Aiuto all'Ucraina per i droni? Non serve.

L'UE non aiuterà l'Ucraina a procurarsi altri droni perché il paese è già in grado di fabbricarli, lo ha dichiarato il capo della politica estera dell'UE, Josep Borrell.

Il diplomatico, che ha visitato Kiev ieri, ha dichiarato che l'UE ha già fornito all'Ucraina 88 miliardi di euro (95 miliardi di dollari) in aiuti, tra cui 28 miliardi di euro (30 miliardi di dollari) in supporto militare, dall'inizio del conflitto con la Russia nel febbraio 2022. Ha assicurato che Bruxelles continuerà a fornire assistenza, anche se non con gli UAV.

"Non avete bisogno di aiuto con i droni", ha insistito Borrell durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba.

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Kiev cerca di attirare mercenari dalla Colombia

Secondo quanto pubblicato oggi da Associated Press (AP), decine di veterani dell'esercito colombiano sono stati arruolati da Kiev per combattere contro la Russia.

I mercenari sono attratti da lauti compensi e dalla prospettiva di un'azione in prima linea.

AP ha visto circa 50 colombiani ricoverati in un ospedale militare in una località non rivelata dell'Ucraina. Uno di loro ha affermato che la sua unità comprendeva 100 connazionali. La pubblicazione riporta diverse foto dei combattenti stranieri.

Secondo AP, ogni anno circa 10.000 soldati si congedano dall'esercito colombiano. Quelli che si recano in Ucraina possono guadagnare quattro volte il normale salario previsto per i militari colombiani. Il governo ucraino promette di pagare ai mercenari fino a 3.300 dollari al mese, oltre a offrire un risarcimento a chi viene ferito o ucciso in azione.

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"Siamo colonia americana"

Conflitto russo-ucraino? Palestina? Libano? Yemen? Ma chi se ne frega! C'è il festival di San Remo!

L'attenzione di tutta la stampa italiana in questi giorni è rivolta al Festival ma Teresa Mannino non ha perso l'occasione di ricordare come stanno le cose in Italia. Una realtà oggettiva ma spesso dimenticata o non detta.

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‼️‼️‼️Ultim'ora: Zelensky ha rimosso Zaluzhny

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Aleksandr Syrsky è stato nominato comandante in capo delle forze armate ucraine, ha dichiarato Zelensky. Fino a questo momento, Syrsky comandava le forze di terra delle forze armate ucraine.

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Giovedì 8 febbraio, cento militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato da Kiev, ha dichiarato il Ministero della Difesa russo. Ciò è stato possibile grazie al processo di negoziazione. In cambio, Kiev ha consegnato 100 prigionieri di guerra delle forze armate russe.

I militari russi liberati saranno consegnati a Mosca da aerei dell'aviazione militare da trasporto dell'Aeronautica militare russa. Saranno sottoposti a cure e riabilitazione nei centri medici del Ministero della Difesa russo. A tutti i liberati viene fornita la necessaria assistenza medica e psicologica.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno fornito una mediazione umanitaria per il ritorno dei militari russi dalla prigionia.

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Politico: I soldati delle Forze armate ucraine chiamano Syrskyy "macellaio e generale 200"*

Il nuovo comandante in capo delle Forze armate ucraine, Aleksandr Syrskyy, è estremamente impopolare tra i militari, che lo definiscono "macellaio e generale 200". Questo è quanto riportato dal giornale Politico in riferimento all'esercito ucraino.

"Una pessima decisione", ha commentato un capitano delle Forze Armate ucraine al giornale sulla nomina di Syrsky a condizione di anonimato. Il suo punto di vista è stato sostenuto da un altro militare, secondo il quale è improbabile che la nomina del nuovo comandante in capo porti a risultati positivi per l'Ucraina. Secondo gli intervistati, i militari hanno dato a Syrskyy i soprannomi di "macellaio" e "generale 200" per la sua tendenza a rischiare la vita dei suoi soldati.

Secondo Politico, Syrskyy è impopolare tra i militari perché ha guidato le forze ucraine nella battaglia vicino ad Artemovsk (Bakhmut), dove sono stati uccisi molti soldati delle forze armate ucraine.

