Centro Meteo Lombardo
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⚠️ AVVISO IMPORTANTE ⚠️

La tempesta di Föhn prevista per la serata di oggi, lunedì 25 marzo 2019, sta manifestandosi con particolare irruenza nei settori prealpini e pedemontani lombardi centro-occidentali, specie Varesotto, Comasco, Lecchese, Brianza e Bergamasca ovest, con interessamento importante anche delle pianure del Milanese centro-ovest e della Lomellina nonché - in maniera più circoscritta - dell'Iseo e del Garda.
La nostra rete di monitoraggio sta registrando raffiche localmente prossime ai 100 km/h, valori che suggeriscono elevata probabilità di danni diffusi per abbattimento di alberi e in generale per il danneggiamento di strutture tipicamente sensibili al forte vento.

Pur nell’immenso lavoro svolto dagli enti preposti (Vigili del Fuoco, Prot. Civile, etc.), che avranno di fronte una notte lunga e a cui va un gigantesco ringraziamento per il preziosissimo impegno, sarà verosimilmente complicato rimuovere tutti i detriti entro l’alba di domani, martedì.
Nelle prossime ore il vento andrà rapidamente attenuandosi, fino a rientrare del tutto già dal primo mattino, ma è lecito aspettarsi la presenza di detriti sparsi e/o di strutture potenzialmente pericolanti/danneggiate che saranno meglio ponderabili alla luce del giorno.

Per questa ragione, anche per la mattinata di domani, martedì 26 marzo, raccomandiamo LA MASSIMA ATTENZIONE su tutte le strade interessate dal fenomeno.

Occhi aperti! Siate molto prudenti.
La consapevolezza fa la differenza, sempre.
PREVISIONE PER GIOVEDÌ 4 APRILE 2019

Nella giornata di giovedì 4 aprile osserveremo la fase più attiva e significativa – in termini pluviometrici – della perturbazione già in corso, che fino ad ora, in accordo con le attese, ha distribuito qualche pioggia sparsa di buona entità (10-30mm) solo a ridosso dei rilievi, ben poco invece in sede padana (0-5mm).

Nel corso della giornata un importante sistema frontale guadagnerà via via terreno verso levante, distribuendo piogge sparse, a prevalente carattere di rovescio. Cerchiamo di inquadrarne la dinamica generale in regione, al di là dei dettagli spiccioli che – in particolare in un frangente come questo – sono ben poco predicibili e suscettibili di variazioni significative da luogo a luogo.

Già dalle prime ore di giovedì si attendono piogge localmente intense e abbondanti nel Verbano-Cusio-Ossola (>100mm in 12 ore) e in maniera meno insistente nel limitrofo Varesotto, con qualche rovescio sparso in estensione meridiana nelle aree al confine con il Piemonte. Piogge sparse anche sui rilievi retici e orobici, inizialmente di moderata entità. Qualche piovasco più intermittente sarà inoltre possibile nella fascia padana lombarda centro-occidentale, mentre in quella centro-orientale dovremo inizialmente attenderci un tempo più asciutto. Attenzione, al mattino, a un importante rinforzo della ventilazione orientale specie sulle alte pianure e pedemontane centro-ovest (VA-CO-LC-BG), con possibili raffiche sostenute fino a 50-60 Km/h.

Nel corso del pomeriggio i fenomeni andranno intensificandosi ed estendendosi a tutti i settori, traslando entro sera in direzione della fascia prealpina centro-orientale. In questa fase dovremo attenderci la progressiva attivazione di linee di rovesci convettivi, localmente temporaleschi, in lento spostamento verso levante. La stagionalità non suggerisce particolari criticità, ma un eventuale insistenza di rovesci semi-stazionari, specie in fascia pedemontana, potrebbe determinare qualche transitorio problema di deflusso. Raccomandiamo dunque la massima prudenza su tutte le strade interessate dai fenomeni più intensi.

In serata osserveremo una progressiva attenuazione delle piogge a partire dai settori sud-occidentali, per liberare quindi le pianure entro la notte, con fenomeni residui relegati viepiù ai rilievi.

Quota neve inizialmente sui 1500-1700m, in calo serale (nell’ultima finestra di precipitazioni) fino a circa 1000m di quota.

Venerdì inizialmente nuvoloso, con residue piogge (di modesta entità) sui settori orientali. Schiarite più estese dal pomeriggio.

