Cronache dal virus che non c'è
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"Io non sono cattivo, è che mi disegnano così"

"Le folle non hanno mai provato il desiderio della verità. Chiedono solo illusioni, delle quali non possono fare a meno" (Sigmund Freud)
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TOSCANO PARTITO-COMPULSIVO IN CERCA DI POLTRONE
Un partito all'anno toglie del lavoro ogni affanno

Agosto 2014
: Presidente Associazione “New Deal per la Calabria” (per la candidatura di Pedà nel PDL alle elezioni regionali)

Marzo 2015: Segretario Generale Movimento Roosevelt (per promuovere elezione a sindaco di Pedà e avere un assessorato)

Luglio 2015: Assessore alla cultura a Gioia Tauro

Settembre 2016
: Presidente Movimento Federale Keynesiano (per alleanza politica con Salvini)

Dicembre 2016: la giunta Toscano-Pedà si fa sfiduciare per non essere travolta dall’ondata di arresti imminenti.

Febbraio 2018: candidato alla Camera per “Lista del Popolo per la Costituzione” (Ingroia) nel collegio Gioia Tauro-Locri.

Maggio 2019: Presidente Risorgimento Meridionale per l’Italia (per candidare a sindaco di Gioia Tauro Diego Fusaro e avere un altro assessorato).

Settembre 2019: Presidente Vox Italia (per elezioni Regionali 2020)

Febbraio 2021: Presidente Ancora Italia per la Sovranità Democratica

Agosto 2022: confluisce nella lista unitaria di “Italia Sovrana e Popolare” per le elezioni politiche di settembre.

Gennaio 2023: segretario nazionale del partito “Ancora Italia Sovrana e Popolare

Gennaio 2024: segretario nazionale del partito “Democrazia Sovrana Popolare

In sei nostri articoli con video e immagini, la descrizione della sua "carriera" politica: 1, 2, 3, 4, 5, 6
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UNA GHIGLIOTTINA PER DUE A SANREMO (parte prima)
Promemoria Norimberga per Fiorello e Amadeus (continua...)
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AGGIUNGI UN POSTO A SANREMO CON BERTOLASO
Una ghigliottina per due (parte prima)
tre
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DA SANTO REMO A SAN SCEMO

Era il 1989 quando il Trio Lopez Marchesini Solenghi mise in scena una delle satire più graffianti sul circo mediatico di Sanremo e i suoi miti intoccabili quali la canzone italiana, l’allora patron Aragozzini, il santo patrono di Sanremo San Romolo e spezzò il tabù della satira religiosa, anche se poi tornò a regnare peggio di prima.

Mai avrebbero immaginato quello che sarebbe successo nei decenni successivi e fanno tenerezza gli obbiettivi della loro satira come Jovanotti, Salvi e le sorelle Boccoli che, per quanto deleteri, sembrano dei teneri puttini in confronto ai figuri putridi e marci che oggi salgono sul palco, come Maneskin, La Sed, Rosa Chemical, autentici psicopatici strafatti di droghe e precipitati nell'abisso più totale della perversione e del degrado umano.

Quella del Trio era una ironia ben diversa da quella servile e cortigiana del giullare di regime Fiorello, che lusinga i potenti (Mattarella in primis) e deride le decine di migliaia di italiani che hanno avuto gravi reazioni avverse al siero tossico e sbeffeggia i milioni di non vaccinati, già vilipesi, perseguitati e segregati dai vari lacché di regime e dai governi golpisti eterodiretti, gli stessi poi che gli affidano spazi televisivi e radiofonici immensi per continuare a fare la stampella del potere.
CARLOTTA DESSÌ VOLEVA IL VACCINO LÌ
“In via dei Matti, numero zero, non si poteva far la pipì, perché non c'era vasino lì” cantava Sergio Endrigo… Oggi invece in via degli Aguzzini numero 1, per i bambini vogliono solo il vaccino lì.

Inviata di punta delle peggiori trasmissioni televisive Mediaset (compreso il pornografico “Pomeriggio 5” di Barbara D’urso), Carlotta Dessì è stata protagonista zelante, scrupolosa e spietata del terrorismo finto pandemico e dei diktat dei sieri tossici, con una predilezione criminale verso quelli dei bambini.

In questo post Instagram la vediamo come inviata di una trasmissione Mediaset, mentre esalta, con tanto di intervista, la vaccinazione di due dodicenni, trascinati a forza da due mamme, che “credevano nel vaccino”, come lei.

