Fiorangela, canale pubblico.
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Standing ovation al prof. Orsini.
La giornata di ieri è stata caratterizzata dalle aggressioni ai danni del primo ministro slovacco, ferito gravemente a colpi di proiettile, e all'attivista chef Rubio.

Inviso ai poteri euro atlantisti per la sua contrarietà all'Agenda guerrafondaia di Bruxelles, il primo, odiato dai sionisti, il secondo.
Le due vicende sono differenti ma presentano una costante: in entrambi i casi, le mani che hanno colpito sono avallate ideologicamente dal sistema dominante. Un sistema che crea liste di proscrizione per soggetti etichettati quali filo russi o no vax, un sistema che qualifica come antisemita chi solo osa criticare Israele, sta armando le mani di chi colpisce.

Mentre riportano le notizie delle aggressioni, i quotidiani nostrani giudicano quanto siano fuori asse i soggetti colpiti e sottendono che quasi se la siano cercata malcelando soddisfazione.

La libera espressione in questo Paese non esiste più, ma a negarla sono proprio coloro i quali se ne riempiono la bocca.
Farsa VS Realtà
Media is too big
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Non sono i governi a doverci indicare chi siano i nostri nemici.
Guerra è quando il governo ti dice chi è il tuo nemico, rivoluzione è quando chi è il tuo nemico lo capisci da solo.

Lottare per la giustizia può essere estenuante. Può lasciarti da solo. Ma nulla può essere paragonabile a ciò che sta accadendo in Palestina da 75 anni.
Dire la verità è scomodo. Può lasciarti senza sostentamento, può farti perdere gli amici, può farti perdere la famiglia. Ma guardate in quanti siamo qui.
Non siete soli. Noi siamo la tua famiglia. Siamo in milioni in tutto il mondo a difendere la Palestina.
Quelli che continueranno a manifestare, a parlare, ad organizzarsi...dobbiamo abbracciarci e ringraziarci l'uno con l'altro e difendere quelli che finalmente dimostreranno di essere dal lato giusto della storia.
Nessuno è libero fino a quando non siamo tutti liberi.
Palestina libera.

Susan Sarandon
Valichi in uscita chiusi, mura a circondare il sottile lembo di terra, coste presidiate e bombe dal cielo: Gaza è una prigione a cielo aperto dove la distanza tra la vita e la morte la gioca esclusivamente la sorte.

E mentre a Gaza chi scampa le bombe soffre fame e denutrizione, poco più in là coloni sionisti bloccano e distruggono le derrate di aiuti umanitari destinati alla Striscia.

La questione palestinese non nasce e non si esaurisce in governi folli ma nella follia del sionismo, profondamente radicato nella società civile israeliana e nelle roccaforti del potere mondiale.
All'indomani delle aggressioni a chef Rubio e Robert Fico, i maggiori quotidiani italiani tacciono l'evento, nel primo caso, ricalcano il profilo del poeta, nel secondo.

Noi possiamo solo provare ad immaginare cosa sarebbe accaduto a livello politico e mediatico se ad essere pestato a sangue, piuttosto che un difensore dei diritti dei palestinesi fosse stato un ebreo o un filo israeliano.

https://www.youtube.com/live/UnK19vRHZns?si=U-UngvBRr0VhRHmk
10 ottobre 2023, in occasione dell'evento organizzato dal quotidiano Il Foglio per Israele, Pacifici, l'ex presidente della comunità ebraica di Roma fondatore del gruppo "Per Israele", afferma:

(...) i cuochi che fanno dei post antisemiti...Orsini e d'Orsi (siete dei delinquenti!): vi veniamo a prendere!

All'indomani della violenta aggressione ai danni di chef Rubio quelle parole riecheggiano alla mente e vengono riprese anche da chi ha subito il pestaggio.

Non contento, Pacifici risponde che Rubio lo sta diffamando, che alla manifestazione era presente il ministro della Giustizia (...) e che "chiaramente" si riferiva ad azioni nell'ambito della legalità.

Da un palco si urla: vi veniamo a prendere dinnanzi al ministro della giustizia. Ma a farlo è un sionista, nessun problema.
Quando poi qualcuno a prendere chef Rubio ci va davvero, questi lo denuncia ma sta diffamando.

Evidentemente l'art.604 bis,
Il REATO DI PROPAGANDA E ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA,
vale solo per specifici gruppi etnici e religiosi.
Forwarded from Rubio feat Rubio
Come mai hai cancellato il tweet Tiziana Ferrario? Non bisogna avere paura delle loro minacce, delle loro querele. Chi lotta per la giustizia e contro chi sostiene genocidio, terrorismo, morte, oppressione, tortura, occupazione e pulizia etnica, non deve temere nulla 🇵🇸✌🏾
Forwarded from ANGELO D’ORSI
Ilan Pappe, il maggior storico israeliano costretto a trasferirsi in Gran Bretagna dopo le ripetute minacce ricevute per la sua denuncia dei crimini di Israele, è stato bloccato all’aeroporto di Detroit da agenti FBI che lo hanno sottoposto a due ore di interrogatorio grottesco, umiliante.
Pappe si è difeso con dignità e con ironia. E la stessa ironia mette nel post che racconta l’episodio ricordando che al rettore dell’Università di Glasgow (di origine palestinese) era andata peggio di lui essendo stato fermato (e costretto a ripartire immediatamente) sia in Francia sia in Germania, paesi dove era stato invitato per tenere conferenze.
L’Europa che vanta di continuo la propria civiltà si rivela una terra ostile per coloro su cui cade l’interdizione del governo israeliano al quale quasi tutti i governi occidentali si mostrano succubi.
Tutto ciò fa schifo, semplicemente. Per ora la risposta migliore è leggere e diffondere i libri di Pappe a cominciare dal fondamentale “La pulizia etnica della Palestina”.
Buongiorno 🌞
Ancora sento innalzarsi appelli alla magistratura, perché faccia giustizia sui responsabili della carneficina degli antivirus.
Ma basta! Ma ancora insistono sti fresconi?
La magistratura è troppo compromessa per tornare indietro, come i medici, i politici, la stampa, la scuola… Ma la smettete di pregare e di affidarvi ai vostri carnefici?
Ma ragionate, santiddio!: se erano consapevoli, sono stati i vostri boia.
Se non lo erano, sono comunque irredimibili per la vergogna che provano, per l’orgoglio o per l’impossibilità di ammettere la loro idiota ottusità.
Nessuno mi mandi più le invocazioni e gli alti lai per il mancato intervento di giustizia della magistratura, per favore.
La magistratura salirà sul carro del cambiamento per ultima.
Il cambiamento risiede in quello che tu, anche singolarmente, sei in grado di attuare.
Se non sai far altro che chieder salvazione a qualcun altro, non ne avrai mai alcuna.