Temperature stazionarie o in calo giovedì, in ripresa da venerdì, tuttavia in linea con la stagione (massime pomeridiane difficilmente sopra i 18/19°C).

Fine settimana nuvoloso o comunque variabile, anche se tendenzialmente asciutto, con qualche isolata pioggia sparsa più probabile dal pomeriggio di domenica.
Nelle ultime 24 ore i rilievi lombardi sono stati interessati da precipitazioni molto abbondanti, localmente estreme (fino a 200mm totali sui crinali orobici). Un simile scenario suggerisce una situazione MOLTO PERICOLOSA (già di grado 4*) per quanto riguarda l’instabilità del manto nevoso in quota. Sulle nostre Alpi (specie le Orobie) gli accumuli di nuova neve fresca stanno superando diffusamente i 100cm oltre i 2000m, circa 40-70cm dai 1600m, 10-30cm dai 1200m. Un ulteriore contributo è atteso nella prima parte della notte su domani, venerdì 5 aprile 2019, giornata che già dal mattino dovrebbe presentare le prime schiarite, con residui deboli fenomeni nei settori orientali.

Stante il campo termico relativamente mite – zero termico atteso a circa 2200-2400m slm – e l’importante radiazione solare di APRILE, questo nuovo manto già da domattina andrà a rapida fusione e tenderà presto a lubrificare la superficie su cui appoggia (esigui strati di neve vecchia o nudo terreno). Questo significa che eventuali scaricamenti anche di modesta entità tenderanno ad innescare valanghe potenzialmente massive, che andranno a impegnare i naturali valloni di scorrimento. In queste condizioni la colata può percorrere lunghissimi tragitti e raggiungere per gravità quote prossime ai fondovalle, ossia molto più basse rispetto alla zona iniziale di distacco.

Per questa ragione, specie nelle porzioni di territorio sottostanti ai pendii di vetta più ripidi ed esposti a sud, sussiste un rischio potenziale anche alle quote molto inferiori dove l’innevamento è più modesto o nullo e dove – a torto – si potrebbero stimare condizioni di relativa sicurezza.

L’attività escursionistica sui rilievi necessita pertanto di un’estrema capacità di valutazione locale del pericolo.
Evitate tassativamente escursioni in località che non conoscete e considerate la possibilità di fenomeni valanghivi anche dove non sono stati quasi mai osservati. Seguite scrupolosamente i suggerimenti delle guide e degli esperti locali e consultate i bollettini* emessi dagli enti competenti.

Nel dubbio, la decisione più saggia è la rinuncia.

* http://www.arpalombardia.it/_layouts/arpa/meteo/bollettinimeteo/NIVO/bolnivo.pdf
ANALISI DELLA DINAMICA ATTESA IN REGIONE

Una vasta perturbazione nord-atlantica, ben apprezzabile dal satellite (http://cml.to/sat), è ora attiva sulla Francia e sta guadagnando terreno da occidente in direzione del Bel Paese. Correnti molto tese, richiamate dai quadranti meridionali, innescano rovesci sparsi a ripetizione a ridosso dei rilievi alpini e prealpini, con fenomeni più isolati al piano.
In occasione del transito frontale, previsto sul Nord Italia in mattinata, piogge sparse – a prevalente carattere di rovescio – andranno localmente a impegnare anche le aree padane, seppur in maniera molto irregolare in accordo con le correnti in quota eccessivamente tese.

A seguire, indicativamente attorno al mezzogiorno locale, l’ingresso di masse d’aria più secche da sud-ovest libereranno temporaneamente i cieli di pianura e dell’Oltrepò Pavese, dove attendiamo dunque ampie temporanee schiarite. Tra Alpi e fascia prealpina, invece, persisterà nuvolosità più compatta con piovaschi sparsi.