Giordano, nel suo ipocrita elogio funebre, non ha avuto nemmeno il coraggio di dire che la sua ultravaccinata inviata Dessì, forse è stata uccisa dal siero letale, a soli 35 anni.

Lei ha forgiato, come tanti, il suo tragico destino. Ma ha anche contribuito attivamente all’assassinio di migliaia di persone propagandando il terrore pandemico, i protocolli domiciliari, ospedalieri e le inoculazioni di massa. E questo non le sarà mai perdonato. A lei e a nessun altro.

Ma era bella, bella davvero…
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TALEBANA DESSÌVAX A CACCIA DI NOVAX (e del medico Delicati)

Servizi televisivi ributtanti, difficili da sopportare, ma necessari per segnarsi i nomi e memorizzare le facce della feccia televisiva che sosteneva la dittatura sanitaria e chiedeva in coro il sangue dei cosiddetti novax.

Come successo per il finto partito antisistema Italia Sovrana e Popolare, che alle elezioni politiche del 2022 candidò molti sgherri che avevano appoggiato restrizioni e sieri tossici, in futuro il pericolo più grande sarà il tentativo di cancellare le malefatte e sdoganare personaggi coinvolti ad ogni livello nei crimini del fantavirus, come ha fatto vergognosamente Mario Giordano con la beatificazione della volenterosa carnefice della dittatura, Carlotta Dessì.
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PEDI-CIDIO-VAX URRÀ!
Era il 27 dicembre 2021 e a condurre Pomeriggio 5 (News) non c’era il solito mostro televisivo Barbara D’urso, ma la più presentabile, e altrettanto nefasta, Simona Branchetti.

L’inviata di punta era sempre la volenterosa carnefice della dittatura Carlotta Dessì, che in questo caso si rende complice del peggiore dei crimini, ovvero intervistare due bambini dodicenni appena “vaccinati” con il siero tossico, per convincere altri milioni di bambini, ragazzi e mamme a fare la stessa cosa.

Si vede che i due poveri bambini, palesemente intimoriti, sono stati maldestramente addestrati sulle risposte da dare, tanto da precisare che loro non hanno paura degli “effetti collaterali” (excusatio non petita, accusatio manifesta…), ma solo della puntura dell’ago e quando uno dei due si lascia sfuggire qualcosa di troppo, la Branchetti, con il terrore in faccia di ciò che avrebbero potuto dire due ingenui bambini, tronca subito il discorso e la butta in operetta con la storiella della DAD scolastica

Nel suo post instagram che abbiamo già mostrato qui, la Dessi ci tiene a precisare che lo scopo di quelle dirette e di quelle interviste era quello di “sensibilizzare tante persone e famiglie” e mostrare che le “mamme hanno fiducia e ci credono, non mamme che vogliono male ai figli perché li vaccinano” (ancora excusatio non petita…).

Una vera pistola fumante contro il suo operato e quello di migliaia di “giornalisti” come lei, in cui la condotta criminale e criminogena, è documentata in maniera schiacciante in decine di video, post, articoli e interviste.
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“CARLOTTINA AIUTACI DA LASSÙ”
Don Mario Giordano proclama santa la Dessì

Se abbiamo pubblicato ben 5 articoli con foto e video su Carlotta Dessi, non è perché il suo giornalismo era particolarmente criminale (anzi, era più sprovveduta e mediocre di altri), ma per arrivare al punto emblematico, che è questo.

Se una giornalista commette gli orrori che abbiamo visto (1,2,3,4), ma poi Mario Giordano non dice mezza parola sulla probabile causa della sua morte, nasconde tutte le malefatte e la santifica dicendo che “ci ha dato una lezione infinita, che ci ha insegnato tanto professionalmente, era brava, coraggiosa, tenace, ostinata, determinata, aveva il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, di guardarle in faccia, di non avere paura, un modello di cui essere all’altezza”, è evidente che si tratta di menzogne ignobili (che è il vero compito nascosto di quasi tutti i giornalisti), che gridano vendetta al cospetto dei milioni di vittime del golpe finto pandemico.

Ma perché Giordano rovescia la realtà in questo modo? Perché per quasi tre anni ha commesso crimini giornalistici ancora peggiori di quelli della sua inviata Dessì (1,2, 3), quindi per coprire se stesso deve coprire anche i suoi colleghi.

E evidente l’impossibilità assoluta di fare fronte comune con tali personaggi, perché mentre noi vogliamo processare e condannare a tutti i costi i giornalisti e tutte le altre categorie complici della dittatura, loro lavorano per insabbiare e coprire tutto, perché così salvano se stessi.

