IL GIUSNATURALISTA
1.12K subscribers
1.58K photos
229 videos
154 files
2.04K links
Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
Download Telegram
Il mio canale You Tube (link)
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

LA FINTA AUTONOMIA REGIONALE: SVEGLIA!!!

Non basta utilizzare la parola autonomia, bisogna studiare ed analizzare con attenzione i testi presentati per non farsi prendere in giro da una politica fatta da slogan e frasi fatte. Guardiamo la foto riportata qui sotto: a sinistra il testo originario dell'art. 2, comma 2, del disegno di legge di iniziativa governativa c.d. "Calderoli", a destra lo stesso testo dopo le modifiche apportate dalla I Commissione parlamentare permanente "Affari costituzionali" del Senato della Repubblica che, in prima lettura, ha approvato il testo. Che cosa si nota? Nel testo uscito da Palazzo Madama (A.S. n. 615), l'art. 2, comma 2, introduce la facoltá (un'arma politica ricattatoria non irrilevante) per il Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, anche su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie o di altri Ministri competenti per materia, di limitare gli ambiti materiali sui dovrá concentrarsi la successiva Intesa tra lo Stato e la Regione a Statuto ordinario interessata ad ottenere "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia". In altre parole, per tutelare "l'unitá giuridica ed economica" o certi indirizzi ritenuti prioritari (praticamente qualunque cosa), il Presidente del Consiglio dei Ministri puó escludere dal negoziato funzionale all'intesa alcune materie. In sintesi: azzoppare l'autonomia (che è già di per sé poca cosa in quanto sugli interessi ricompresi nelle materie pendono i criteri di individuazione delle stesse stabiliti dalla Corte costituzionale dopo il 2001 che non sono certamente favorevoli per le Regioni: prevalenza, uniformitá, chiamata in sussidiarietá etc.). Nessuno che, sul punto, abbia rilevato la potenziale incostituzionalitá della disposizione normativa dell'art. 2, comma 2? Come: l'art. 116, comma 3, della Costituzione vigente consente alle Regioni ad Ordinamento comune di negoziare ben 23 materie e la normativa attuativa di rango primario limita questa possibilitá mediante l'introduzione di una facoltá preclusiva in capo al Presidente del Consiglio dei Ministri? E nessuno solleva il problema? Chi parla di giornata storica o sfodera cartelli sull'autonomia ha letto il testo? E mi fermo a questo aspetto per non parlare di altri obbrobri che rimandiamo alla prossima puntata.
Confronto, su Byo Blu, sull'autonomia regionale con due senatori rispettivamente del Pd e della Lega. Peccato mancasse un esponente di FDI.
E vaiiii
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: Fonte La Veritá.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
IL POSTUMANESIMO E LA LIBERTA' NEGATIVA - REPORT - DANIELE TRABUCCO

Il postumanesimo è il passaggio intermedio fra "l'umano" e il "trans-umano"
L'uomo, adagiato sul benessere materiale, è affascinato dalla scienza e dalla tecnica e rinuncia gradualmente alle sue capacità cognitive (ad intelligere). Dio viene sostituito dai nuovi principi del progresso.

Ce ne parla Daniele Trabucco al convegno organizzato dalla Confederazione dei Triarii tenutosi ad Arezzo il 20 gennaio 2024.

https://www.youtube.com/watch?v=3pUiCnYJ19E

ASCSOLTA IL PODCAST https://spotifyanchor-web.app.link/e/YojH5HV2DGb

UNISCITI AL CANALE TELEGRAM
👉 ⁠⁠https://t.me/CronacheDiCieloeTerra⁠⁠
IL TRANSUMANESIMO: GUERRA ALL'UOMO - REPORT - ROBERTO PECCHIOLI

Il movimento culturale detto transumanesimo si propone di migliorare la condizione umana attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale e la realtà virtuale. Ma è davvero solo questo l'obiettivo dei suoi sostenitori? A quale prezzo è possibile superare i limiti dell'essere umano?

Ce ne parla Roberto Pecchioli al convegno organizzato dalla Confederazione dei Triarii tenutosi ad Arezzo il 20 gennaio 2024.

https://www.youtube.com/watch?v=VIVISiu-gos

ASCOLTA IL PODCAST https://spotifyanchor-web.app.link/e/NXSQ4Hg2FGb

UNISCITI AL CANALE TELEGRAM
👉 ⁠⁠https://t.me/CronacheDiCieloeTerra⁠⁠
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

TEXAS E GOVERNO FEDERALE: VERSO UNA CRISI COSTITUZIONALE SENZA RITORNO NEGLI USA?

Il Texas é uno degli Stati meridionali degli Stati Uniti d'America e confina con il Messico (il Rio Grande é il fiume che li separa). Il Governatore repubblicano Greg Abbott, nell'ambito della c.d. "Operation Lone Star", ha deciso, al fine di contrastare l'immigrazione clandestina, di installare circa 30 miglia di filo spinato (48 Km): nel solo mese di dicembre 2023 il confine é stato illegalmente varcato da 225.000 persone. La Corte Suprema degli Stati Uniti, a seguito di petizione del Procuratore generale USA e con il voto favorevole di cinque giudici su nove, ha autorizzato l'agenzia federale, Border Patrol, di procedere alla rimozione del filo spinato installato dalla Guardia nazionale repubblicana del Texas. Il Governatore Abbott non solo si é opposto, ma ha raccolto il sostegno dei Governatori repubblicani (25 su 27) di metá degli Stati Uniti d'America. Siamo, dunque, ben oltre il semplice contenzioso tra lo Stato centrale ed uno Stato membro e la via delle riforme, con la maggioranza repubblicana alla Camera dei rappresentanti (uno dei due rami del Congresso), appare in salita. Infatti, Abbott non solo ha deciso di non rispettare le decisioni federali, ma gestisce da solo la frontiera con la sua Guardia repubblicana. Ora, se, da un lato, in base alla Costituzione vigente del 1787 la difesa dei confini esterni rientra nelle competenze dell'amministrazione federale, dall'altro, dopo la decisione della Corte Suprema, qualora si decida di continuare su questa strada, é inevitabile che il Texas, probabilmente seguito da altri Stati, seceda di fatto dalla Federazione. A questo punto, in assenza di un procedimento costituzionale che sancisca "un diritto di secessione negoziata" e salvo improbabili modifiche costituzionali che devono seguire la complessa procedura dell'art. V, tutto dipenderà dalla giá politicamente fragile Amministrazione Biden la quale sta concludendo il proprio quadriennio. Autorizzerá l'uso della forza con il rischio di un'altra guerra di secessione dopo quella del 1861–1865?