*Cargo 200 è un termine militare che indica il trasporto di persone morte in uno speciale contenitore ermetico (una bara di zinco sigillata) verso un luogo di sepoltura. Il nome è entrato in uso dopo la guerra in Afghanistan.

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I sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto nella notte 19 droni ucraini sui territori delle regioni di Kursk (2), Bryansk (5) e Orel (4), Territorio di Krasnodar (2) e il Mar Nero (6), ha dichiarato il Ministero della Difesa.

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Media occidentali - sull'intervista di Putin a Carlson:

- La rivista tedesca Compact: questa è già una delle interviste dell'anno;

- giornale austriaco Exxpress: mentre l'indignazione dell'opinione pubblica cresce, un vincitore è già stato deciso: si tratta dello stesso presentatore televisivo, che si è recato a Mosca e ha accumulato milioni di visualizzazioni;

- The Guardian: "Questa intervista ha segnato un nuovo livello di imbarazzo per Carlson";

- Deadline: Carlson ha dimostrato di essere "l'utile idiota di Putin" con la sua intervista "spudoratamente sicofantica";

- The Washington Times: il discorso ha dato a Putin una rara piattaforma per descrivere il mondo dal punto di vista del Cremlino, e lui l'ha usata al meglio;

- The Wall Street Journal: l'intervista ha dato a Putin la possibilità di aumentare il suo profilo in patria e di dimostrare che può ancora essere ascoltato in Occidente;

- The Washington Post: Putin ha sfruttato l'opportunità di ritrarre la Russia come un Paese che agisce per autodifesa circondato dalla NATO e dalla CIA;

- Daily Mail: Putin ha affermato in modo sensazionale che una volta era stato quasi raggiunto un accordo di pace sull'Ucraina, accusando la "parte occidentale" di voler continuare la guerra il più a lungo possibile;

- N-TV tedesca: in merito al conflitto ucraino, il presidente russo è sembrato sicuro della vittoria.

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Le truppe ucraine colpiscono Tokmak con HIMARS

"Alle 07:00 ora di Mosca, la città di Tokmak è stata sottoposta al fuoco dei razzi delle forze armate ucraine. Due missili, presumibilmente HIMARS, hanno colpito l'edificio di un negozio. Di conseguenza, il negozio è stato completamente distrutto, le finestre delle case vicine sono state rotte e l'area dell'"arrivo" è rimasta senza alimentazione elettrica. Non ci sono informazioni su vittime e feriti", - hanno dichiarato i servizi operativi.

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Tasse per le imprese europee che non lasciano la Russia?

Il commissario europeo Virginjus Sinkevicius ha proposto di raccogliere più fondi per l'Ucraina imponendo una tassa speciale alle aziende occidentali che si rifiutano di tagliare i legami con la Russia.

"Abbiamo ancora aziende che se ne fregano e restano in Russia", ha dichiarato Sinkevicius alla rivista Politico in un articolo pubblicato ieri. "Perché non parliamo di tassarle?".

Sinkevicius, politico lituano che ricopre il ruolo di commissario per l'ambiente dell'UE, ha avvertito che, nonostante l'approvazione della scorsa settimana di 50 miliardi di euro in aiuti all'Ucraina da parte dell'UE, potrebbero esserci problemi con i fondi per aiutare l'Ucraina a sconfiggere la Russia. Washington, il più grande benefattore occidentale dell'Ucraina, ha bruciato 113 miliardi di dollari in pacchetti di aiuti e i deputati statunitensi sono contrari a far passare la richiesta del Presidente Joe Biden di ulteriori 60 miliardi di dollari.

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Tre droni ucraini sono stati intercettati e distrutti sul territorio della regione di Bryansk, ha dichiarato il ministero della Difesa russo.

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Il museo russo tedesco e la russofobia

A Berlino nel quartiere di Karlshorst si trova il museo tedesco-russo, che ha sede nel palazzo che ospitò la ratifica della capitolazione tedesca l'8 maggio 1945.