Nel corso del pomeriggio, indicativamente tra le ore 14 e le 17, l’ingresso di abbondante aria fredda in quota da ovest andrà ad attivare un’importante fase d’instabilità post-frontale. Lo sviluppo dei cumulonembi, favorito dal soleggiamento, avrà finalmente modo di sostenersi anche lontano dai rilievi, stante il progressivo rallentamento delle correnti in quota e il repentino aumento di vorticità ciclonica.
Le prime torri avranno probabile innesco a ridosso delle medio-alte pianure occidentali (VA-CO-MB) con estensione in direzione del Milanese e del Lecchese- Bergamasca, nonché in Lomellina e nelle limitrofe pianure piemontesi.
Sistemi temporaleschi multicellulari saranno quindi responsabili di nuove precipitazioni, localmente intense e/o accompagnate da grandine (sebbene di piccole dimensioni, potrebbe accumularsi in maniera significativa). Prestate attenzione in tal senso. Come di consueto, sarà utile monitorarne l’evoluzione in tempo reale (http://cml.to/radar). Molta attenzione, inoltre, agli improvvisi rinforzi del vento in prossimità dell’eventuale attività temporalesca.

Entro sera i fenomeni convettivi andranno mitigandosi a partire dalle province nord-occidentali, trasferendosi nei settori padani centro-meridionali (Pavese e Lodigiano, quindi Cremonese e Mantovano), aree che - dopo le schiarite del pomeriggio - dunque osserveranno nuove precipitazioni, lentamente trasportate verso levante da un meso-minimo padano in senescenza (molto didattico: al radar meteo apprezzeremo la stretta rotazione antioraria dei nuclei precipitativi residui).

Nella notte su sabato progressiva cessazione delle piogge su tutti i settori.

Sabato giornata sostanzialmente asciutta, freschetta all’alba - specie sui monti - ma poi gradevole (massime pomeridiane sui 20-22°C al piano), con cieli viepiù sporcati dal transito di nubi alte irregolari da ponente.

L’evoluzione per domenica è ancora incerta, stante la discesa settentrionale di una massa d’aria estremamente fredda in quota, la cui esatta posizione è fondamentale per discriminare la fenomenologia in regione. Ad ogni modo è molto probabile un contesto di variabilità, specie su centro-est regione, dove entro il pomeriggio sarà peraltro inevitabile l’instabilità convettiva (locali rovesci e temporali). Più ottimismo per quanto riguarda il centro-ovest lombardo, che potrebbe osservare tempo quasi asciutto.
La mappa allegata riassume l’evoluzione meteo attesa per la giornata di domenica 5 maggio 2019.
Abbiamo volutamente evidenziato SOLO le possibili criticità: nelle aree prive di segnalazioni avremo comunque cieli coperti o molto nuvolosi e potranno comunque presentarsi precipitazioni sparse con ventilazione sostenuta, seppur con minore probabilità e intensità (in particolare sulle Alpi centro-occidentali, che resteranno ai margini dei fenomeni).

* NEVE: al mattino, possibile neve fino a quote collinari (300/500m) su Piemonte meridionale e Oltrepò Pavese. Dal pomeriggio estensione del rischio neve a bassa quota in Emilia. Attenzione, quindi, alle direttrici per la Liguria (A6, A26, A7). Dal pomeriggio/sera le medesime condizioni andranno a verificarsi nel versante appenninico padano di Piacentino, Parmense e Reggiano, dove saranno possibili accumuli nevosi fino a bassa quota (4-700m slm). Non rischiate il transito sul valico della Cisa (Parma - La Spezia) se non siete attrezzati con catene o pneumatici da neve (fa ridere, al 5 di maggio, ma tant'è).

* VENTO FORTE: al mattino vento molto forte su Gardesano (>100 km/h) e alto Bresciano. Forte ventilazione settentrionale anche nei settori nord-occidentali (Va-Co, Valchiavenna e Lario), con successiva estensione padana ai settori lombardi al confine con il Piemonte. Nella parte centrale della giornata, rinforzo della ventilazione di Bora sul Mantovano. Particolare attenzione, inoltre, al forte vento di Tramontana in riviera ligure di ponente.

* PIOGGE ABBONDANTI: possibili su tutti i settori padani e pedemontani lombardi da tarda sera di sabato e nella notte su domenica (inizialmente nei settori occidentali, in traslazione a quelli centro-orientali). Dal mattino di domenica probabili rovesci concentrati in particolare tra Est Milanese, Pavese, Lodigiano e Cremonese.

