Il primo evento del percorso #NFTArts di ieri si è concluso con la soddisfacente premessa di un ottimo inizio.
Una prima lezione necessaria a stuzzicare la curiosità e puntellare alcuni concetti necessari.
Il #primo e più importante: l'universo #NFT è una realtà complessa e sfaccettata che richiede tempo, dedizione, studio e analisi. Alla larga dalle chimere, guru ed esperti che in un mese o poco più hanno già capito tutto o definiscono in poche battute (recensione o video che sia) la rivoluzione #blockchain in campo #Artistico, strategico o sociale.
Questo era solo l'inizio, il primo passo sulla Luna, da esplorare insieme. Lati nascosti inclusi ;)
Il primo evento sarà disponibile su #Youtube tra poche ore, insieme con i primi link di supporto e le prossime 3 date (#Live #Twitter, #Stream on #Twitch, #Webinar gratis).
NFT. Non è un Fenomeno Temporaneo.
Un acronimo che ho coniato per il presente, valido nella prospettiva futura.
Stay tuned
Una prima lezione necessaria a stuzzicare la curiosità e puntellare alcuni concetti necessari.
Il #primo e più importante: l'universo #NFT è una realtà complessa e sfaccettata che richiede tempo, dedizione, studio e analisi. Alla larga dalle chimere, guru ed esperti che in un mese o poco più hanno già capito tutto o definiscono in poche battute (recensione o video che sia) la rivoluzione #blockchain in campo #Artistico, strategico o sociale.
Questo era solo l'inizio, il primo passo sulla Luna, da esplorare insieme. Lati nascosti inclusi ;)
Il primo evento sarà disponibile su #Youtube tra poche ore, insieme con i primi link di supporto e le prossime 3 date (#Live #Twitter, #Stream on #Twitch, #Webinar gratis).
NFT. Non è un Fenomeno Temporaneo.
Un acronimo che ho coniato per il presente, valido nella prospettiva futura.
Stay tuned
Buon Primo Maggio a tutt*.
Sinceramente.
A chi lavora, a chi lo fa con fatica, a chi vorrebbe farlo.
Soprattutto lo dedico a chi studia e si impegna verso nuove competenze e lo fa investendo il proprio tempo con #perseveranza, dalla scuola obbligatoria alla formazione professionale reale.
Oggi è la Festa del Lavoro. Beh, parliamone.
"#Lavoro" è una parola importante. Il suo senso è inuna moneta che, sul retro, ne accolga una seconda gemella: "#competenze", appunto.
Viviamo nell'Italia dallo scarsissimo livello medio d'istruzione, dell'ignoranza che sembra essere un "valore nazionale" anziché motivo di vergogna. L'Italia dei favoritismi cronici e dell'inadeguatezza al mondo digitale, l'opportunità sprecata.
Tante chiavi di lettura diverse e colpevoli su ogni fronte, incluso quello dei lavoratori.
Perché il lavoro è un diritto ed è necessario combattere per esso.
Ma è altrettanto importante ricordarci dei doveri che, inevitabilmente, fanno capo anche a questi ultimi. Si parla, quindi, anche di regole, di ruoli e del rispetto dovuto.
La giornata di oggi, il mio primo maggio, voglio dedicarla a 4 episodi diversi. Un promemoria che disegni il contesto sperando in una rivoluzione culturale che arriverà, prima o poi.
Lasciatemi sperare.
Il #primo è la vicenda dell'imprenditrice della Conad di Pescara: mi ha ricordato quanto in Italia, troppo spesso, "essere imprenditore" significhi solo avere dei soldi da investire, senza cultura del lavoro o rispetto dei collaboratori.
Il #secondo riguarda la proposta (periodicamente ricorrente) letta oggi: la "scuola senza bocciature".
Ovvero la risposta suicida per un territorio atavicamente ignorante e fiero di esserlo.
Il #terzo riguarda la ridicola vicenda delle "sale #Lan", scattata ieri.
Mentre parliamo di "digitalizzazione del territorio, delle imprese e del lavoro", ostici e impreparati verso il concetto di "#Smart-", chiudiamo le sale Lan dedicate agli #esports, un ricco business che genera indotto, competenze e abilità richieste dal mercato.
Le chiudiamo mentre le le famigerate slot mangiasoldi, perno di ludopatie e malaffare, restano invece sempre al loro posto
Un paradosso.
Il #quarto risponde alla cronaca quotidiana dello sfruttamento e dello svilimento del merito.
Baroni universitari. "Cerchi magici" dei potenti. Riders senza tutele che attraversano giorno e notte le nostre strade. Stragi di lavoro.
