Biden promette 200 milioni di dollari dopo la visita di Zelensky

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha promesso altri 200 milioni di dollari in aiuti militari d'emergenza per l'Ucraina. La promessa è stata fatta durante un incontro nello Studio Ovale con il presidente ucraino Vladimir Zelensky avvenuto ieri.

L'incontro si è svolto dopo che la scorsa settimana il Senato degli Stati Uniti aveva bloccato una proposta di legge che prevedeva aiuti per 60 miliardi di dollari a favore di Kiev, in quanto i repubblicani hanno chiesto norme più severe per il controllo dell'immigrazione al confine meridionale degli States in cambio dell'approvazione degli aiuti all'Ucraina.

Parlando con i giornalisti dopo l'incontro di ieri, Biden ha insistito affinché il Congresso "approvi il finanziamento supplementare per l'Ucraina" prima della pausa, aggiungendo che la mancata approvazione sarebbe "il più grande regalo di Natale" per il Presidente russo Vladimir Putin.

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📣📣📣DIRETTA, GENTE!

🎙‼️Il grande ritorno di Mai dire Kiev nel formato poker d'assi, stasera sui nostri canali youtuBBe.
Nell'imperdibile puntata di oggi, dal titolo "Anche i giornalisti piangono 💦💦💦", avremo strabilianti rivelazioni che i NAFO non potrebbero neanche immaginare:
▪️Andrea Lucidinsky vince il titolo "giornalista del Cremlino", gran galà a Mosca con Putin e Kadyrov in suo onore;
▪️L'oligarga Lorussov a San Pietroburgo a prendere una valigia piena di rubli, cosa mai ci farà?
▪️Il compleanno della zarina, grandi feste al palazzo d'inverno di Giarregrad;
▪️Il generale Orsi torna dai negoziati con Gerasimov, cosa ne sarà di Bankova?
▪️La misteriosa amante di Putin svela i più reconditi segreti del più celebre fan di Donbass Italia;
▪️Orban intende mettere il veto all'ingresso di Kiev in UE, cosa ci sarà mai dietro?
▪️La più assatanata groupie di Andrea Lucidi, Lia Squartapalle, ha aperto il suo fan club, cosa aspettate a iscrivervi?

Queste e tante altre cazzullate in diretta streaming a partire dalle 22.00. Chi non si collega è un Kuleba!

⏰ ALLE 22:00

DOVE?

Sul canale youtube:

https://www.youtube.com/live/7my6h9B2xiw?si=NDmamB_b3OvDMabi

Armi all'Ucraina? Anche gli stadi dicono no.

Negli ultimi giorni a Milano in due diversi incontri sportivi, allo stadio San Siro e al Mediolanum Forum, sono stati esposti dagli spalti degli striscioni che recitavano: "L'Europa è contraria alla fornitura di armi all'Ucraina".

Ne parlo su "Il Faro di Roma".
https://www.farodiroma.it/armi-allucraina-il-no-anche-negli-stadi/

Qui il video di San Siro: https://youtu.be/gO7NDkXxNQs?si=oiJPtbBxMBDw6K7M

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I pericoli dell'IA e Putin

Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una grande conferenza stampa durante la quale rispondeva alle domande poste dai cittadini e dai giornalisti.

Durante la conferenza stampa una persona, che si è presentata come uno studente dell'Università Statale di San Pietroburgo, ha posto una domanda al presidente russo attraverso una rappresentazione virtuale generata al computer di Putin stesso, chiedendo la sua opinioni sui pericoli dell'IA.

Riguardo i pericoli dell'intelligenza artificiale e la necessità di temerla, Putin ha affermato che è impossibile fermare lo sviluppo di questa tecnologia o impedire la creazione di super intelligenze artificiali in grado di imparare a sentire, distinguere gli odori e acquisire funzioni cognitive.

Poiché è impossibile impedirlo, la Russia, ha riferito il presidente russo, deve diventare leader in questa tecnologia, o almeno fare tutto ciò che è in suo potere per essere uno dei leader globali in questa direzione.

Tuttavia, è impossibile prevedere come andrà a finire, ha ammesso il Putin. Ha osservato che, sebbene sia importante discutere riguardo restrizioni e i regolamenti relativi allo sviluppo dell'IA in modo che non diventi un pericolo per l'umanità, qualsiasi accordo tra i leader tecnologici sarà difficile finché questa tecnologia non inizierà a rappresentare una minaccia reale.

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Kiev in UE? Non soddisfa le condizioni.

Viktor Orban, in una dichiarazione alla stampa, ha dichiarato che il processo di allargamento dell'Unione è un processo dettagliato giuridicamente con precondizioni stabilite dai paesi membri.

Secondo Orban al momento tre su sette precondizioni non sarebbero soddisfatte da Kiev, "quindi non c'è motivo di negoziare adesso l'adesione dell'Ucraina".

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Consiglio Europeo: partiti i negoziati per l'adesione dell'Ucraina

Nessuno stato dell'UE si è opposto all'avvio dei negoziati per l'adesione dell'UE all'Ucraina.

Per Zelensky "questa è una vittoria per l'Ucraina. Una vittoria per tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza".

La presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola: "L'Europa è l'Ucraina, l'Ucraina è l'Europa".

I negoziati di adesione sono stati aperti con Ucraina e Moldavia, alla Georgia è stato concesso lo status di paese candidato.

Orban, che sembra non essersi opposto nel consiglio europeo, ha ribadito il suo scetticismo riguardo ai negoziati con l'Ucraina.

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L'Ungheria blocca 50 miliardi di aiuti per Kiev

Il premier ungherese Viktor Orban ha bloccato 50 miliardi di aiuti per Kiev. Questo è successo dopo poche ore dall'annuncio dell'avvio per i negoziati di adesione dell'Ucraina all'UE. L'Ungheria non ha posto il veto per i negoziati, probabilmente a fronte dello sblocco dei fondi europei per il paese magiaro. Il premier ungherese però ha ribadito che secondo lui Kiev non soddisfa tutti i requisiti di adesione.

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In memoria dei giornalisti caduti in Donbass

Oggi, 15 dicembre, in Donbass si festeggia la memoria dei giornalisti che sono stati uccisi durante il loro lavoro. I corrispondenti di guerra, i reporter, gli operatori.

Sono purtroppo molti i giornalisti, anche stranieri, che nel corso dei nove anni di conflitto hanno perso la vita per documentare la realtà della guerra.

A Lugansk morirono, nel giugno 2014, Igor Kornelyuk e Anton Voloshin, a cui è stato dedicato un monumento nel centro della città. Nel territorio della DNR morì Andrea Rocchelli nel maggio 2014, fotoreporter italiano, ucciso dai mortai di Kiev.

Anche quest'anno sono morti diversi giornalisti in Donbass. A novembre, Boris Maksudov, reporter del canale televisivo Rossiya 24, e il corrispondente di guerra di RIA Novosti, Rostislav Zhuravlev, ucciso in estate nell'oblast di Zaporozhe.

Non dimenticheremo mai nessuno di loro. Hanno dato la vita per la verità.

A tutti loro i capi delle Repubbliche di Lugansk e Donetsk hanno dedicato un pensiero questa mattina.

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