In sintesi: la Lombardia, dopo i rovesci localmente temporaleschi di sabato sera/notte che impegneranno in prevalenza i settori padani centrali, vedrà precipitazioni significative al mattino in Oltrepò Pavese e basse pianure, medie pianure indicativamente da Milano verso est, con rapido calo termico (5/8°C). Fenomeni più moderati tra alte pianure e pedemontane, precipitazioni scarse o del tutto assenti nei settori nord-occidentali, dove sarà prevalente la ventilazione asciutta di tramontana.
Dal pomeriggio i fenomeni andranno via via a concentrarsi nelle province al confine con il basso Piemonte, l’Emilia e il Veneto, terminando su Alpi, Prealpi e pedemontane.
In serata piogge residue relegate alle basse pianure centro-orientali.
Lunedì giornata asciutta e soleggiata, fatta salva nuvolosità residua mattutina su centro-est regione.
⚠️ AVVISO DI PRECIPITAZIONI INTENSE

Nel pomeriggio di SABATO 11 MAGGIO 2019 attendiamo una fase temporalesca significativa, potenzialmente critica in particolar modo in fascia padana e pedemontana per la possibilità di violente raffiche di vento al transito delle linee precipitative, nonché per il rischio grandine. Segue analisi dell’evoluzione prevista in regione.

Già dal mattino attendiamo nuvolosità sparsa su tutti i settori, più compatta a ridosso dei settori alpini e prealpini centro-occidentali (VA-CO-SO) dove fin dal mattino saranno possibili brevi e isolati rovesci di moderata entità.
Nel primo pomeriggio, in particolare nelle medio-basse pianure, si attende un effimero miglioramento del tempo, con buone possibilità di sole (cieli più chiusi, invece, a ridosso dei rilievi di Alpi e Prealpi).
A partire dal metà pomeriggio, indicativamente dalle ore 16, l’approssimarsi di un sistema frontale da ovest determinerà il rapido innesco della convezione sui gran parte dei settori padani lombardi, evento che andrà già a risolversi dal tardo pomeriggio nelle province nord-occidentali, mentre si prolungherà in serata in quelle orientali. Ciò significa che, con ogni probabilità, su centro-ovest regione avremo una serata asciutta, anche se molto fresca (12/14°C) a dispetto delle temperature ben più gradevoli (21/22°C) che precederanno i temporali.

La mappa allegata, senza pretesa di precisione, cerca di riassumere la dinamica evidenziando le aree a maggiore rischio di fenomenologia intensa.
Al di là delle precipitazioni, che localmente potrebbero risultare intense e a carattere di forte rovescio, la principale criticità è rappresentata dalle possibili forti e improvvise raffiche di vento al transito delle linee temporalesche. Per questa ragione raccomandiamo di prestare la massima attenzione alle strutture all’aperto (tendoni, gazebo, cartelloni, etc.), predisponendo per tempo le opportune misure di sicurezza.

Suggeriamo a tal proposito di monitorare l’evoluzione dei temporali (specie dalle ore 16 alle ore 20) tramite il radar precipitazioni: http://cml.to/radar

Domenica 12 maggio: al mattino molte nubi su centro-est regione, con piogge residue tra est Bresciano, Gardesano e Mantovano. Generalmente soleggiato su ovest regione. Nubi compatte sui crinali retici, con deboli nevicate (Valle di Livigno).
Nel corso del pomeriggio aumento della nuvolosità, in rientro da levante, ad impegnare quasi tutti i settori fuorché l’estremo ovest regione, dove insisterà ventilazione secca di favonio (rinforzi significativi relegati quasi esclusivamente alla prima pedemontana VA-CO-LC e alle zone di pianura al confine con il Piemonte). Sui rilevi alpini retici e alte Orobie ventilazione sostenuta dai quadranti settentrionali. In fascia pedemontana e prime Prealpi centro-orientali (BG-BS) possibilità di isolati rovesci pomeridiani di breve durata e moderata intensità.
E’ inoltre possibile, nel tardo pomeriggio di domenica, la formazione di una moderata linea di rovesci tra est Milanese e Bergamasca-Lodigiano, lungo la classica dry-line a ridosso del corso del fiume Adda.
⚠️ AVVISO DI PRECIPITAZIONI INTENSE

La mappa allegata riassume le possibili criticità attese in regione (e aree limitrofe) per il pomeriggio/sera di oggi, MARTEDÌ 28 MAGGIO 2019. Questo avviso è verosimilmente l’ultimo prima di una bella pausa "estiva", pertanto stringete i denti, siate lieti e prenotate antistaminici ed estetista.

