi". Mentre un terrorista la violentava, ha detto, un altro ha tirato fuori un taglierino e le ha tagliato il seno. "Uno ha continuato a violentarla, e l'altro ha lanciato il suo seno a qualcun altro, e loro ci hanno giocato, lo hanno lanciato e lasciato cadere sulla strada", ha detto Sapir secondo il New York Times.

La teste ha aggiunto che gli uomini le hanno tagliato il viso e che poi la donna è scomparsa dalla vista. Più o meno nello stesso lasso di tempo, ha detto, ha visto altre tre donne violentate e terroristi che trasportavano le teste mozzate di altre tre donne. Sapir ha fornito fotografie del suo nascondiglio e delle sue ferite, Gli agenti di polizia hanno confermato la sua testimonianza e hanno rilasciato un video di lei, con il viso oscurato, in cui racconta parte di ciò che ha visto.

Un altro testimone, Raz Cohen, secondo il rapporto del Nyt, un giovane israeliano che ha partecipato al rave e che aveva lavorato recentemente nella Repubblica Democratica del Congo addestrando soldati congolesi, ha detto che si nascondeva in un letto di ruscello prosciugato, cosa che gli ha fornito una certa copertura dagli assalitori che perlustravano la zona e sparavano a chiunque trovassero, ha detto in un'intervista di un'ora e mezza in un ristorante di Tel Aviv.

Forse 40 metri davanti a lui, ha ricordato, un furgone bianco si è fermato e le sue porte si sono aperte. Ha detto di aver poi visto cinque uomini, che indossavano abiti civili, tutti con coltelli e uno con un martello, trascinare una donna sul terreno. Era giovane, nuda e urlava. "Si riuniscono tutti intorno a lei", ha detto Cohen. "Lei è in piedi. Cominciano a violentarla. Ho visto gli uomini che stavano a semicerchio intorno a lei. Uno la penetra. Lei urla. Ricordo ancora la sua voce, urla senza parole". "Poi uno di loro solleva un coltello", ha detto, "e l'hanno semplicemente massacrata".

Un altro resoconto citato dal rapporto del Nyt è quello di Shoam Gueta, che ha raccontato scene orribili di donne violentate e massacrate. I tecnici medici volontari dell'emergenza hanno descritto il ritrovamento di corpi con segni di violenza sessuale nel luogo del rave e nei kibbutz, rammaricandosi della loro incapacità di documentare di più, a causa delle regole religiose e della necessità di rispettare i morti. Nonostante le difficoltà, la polizia israeliana continua a scoprire prove di violenza sessuale.

Testo | Adnkronos

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ANTISEMITISMO A VENEZIA, SCRITTA SHOCK: «EBREI MALEDETTI, VI CERCHEREMO CASA PER CASA IN TUTTO IL MONDO PER SGOZZARE VOI E I VOSTRI BAMBINI»

"Ebrei maledetti, vi cercheremo casa per casa in tutto il mondo per sgozzare voi e i vostri bambini", un messaggio violento, tracciato a caratteri cubitali con la vernice rossa, campeggia da lunedì mattina sul muro dell'ex galoppatoio del Lido di Venezia, lungo via Sandro Gallo.

Proprio nel giorno in cui, all'Università Ca' Foscari Veneziai, inizia la protesta degli studenti per chiedere all'università di interrompere ogni rapporto con qualsiasi istituzione o realtà israeliana, sul litorale veneziano qualcuno ha deciso di compiere un gesto più inquietante e aggressivo, che potrebbe però costargli una denuncia da parte delle autorità, nel caso riuscissero a identificarlo.

La scritta è stata subito segnalata dai residenti della zona, allarmati, e ora saranno le forze dell'ordine a cercare di individuare il responsabile, ricorrendo alle telecamere di sorveglianza dei dintorni per ricostruire quanto accaduto nella notte di domenica, quando sembra essere stata tracciata la scritta a bomboletta.

Nel corso della mattinata, Veritas ha ripulito il muro su disposizione del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Testo | La Nuova di Venezia e Mestre

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