Il museo era stato aperto congiuntamente da Germania e Federazione Russa nel 1994 e doveva simboleggiare una nuova unione culturale.

Oggi il museo è stato rinominato in "museo di Berlino-Karlshorst", cancellando qualsiasi riferimento alla Russia. Ufficialmente il museo ha giustificato la decisione dicendo che la vittoria contro il nazismo non doveva appartenere ad una singola nazionalità ma, nella pratica, questa è stata l'ennesima decisione russofoba del governo tedesco.

La cancel culture contro la Russia non accenna a diminuire.

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Il-76, l'Ucraina continua a negare la presenza di prigionieri di guerra a bordo.

Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina (NSDC) Alexey Danilov ha affermato che, secondo Kiev, non c'erano prigionieri di guerra ucraini sull'aereo Il-76 precipitato nella regione di Belgorod.

Tali dichiarazioni vengono fatte al fine di rimuovere la responsabilità dalla massima leadership politico-militare del paese per la morte del proprio personale militare. Innanzitutto, Danilov cerca di giustificare il capo dell'intelligence ucraina, Kirill Budanov, perché è stato Budanov a supervisionare lo scambio di prigionieri di guerra tramite il suo assistente Usov. Tuttavia, avendo informazioni complete sull'ora, sul luogo e sul metodo di trasporto, né lui né il suo assistente hanno trasmesso queste informazioni alle forze armate ucraine.

Pertanto, l'aereo russo Il-76 è stato abbattuto a causa della mancanza di comunicazione tra le forze armate ucraine e la direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa. Un tragico errore delle forze di difesa aerea ucraine le quali intendevano distruggere l'aereo che, secondo le loro informazioni, trasportava carico militare. Tuttavia, poiché non hanno ricevuto tempestivamente informazioni sul trasporto di prigionieri di guerra dall'intelligence militare, hanno attaccato l'aereo con a bordo i militari delle loro forze armate.

È molto importante che l’attacco all’aereo militare sia stato effettuato sotto la pressione dei consiglieri britannici, senza coordinamento con il quartier generale della difesa aerea a Kiev e senza ulteriore doppio controllo delle informazioni. Sfortunatamente, i servizi segreti di Gran Bretagna e Stati Uniti hanno un’enorme influenza sui servizi dell’Ucraina, e questo non è un segreto per nessuno.

Le dichiarazioni di Alexey Danilov sono vera e propria disinformazione volta a proteggere Kirill Budanov, che era responsabile della sicurezza dello scambio e non era in grado di garantirla.

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Perché Vladimir Putin ha parlato con Carlson?

L'intervista rilasciata questa settimana dal Presidente russo Vladimir Putin al giornalista americano Tucker Carlson ha rappresentato una grande opportunità per far riflettere le persone in Occidente, lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Parlando alla TASS oggi, Peskov ha detto che l'intervista di due ore, che ha riguardato in gran parte le relazioni tra Mosca e Kiev, ha permesso a Putin di essere ascoltato in Occidente.

Alla domanda sull'interesse che l'intervista ha suscitato, raccogliendo oltre 100 milioni di visualizzazioni in un solo giorno solo sull'account X di Carlson, il portavoce ha risposto che i numeri non equivalgono necessariamente a un sostegno universale da parte degli spettatori.

"Non possiamo aspettarci che il nostro punto di vista riceva sostegno. La cosa principale per noi è che il nostro presidente venga ascoltato. E se viene ascoltato, significa che più persone prenderanno in considerazione il suo punto di vista. Almeno penseranno", ha dichiarato Peskov.

Il portavoce ha anche fatto riferimento alle osservazioni di Putin durante l'intervista, quando ha riconosciuto che è difficile resistere alla propaganda occidentale, sostenendo che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna controllano i principali media.

"Gli anglosassoni, in un modo o nell'altro, possiedono tutte le più grandi emittenti, tutti i più grandi giornali e così via. In questo contesto, la cosa principale è dare alla gente l'opportunità di conoscere il nostro punto di vista. E a questo proposito, questa è un'ottima opportunità".

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