Possiamo individuare due aree principali:

1) Da metà pomeriggio in fascia appenninica tra Alessandrino, Oltrepò Pavese e Piacentino: si attende l’innesco di temporali localmente intensi, con possibilità di grandine specie nei settori a ridosso dell’Alessandrino e nelle valli piacentine. Attenzione alla possibilità di precipitazioni molto abbondanti su Val Nure e Val Trebbia. Possibile una parziale estensione dei fenomeni lungo l’asse del fiume Po, a lambire basso Lodigiano, Cremonese e Mantovano.

2) Dal tardo pomeriggio-sera in fascia pedemontana e medio-alte pianure tra Cremasco, Bresciano e Gardesano. In questi settori il fattore di rischio principale è la possibilità di precipitazioni localmente abbondanti.

Attività convettiva è inoltre possibile, seppur meno significativa e senza particolari criticità, dal primo pomeriggio tra basso Varesotto, Novarese ed estremo ovest Milanese, nonché in maniera sparsa, nel corso del pomeriggio, in area lariana e nel comparto delle Orobie.
Altrove attendiamo fenomeni moderati, al più sotto forma di piogge sparse o rovesci.

Nel corso della notte su mercoledì 29 precipitazioni residue, a carattere debole o moderato, continueranno a insistere solo nei settori pedemontani e padani centro-orientali, indicativamente da Milano verso est. Tendenzialmente asciutto su Lombardia ovest e comparto alpino, fatta eccezione per i crinali retici orientali (valle di Livigno, alta Valtellina) dove osserveremo deboli nevicate attorno ai 1800m slm.

Mercoledì ancora molte nubi nei settori centro-orientali, dove osserveremo una giornata fresca con qualche precipitazione residua, più insistente su Mantovano e in maniera isolata, nel pomeriggio, in pedemontana bergamasco-bresciana. Tendenzialmente asciutto su Alpi e settori occidentali, con temperature più miti e possibilità di schiarite.

Da giovedì rapido miglioramento delle condizioni meteorologiche: generale soleggiamento con temperature in progressiva risalita. Seguiranno alcuni giorni di importante stabilità (almeno fino a martedì 4 giugno), sotto la provvidenziale protezione dell’Anticiclone delle Azzorre: assenza di precipitazioni (al più nuvolosità variabile) e massime pomeridiane estive ma senza eccessi, ad avvicinare facilmente i 27/29° al piano entro il fine settimana, che sarà probabilmente il più godibile da inizio anno (dopo questo maggio leopardiano, è proprio il minimo sindacale). Fatene tesoro, che di doman non c'è certezza.
⚠️ AVVISO DI PRECIPITAZIONI INTENSE

Nel primo pomeriggio di giovedì 6 giugno attendiamo l’attivazione di fenomeni temporaleschi sparsi, localmente di forte intensità e con rischio grandine, concentrati in prevalenza tra le medio-alte pianure e il settore prealpino/pedemontano. Segue un’analisi dell’evoluzione attesa in Lombardia.

Già dal mattino la nostra regione sarà interessata dal transito di nuvolosità più o meno compatta, con tempo generalmente asciutto fatta eccezione per l’angolo nord-occidentale (Verbano, Canton Ticino, Lario occidentale) dove saranno possibili rovesci sparsi. Qualche piovasco, tuttavia di scarsa rilevanza, è inoltre possibile in tutta la fascia prealpina e pedemontana.
Attorno al mezzogiorno la spinta frontale sud-occidentale tenderà a liberare i cieli delle pianure centro-meridionali, determinando una vivace avvezione secca da Sud-SudOvest in risalita verso le Alpi. Indicativamente tra le ore 14 e le 18 avrà dunque luogo la fase convettiva più significativa, con l’innesco di celle temporalesche in rapida traslazione verso settentrione. Spingendoci più nel dettaglio, possiamo individuare due macro-aree dove le condizioni per lo sviluppo di temporali è più favorevole:

1) Bassa Comasca, Triangolo Lariano, Lecchese, Bergamasca e Iseo, con estensione meridiana fino al Lodigiano, Cremasco ed estremo est Milanese;

2) Gardesano e Mantovano centro-orientale (in quest’ultima area è possibile l’innesco di una o due celle isolate nel primo pomeriggio, dopodiché i fenomeni tenderanno a impegnare più che altro il Veneto).