Se Giordano o altri si sono resi conto dei loro terribili errori, allora devono riconoscerli, scusarsene e accettare i processi e le relative pene, che non potranno mai essere condonate.
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(1) “BISOGNA CHIUDERE TUTTO E SUBITO”

Lo Stato può decidere anche di prendere le misure più drastiche. Io l’ho detto oggi a Giuseppe Conte. Sono convinta che ci convengano 15 giorni tutti a casa

Penso che si deve prendere in considerazione l’ipotesi di una serrata reale, di chiedere alla gente di stare a casa due settimane. Se io per due settimane provo a immaginare una misura più rigida dopo penso che sarà meglio.

Stare fermi due settimane
, identificare i focolai che abbiamo, concentrare le risorse su quei focolai, evitare che il virus giri ancora di più.

Ma
(ci obbiettano): che segnale diamo a livello internazionale se noi dovessimo scegliere delle posizioni più rigide? A livello della nostra immagine nel mondo, l’idea di uno Stato che reagisce con fermezza, che prende una decisione importante con i cittadini che collaborano, che si prendono per mano (sic), e che tirano fuori l’Italia da questo dramma, sarebbe per noi un elemento rassicurante per i mercati.

Queste cose si confrontano con i virologi, però penso che a questo punto sarebbe meglio una misura più drastica. Io l’ho chiesto oggi al Presidente Conte, che faceva resistenza su una ipotesi così radicale e lo capisco. Gli ho chiesto: siete sicuri che una misura di questo tipo non dovrete prenderla tra 10 giorni, quando la diffusione del virus sarà tale che neanche quella misura potrebbe fermarlo?

Se noi non fermiamo il contagio, le terapie intensive si riempiono, noi non potremo curare la persona di 48 anni a cui viene un infarto, perché non ci sarà un’ambulanza che lo va a prendere.

Se noi lo spieghiamo così agli italiani
(ovvero con il terrore) io non credo che gli italiani abbiamo bisogno del regime comunista cinese per capire che ti devi fermare (basta un regime tirannico all’italiana)." (continua)
(2) “BISOGNA CHIUDERE TUTTO E SUBITO”

(prosegue da qui) "Certo alcuni faranno più resistenza, ma se le cose si spiegano con chiarezza… Io credo che il popolo italiano è capace di ascoltare un grido di solidarietà

Certo lo Stato deve dimostrare che c’è, deve dimostrare fermezza
… Dallo Stato italiano voglio delle pene esemplari per gente che in un momento come questo si mette a fare le rivolte dentro le carceri… altrimenti quando noi domani dovessimo fare regole più ferree, rischieremo che il Coronavirus diventa il Luna Park dei criminali.

Ci vuole assolutamente un commissario straordinario che non ha il problema del consenso… perché a noi serve qualcuno che miri dritto all’obbiettivo, altrimenti rischiamo di non rialzarci più…
Bertolaso è una persona che saprebbe fare molto bene questo lavoro, una persona che mi piacerebbe."

(Giorgia Meloni 10 marzo 2020, Fuori dal Coro, con Giordano che sollecita e appoggia tutte le sue posizioni)

La storia reale di quelle settimane tra febbraio e marzo 2020 è tutta da scrivere, ancora.
LA SANTA CRICCA COLLABORAZIONISTA

E dopo aver dimostrato con prove schiaccianti che Giordano (e la Dessì) con “Fuori dal Coro” sono stati (insieme ad altre migliaia di giornalisti e almeno per i primi 2 anni) trai i fautori più zelanti del golpe mondiale dell’OMS, della menzogna del virus, della truffa del tampone, della psicosi del contagio, del terrorismo sanitario, dei criminali protocolli ospedalieri, del lavaggio del cervello “vaccinale” e quindi responsabili dell’annientamento sociale o della morte di migliaia di persone... chi poteva essere il primo della lista nel raduno della catto-cricca infiltrata e doppiogiochista? Mario Giordano, appunto.

Organizzato dal (dis)on. eurodeputato di Fratelli d'Italia Sergio Burla-to (già Caccia, pesca e ambiente, Alleanza Nazionale, Popolo delle Libertà, Forza Italia), ospita cattoborazionisti del calibro di Silvana Di Mari e Monti, Massimo Citrullo, Francesco Borgovecchio, Silver Nervosi (jolly ateo), Fabio Durante, Leonardo Sgherra, Paolo Bella Vita, Antonio Porto d’Armi, Dario Gioco Mazzo, Federica Angioletto, Giovanni Fra Chiese, Francesca a Caval Donato e via turlupinando.