Fino al discredito del lavoro femminile che radicalizza sessismo e molestie grazie anche ai contributi di "signori con papillon" che auspicano per esse "materie legate all’accudimento".
Tanta sporcizia sociale che appartiene ai partiti (tutti) ma, ab origine, a chi ne accetta l'orientamento sostenendolo ad ogni turno elettorale.
Voglio chiudere il mio consueto sproloquio come da mia consuetudine di ogni #PrimoMaggio, spostando infine, di nuovo, l'attenzione sui lavoratori, l'altra metà del problema.
Il mondo del lavoro italiano non fa schifo.
Vive anche di sana, ispirata imprenditoria che si scontra con l'impreparazione o la cattiva volontà dei suddetti.
Un legame, di fatto, nel mezzo tra diritti e #doveri.
Una scomoda verità che non fa audience e non procura voti.
Sic est.
Il pippone annuale è terminato.
#Mytwocents is the way.
Sinceramente.
A chi lavora, a chi lo fa con fatica, a chi vorrebbe farlo.
Soprattutto lo dedico a chi studia e si impegna verso nuove competenze e lo fa investendo il proprio tempo con #perseveranza, dalla scuola obbligatoria alla formazione professionale reale.
Oggi è la Festa del Lavoro. Beh, parliamone.
"#Lavoro" è una parola importante. Il suo senso è inuna moneta che, sul retro, ne accolga una seconda gemella: "#competenze", appunto.
Viviamo nell'Italia dallo scarsissimo livello medio d'istruzione, dell'ignoranza che sembra essere un "valore nazionale" anziché motivo di vergogna. L'Italia dei favoritismi cronici e dell'inadeguatezza al mondo digitale, l'opportunità sprecata.
Tante chiavi di lettura diverse e colpevoli su ogni fronte, incluso quello dei lavoratori.
Perché il lavoro è un diritto ed è necessario combattere per esso.
Ma è altrettanto importante ricordarci dei doveri che, inevitabilmente, fanno capo anche a questi ultimi. Si parla, quindi, anche di regole, di ruoli e del rispetto dovuto.
La giornata di oggi, il mio primo maggio, voglio dedicarla a 4 episodi diversi. Un promemoria che disegni il contesto sperando in una rivoluzione culturale che arriverà, prima o poi.
Lasciatemi sperare.
Il #primo è la vicenda dell'imprenditrice della Conad di Pescara: mi ha ricordato quanto in Italia, troppo spesso, "essere imprenditore" significhi solo avere dei soldi da investire, senza cultura del lavoro o rispetto dei collaboratori.
Il #secondo riguarda la proposta (periodicamente ricorrente) letta oggi: la "scuola senza bocciature".
Ovvero la risposta suicida per un territorio atavicamente ignorante e fiero di esserlo.
Il #terzo riguarda la ridicola vicenda delle "sale #Lan", scattata ieri.
Mentre parliamo di "digitalizzazione del territorio, delle imprese e del lavoro", ostici e impreparati verso il concetto di "#Smart-", chiudiamo le sale Lan dedicate agli #esports, un ricco business che genera indotto, competenze e abilità richieste dal mercato.
Le chiudiamo mentre le le famigerate slot mangiasoldi, perno di ludopatie e malaffare, restano invece sempre al loro posto
Un paradosso.
Il #quarto risponde alla cronaca quotidiana dello sfruttamento e dello svilimento del merito.
Baroni universitari. "Cerchi magici" dei potenti. Riders senza tutele che attraversano giorno e notte le nostre strade. Stragi di lavoro.
Fino al discredito del lavoro femminile che radicalizza sessismo e molestie grazie anche ai contributi di "signori con papillon" che auspicano per esse "materie legate all’accudimento".
Tanta sporcizia sociale che appartiene ai partiti (tutti) ma, ab origine, a chi ne accetta l'orientamento sostenendolo ad ogni turno elettorale.
Voglio chiudere il mio consueto sproloquio come da mia consuetudine di ogni #PrimoMaggio, spostando infine, di nuovo, l'attenzione sui lavoratori, l'altra metà del problema.
Il mondo del lavoro italiano non fa schifo.
Vive anche di sana, ispirata imprenditoria che si scontra con l'impreparazione o la cattiva volontà dei suddetti.
Un legame, di fatto, nel mezzo tra diritti e #doveri.
Una scomoda verità che non fa audience e non procura voti.
Sic est.
Il pippone annuale è terminato.
#Mytwocents is the way.