Per contro, l’inibizione convettiva per sottovento appenninico dovrebbe escludere dalle precipitazioni degne di nota gran parte delle restanti pianure centro-meridionali, fatta eccezione per la classica linea di convergenza che segue il basso corso del fiume Adda. Il Milanese, come spesso accade in simili circostanze, è al limite della fenomenologia significativa, che potrebbe lambirlo verso nord (Saronnese, Brianza) e verso est.
Già dal tardo pomeriggio i fenomeni (a prevalente carattere di rovesci residui) dovrebbero ritirarsi tra Prealpi e pedemontane, esaurendosi definitivamente in serata, che si prevede dunque asciutta lontano dai rilievi.

Come di consueto, suggeriamo di monitorare la nascita e lo spostamento delle celle temporalesche tramite il radar meteo: http://cml.to/radar

A seguire, già da venerdì 7, il tempo tornerà generalmente soleggiato o al più variabile, ma asciutto, fatta salva la consueta instabilità termo-convettiva a ridosso dei crinali alpini. La giornata di domenica 9, tuttavia, potrebbe risultare instabile con possibilità di nuove precipitazioni in particolare nelle province settentrionali (specie nel pomeriggio), ma sarà necessario riaggiornarsi a riguardo.
Le temperature, in accordo con la temporanea sostituzione di massa d’aria in sede padana, osserveranno un lieve calo, pur mantenendosi a livelli ancora pienamente estivi (massime sui 27/29°C, fino a 30°C nel weekend).

In ultimo: la prossima settimana ci troveremo proprio nel territorio di frontiera tra la calura africana (preda del centro-sud Italia) e un’ampia e vivace circolazione fresca nord-atlantica (preda dell’Europa Occidentale). Per questa ragione, pur in un contesto soleggiato o comunque asciutto per buona parte delle giornate, potremmo essere esposti ad attività temporalesca particolarmente intensa. Sarà necessario attendere conferme a riguardo e monitorare passo passo l’evolversi della situazione.
⚠️ AVVISO DI FENOMENI TEMPORALESCHI INTENSI

A partire dalla serata di oggi, lunedì 10 giugno 2019, inizieranno a esacerbarsi i contrasti tra la circolazione fresca sulla vicina Francia e le masse d’aria calde e umide richiamate dal Mediterraneo centrale. La vista dal satellite (http://www.centrometeolombardo.com/sat?region=eu) ben evidenzia già ora la formazione di un settore di vivace attività convettiva a ridosso delle Alpi Occidentali. Rovesci sparsi, inoltre, generalmente di minore consistenza e intensità, prendono corpo lungo i crinali delle Alpi Marittime e impegneranno successivamente i settori padani, veicolando qualche breve piovasco sparso che però non avrà modo di sostenersi in maniera significativa. Lontano dai rilievi, infatti, insistono condizioni ancora sfavorevoli allo sviluppo di convezione degna di nota e, fatto salvo il transito di questi sporadici nuclei precipitativi, i cieli si presentano soleggiati o al più variabili.
Nel corso della serata di lunedì, e per tutto il corso della notte su martedì 11, attendiamo una progressiva intensificazione dei fenomeni temporaleschi tra l’alto Piemonte (specie VCO), il Canton Ticino e dunque le nostre aree lombarde immediatamente confinanti (Varesotto, Lario comasco, Valchiavenna). Queste saranno le aree deputate a ospitare la fenomenologia più intensa, a prevalente carattere temporalesco e con possibilità di accumuli pluviometrici molto abbondanti in poche ore.

Sussiste forte incertezza sull’eventuale estensione meridionale dei fenomeni alle pedemontane ed alte pianure occidentali lombarde, che agli effetti saranno ai margini d'innesco dell’attività convettiva. Queste zone, in particolare la pedemontana Va-Co e quindi parte di Novarese, ovest Brianza e Milanese occidentale, si troveranno nell’area di massima convergenza del richiamo sud-orientale in sede padana. In altre parole, proprio quella porzione di territorio a ridosso orientale della bassa valle del Ticino si comporterà da “serbatoio” energetico per alimentare l’intensa attività temporalesca che avrà luogo in prevalenza più a nord. Non si può escludere, tuttavia, che una o più linee temporalesche possano riuscire a impegnare – almeno temporaneamente – quei settori di medio-alta pianura proprio lungo una linea immaginaria disposta all'incirca tra il Milanese occidentale e il Mendrisiotto-Comasco. E’ dunque opportuno monitorare con estrema attenzione l’evolversi della situazione proprio in quest’area potenzialmente critica, in particolare tra le ore 20 e 24 (http://cml.to/radar). Il rischio principale è quello di precipitazioni localmente molto abbondanti in poco tempo (potenziale interessamento importante dei bacini idrografici di Olona-Bozzente-Lura-Seveso).