E la solita sbobba diversamente covidiota e nazional-retrò a base di: non siamo negazionisti; il ciovid si ciurla; Nossignor Viganò; Di Bella; Montagnier; De Donno; Cosap; Contatevi; poliziotti e militari più morti dei normali morti da siero; vittime da "vaccino" sì, assassinati negli ospedali no; è una guerra spirituale; sono satanisti; noi siamo La Verità; quanta gente ci guarda da lassù; l'uomo non è una scimmia ma uno spermatozoo di dio, ecc.

Oltre ai link in azzurrino su questo testo, basta fare una ricerca per nome sui nostri canali per constatare - per molti di questi figuri - le malefatte collaborazioniste compiute nel corso di questi anni e che hanno provocato una consistente parte di sofferenze e vittime, al pari di quelli che dicono di combattere.
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IL BARATTO: MEZZE VERITÀ PER GRANDI BUGIE

Chi afferma che “il vaccino ha salvato milioni di persone, nessuno lo mette in discussione” non è un nostro alleato ma un nostro nemico, un lupo mascherato da agnello, un infiltrato, un opportunista, un gatekepeer se preferiamo.

Questa non è di sicuro una frase che esce per caso dalla bocca dell’inviata di “Fuori dal coro” Eugenia Fiore (identica a quella detta da Speranza), ma concordata con il suo direttore Mario Giordano, che continua con la tecnica del “un passo avanti e due indietro” che porterebbe di sicuro alla rovina di tutti noi, ma garantirebbe a lui una carriera luminosa.

Tanti sono quelli che si sono concentrati sull’episodio in sé e sui dialoghi tra Speranza e la vittima in carrozzina, non accorgendosi o facendo finta di non accorgersi della frase infame detta dalla giornalista, perché in gran parte fanno parte della stessa cricca collaborazionista e hanno gli stessi obbiettivi e interessi “diversamente criminali”.

Con Speranza non ci può essere nessun dialogo o confronto: sui suoi crimini immani ci sono prove schiaccianti e la sua colpevolezza è manifesta e acclarata e l’unico sbocco che può avere un processo nei suoi confronti, secondo il codice di Norimberga, non può che essere la pena capitale. Il resto sono chiacchiere inutili.
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PER “CREDERE” NELLA SCIENZìA CI VUOLE FEGATO

Il metodo scientifico-sperimentale - nato di fatto con Galileo Galilei, perseguitato dalla Chiesa cattolica pochi anni dopo l’uccisone sul rogo di Giordano Bruno (1600) - ha prodotto cambiamenti senza precedenti, con scoperte di ogni tipo nell'astronomia, fisica, chimica, medicina, ingegneria e tecnologia (che è quella che ci permette di essere qui adesso).

Ma questo ha richiesto grandi lotte e immani sacrifici umani, con ripercussioni anche in ambito filosofico e politico, che finalmente assestarono un duro colpo alle aristocrazie, alle monarchie, alle religioni, alle superstizioni, alla magia, all’esoterismo, alla schiavitù, ovvero a tutto ciò che andava contro la dignità, la libertà e l’uguaglianza tra gli uomini.

Ma quando iniziarono a scorrere fiumi di denaro dagli Stati nazionali e dalle multinazionali, la ricerca, il dubbio e il contradittorio, lasciarono sempre più spazio al dogmatismo, al delirio di onnipotenza e alla costruzione di "verità scientifiche" su commissione, tramite studi fasulli, pur di ottenere finanziamenti.

Con la farsa della pandemia da SarsCov2, dei tamponi e dei sieri a mRNA, è stato assestato un colpo mortale alla credibilità della scienza che ora appare una ideologia autoritaria, censoria e criminale, nelle mani di multinazionali, gruppi finanziari, industriali e magnati vari.

Il brano del film dei Monty Python "Il senso della vita" ci descrive, a suo modo, un meccanismo simile: quando le straordinarie e suggestive scoperte astrofisiche, frutto di osservazioni indirette e calcoli complessi, spesso ipotetiche e approssimative, vengono spacciate come verità assolute, poi in suo nome si può chiedere agli esseri umani qualsiasi "sacrificio".

E con il "covid" ci hanno chiesto di mandare i nostri cervelli all'ammasso e persino di "offrire" la nostra vita.

(La traduzione dei sottotitoli è nostra. In quelli del DVD/Blu-ray ci sono aggiunte arbitrarie, come per es. la paralo "Dio", assente nel testo inglese della canzone)