L’evoluzione per la giornata di martedì 11 sarà valutata a seguire: nel corso del pomeriggio-sera è possibile che alcune zone di pianura lombarda possano ospitare attività temporalesca localmente intensa.
⚠️ AVVISO DI FENOMENI TEMPORALESCHI INTENSI

Una profonda circolazione depressionaria, con fulcro a ovest della Francia, séguita a veicolare condizioni di marcata instabilità a ridosso delle Alpi centro-occidentali, laddove hanno luogo i contrasti più accesi. Un rapido sguardo all’animazione satellitare potrà meglio chiarire la sinottica generale (http://www.centrometeolombardo.com/sat/?region=eu).
Correnti molto calde e umide, richiamate dai quadranti meridionali e tendenzialmente stabili, convergono in direzione del Nord Italia, caricando la Val Padana d’energia potenziale per la convezione (temporali). La circolazione sud-occidentale in quota, blandamente ciclonica, unita all’apporto radiativo nelle ore diurne, determina un progressivo aumento della probabilità di innesco dei moti verticali, vincendo localmente la resistenza indotta dagli strati atmosferici più stabili alle quote di circa 2-3km. Tale situazione andrà probabilmente a risolversi con giovedì 13. Segue la previsione per le prossime ore.

Per buona parte di oggi, martedì 11 giugno 2019, osserveremo un tipo di tempo generalmente asciutto, con cieli variabilmente nuvolosi, fatta eccezione per gli estremi settori lombardi nord-occidentali al confine con il Piemonte e il Canton Ticino (Verbano, medio-alto Varesotto, Lario comasco), più prossimi all’aria fresca oltralpe, dove già da metà pomeriggio il sollevamento forzato indotto dai rilievi andrà determinando rovesci e temporali sparsi.
Qualche breve piovasco sarà altresì possibile nella fascia pedemontana adiacente alle zone sopracitate, senza particolari criticità. L’attenzione, nella serata odierna, andrà piuttosto rivolta alle province centro-orientali.

A partire dal tardo pomeriggio/sera attendiamo l’innesco di isolate celle temporalesche a ridosso della pedemontana parmense, a impegnare presto la Bassa Cremonese, Bassa Bresciana e Ovest Mantovano. Questi settori padani in assoluto rappresentano l’area potenzialmente più critica per l'analisi odierna. Ogni eventuale cella temporalesca che andrà ad attivare convezione profonda in quel settore sarà in grado di produrre grandine di grosse dimensioni, precipitazioni molto intense e abbondanti, nonché forti colpi di vento. Sarà dunque necessario monitorare quella zona con particolare attenzione, indicativamente dalle ore 18 alle 22 (http://cml.to/radar).

Nel corso della sera/notte i sistemi temporaleschi trasleranno via via verso la pedemontana bresciana, per poi estendersi nelle prime ore della notte verso le valli (specie Val Trompia, Valle Sabbia e Lago d’Idro, quindi Valcamonica) e più marginalmente verso l’Iseo e le Orobie, insistendo nottetempo anche in medio-alta Valtellina. In questo frangente gli accumuli pluviometrici nelle valli bresciane potrebbero risultare localmente abbondanti.

Per completezza, segnaliamo la possibilità di un ulteriore innesco temporalesco tardo pomeridiano-serale lungo una linea a ridosso della pedemontana bergamasca, con possibilità localmente di grandine in medio-bassa Val Brembana - Val Seriana.

In ultimo, una precisazione importante: dal momento che tutta l’attività temporalesca lombarda ha luogo nel settore caldo dell’interfaccia di contrasto (il “fresco” – quello vero – è completamente relegato oltralpe), alle eventuali precipitazioni NON seguirà un calo termico, se non effimero nella circostanza dei rovesci. Fanno parziale eccezione i territori d’estremo confine nord-occidentale (Varesotto, medio-alto Lario, Valchiavenna, bassa Valtellina) dove una maggiore e più persistente copertura nuvolosa sta determinando temperature massime diurne significativamente più basse rispetto al resto della regione.